2 November, 2024
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Dal 15 novembre al 2 dicembre si terrà tra Cagliari ed Iglesias la IX edizione delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”.

Il 17 novembre è previsto a Cagliari presso il Teatro Massimo un evento d’apertura della rassegna con il film-documentario su Carmelo Bene, “Tracce di bene” di Giuseppe Sansonna Italia 2017, durata 56’. Saranno presenti il regista Giuseppe Sansonna, l’attore Luigi Mezzanotte, l’attrice Barbara Maria Caruso, Massimo Mancini, Direttore generale di Sardegna Teatro. Coordina Enrico Pau, regista e Direttore artistico delle “Giornate del cinema del Mediteraneo”.

Dal 18 novembre gli eventi sono programmati ad Iglesias presso la nascente “Casa del cinema” – Centro culturale con il film “L’accabadora” di Enrico Pau ed il film “L’ordine delle cose” di Andrea Segre. Saranno presenti oltre al regista Enrico Pau, la sceneggiatrice Antonia Iaccarino, l’attrice Valentina Carnelutti, lo scrittore e giornalista Ottavio Olita.

La programmazione proseguirà fino al 2 dicembre con un ricco calendario di eventi ed ospite.

Il 15 novembre inizierà un seminario di cinematografia presso il Liceo Artistico e Scientifico di Iglesias, in collaborazione con il CELCAM dell’Università di Cagliari.

Le“Giornate del cinema del Mediterraneo”, giunte alla IX edizione, sono promosse ed organizzate  dal Centro Iniziative Culturali ARCI-Iglesias e si svolgono  nella omonima  cittadina mineraria nel Sud Ovest della Sardegna. La manifestazione ha come obiettivo quello di stimolare riflessioni sul reale, facendo dialogare il linguaggio cinematografico e documentario con altri linguaggi quali musica, immagini fotografiche, incontro del pubblico con gli autori, confronto e dibattito tra studenti,  autori e operatori degli audiovisivi, iniziative sulle arti visive e scrittura, oltre alla promozione della conoscenza delle produzioni audiovisive più recenti nell’ambito del Mediterraneo e non solo. Verranno quindi proposte diverse pellicole rappresentative delle cinematografie delle varie sponde del Mediterraneo e se possibile, per motivi di budget, anche con il coinvolgimento delle stesse Cineteche Nazionali (con la presenza diretta o con un sostegno di carattere culturale attraverso indicazioni di film, di tematiche o di messaggi di adesione e saluto).

Tre le tematiche  principali che caratterizzano l’evento di cultura cinematografica: 1) migrazioni, integrazioni e contaminazioni, 2) lavoro e solidarietà, 3) cinema e Sardegna, 4) altri luoghi, altre storie.

Ad arricchire le rassegne si aggiungono i convegni tematici, i seminari formativi rivolti alle scuole superiori, le mostre fotografiche ed altre interessanti iniziative.

Le “Giornate del cinema del Mediterraneo” nel corso di questi anni si sono conquistate un loro spazio nel campo delle iniziative di cultura cinematografica diventando un importante riferimento in Sardegna e non solo per quanti intendono conoscere e confrontarsi sulle produzioni italiane e di altri  paesi mediterranei, europei ed asiatici, che difficilmente hanno opportunità di essere conosciute nei circuiti tradizionali degli audiovisivi.

Nelle varie edizioni la manifestazione si avvale della collaborazione di festival, cineteche, enti e associazioni italiane e internazionali, per la miglior riuscita dell’evento.

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Le mille avventure in giro per il mondo di Siusy Blady approdano al festival Street Books di Dolianova. Sabato 15 luglio, la conduttrice e cabarettista bolognese dialogherà con la giornalista Virginia Saba sul suo ultimo libro “I miei viaggi raccontano tutta un’altra storia” (Verdechiaro). Appuntamento alle 21.30 alla Villa De Villa nel corso di un incontro durante il quale Siusy Blady ripercorrerà le tappe dei suoi viaggi, dal Medio Oriente al sud America, dalla Mongolia all’India, dalla Cambogia al Giappone, cercando di rispondere a domande fondamentali sulla condizione umana.

L’incontro con Siusy Blady sarà preceduto alle 19.00 dall’inaugurazione, presso gli spazi della Torre dell’Acqua, della mostra di Fabrizio Acciaro “Underground”.

Domenica 16 Street Books proporrà invece uno dei film rivelazione dell’ultima stagione, “L’accabadora”. Nell’occasione, il regista Enrico Pau e la sceneggiatrice Antonia Iaccarino incontreranno il pubblico. Appuntamento alle 21.30 alla Villa De Villa. Nell’occasione, sarà attivo il servizio gratuito di Bibliositting: i bambini a partire dall’età di sei anni potranno appassionarsi al divertimento della letteratura grazie al laboratorio creativo curato da Eliana Aramu con disegni e proiezioni che vedranno protagonisti i personaggi di Totoro, Satsuki e Mei.

La proiezione del film sarà preceduta alle 19.30 dalla visita guidata “Quanta storia”, un itinerario storico e archeologico che partirà da piazza Brigata Sassari, toccherà la cattedrale di San Pantaleo (un vero scrigno capace di raccontare secoli di storia del Parteolla), per poi arrivare ai giorni nostri con il Monte Granatico e la Villa De Villa.

Tutti gli eventi, organizzati dal Circolo dei Lettori Miele Amaro, sono ad ingresso gratuito.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Nuova audizione sulla finanziaria dalla seconda commissione (Lavoro, Informazione) presieduta dall’on. Gavino Manca, con l’associazione degli editori sardi che rappresenta oltre l’80 delle imprese del settore.

Nel suo intervento, la presidente regionale Simonetta Castia ha manifestato “preoccupazione” per la scarsità delle risorse disponibili, criticando quello che, a suo giudizio, è uno “squilibrio” a favore del settore radio-televisivo. In occasione della 14esima edizione della Fiera del libro, ha poi ricordato, «abbiamo avuto assicurazioni su un incremento dei fondi per il 2015 e l’avvio di un tavolo tecnico con tutti gli operatori del comparto per l’esame delle problematiche comuni e la revisione della legge regionale 22 ma ora le scadenze si avvicinano e la nostra preoccupazione cresce».

Castia ha inoltre sollecitato l’istituzionalizzazione della Fiera del libro, con un ruolo più incisivo della Regione «che dovrebbe consolidare e potenziare il polo di Macomer estendendo alcune iniziative sul territorio», sottolineando la necessità di «intervenire anche nella multimedialità, dando corso al bando sulla Scuola digitale che prevedeva l’investimento di circa 35 milioni di euro».

L’editore Carlo Delfino, dopo aver apprezzato l’iniziativa della commissione (“è la prima volta dopo tanti anni”) di confrontarsi con la categoria ha lamentato la scarsa considerazione della Regione: «Siamo sempre stati il fanalino di coda – ha detto – eppure produciamo circa 600 titoli all’anno, libri che vanno anche in Italia ed all’estero e costituiscono un veicolo importante di promozione della cultura sarda e dell’immagine della nostra terra».

Il presidente della commissione Gavino Manca ha condiviso la necessità di una nuova legge organica sull’editoria in Sardegna, alla quale la commissione intende lavorare subito dopo la finanziaria anche con il contributo costruttivo degli editori, ed ha espresso apprezzamento per la volontà della categoria di volersi misurare con un approccio convinto alle opportunità dei fondi europei.

Il lungo ciclo di audizioni della seconda commissione è proseguito con l’intervento delle associazioni che operano nel mondo del cinema e dello spettacolo.

I rappresentanti di Moviementu-Rete cinema Sardegna hanno messo l’accento sia sull’inadeguatezza delle risorse per il settore che sulla mancanza di una disciplina normativa regionale “di sistema” coerente con il quadro nazionale che si va delineando con la riforma che entrerà in vigore da quest’anno.

Dopo l’intervento di Antonia Iaccarino, che ha sottolineato come «anche la divisione di competenze in materia fra diversi assessorati sia un problema», Luca Melis ha ricordato che «il settore cinematografico è stato molto trascurato negli anni e la stessa ripartizione delle risorse prevista dalla finanziaria 2015 contiene uno sbilanciamento di risorse a favore della Film commission e a danno della produzione, che va corretto perché la stessa normativa regionale attribuisce più fondi al sostegno delle produzioni».

Andrea De Blasio ha poi definito «incomprensibile il dato della finanziaria sul cinema che, di fatto, ripropone gli stessi stanziamenti del 2010; la Regione dimentica che il cinema è una industria che ha bisogno di una prospettiva triennale per poter fare una buona programmazione, così come richiede lo stesso Ministero dei Beni culturali stimolando gli operatori ad attivare un circuito virtuoso che affianca all’intervento pubblico quello dei privati, degli sponsor e dei fondi europei».

De Blasio ha inoltre sostenuto la necessità di un rilancio della Film commission della Sardegna ed ha citato, come esempio da seguire, quello della Puglia «dove, a fronte di 3 milioni di fondi pubblici, si è generato un ritorno di 12 milioni, in termini di economia reale e ricadute sul territorio».

Il regista Enrico Pau, infine, ha richiamato l’attenzione della commissione sul sostegno alle start up, fondamentale per lo sviluppo del cinema sardo, seguito da un pubblico sempre in crescita. «Senza questo sostegno – ha affermato – rischiamo di essere esclusi dal circuito nazionale del Ministero, dall’accesso ai fondi europei, dalle convenzioni con la Rai e dalle co-produzioni internazionali; in pratica rischiamo di chiudere».

Passando al teatro, il presidente di Cedac Sardegna Antonio Cabiddu ha dichiarato che il circuito sardo (uno dei 13 attivi in campo nazionale) ha tutte le carte in regola per affrontare le sfide della nuova legge di riforma nazionale, che ha come cardine il ciclo triennale di programmazione. «Abbiamo 45 compagnie – ha detto – ed un pubblico di 60.000 spettatori l’anno che ci consente di coprire il 40% dei costi con una performance superiore alla media nazionale e siamo presenti in 15 Comuni comprese piccolissime realtà come quella di Meana Sardo»«Eppure – ha lamentato – abbiamo subito nel 2014 un taglio improvviso del 30%, poi ridotto al 20%, nel mese di novembre a programmazione già chiusa».

«Possiamo crescere ancora anche integrando nel nostro circuito la musica e la danza – ha concluso Cabiddu – ma paradossalmente siamo sull’orlo della scomparsa; dopo le 220 giornate degli anni precedenti quest’anno siamo già scesi a 170 avvicinandoci pericolosamente alla soglia di 160 giornate fissata dal Ministero, è ora che la Regione si occupi di questo problema che, anche sul piano culturale, rischia di cancellare la Sardegna dalle geografia nazionale».

A nome di Akroama, Pier Lelio Lecis ha ribadito «il valore di produzioni realizzate da maestranze sarde, espressione di una realtà viva fatta di investimenti concreti e remunerativi».

Il presidente della commissione Gavino Manca ha dichiarato in conclusione che l’ascolto degli operatori del settore cinematografico e teatrale è stato utilissimo per una riflessione a tutto campo che dovrà portare in tempi brevissimi al riordino della normativa regionale sulla materia, in grado di rilanciare attività produttive che possono contribuire in modo concreto alla crescita della Sardegna. Nello specifico, in riferimento al cinema, Manca ha sottolineato la necessità di distinguere le attività promozionali della Film commissioni dalla produzione, aggiungendo che di conseguenza, ci sono margini di intervento sulla assegnazione delle risorse nei diversi capitoli.