[bing_translator]
«Trasferire migranti da una struttura all’altra dell’isola non è la soluzione, trattasi bensì dell’ennesimo grave attacco all’autonomia della Sardegna da parte di un governo disinteressato alla tutela della salute e della sicurezza degli abitanti dell’isola.»
A dichiararlo è stato il consigliere regionale della Lega, Michele Ennas, che aggiunge: «Il processo di invasione è ormai rodato. Gli algerini arrivati in Sardegna inviano informazioni su disponibilità di posti nelle strutture, sui procedimenti da seguire per arrivare indisturbati, sui tempi per accedere alla penisola e circolare indisturbati, sfruttando un metodo di espulsione inefficace ed inadatto».
«Il Governo, a guida PD-5stelle – sostiene ancora Michele Ennas -, sta rimettendo in piedi il vecchio meccanismo mediatico di accettazione del fenomeno ricominciando a sovvenzionare in maniera strutturale il business dell’accoglienza. Ci sentiremo dire che ognuno di essi scappa da qualche guerra, nonostante sia palesemente falso, che fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare e che in futuro ci pagheranno le pensioni. Di vero c’è solo che scappano dal loro paese abbandonandolo alla miseria e una volta in Italia pretendono anche quello che non è garantito neppure a molti lavoratori, disoccupati e pensionati sardi. Questo e’ un l’offesa anche nei confronti di chi fugge da un conflitto o persecuzioni e ha realmente bisogno.»
«Dall’Italia – prosegue Michele Ennas – continuano ad arrivare segnali che promuovono l’invasione con costi e rischi tutti a carico dei suoi cittadini: Sanatorie selvagge per clandestini da trasformare velocemente in residenti e cittadini da mandare al voto, decreti di espulsione inefficaci, politica estera senza credibilità, con un ministro degli Esteri che passerà alla storia per aver contradetto tutto quello che aveva sostenuto e in cui asseriva di credere. La Tunisia, per ringraziare il governo italiano degli undici milioni di euro regalati, ha subito scaricato altri tre barconi stracolmi di immigrati clandestini mentre l’Algeria annette buona parte del Mediterraneo, comprese le coste sarde del Sulcis Iglesiente, estendendo di prepotenza la ZEE con il silenzio del governo PD/5S. Insomma, un governo non credibile, che incassa colpi su tutti i fronti. Un governo che chiude le attività degli italiani per contrastare la diffusione del virus ma nel frattempo consente l’indisturbato proseguire del flusso di immigrati, spesso positivi, mortificando persino le forze dell’ordine da cui si leva ormai giornaliero il grido di allarme.»
«La situazione – conclude Michele Ennas – è insostenibile e sempre più preoccupante e continueremo a denunciarla. Non dobbiamo andare alla ricerca di nuove strutture: il flusso va fermato. Confido nel popolo sardo e nella sua volontà di non piegarsi a questo sistema di colonizzazione della nostra isola.»
Antonio Caria