Viene anticipata a oggi, 4 ottobre, la fine del periodo di ‘elevato pericolo’ di incendi boschivi della stagione 2018. Alla luce dell’andamento meteo il direttore della Protezione civile regionale Sandra Tobia, sentiti il Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Antonio Casula ed il direttore generale dell’agenzia Forestas Giuliano Patteri, ha infatti deciso di anticipare il periodo di vigenza previsto sino al 31 ottobre 2018 dalle Prescrizioni regionali antincendi.
A partire da domani, venerdì 5 ottobre, cessa il regime autorizzatorio – previsto sempre nelle Prescrizioni regionali – per le pratiche agricole e selvicolturali di abbruciamento di stoppie, residui colturali e selvicolturali, pascoli nudi, cespugliati o alberati, nonché di terreni agricoli temporaneamente improduttivi.
Sino al 30 ottobre il Centro funzionale decentrato della Protezione civile continuerà l’emissione dei bollettini di previsione di pericolo incendi.
Dopo il premio di “Isola Forestale europea” del 2018, torna in Sardegna e alla presenza del Commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale Phil Hogan, il congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto Forestale Europeo che sarà ospitato all’hotel Carlos V di Alghero da domani, giovedì 27 settembre, a venerdì 29 settembre. Al centro dell’appuntamento, che vede la partecipazione di qualificati relatori, la gestione forestale secondo gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite entro il 2030 e nel contesto della crescente urbanizzazione.
Ad aprire, alle 9.00, l’evento organizzato nell’isola con il supporto dell’agenzia Forestas, sarà l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che porterà i saluti del presidente Francesco Pigliaru. L’assessore dell’Ambiente chiuderà i lavori, alle 16,30, evidenziando il grande impegno di gestione forestale innovativa che la Sardegna può vantare nel bacino del Mediterraneo. A margine della giornata incontrerà il commissario europeo Hogan insieme all’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria per un punto sulle politiche di sviluppo isolane all’interno della cornice europea.
Saranno presenti rappresentanti del mondo accademico e istituzionale, oltre al direttore dell’Efi Marc Palahi, l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Antonio Casula e il direttore generale di Forestas Giuliano Patteri.
Efi è il più grande network europeo per la ricerca forestale con oltre 100 associati e affiliati tra Stati e Centri di ricerca. Lo scorso marzo ha conferito alla Sardegna il premio per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili.
L’ipotesi di contratto integrativo per le progressioni professionali del personale non dirigente del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale è stata firmata alla vigilia di Ferragosto dall’Amministrazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, rappresentata dal comandante Antonio Casula, e dalla Rappresentanza sindacale unitaria, da Cgil-Fp, Uil-Fpl, Sadirs Ul, Siad e Saf. L’accordo, raggiunto a seguito dei numerosi incontri tra le parti da inizio anno, consentirà a una significativa quota di personale di progredire nel percorso professionale di carriera dopo dieci anni.
«Abbiamo compiuto un significativo passo in avanti e mantenuto gli impegni presi – hanno detto gli assessori della Difesa dell’ambiente e del Personale, Donatella Spano e Filippo Spanu, i quali hanno citato anche la legge regionale 21 del 2018 che integra le risorse destinate alla omogenizzazione contrattuale nel ruolo unico della Regione -. Con la firma del contratto e grazie alle opportunità offerte dalla legge 21 approvata dal Consiglio regionale, gli stanziamenti potranno crescere fin quasi a raddoppiare le risorse dedicate al Corpo forestale.»
L’accordo verrà trasmesso all’assessorato del Personale e all’Ufficio di controllo interno di gestione della Regione per le verifiche di legittimità e finanziarie. Conclusa questa fase, verrà emanato il bando per la presentazione delle domande da parte degli interessati.
Antonio Casula è il nuovo direttore generale del Corpo forestale e vigilanza ambientale, subentra a Gavino Diana, in pensione dallo scorso maggio. Lo ha nominato oggi la Giunta su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che ha espresso a nome di tutto l’Esecutivo gli auguri di buon lavoro.
Antonio Casula, 52 anni, è l’attuale Direttore Generale dell’agenzia Forestas. Determinante, nella scelta, l’importante esperienza maturata esercitando le funzioni di Direttore Generale, nella Direzione Generale dell’Ente Foreste della Sardegna e dell’Agenzia Forestas, con specifico riferimento alle competenze in materia forestale – con particolare riferimento alle competenze in materia di protezione civile, salvaguardia del patrimonio forestale dalla minaccia degli incendi, tutela e conservazione del patrimonio forestale, tutela idrogeologica del territorio e difesa del suolo, promozione della cultura forestale, educazione ambientale – e, all’interno del Corpo forestale, quella maturata quale funzionario istruttore nel Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, in qualità di Responsabile del Settore Antincendio.
Si è tenuto ieri, a Sassari, un incontro tra il gruppo di lavoro Anci, l’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, e il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, sui temi della protezione civile. Il vertice, il secondo dopo quello del 31 gennaio, è stato l’occasione per gli approfondimenti del nuovo riordino normativo con l’apposito gruppo di lavoro dell’Anci e per la condivisione del calendario degli incontri territoriali con tutti i sindaci sardi. «La nuova normativa di protezione civile ci impone una coerenza della nostra pianificazione in armonia con le disposizioni nazionali in ottica di maggiore sicurezza dei sardi. Gli incontri territoriali saranno l’occasione di approfondimenti tecnici e della condivisione del piano regionale prima dell’approvazione preliminare in giunta. Dopo il passaggio con l’Esecutivo ci saranno trenta giorni di tempo per ulteriori osservazioni dei cittadini prima dell’approvazione definitiva» ha detto l’assessore Donatella Spano. Prioritaria la sicurezza delle popolazioni anche per il presidente Deiana, che ha sottolineato: «Gli incontri del tavolo tecnico proseguono con un duplice obiettivo: stiamo creando le condizioni per informare tutti i sindaci delle novità normative e per spingere i Comuni a completare la pianificazione comunale e preferibilmente sovracomunale per garantire una sicurezza ancora maggiore delle comunità locali».
Il programma degli incontri parte domani 21 febbraio, con i sindaci della Provincia di Sassari, il calendario degli appuntamenti: alle 15,30 nella sede dell’Ersu di Sassari (nella Corte Santamaria in via Coppino). Il 28 febbraio si continua con i sindaci del Nuorese (alle 10,30 all’Isre in via Mereu a Nuoro). Stesso giorno, ma alle 15,30, la Protezione civile incontra i primi cittadini dell’Oristanese ad Abbasanta (Tanca regia). Per la Provincia del Sud Sardegna e la Città metropolitana la data è l’8 marzo, alle 10,30 a Cagliari, nella sala anfiteatro regionale (via Roma 253).
Ieri hanno partecipato alla riunione il direttore regionale della Protezione civile Graziano Nudda con alcuni dirigenti e funzionari, il direttore di Forestas Antonio Casula e il direttore della Stazione del Corpo forestale di Tempio Pausania Giancarlo Muntoni. Per il gruppo di lavoro dell’Anci erano presenti i sindaci di Pattada, Angelo Sini, di Fonni, Daniela Falconi, di Galtellì, Angelo Santo Porcu, di Luogosanto, di Villamassargia, Debora Porrà, e l’assessore del comune di Cagliari, Claudia Medda.
«L’attenzione della Regione per l’Asinara non è mai venuta meno e vogliamo che tutte le istituzioni che operano sul Parco lavorino in sinergia per accrescere e dare corpo alle potenzialità di un bene ambientale dal valore inestimabile.»
Così l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, questa mattina all’Asinara, in occasione del sopralluogo. L’esponente della Giunta Pigliaru ha incontrato le autorità del Parco accompagnata dall’amministratore unico di Forestas, Giuseppe Pulina, e dal direttore generale dell’Agenzia, Antonio Casula, del comandante del Corpo forestale, Gavino Diana e del commissario straordinario della Conservatoria delle coste, Gianni Pilia.
“La presenza del Corpo forestale e dell’agenzia Forestas non è mai venuta meno e questa continuità ci è stata riconosciuta anche dalle autorità del Parco – ha sottolineato Donatella Spano -, ciò che cambia rispetto al passato è la metodologia, alla luce della riorganizzazione di Forestas prevista con compiti molto ampi, perché si agisce in una cornice di indirizzi che garantiscono maggiore efficienza ed efficacia di intervento.»
Tra i temi affrontati oggi la programmazione degli interventi di Forestas attraverso apposite convenzioni con il Parco, come previsto dalla nuova legge per tutte le attività dell’Agenzia svolte al di fuori dei compendi. Tra gli altri punti trattati la presentazione della convenzione operativa tra il Parco dell’Asinara e l’agenzia Forestas per la cattura delle capre, la riorganizzazione del servizio del Corpo forestale e di vigilanza ambientale sull’isola, la prossima apertura della nuova sede del Corpo forestale nello stabile che ospitava la Guardia di finanza e il passaggio in comodato al Parco della colonia agricola di Campu Perdu. «Allargheremo ad altre istituzioni le prossime riunioni per eventuali contributi che vorranno suggerire», ha affermato l’assessore dell’Ambiente.
Lo scorso giugno, la Giunta aveva deliberato di assegnare in uso gratuito al Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina protetta “Isola dell’Asinara” il compendio denominato “ex Diramazione Campu Perdu” per la realizzazione dell’intervento di recupero conservativo e riqualificazione degli edifici. Il Parco aveva ricevuto dalla Regione un finanziamento di 950mila euro per il potenziamento dei servizi di fruizione turistica a basso impatto ambientale per un intervento di recupero conservativo e di riqualificazione degli edifici della ex diramazione in coerenza con il Piano del Parco. Tutto ciò verrà attribuito in comodato d’uso al Parco attraverso un’apposita convenzione.
«Una scelta di investimento nella valorizzazione ambientale che ci mette al passo dei Paesi più avanzati sul fronte di un turismo ora ricercato da famiglie e da giovani», ha concluso Donatella Spano, che ha terminato il sopralluogo con la visita ai nuovi locali destinati alla nuova sede del Corpo forestale sull’isola.
Si è svolto questa sera, a Villa Devoto, un incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, il vice premier dell’Uganda, generale Moses Ali e l’ambasciatrice Elizabeth Paula Napeyok. Presenti al vertice anche l’amministratore unico di Enas (Ente acque della Sardegna), Giovanni Sistu, e il direttore generale di Forestas, Antonio Casula. Al centro del confronto, i temi legati alla gestione idrica ed al contrasto alla deforestazione.
Dopo il primo incontro, svoltosi nel mese di maggio dello scorso anno, ora si procede nell’impegno di cooperazione in termini di qualità della risorsa idrica e della gestione forestale. Il presidente Pigliaru ha annunciato che è pronta la bozza di un ‘Memorandum of understanding’ e, dopo il passaggio con il Governo italiano, si potrà procedere alla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione tra Sardegna e Uganda. L’assessore Spano ha sottolineato la piena collaborazione delle strutture regionali sui temi della formazione e gestione forestale e della prevenzione degli incendi. Inoltre è stato auspicato il coinvolgimento delle università sarde alla luce delle competenze sugli argomenti oggetto della cooperazione.
La delegazione ugandese proseguirà la visita in Sardegna incontrando la Camera di Commercio di Cagliari e gli Atenei cagliaritano e sassarese.
Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare. «Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» «È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi».
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere».
Si è insediato il Comitato territoriale dell’Agenzia regionale Forestas, istituito con la legge che ha riformato l’ente lo scorso anno. Ne fanno parte i sindaci di Domusnovas, Ala’ dei Sardi, Santulussurgiu, Osini, indicati dall’Anci Sardegna. «Questo è un momento importante – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, che ha aperto la riunione di insediamento affiancata dall’amministratore unico di Forestas, Giuseppe Pulina, e dal direttore generale dell’Agenzia, Antonio Casula -. Questo Comitato rappresenta una delle novità di rilievo della legge approvata un anno fa dal Consiglio regionale. Siamo convinti che le funzioni consultive siano importanti e che questo nuovo organismo farà un’azione di raccordo tra Forestas e le autonomie locali.»
«Il parere sullo Statuto dell’agenzia, approvato dalla Giunta e sul quale oggi siete chiamati a esprimervi, è un’ottima occasione per iniziare un dialogo con gli enti locali – sottolinea l’assessore dell’Ambiente – e tutto quanto è stato fatto finora è a disposizione del Comitato». Donatella Spano ha apprezzato lo spirito di collaborazione dimostrato dai Sindaci e ha chiesto loro di portare le istanze di tutti i territori al tavolo del Comitato. «Altrettanto importante è che riferiate sui territori il lavoro che stiamo svolgendo con Forestas, facendo conoscere le attività che svolge in settori nevralgici, come la lotta all’eradicazione della pesta suina e il supporto alla Protezione civile anche nell’antincendio».
L’amministratore unico, Giuseppe Pulina, ha definito storica la giornata di oggi: «Questo organismo nasce all’interno della prima legge forestale della Sardegna, che non ha soltanto riformato l’ente foreste, ma ha fatto diventare di interesse generale e regionale un patrimonio boschivo di 1.350.000 ettari. Forestas è una macchina estremamente complessa e il ruolo del Comitato, terzo organo dell’agenzia insieme al dg e all’amministratore unico, sarà importante per portare le istanze dei territori e sarà coinvolto nelle scelte dell’amministrazione, anche su quelle che riguardano il personale».
L’amministratore ha ricordato che la legge assegna a lui il compito di tenere i rapporti con i rappresentanti dei lavoratori e di portare avanti la concertazione.
La commissione Ambiente e Governo del territorio, presieduta da Peppino Pinna (Udc) ha ascoltato l’amministratore unico Giuseppe Pulina ed il direttore generale Antonio Casula sul nuovo statuto dell’Agenzia Forestas, recentemente approvato dalla Giunta regionale.
Nel suo intervento l’amministratore unico Giuseppe Pulina si è soffermato in particolare sull’innovazione più importante contenuta nello statuto, la cosiddetta “de-cantierizzazione”, cioè «la possibilità di impiegare i lavoratori dell’agenzia su tutto il territorio regionale, superando lo schema precedente nel quale il personale era assegnate esclusivamente ai diversi cantieri ed occorreva una delibera della Giunta per poterli dislocare altrove». «Ora – ha spiegato – questo schema è superato e, fra l’altro, è stato già sperimentato positivamente in occasione dell’emergenza-neve; in prospettive, inoltre, consentirà un migliore utilizzo delle risorse umane che potranno specializzarsi nelle diverse filiere che costituiranno l’attività dell’Agenzia, anche attraverso specifiche convenzioni con le amministrazioni locali.»
«Altra novità – ha aggiunto Pulina – riguarda l’attribuzione della competenza delle relazioni sindacali all’amministratore unico, mentre prima erano divise fra gli assessorati di riferimento, dell’Ambiente e del Personale». «In questa fase – ha concluso – ci stiamo occupando di adempimenti importanti come il riordino del patrimonio, in collaborazione con l’assessorato degli Enti locali, e dei regolamenti regolamentare, suddivisi in una trentina di testi che contiamo di sintetizzare in 4 documenti principali».
Per quanto riguarda il contratto del personale, attualmente all’esame della prima commissione, il direttore di Forestas Antonio Casula ha messo l’accento sulla necessità di lavorare ad un «allineamento con il sistema-Regione, che divide sostanzialmente i dipendenti in 4 fasce mentre all’interno di Forestas ce ne sono ben 11, con tutti i problemi tecnici e gestionali che ciò comporta».
Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis, Alessandro Collu e Antonio Solinas del Pd, Angelo Carta del Psd’Az, Pier Mario Manca del Pds e Pierfranco Zanchetta dell’Upc.