Due denunce e il sequestro di decine di lacci per la cattura illegale degli ungulati cervi e cinghiali: è questo il bilancio di due operazioni antibracconaggio, condotte dal personale delle stazioni forestali di Sinnai e Uta, rispettivamente nelle pendici del massiccio dei Sette Fratelli e nel Parco regionale di Gutturu Mannu.
Nello specifico sono state colte in flagranza di reato due persone, un pensionato 74enne di Quartu Sant’Elena e un artigiano sessantenne di Capoterra.
I due, riferiscono gli agenti, erano intenti a piazzare dei lacci d’acciaio per catturare cervi e cinghiali. Entrambi risponderanno del reato di esercizio di caccia con mezzi non consentiti, punito con l’arresto sino ad un anno. L’artigiano di Capoterra dovrà rispondere anche di detenzione illegale di munizioni, poiché nel corso della perquisizione domiciliare è risultato in possesso di 50 munizioni per pistola, reato sanzionato con la pena dell’arresto sino a 12 mesi.
Nel corso delle perlustrazioni del territorio ai fini antibracconaggio, il personale del Corpo ha scoperto, nella Pineta di Sinnai, un cinghiale che era stato gravemente ferito con un arpione da fucile subacqueo. L’animale benché soccorso dai forestali è morto a causa della grave ferita.
Antonio Caria
Poco prima dell’1.00, i vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio di tre auto in via Sebastiano Caboto. Le utilitarie, parcheggiate una di fianco all’altra lungo la strada, sono andate letteralmente distrutte, nonostante il celere intervento degli operatori. Sono in corso gli accertamenti per stabilirne le cause. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la Polizia di Stato.
Antonio Caria
Si è concentrata a Cagliari e Quartu Sant’Elena l’operazione del Corpo Forestale della Sardegna per verificare il prelievo e la vendita dei riccio di mare. Sono stati controllati 21 esercizi fra ristoranti, pescherie, banchetti ambulanti di vendita. Sono state contestate nove violazioni amministrative per complessivi 22mila euro e segnalate 2 occupazioni di suolo pubblico. In due ristoranti cagliaritani sono stati sequestrati complessivamente 3 chilogrammi di gonadi di ricci di mare di cui era ignota la provenienza e omessa l’etichettatura, in violazione, oltre delle norme specifiche sul prelievo e commercializzazione della specie, anche di quelle a tutela del consumatore In tre banchetti di vendita ambulante, sono stati sequestrati circa 3 mila ricci, tutti di misura inferiore a quella consentita. Inoltre, in un banchetto di vendita nel litorale di Quartu Sant’Elena, le gonadi contenute in una borsa frigo, riferiscono gli agenti, erano nascoste in un tombino da cui venivano prelevate a richiesta dei clienti; questo lo stratagemma utilizzato per eludere i controlli e, soprattutto, evitare i sequestri. Il tutto, in danno ai consumatori che acquistano prodotti privi di tracciabilità e confezionati in violazione delle norme sulla conservazione e igiene.
Nel corso dell’operazione, in un ristorante del capoluogo, sono state sequestrati 12 kg di pesce congelato di cui è risultata ignota la provenienza.
Antonio Caria
Con l’ultima variazione di bilancio, la Regione Sardegna ha stanziato oltre 4 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio di Pula.
Nello specifico 3 milioni di euro serviranno per la messa in sicurezza del villaggio residenziale della comune di Calaverde che è esposto alle piene di due corsi d’acqua provenienti dai versanti situati a nord- ovest, il Rio Perdosu e l’affluente di sinistra, che si riuniscono proprio nell’area edificata in un’unica asta torrentizia in parte tombata.
Un altro intervento, finanziato con 600mila euro, metterà in sicurezza il Rio Arrieras, mentre con ulteriori 300mila euro saranno effettuati importanti lavori sul Rio Palaceris per l’ampliamento dell’alveo nel Parco tecnologico sulla parte della strada statale 195. Inoltre, il mese scorso l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna ha finanziato la progettazione di altri tre interventi per il Rio Palaceris (150mila euro), per il Rio Perdosu (300mila euro) e per il Rio Arrieras (70mila euro).
«Sono stati premiati gli sforzi dell’Amministrazione comunale che in questi mesi si è prodigata con l’aiuto di tutti gli assessori al reperimento dei fondi per la realizzazione di interventi di fondamentale importanza dal punto di vista dell’assetto idrogeologico – dice il sindaco Walter Cabasino -. Sono interventi complessi che richiedono un alto livello di competenza ingegneristica e i cui progetti sono in fase di completamento in alcuni casi e di affidamento in altro.»
Antonio Caria
«Un intervento significativo che consentirà di limitare l’annoso dissesto idrogeologico che da tempo insiste su questa zona e rendere più sicuro e fruibile uno dei luoghi simbolo di Santa Margherita.»
Il comune di Pula definisce così l’intervento dei lavori di messa in sicurezza del tratto di costa in prossimità della torre di Cala D’Ostia, per i quali è stato firmato il il contratto per l’appalto integrato (progettazione e lavori). Il costo sarà di 200mila euro, arrivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Pula si prepara alla prossima stagione estiva, iniziando con la messa in sicurezza del tratto di costa in prossimità della torre spagnola di Cala d’Ostia – spiega la vice sindaca e assessora dei Lavori pubblici, Elisabetta Loi -. Un intervento significativo che ci consentirà di limitare l’annoso dissesto idrogeologico che da anni insiste su questa zona e di rendere più sicuro e fruibile uno dei luoghi simbolo di Santa Margherita.»
Antonio Caria
Nella foto di copertina, la Piazza del Popolo