23 November, 2024
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“Con molto dispiacere sono venuta a conoscenza poco fa, in seguito agli aggiornamenti ricevuti da ATS Sardegna, della presenza di un caso di contagio da Covid–19 nel territorio di Guasila.”

“L’amministrazione – ha concluso Paola Casula – ha attivato inoltre tutte le azioni necessarie per contenere la diffusione del virus. Invito tutti i cittadini a mantenere la serenità ma anche a continuare a rispettare scrupolosamente tutte le prescrizioni anti-covid nazionali e regionali, soprattutto il distanziamento sociale, l’uso della mascherina e l’igiene delle mani”.

Ad annunciarlo è stata la sindaca, Paola Casula, che aggiunge: “La persona positiva sta bene ed è già in carico alle autorità sanitarie competenti che hanno già attivato i protocolli previsti. L’interessato e la famiglia sono già stati sentiti e informati in merito ai sintomi e alle modalità di contagio della malattia oltre che ai comportamenti da attuare.”

Antonio Caria

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1 caso di Coronavirus a Villacidro. A dare l’annuncio è stata la sindaca, Marta Cabriolu: «Si informano i cittadini che oggi abbiamo ricevuto comunicazione dagli organi competenti di un caso di positività al Covid-19 nel nostro paese. Si tratta di una persona che al momento sta bene e che, già da oggi, non è più domiciliata nel nostro territorio».
«Nonostante la delicatezza della situazioneha aggiunto Marta Cabriolu -, desideriamo rassicurare i cittadini: sono state adottate tutte le misure previste dalla normativa vigente, ai fini della tutela della salute pubblica.»
Antonio Caria

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«Con tanta tristezza mi è stato comunicato da parte dell’Unità di crisi che oltre ai due positivi dei giorni passati si sono aggiunte altre 18 persone di Nurri positive al Covid-19.»
A dare la notizia è stato, sul suo profilo Facebook, il sindaco Antonello Atzeni che aggiunge: «Domani (oggi nda) sentita la responsabile dell’Unità di crisi sarà presente per visita domiciliare il personale medico ATS per constatare personalmente lo stato di salute di alcune risultati positivi».
Antonio Caria

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«I pochi nuovi contagi al Covid che si registrano sull’isola sono colpa del governo Conte che ha bocciato i noti protocolli di prevenzione proposti tre mesi fa dal nostro Governatore Christian Solinas e che si ostina a non bloccare i clandestini che arrivano sulle coste del Sulcis dall’Algeria. A farne le spese il turismo di questa meravigliosa isola che resta una meta assolutamente sicura grazie alle azioni messe in campo dagli operatori del settore e dalla Giunta regionale come l’applicazione informatica “Sardegna Sicura”.»
Lo ha dichiarato, in una nota, il coordinatore regionale e deputato della Lega, Eugenio Zoffili, che aggiunge: «È però assurdo, inaccettabile e offensivo che ora i sardi vengano bollati da alcuni organi di stampa nazionali come untori quando ben 8 regioni in Italia registrano un indice virale più alto e 25 positivi sono algerini arrivati clandestinamente sull’isola».
Antonio Caria

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«Oltre il danno anche la beffa. Siamo al teatro dell’assurdo! Abbiamo cercato per mesi di proteggere l’isola e la sua economia e oggi ci accusano di contagiare mezza Italia.»
A pronunciare queste parole è stato il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha replicato all’articolo apparso oggi alla pagina 3 del Corriere della Sera.
«Il giornalista Pinna e la giornalista Salvatori nell’attacco del pezzo scrivono ‘In poche settimane la Sardegna da Covid Free – così proclamava con orgoglio il governatore Solinas – a regione che diffonde il contagio in mezza Italia e rischia, da indiscrezioni ministeriali, di essere isolata’. Niente di più falsoha sottolineato Michele Pais -. È evidente che chi scrive non ha analizzato la provenienza dei contagi. Buona parte dei 37 casi non sono ascrivibili a sardi o residenti.»
«Era il mese di maggio quando il presidente della Regioneha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – aveva prospettato i test in entrata alla Sardegna che il governo aveva bocciato come incostituzionali, salvo riproporli ora che la curva nel resto d’Europa riprende a salire. Noi abbiamo sempre e solo chiesto che il sacrificio che i sardi hanno fatto in questi mesi non fosse vanificato. Il governo anche stavolta arriva in ritardo nelle soluzioni, così come quando il governatore Solinas aveva chiesto di poter chiudere porti ed aeroporti per proteggere l’Isola e non, badate bene, per puro campanilismo ma per le difficoltà di gestione sanitaria e infrastrutturali delle nostra regione. Anche in quell’occasione il governo centrale rispose con un secco “No” per poi chiudere tutto dieci giorni dopo a contagi ed esodo già avvenuti.»
«Vivere su un’isola porta con sé la necessità di una protezione ulteriore che lo stato centrale non percepisce e non per mancanza di volontà ma di sensibilità e distanza fisica ha rimarcato Michele Pais -. Come isola abbiamo necessità di più attenzioni e queste oltre ad esserci negate ci vengono pure proibite quando ci organizziamo per prenderci cura da soli della nostra terra.»
«Passare da untori è un oltraggio alle nostre richieste di screening efficaci e non la mera misurazione della temperatura corporea che fino ad ora si è utilizzata come metro di valutazione per il diffondersi dell’emergenza – ha concluso il presidente del Consiglio regionale -. Ci sentiamo insultati come cittadini italiani e come Popolo sardo e pretendiamo delle scuse.»
Antonio Caria

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«Trasferire migranti da una struttura all’altra dell’isola non è la soluzione, trattasi bensì dell’ennesimo grave attacco all’autonomia della Sardegna da parte di un governo disinteressato alla tutela della salute e della sicurezza degli abitanti dell’isola.»
A dichiararlo è stato il consigliere regionale della Lega, Michele Ennas, che aggiunge: «Il processo di invasione è ormai rodato. Gli algerini arrivati in Sardegna inviano informazioni su disponibilità di posti nelle strutture, sui procedimenti da seguire per arrivare indisturbati, sui tempi per accedere alla penisola e circolare indisturbati, sfruttando un metodo di espulsione inefficace ed inadatto».
«Il Governo, a guida PD-5stellesostiene ancora Michele Ennas -, sta rimettendo in piedi il vecchio meccanismo mediatico di accettazione del fenomeno ricominciando a sovvenzionare in maniera strutturale il business dell’accoglienza. Ci sentiremo dire che ognuno di essi scappa da qualche guerra, nonostante sia palesemente falso, che fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare e che in futuro ci pagheranno le pensioni. Di vero c’è solo che scappano dal loro paese abbandonandolo alla miseria e una volta in Italia pretendono anche quello che non è garantito neppure a molti lavoratori, disoccupati e pensionati sardi. Questo e’ un l’offesa anche nei confronti di chi fugge da un conflitto o persecuzioni e ha realmente bisogno.»
«Dall’Italiaprosegue Michele Ennascontinuano ad arrivare segnali che promuovono l’invasione con costi e rischi tutti a carico dei suoi cittadini: Sanatorie selvagge per clandestini da trasformare velocemente in residenti e cittadini da mandare al voto, decreti di espulsione inefficaci, politica estera senza credibilità, con un ministro degli Esteri che passerà alla storia per aver contradetto tutto quello che aveva sostenuto e in cui asseriva di credere. La Tunisia, per ringraziare il governo italiano degli undici milioni di euro regalati, ha subito scaricato altri tre barconi stracolmi di immigrati clandestini mentre l’Algeria annette buona parte del Mediterraneo, comprese le coste sarde del Sulcis Iglesiente, estendendo di prepotenza la ZEE con il silenzio del governo PD/5S. Insomma, un governo non credibile, che incassa colpi su tutti i fronti. Un governo che chiude le attività degli italiani per contrastare la diffusione del virus ma nel frattempo consente l’indisturbato proseguire del flusso di immigrati, spesso positivi, mortificando persino le forze dell’ordine da cui si leva ormai giornaliero il grido di allarme.»
«La situazioneconclude Michele Ennas – è insostenibile e sempre più preoccupante e continueremo a denunciarla. Non dobbiamo andare alla ricerca di nuove strutture: il flusso va fermato. Confido nel popolo sardo e nella sua volontà di non piegarsi a questo sistema di colonizzazione della nostra isola.»
Antonio Caria

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«Con tristezza e preoccupazione, per dirvi che nel nostro paese abbiamo un nuovo caso di positività Covid. Forse molti, forse pochi pensavano che fosse finita. Purtroppo, non è così, il virus è ancora lì dietro l’angolo.»
È stato questo l’annuncio dato qualche ora fa dalla sindaca di Decimomannu, Anna Paola Marongiu che subito dopo ha precisato: «Lieta di comunicarvi che il nuovo caso Covid decimese si tratta di persona appena rientrata dalla Spagna, è a casa e sta bene».
Antonio Caria

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Vanno avanti spediti i lavori di completamento del lotto 3 della nuova statale 195 “Sulcitana”.

Nel frattempo si sono conclusi gli interventi relativi alla prima fase dei lavori di realizzazione della bretella di Pula, in località Matta de Ias.

«Il trafficoannunciano dall’Anas è quindi stato deviato sul tracciato di nuova costruzione per consentire l’avvio della fase finale delle lavorazioni, che prevedono il completamento dell’intera bretella e la realizzazione di una nuova rotatoria.»

A fine settembre dovrebbe essere aperta al traffico la 4 corsie dell’intero lotto 3.

Antonio Caria