25 November, 2024
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Dopo cinquant’anni di oblio si ritorna a parlare di Su Benatzu e della straordinaria scoperta di un tempio nuragico rimasto integro per tremila anni. Lo ha fatto Antonio Assorgia, uno degli scopritori, presentando il suo libro quattro mesi fa ed ora Angelo Pani propone il libro “Su Benatzu 1968 – Il tempio ritrovato”, dove ha raccolto una ricca documentazione fotografica in gran parte inedita e numerosi documenti d’archivio che consentono di ricostruire le vicende che ruotano attorno alla scoperta. Angelo Pani ne parlerà sabato 27 ottobre, alle 18.00, nella Sala Lepori, in via Isonzo, a Iglesias. Mi

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Sono trascorsi 50 anni dalla scoperta del nella grotta di “Su Benatzu” a Santadi ed è tanta l’emozione di orof. Antonio Assorgia che fece parte del Gruppo Speleologico di appassionati ricercatori con Franco Todde e Sergio Puddu, alla memoria dei quali dedica, in occasione del 50° anniversario della scoperta il libro: Il “Tempio Ipogeo” nuragico di Su Benazzu.

Nella cornice del museo GeoPunto a Genna Luas, coordinato dall’Associazione per il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, il Prof. Assorgia e numerosi altri illustri studiosi con il sindaco di Santadi, dott. Elio Sundas, hanno rievocato quell’importante scoperta che ancora, nonostante il tempo trascorso, attende una sua corretta ed ampia valorizzazione.

Il ritrovamento avvenne nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 giugno del 1968. Scoperta di grande rilievo scientifico che ebbe un risvolto amaro per gli scopritori, in quanto non venne loro riconosciuta la paternità del ritrovamento. «La negazione della paternità della scoperta ai tre speleologi – ricorda il prof. Assorgia – determinò anche il fatto che nessun esperto, che successivamente ebbe modo di esaminare i reperti archeologici, facenti parte del corredo votivo del Tempio ipogeo, non conoscendo gli autori della scoperta, né le modalità del ritrovamento, si preoccupò di intervistarli e di informarsi sulla particolare disposizione spaziale degli oggetti votivi, se vi fossero evidenze di qualche sequenza temporale nella loro deposizione, se vi fossero particolari tracce materiali di frequentazioni singole o collettive, quali fossero gli accorgimenti, messi in atto dai Nuragici, al fine di rendere difficile, se non impossibile, l’accesso al Sancta Sanctorum». Tutto ciò perché i tre speleologi, invece di lasciare il ritrovamento in sito ed avvisare la Sovrintendenza, raccolsero tutto il materiale ceramico e gli oggetti in bronzo, compreso lo splendido e raffinato tripode, e lo portarono nel loro Istituto.

Il tesoro nella grotta Pirosu, così chiamata la cavità ove si trovavano in gran numero i materiali rinvenuti, era costituito da un grande deposito di ceramiche costituite da vasi, ciotole, lucerne, una delle quali decorata con motivi ornamentali a cerchi concentrici ed a lisca di pesce e numerosi corredi votivi. Con essi erano numerosi bronzi costituiti da bracciali, pugnali ad “elsa gammata”, un tripode ed una colonnina.

Quella importante scoperta ancora attende d’essere compiutamente svelata per comprendere meglio l’era nuragica e la sua evoluzione, anche in rapporto con le nuove genti che arrivarono in Sardegna con Fenici e Cartaginesi e che in quel tripode bronzeo potrebbero ben essere rappresentati, perché, a detta del prof. Pasquale Zucca, frutto di commercializzazione dei mercanti aristocratici greci e fenici. 

Il rilancio scientifico e la fruizione del sito arricchiscono il patrimonio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna e della comunità locale di Santadi che da esso trae importanti elementi della memoria storica, ma anche nuove opportunità di sviluppo socio economico.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Sebastiano Forteleoni.

Sebastiano Forteleoni.

Prenderà il via giovedì 4 giugno, l’edizione 2015 della Scuola Civica di Storia di Iglesias. Appuntamento alle ore 20.00 nell’Archivio Minerario di Monteponi con la relazione a cura di Efisio Fanni sul tema “Monteponi sul Piave”.

Di seguito il calendario degli incontri:


25 giugno

Nuccio Guaita

“Il dottor Giuseppe Cavallera, medico e parlamentare dell’Iglesiente”

Biblioteca comunale ore 20.00

9 luglio

Maddalena Usai

“Villa di Chiesa: da Pisa all’Aragona attraverso le fonti medievali”

Chiostro di San Francesco ore 21.00

30 luglio

Fabio Diana

“Iglesias in musica: la storia della banda Verdi”

Piazza Municipio ore 21.00

27 Agosto

Fabio Manuel Serra

“Iglesias seicentesca: da Martin Carrillo al Parlamento del duca d’Avellano”

Piazza Municipio ore 20.00

24 settembre

Antonio Assorgia

“Domenico Lovisato, esploratore, patriota e scienziato: dall’Istria all’Università di Cagliari”

Piazza Municipio ore 20.00

“La fatica di imparare: la scuola di miniera a Monteponi”

Museo Scuola di Miniera a Monteponi ore 19.00


29 ottobre

Sebastiano Forteleoni

“Dei delitti e delle pene durante la prima guerra mondiale: un racconto”

Archivio Storico di Iglesias ore 19.00

5 novembre

Rossella Putzolu, “Il recupero delle architetture sanatoriali: il preventorio F.lli Crobu, Iglesias”.

Biblioteca comunale ore 19.00


26 novembre

Francesca Boi

“Iglesias dal Neolitico alla civiltà nuragica”

Biblioteca comunale ore 19.00

10 dicembre

Grazia Villani

“Quando le case erano “chiuse”: Iglesias prima della legge Merlin”

Sala Lepori ore 19.00.00

L’iniziativa è coordinata da Grazia Villani e Sebastiano Forteleoni.