22 November, 2024
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C’è soddisfazione per il via libera definitivo all’Insularità in Costituzione. «La volontà popolare ha prevalso: da oggi il principio di insularità è riconosciuto dalla nostra Costituzione. È stato un percorso lungo e sofferto ma finalmente l’art. 119 è stato modificato e lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’essere isolaha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -. Il riconoscimento del principio di insularità nella nostra Costituzione è un risultato storico che apre una nuova pagina per la Sardegna. La battaglia però non è finita dobbiamo fare in modo che una mera affermazione si traduca in atti concreti che servano effettivamente a sanare gli svantaggi economici e sociali dei territori insulari.»
Entusiasta il presidente della Commissione regionale e del comitato, Michele Cossa (Riformatori sardi): «Abbiamo cambiato il corso della storia: oggi il Parlamento ha espresso la volontà di riconoscere i diritti delle isole. Da questo momento in avanti la Sardegna e tutte le Isole d’Italia hanno gli stessi diritti, riconosciuti dallo Stato, e la possibilità di avviare quel cambiamento necessario per superare gli handicap che fino a oggi ne hanno frenato lo sviluppo. Ci aspetta ora un grande lavoro affinché il principio di insularità in Costituzione venga declinato al meglio e porti a un reale giovamento per la Sardegna. Ora toccherà a noi far valere nei confronti dello Stato e, a catena dell’Unione Europea, le opportunità offerte dall’affermazione di questo principio.»
Sulla stessa linea dei due anche il presidente della Regione, Christian Solinas: «La Sardegna è oggi più forte e capace far valere diritti troppo a lungo negati, per avere giuste compensazioni degli svantaggi che la condizione insulare comporta. Dopo il riconoscimento dell’Europarlamento che ha votato la risoluzione Omarjee per i diritti delle Isole, frutto del lavoro della Regione Sarda, e ora sul piano nazionale con l’inserimento dell’insularità in Costituzione, siamo ancora più determinati nell’intento di tenere alto il nostro impegno per restituire alla nostra Isola, alla sua economia, ad ogni cittadino ciò che fino ad oggi è stato negato».
Antonio Caria

Valledoria ha deciso di puntare sul sistema turistico locale implementando servizi ed organizzando nuove attività. Tra queste il servizio di videosorveglianza all’Imbarcadero e sulla foce che consentirà di monitorare tutte le attività in quel tratto di litorale ed elevarne così il livello di sicurezza.
È partito il supporto di emergenza e urgenza del 118 con la firma della convenzione tra il Soccorso Sant’Anna e l’Areus che consente il “Progetto quad” nella spiaggia di San Pietro a mare con l’ausilio di fuoristrada. La copertura degli interventi si articola dalla Ciaccia a Baia delle mimose. Sul fronte della mobilità interna, invece, è operativo lo Shuttle bus per agevolare gli spostamenti sul territorio. Il servizio sarà attivo fino al 10 settembre e garantirà il collegamento del centro abitato di Valledoria e delle frazioni di La Ciaccia e La Muddizza con le spiagge. Un servizio efficace che sta riscuotendo un buon livello di gradimento.
«Si tratta di una serie di azioniha dichiarato il primo cittadino di Valledoria, Marco Murettiche rientrano nel quadro strategico di miglioramento dei servizi a beneficio dichi fruisce del nostro litorale. Azioni che ne incrementano l’attrattività e ottimizzando la fruizione di chi sceglie Valledoria per trascorrere le proprie vacanze.»
Tra i servizi su cui l’amministrazione ha puntato, per rendere l’offerta variegata, anche quelli relativi all’intrattenimento in spiaggia e alle attività sportive. Sono appena nati alcuni nuovi campi da padel, già gettonatissimi, per uno degli sport più praticati negli ultimi anni.
«Tutto questo arricchito da una numerosa serie di eventi e manifestazioni, non ultimo il Rock ‘n Beer dal 5 al 7 agosto nel momento più caldo di un’estate già roventeaggiunge il sindaco insieme a moltissimi altri fino a settembre. A dimostrazione che la nostra amministrazione crede sempre più fermamente che il turismo rappresenti un elemento imprescindibile di crescita e sviluppo nell’ambito dell’economia territoriale locale.»
Antonio Caria

Una nuova panchina rossa è stata posizionata in piazza Italia, ad Oristano. A donarla è stata la Federazione pensionati della Cisl per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla grave piaga dei femminicidi.
Mariangela Cadoni, Responsabile del coordinamento donne Cisl di Oristano, ha evidenziato come «durante la pandemia siano aumentate le segnalazioni di atti di violenza domestica. L’Istat ha rivelato che da marzo a giugno 2020 le chiamate al 1522, il numero verde contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 119%. La violenza contro le donne è una pandemia nella pandemia. Omicidi, femminicidi, maltrattamenti, stalking, sono sempre più diffusi e impongono attenzione e rimedi all’opinione pubblica e agli specialisti. Noi del coordinamento donne FNP Cisl di Oristano sappiamo che la panchina non risolverà il problema, ma sicuramente per tutti sarà motivo per soffermarsi a pensare».
Negli scorsi mesi altre panchine rosse erano state sistemate in città, in Piazza Giovanni Paolo II e nel piazzale antistante la palestra della scuola media Grazia Deledda, su iniziativa dei supermercati Conad, ed all’interno del comune di Oristano, a Palazzo degli Scolopi.
Antonio Caria

«Si tratta di un fatto ormai innegabile che viene denunciato quotidianamente dalle associazioni di pazienti, dagli operatori sanitari, dai sindacati e dai rappresentanti di tutte le forze politiche, maggioranza compresa. In un momento come questo da cittadini ci si augurerebbe che chi ha il dovere di governare l’isola prendesse seriamente in considerazione queste segnalazioni. La risposta di chi dirige la sanità regionale è invece la difesa d’ufficio ad uso e consumo della campagna elettorale appena iniziata. Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni secondo cui il nostro sistema sanitario sarebbe in netto miglioramento sono grottesche. Se non ci fosse in gioco la salute di tutti ci sarebbe da ridere per il modo sgraziato e ridicolo con cui si attua la tecnica del ribaltamento della realtà secondo cui i medici che denunciano le imperizie e gli errori diventano i veri colpevoli.»
A dirlo è il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale che giudica «imbarazzante per le istituzioni regionali leggere che ancora una volta non ci sia chiarezza sui dati che descrivono lo stato di funzionamento della sanità regionale. Ancora più sgradevole è il tono sprezzante con cui oggi l’assessore mortifica le associazioni di rappresentanza dei medici dichiarando numeri che non trovano corrispondenza nella realtà».
«Se è vero, come dice, che i medici sono aumentati, come è possibile che buona parte dei Pronto Soccorso dell’isola siano stati chiusi e quelli ancora aperti, soprattutto a Sassari e a Cagliari, non riescano ad accogliere dignitosamente i pazienti perché carenti di personale per curarli? Come’ è possibile che all’ARNAS Brotzu di Cagliari siano bloccati i ricoveri in buona parte dei reparti? In una nota interna diffusa ieri si comunica la totale assenza di posti letto nei reparti di medicina d’urgenza, medicina generale, gastroenterologia e nei due reparti di ortopedia e traumatologia. Una situazione che denota una situazione ormai fuori controlloaggiungono i Progressisti -. E non si tratta di un caso circoscritto. Prendiamo ad esempio i reparti di ortopedia e traumatologia: da Olbia a Nuoro, da Oristano fino al Sud Sardegna, non è possibile trovare un posto letto disponibile anche a causa dei ritardi nel portare a termine operazioni di routine. E, ancora, in che modo si può giustificare la crisi dei centri trasfusionali che rende la vita impossibile ai talassemici e ritarda operazioni chirurgiche anche urgenti?»
«Su questi e su altri temi il tempo dedicato da chi oggi governa per la ricerca di scuse, alibi e capri espiatori è di gran lunga superiore rispetto al tempo utilizzato per trovare soluzioni. È chiaro, a fronte di questi dati, come il racconto di chi oggi amministra la Regione faccia a pugni con la realtà amara dei fatticoncludono i Progressisti -. L’assessore e il suo residente, sempre impegnato in altri luoghi e su altri temi, farebbero meglio ad evitare la mistificazione della realtà e la polemica costante con chi invece meriterebbe ascolto. In particolare con le organizzazioni dei lavoratori della sanità che, unanimemente ormai, chiedono un cambio di passo prima che il tracollo sia irreversibile. Serve un esame serio ed è urgente che questo venga portato alla discussione del Consiglio regionale. L’assessore presenti i dati e faccia chiarezza sulle cifre reali del personale sanitario in servizio. Presenti in Consiglio regionale un esame dettagliato e adeguato sullo stato della sanità e del suo personale. O, in alternativa, presenti le sue dimissioni: non è giusto che la sanità sarda, dopo questi anni difficile, debba sopportare anche il peso della loro campagna elettorale.»
Antonio Caria

Oggi sono quattro gli incendi che hanno richiesto l’intervento di un mezzo aereo del Corpo forestale. Il primo a Galtellì (adiacente alla Trasversale sarda), dove ha mandato in fumo alcuni ettari di pascoli e campi incolti; il secondo in prossimità della stazione ferroviaria di Perfugas, dove sono stati bruciati circa 4 ettari di terreno. Fiamme anche a Dorgali (località Sos Puttos), dove le fiamme hanno mandato in fumo un ettaro di terreno. Un incendio, infine, ha interessato anche la località “Case Saradde”, ad Erula. In questo caso il bilancio è di 1,5 ettari bruciati. Per spegnere le fiamme sono intervenuti anche Forestas, vigili del fuoco e barracelli.

Antonio Caria

L’artista di Carbonia Rita Deidda, in arte DeRita, ha donato al presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco, un’opera della sua collezione: un acrilico su tela 100×70 realizzato in occasione dell’evento Chentu Colores de Casteddu, Bistiri de Femina, ospitato proprio a Palazzo Bacaredda, l’8 maggio scorso.
“Un omaggio alla tradizione che continua a proiettarsi verso il futuro”, ha detto il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco.
Antonio Caria

Sono sarde di Gonnosfanadiga le migliori olive verdi al naturale italiane. A deciderlo è stato il Premio Nazionale per le migliori olive da tavola “Monna Oliva” che ha premiato Luigi Deias nella categoria “olive verdi al naturale” per le sue olive nera di Gonnos. La stessa azienda ha conquistato anche il secondo posto nella categoria “Olive condite” con le olive verdi a scabecciu.
Per Luigi Deias, 75 anni di Gonnosfanadiga, una grande soddisfazione anche perché non è la prima volta che sale nel gradino più alto d’Italia con le sue olive. Era successo anche nel 2016, secondo posto nella categoria “Olive verdi al naturale” e nel 2020 secondo posto con “Olive condite” e menzione speciale per “Olive verdi al naturale”.
Nel 2011, 2015 e 2016 l’azienda ha vinto anche il Concorso regionale “Olio Nuovo” con l’olio extravergine monocultivar Nera di Gonnos.
L’azienda di Luigi Deias, cavaliere della Repubblica, ricevuto per il lavoro esemplare svolto in anni di funzionario Inps, nasce insieme alla moglie Renata Casti, anche lei funzionaria pubblica, nel 1996.
«Per noi sempre stato il nostro sogno per la grande passione per la terra che abbiamo sempre avuto in famiglia essendo entrambi figli di contadinidice Luigi Deias -. Siamo partiti con 27 piante di olivo adesso ne abbiamo oltre 4mila in circa 13 ettari.»
Un’azienda modello divenuta negli anni multifunzionale con una estensione di poco meno di 30 ettari, di cui 14 ettari sono riservati alla produzione di biomassa da eucaliptus; inoltre produce autonomamente l’energia grazie ad un impianto fotovoltaico di 20 kw: «Una scelta lungimirante visti i costi altissimi raggiunti oggi dalla corrente elettrica».
Ma non solo. L’impianto olivicolo è completamente automatizzato, grazie ad un impianto di subirrigazione (uno dei primi in Sardegna) che può essere guidato anche a distanza consentendo un importante risparmio idrico e anche di concimi: «Da noi lo spreco è banditospiega orgoglioso Luigi Deias -, utilizziamo e diamo alle piante solo quella necessario sia acqua che concime, risparmiando da una parte e aumentando la resa perché le piante stanno bene.»
Le piante sono per quasi la metà ultracentenarie, quasi totalmente Nere di Gonnosfanadiga.

Antonio Caria

 

Sono 3 gli incendi, sui 18 segnalati oggi in Sardegna, che hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.
Le fiamme si sono sviluppate ad Ussana (in località Monte Assorgia), ad Illorai (in località Tottolocche) e Carbonia (in via Sicilia e in via del Minatore).
Alle operazioni di spegnimento hanno preso parte Forestas, barracelli, Corpo Forestale, volontari e vigili del fuoco.

Antonio Caria

Walter Cabasino è il nuovo sindaco di Pula. Il candidato della lista “Pula verso il futuro” s’è Imposto con 1.848 voti, il 48,15%, su Ilaria Collu della lista “Siamo Pula” con 1.816 voti, il 47,32%, e Francesca Taccori, della lista “Risvegliamo Pula”, 174 voti, il 4,53%. Il Consiglio comunale sarà formato da 11 consiglieri della lista di Walter Cabasino e 5 della lista di Ilaria Collu. 

Walter Cabasino era già stato sindaco di Pula per dieci anni, dal 2004 al 2014.

«È stata una competizione entusiasmante ed il risultato premia il lavoro di un gruppo straordinario. Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto ai quali va il nostro immenso ringraziamento», ha commentato il neo sindaco Walter Cabasino.

Antonio Caria

«Il comparto agroalimentare sardo può vantare una produzione di assoluta eccellenza, con materie prime di elevata qualità, cibo genuino e una tradizione unica e ricchissima. Oggi che cresce la fiducia nella ripresa, per il settore e per l’intera economia, bisogna continuare a puntare su questa qualità, riconosciuta e apprezzata dai consumatori, migliorando l’organizzazione del sistema produttivo, favorendo la sostenibilità e la valorizzazione delle produzioni e l’adozione di innovazioni tecnologiche e commerciali per consentire alle nostre aziende di essere ancora più competitive sui mercati.»
Lo ha dichiarato l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ha partecipato alla presentazione della settima edizione di “Sardinia Food Awards 2022”, evento dedicato alle eccellenze agroalimentari dell’Isola.
«I prodotti sardi, a cominciare da quelli a marchio ha aggiunto Gabriella Murgiadevono utilizzare tutti i canali di distribuzione e comunicazione possibili per conquistare nuovi spazi nei circuiti commerciali. Su questo fronte la Regione sta investendo molto, anche attraverso campagne di comunicazione e garantendo sostegno diretto alle aziende per la partecipazione alle più importanti manifestazioni settoriali. Perché le nostre aziende siano in grado di reggere meglio le dinamiche di mercato c’è bisogno di uno sforzo comune per favorire un maggiore coordinamento produttivo e una stretta unione di tutti i soggetti coinvolti con un rafforzamento delle filiere.»
«Con l’Associazione dei Comuni sardiha concluso Gabriella Murgia abbiamo lanciato recentemente il progetto ‘MenSarda’ per promuovere un’alimentazione sana grazie all’utilizzo di prodotti tipici, tradizionali e a filiera corta nelle mense pubbliche, sensibilizzando le nostre comunità al consumo consapevole delle produzioni agricole e valorizzando il patrimonio agroalimentare locale. La nuova programmazione europea va proprio in questa direzione. Lo sviluppo sostenibile sta assumendo una sempre maggiore importanza negli obiettivi e negli strumenti della Pac, anche in termini di risorse finanziarie assegnate, rispondendo alla domanda crescente della collettività di maggiore salubrità e sostenibilità ambientale delle produzioni agroalimentari.»
Antonio Caria