25 November, 2024
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«Finalmente, l’assessorato regionale della Sanità ha autorizzato l’accreditamento, al laboratorio di analisi della ASSL di Carbonia, per processare i tamponi del Covid-19. Ci son voluti ben 5 mesi di continue denunce della Consulta Anziani, una donazione della Fondazione del Banco di Sardegna ed una presa di posizione del sindaco di Iglesias, per far modificare un provvedimento totalmente sbagliato sotto il profilo scientifico ed organizzativo.»

Lo scrive, in una nota, Antonio Achenza, presidente della ConsultAnzianIglesias.

«Abbiamo forti dubbi che senza la nostra protesta, che ha avuto un sostegno importante nei mass media, nei social, nel personale sanitario, nella pubblica opinione, nelle istituzioni, molto probabilmente la situazione non si sarebbe sbloccata aggiunge la ConsultAnzianIglesias -. C’era indubbiamente una forte volontà e interesse a penalizzare la sanità del Sulcis Iglesiente e ad avvantaggiare altri territori. Tuttavia la nostra tenacia e determinazione ha avuto ragione. Ciò nonostante, qualcuno non riconosce il ruolo avuto dalla Consulta Anziani, vuole prendersi tutti i meriti e, paradossalmente, ha la pretesa di assegnare medaglie a chi ha sbagliato. Suggeriamo a costui, di rileggersi il vangelo secondo Matteo e quello che disse Gesù ai farisei “Date a Cesare quello che è di Cesare”. Prima di suonare le fanfare è meglio accordare gli strumenti altrimenti il suono sarà sempre stonato.»
«Detto ciò, esprimiamo comunque grande soddisfazione per il risultato raggiunto, soprattutto per gli operatori sanitari e per i cittadini del nostro territorio che possono contare su una maggiore rapidità dei test per rilevare il Covid-19 sottolinea Antonio Achenza -. Ci aspettiamo pertanto che l’accreditamento comporti, per il laboratorio di analisi della ASSL di Carbonia, la possibilità di avere la dotazione dell’attrezzatura, dei macchinari e del personale necessario, per fronteggiare la situazione emergenziale dovuta all’aumento preoccupante dei contagi Covid-19 nel nostro territorio. Il laboratorio deve poter processare in tempi rapidi tutti i tamponi del territorio per porre fine ai trasferimenti nei laboratori di Cagliari. Contemporaneamente è assolutamente necessario che anche al pronto soccorso del P.O. CTO di Iglesias si possa effettuare il test rapido Antigene così come all’ospedale Sirai di Carbonia.»
«Se sono questi gli intenti dell’assessorato regionale della Sanità, noi saremo i primi a riconoscere che si vuole dare una svolta di efficienza e di qualità ai servizi sanitari del Sulcis Iglesiente – conclude il presidente della Consulta Anziani -. In caso contrario, se invece sarà un’anatra zoppa, saremmo pronti e puntuali a far sentire la nostra  voce per affermare il diritto alla salute e alle migliore cure degli abitanti del nostro territorio e in modo particolare degli anziani.»

 

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«Apprendiamo, con interesse, che il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, preoccupato dell’aumento dei contagi da Covid-19 ha avanzato critiche sui ritardi degli esiti sui tamponi che non vengono processati nella ASSL di Carbonia e sul reparto di terapia intensiva del P.O. Santa Barbara. A tal proposito, come Consulta Anziani, intendiamo precisare che; in data 4 giugno 2020 avevamo inviato una lettera all’assessore della Sanità, alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale, al Direttore della ASL di Carbonia, ai Sindaci di Iglesias e diCarbonia, alle OO.SS. CGIL-CISL-UIL, denunciando la scandalosa decisione dell’assessorato della Sanità di escludere il laboratorio di analisi della ASL di Carbonia dall’elenco dei laboratori designati per il Covid-19.»

Lo scrive, in una nota stampa, Antonio Achenza, presidente della ConsultAnzianIglesias.

«In quella lettera sostenevamo che il provvedimento non aveva una ragione operativa ed organizzativa valida e coerente con l’emergenza Covid-19, ma rappresentava solamente una volontà chiara e lampante di escludere e indebolire la ASSL di Carbonia e di relegarla all’ultimo posto in Sardegnaaggiunge Antonio Achenza -. Oggi, a ragion veduta, possiamo dire che non ci eravamo sbagliati e che la situazione è tuttora in una fase critica.
E’ assurdo che, nonostante la Fondazione di Sardegna abbia donato da quattro mesi i macchinari per il riscontro del Covid-19 alla ASSL di Carbonia, ancora oggi il laboratorio di analisi non possa processare i tamponi. E’ una menzogna, che qualcuno racconta, che ci vogliono mesi per i test e per l’accreditamento Covid-19 del laboratorio di analisi di Carbonia. Non siamo disponibili ad accettare che questa farsa vada ancora avanti. Questa sceneggiata napoletana deve cessare e gli attori responsabili di questo disastro servono solo per governare le galline di un pollaio, non hanno la capacità e l’interesse a gestire una sanità efficiente.»
«Non ci piacciono quei fantomatici dirigenti che non hanno a cuore le sorti della salute dei cittadini del Sulcis Iglesiente e che curano solo interessi personalisottolinea Antonio Achenza -. Con l’aggravarsi dei contagi nel nostro territorio, con l’apertura delle scuole e con l’imminente aggravamento della salute degli anziani nel periodo invernale, è assolutamente indispensabile fare affidamento su un servizio sanitario ben organizzato che garantisca cure appropriate e immediate. Ci piacerebbe sentire dall’assessore della Sanità e dai vertici dell’ATS che, vista la preoccupante situazione di contagio del territorio, in tempi brevi verrà avviato un progetto per una campagna massiva di tamponi da processare in tempi record nel laboratorio di analisi della ASSL di Carbonia, partendo dalle persone più fragili e più esposte al rischio, anziani, disabili, studenti, operatori della scuola, personale sanitario, con la modalità drive-in, così come consigliato da esperti virologi e realizzato in ospedali della penisola. A tal proposito, sarebbe di estrema importanza, per l’evidente correlazione, che il reparto di terapia intensiva del P.O. Santa Barbara, annunciato da tempo e ancora avvolto nell’incertezza sia pronto quanto prima. Rammentiamo che, per ogni posto letto di terapia intensiva, servono attrezzature moderne e adeguate ma, soprattutto, deve esserci personale sufficiente e competente e la garanzia della copertura della spesa per la complessità delle cure. Di tutto ciò ancora non vediamo traccia.»
«Speriamo che, come per altri servizi, non sia un’eterna incompiuta o solamente una targa appesa su una porta di una stanza vuota preparata a lucido per l’occasione dell’inaugurazioneconclude il presidente della ConsultAnzianIglesias -. Come sempre, sulla salute, la Consulta Anziani non abbasserà la guardia e sarà attenta e vigile che alle parole seguano provvedimenti concreti e tangibili.»

 

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Si addensano ancora, a Iglesias, le nubi sul futuro di Casa Serena. Il presidente della ConsultAnzianIglesias in una nota scrive che «ieri la maggioranza del Consiglio Regionale poteva decidere di erogare il contributo per la Casa Serena di Iglesias e non lo ha fatto.  Ha decretato invece la fine della Casa di Riposo e con essa la sorte dei 60 anziani e dei 40 lavoratori addetti ai servizi e all’assistenza sanitaria. Non si trattava di concedere un contributo per realizzare marciapiedi, era un finanziamento per l’assistenza agli anziani. Alcuni sono invalidi e altri non hanno un tetto dove vivere, un luogo dove mangiare e percepiscono una pensione sotto la soglia di povertà. Certi si trovano in condizioni di disagio sociale e tutto ciò aggraverà la loro precaria situazione.  E’ stata drasticamente spezzata una virtuosa comunità assistenziale che si era creata negli anni nella Casa Serena fra gli anziani e i lavoratori. Un duro colpo per Iglesias e per il territorio che non meritiamo».

«Sarebbe bastato che la Regione avesse concesso il contributo previsto per il 2020 e la situazione si sarebbe risolta senza traumiaggiunge Antonio Achenza -. Gli anziani ospiti e i lavoratori di Casa Serena alla fine del 2020 sarebbero stati trasferiti al Margherita di Savoia. Invece, si preferisce dare un’altra mazzata al territorio e alla dignità dei suoi abitanti. Non bastano le note vicende delle disfunzioni della sanità, ora anche il settore socio assistenziale viene decapitato dalla Giunta Regionale Sardegna insensibile alle problematiche sociali e sta creando solo disastri nel Sulcis Iglesiente. Avevano annunciato il cambiamento e la svolta per ora abbiamo visto solamente annunci e retromarce.»

«Adesso però l’Amministrazione comunale avrà un compito gravoso sulle spalle, dovrà fare l’impossibile per affrontare nel modo migliore questa fase di transizione. Si tratta di  cercare una soluzione ponte fino alla fine dell’anno per gli anziani e per i lavoratori. Il confronto e la trattativa con le organizzazioni sindacali servirà per individuare il percorso e gli strumenti più idonei per salvaguardare i lavoratori e per tutelare gli anziani. Tuttavia, è importante che l’Amministrazione Comunale assuma l’impegno di aprire entro il 2020 la Casa di Riposo Margherita di Savoia e di indirizzare l’attività verso  l’integrazione socio-sanitaria e culturale per favorire l’invecchiamento attivo degli anziani ospiti – conclude il presidente dei ConsultAnzianIglesias -. Inoltre, è indispensabile che nella nuova struttura residenziale il posto sia riservato prioritariamente agli anziani e ai lavoratori di Casa Serena, ne hanno diritto.»

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«Esprimiamo forte preoccupazione per la situazione finanziaria e per le drammatiche conseguenze che ricadrebbero sugli anziani e sui lavoratori in merito al comunicato del sindaco Mauro Usai sulla Casa Serena. A quanto pare, il contributo promesso a suo tempo dalla Regione Sardegna per sostenere le spese di gestione del 2020, sarebbe appeso ad un filo.»

Lo scrive Antonio Achenza, presidente della ConsultAnzianIglesias, in una nota inviata al sindaco di Iglesias Mauro Usai, all’assessore delle Politiche sociali Angela Scarpa, alla commissione Politiche sociali, al presidente del Consoglio comunale Daniele Reginali e, infine, ai capigruppo consiliari.

«E’ impensabile che un finanziamento così importante venga improvvisamente a mancare alle casse dell’Amministrazione comunale di Iglesias senza mettere a rischio la continuità del servizio di assistenza sociale per gli anziani e l’occupazione dei lavoratoriaggiunge Antonio Achenza -. Neppure se ci fossero ragioni valide si può cancellare un contributo finalizzato ad una casa di riposo per anziani. Soprattutto, è inaccettabile che a metà anno si decide improvvisamente di tagliare le risorse già messe a bilancio. Certo, anche noi, come la maggior parte dei cittadini di Iglesias ci chiediamo quanti soldi sono stati spesi e come sono stati spesi per la ristrutturazione quasi trentennale della casa di riposo Margherita di Savoia. Non sappiamo se c’è stato un facilitatore seriale di lavori infiniti oppure se c’è stata una distratta e disattenta amministrazione che non ha vigilato nel modo dovuto sugli appalti e sulla spesa.»

«Ma questo, non è certamente il momento giusto per affrontare questo problema, ci sarà tempo e modo per fare la dovuta chiarezza. Adesso, è assolutamente necessario che la Regione eroghi il contributo per garantire la continuità del servizio alla Casa Serena per tutto il 2020sottolinea Antonio Achenza -. Tuttavia, anche l’Amministrazione comunale deve assumere l’impegno di fissare la data definitiva e inderogabile della conclusione dei lavori della casa di riposo Margherita Savoia. Si tratta di porre una volta per tutte la parola fine a una storia senza fine e trasferire finalmente gli anziani ed i lavoratori nella nuova e più accogliente struttura.»

«Nel frattempo, sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale apra da subito un confronto con le organizzazioni sindacali e con le associazioni che si occupano delle terza età, come la nostra, per affrontare e concordare gli aspetti che riguardano il personale, la qualificazione dei servizi e le attività assistenziali conclude il presidente della ConsultAnzianIglesias -. Auspichiamo una conclusione positiva della vicenda, ogni altra soluzione al buio ed improvvisata sarebbe disastrosa per tutta la comunità.»

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«Apprendiamo con soddisfazione del comunicato del comunicato del sindaco Mauro Usai e le dichiarazioni di alcuni consiglieri regionali in cui si afferma che il Punto Nascite del Presidio Ospedaliero CTO non verrà trasferito al Brotzu di Cagliari.»

Inizia così un comunicato diffuso poco fa da Antonio Achenza, presidente della ConsultAnzianIglesias.

«Resta invece ancora incerta la possibilità che il reparto di Terapia Intensiva sia individuato nel Presidio Ospedaliero Santa Barbara – aggiunge Antonio Achenza -. Sarebbe tuttavia importante che la decisione di attivare il reparto di Terapia Intensiva per il Covid-19 del Sud Sardegna venisse presa al più presto, per non arrivare impreparati a fronteggiare l’emergenza dovuta al superamento della capacità di presa in carico delle strutture ospedaliere individuate per garantire l’operatività ordinaria.»

«I reparti di Terapia Intensiva con tutte le attrezzature ed il personale sanitario idoneo hanno bisogno di essere organizzati in tempo utile per essere pienamente operativi quando si dovesse presentare l’urgenza. Noi, comunque, resteremo vigili ed attenti e non abbasseremo la guardia, fino a quando non verranno adottati i provvedimenti necessari – conclude Antonio Achenza -, così come abbiamo fatti quando ci siamo uniti intorno al sindaco Mauro Usai per contestare il provvedimento sbagliato adottato dal presidente della Giunta regionale.»

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Nuova presa di posizione della ConsultAnzianIglesias sulla situazione del sistema sanitario pubblico nel territorio del Sulcis Iglesiente.

«Non potevamo restare in silenzio ed insensibili di fronte all’ennesimo decadimento della sanità del nostro territorio – scrive in una nota il presidente Antonio Achenza –. Il provvedimento di chiusura per inagibilità dell’ex ospedale F.lli Crobu ha comportato l’interruzione della pet therapy. La terapia dolce con animali è, infatti, un intervento che si integra con le tradizionali terapie e viene impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. Viene utilizzata per bambini ed adolescenti ma anche per pazienti anziani e in particolare per persone affette da demenza senile. Un piccolo ma importante servizio di eccellenza del nostro territorio che viene bruscamente interrotto e che inciderà negativamente sul percorso di cura dei pazienti. Non si sa quando, come e dove sarà ripristinato, lasciando le persone nella più totale incertezza. I pazienti sono sempre vittime innocenti che subiscono quasi quotidianamente e in silenzio ma con grande angoscia e rabbia i disagi di una sanità che nella nostra Regione e in particolare nel nostro territorio è costantemente sotto il livello di guardia, dove non vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza secondo l’ultimo rapporto dalla Fondazione Gimbe.»

«Nonostante ripetutamente abbiamo denunciato anche assieme ad altre associazioni, la carenza di personale – aggiunge Antonio Achenza -, le lunghe liste d’attesa, la risonanza magnetica del CTO che non funziona, il reparto previsto e mai realizzato di lungodegenza, riabilitazione e l’hospice del Santa Barbara e tanto altro ancora, resta tutto insoluto e nulla si muove. Ogni giorno cade un pezzo nella sanità del nostro territorio e chi ha la responsabilità, il potere ed il dovere di assumere provvedimenti e di decidere, come la dirigenza della ASSL e l’assessore regionale della Sanità resta sempre imperturbabile. Tutto, come sempre, si risolve con qualche sporadica dichiarazione alla stampa ma il giorno dopo nulla è cambiato. Aspettiamo con ansia che queste nostre dichiarazioni siano felicemente smentite dai fatti ma fino a quando la sanità non sarò la priorità dell’azione politica delle istituzioni del territorio – conclude Antonio Achenza – noi saremo il fanalino di coda dei servizi sanitari con grandi divari rispetto ad altri territori delle Regioni del Nord Italia e, come accade da parecchio tempo, saremmo sempre più obbligati ad emigrare per avere cure eccellenti.»

Sabato 5 ottobre 2019, la Consulta Comunale Anziani e l’assessorato alle Politiche Sociali del comune di Iglesias, hanno organizzato nella Sala Lepori di Via Isonzo, la Festa dei Nonni e dei Nipoti. Una giornata dedicata a tutta la famiglia, con la partecipazione degli alunni delle Scuole Elementari e realizzata in collaborazione con gli Istituti Comprensivi Nivola, Allori ed Eleonora d’Arborea, con i Sindacati SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL, con le ACLI, l’AUSER, l’Università della Terza Età, le Associazioni Diabete Iglesias Carbonia, Amici della Vita, Jolao e FIDAPA. Nel corso della mattina, dopo il saluto dei rappresentanti delle Istituzioni, il programma prevederà momenti di intrattenimento con giochi, animazione ed esibizioni musicali, che si alterneranno ad approfondimenti sul tema del rispetto dell’ambiente e dei cambiamenti climatici. Nell’ambito del programma della festa dei Nonni e Nipoti, la sala Conferenze della Biblioteca Comunale, con ingresso da Via Diana, ospiterà una mostra di modellismo navale di Luciano Garibaldi e Antonio Cocco. “Una Festa che vuole contribuire a valorizzare il rapporto tra i bambini e chi vive la terza età, aperto a tutta la famiglia”, ha spiegato Antonio Achenza, presidente della Consulta Comunale Anziani, mentre l’assessore alle Politiche sociali Angela Scarpa ha sottolineato l’importanza dell’intergenerazionalità,: “In una comunità è importantissimo che le giovani generazioni crescano mantenendo vivo il rapporto con i nonni e con le persone più grandi, dalle quali ricevere non solamente affetto ma anche sostegno ed insegnamento”.

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Una delegazione della Consulta Anziani di Iglesias, composta dal presidente Antonio Achenza e dai consiglieri Mario Baraglia, Giancarlo Dalmonte e Salvatore Loru, ha incontrato lo scorso 15 febbraio il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

L’incontro era stato richiesto dalla Consulta per intraprendere una collaborazione scientifico-progettuale finalizzata a sviluppare a Iglesias interventi nell’ambito dell’invecchiamento attivo e di valorizzazione del patrimonio culturale.

Il Magnifico Rettore ha mostrato grande interesse, ascoltato e valutato con particolare attenzione la fattibilità delle proposte presentate dalla Consulta. Dalla discussione è emerso che tutti i temi sono stati ritenuti molto interessanti e rispecchiano comuni intenti in cui s’intrecciano finalità sociali, culturali e scientifiche.

Gli argomenti tratti hanno riguardato:

  • l’invecchiamento attivo fra diritto ed opportunità sociali ed economiche – Silver economy – La città per gli anziani, servizi e svago – Proposta di legge regionale;
  • corso formativo sulla comunicazione da integrare nel progetto Accompagnatori Turistici Anziani predisposto dalla Consulta;
  • progetto di recupero del vecchio edificio abbandonato ex orfanatrofio “Infanzia e Patria” per realizzare un centro di aggregazione sociale;
  • indagine sugli anziani e sulla povertà di Iglesias – Analisi del fenomeno, cause ed effetti, soluzioni e proposte di aiuto;
  • progetto per avviare la realizzazione di un museo della storia politico-sindacale dell’Iglesiente dagli inizi dell’800 fino agli anni ’90 – Gruppo di lavoro coordinato dall’Università;
  • i nuovi ospedali esperienze a confronto – Organizzazione, cure, servizi e prestazioni sanitarie nei nuovi ospedali;
  • Abitazioni a misura di anziano – Progetti per ristrutturare ed adeguare le case degli anziani – Centro polivalenti per anziani.

A conclusione dell’incontro, considerato reciprocamente molto proficuo e rilevante, è stato concordato di dare inizio alla collaborazione e di avviare un percorso che porti a concretizzare la fattibilità delle proposte e dei progetti. A tal proposito, la Consulta presenterà un progetto d’insieme e, dopo una valutazione di merito da parte del Rettore, sarà convocata una nuova riunione per definire, con i Dipartimenti dell’Università interessati, lo studio dei temi, la programmazione delle iniziative e i partenariati pubblici e privati da coinvolgere.

La delegazione della Consulta, infine, ha espresso un grande apprezzamento e un sentito ringraziamento al Magnifico Rettore per la sensibilità, la disponibilità e la considerazione dimostrata.

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Il presidente della Consulta Comunale Anziani di Iglesias, Antonio Achenza, ha inviato una richiesta d’incontro urgente al direttore della ASSL di Carbonia, Maddalena Giua, e per conoscenza al sindaco di Iglesias Mauro Usai, al presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali e ai capigruppo consiliari, per l’apertura urgente del reparto lungodegenza del CTO, la continuità del servizio AIAS e il progetto di attività fisica.

«Esprimiamo vivo disappunto per i ritardi sull’attuazione dei provvedimenti finalizzati ad una migliore qualità nella cura della persona e forte preoccupazione per le incertezze che riguardano la continuità dei servizi assistenziali e riabilitativi che interessano in modo particolare gli anziani della nostra città e del nostro territorio – scrive Antonio Achenza –. Chiediamo, pertanto, un incontro urgente per avere riscontro e certezza dei tempi di apertura del reparto di lungodegenza del CTO e delle caratteristiche organizzative del servizio; di avere rassicurazioni sulla continuità del servizio e sulle prestazioni erogate nei centri e nelle strutture AIAS del nostro territorio dopo il 31 dicembre 2018; e, infine, di approfondire il progetto dell’Ats sulla prevenzione e prescrizione dell’attività fisica per persone con patologie croniche.»