5 November, 2024
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Sabato 3 novembre, alle ore 16.00, nella sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis si terrà un importante appuntamento con la storia. L’Associazione Culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, un incontro che prende spunto dalla presentazione del libro di Giorgio Madeddu, dal titolo: “La damnatio ad metalla. Storie di prigionieri dell’Impero Austro-Ungarico nella Sardegna della Prima Guerra Mondiale”.

L’iniziativa si inserisce nel solco delle manifestazioni previste in occasione del centenario della conclusione – 1918 – della Grande Guerra e si colloca inoltre nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia e per i 164 anni di Bacu Abis.

Nel corso del dibattito, moderato dal presidente dell’associazione culturale Bacu Abis e Sulcis Iglesiente Gianfranco Fantinel, si farà luce sulla vicenda dei prigionieri di guerra dell’Impero Austro-Ungarico che furono impiegati a lavorare nelle miniere sarde, segnatamente nell’estrazione del carbone nei cantieri delle miniere di Bacu Abis e di Terras Collu.

Alla presentazione-convegno interverranno: Antonangelo Casula, già sindaco di Carbonia; Antonio De Rubeis, presidente del Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra; Giorgio Madeddu, autore del libro; Aldo Accardo, presidente del Comitato Regionale Sardo Grande Guerra.

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Nell’ambito dei festeggiamenti per Santa Barbara, domani venerdi 2 dicembre arriverà in visita ad Iglesias il sindaco del comune di Posina, Andrea Cecchellero.

La visita è stata concordata nel mese di settembre dopo il viaggio nei Luoghi della Memoria della Grande Guerra dei rappresentanti dell’Associazione Mineraria Sarda e del Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra.

A Posina, comune dove ha inizio il “Percorso delle 52 Gallerie del Pasubio”, si è svolta, lo scorso mese di settembre, la cerimonia a ricordo dei “soldati-minatori”, uomini provenienti anche dalla Sardegna, che operarono nel 1917 per realizzare l’opera.

L’Amministrazione comunale di Iglesias darà il benvenuto al primo cittadino di Posina, venerdì 2 dicembre, alle ore 17,00, con una cerimonia che si terrà presso la sala consiliare del Palazzo Civico.

Sabato 3, l’ospite visiterà lo storico Istituto Minerario, mentre alle 9,30 parteciperà alla consueta celebrazione di Santa Barbara presso la sede dell’Associazione Mineraria Sarda. Quest’anno la celebrazione riveste duplice importanza perché cade nel 120° anniversario della fondazione dell’Associazione e nel mezzo delle attività di memoria del centenario della Grande Guerra.

Nel corso della celebrazione, dopo i saluti del presidente dell’Associazione Mineraria Sarda, Enrico Contini e l’intervento di Antonio De Rubeis, presidente del Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra, verrà proiettato un filmato realizzato nei luoghi della Memoria della Grande Guerra.

Di seguito, l’assessore della Cultura del comune di Iglesias, Simone Franceschi, illustrerà le procedure e le attività necessarie affinché si possa attivare un patto di amicizia tra il comune di Iglesias e il comune di Posina.

Durante la permanenza ad Iglesias, il sindaco Cecchellero, visiterà il patrimonio storico, culturale ed ambientale della città di Iglesias.

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Paola Atzeni.

Paola Atzeni.

Il Museo Laboratorio Andaus a sa scola de miniera con sede in Iglesias presso l’ex scuola elementare di Monteponi si rinnova, inaugurando il nuovo allestimento frutto di un percorso di nuovo orientamento museografico e di missione museale con la direzione scientifica della prof.ssa Paola Atzeni.

Il nuovo corso è il risultato di un progetto che l’Associazione Scu.di.mi, – Scuole di miniera, nel 2014, in collaborazione con il comune di Iglesias, ha presentato per il finanziamento alla Fondazione Banco di Sardegna, finalizzato a porre in essere una serie di interventi strutturali e procedere ad una riorganizzazione delle raccolte e dell’intero Museo, con la creazione di due unità espositive intitolate Bambini in classe e Bambini al lavoro.

Il progetto, coordinato a livello organizzativo e didattico dall’associazione Scu.di.mi, con l’impegno diretto di tanti giovani professionisti (l’antropologa Emanuela Usai, l’architetto Marco Piras, l’archivista Daniela Aretino, la responsabile per la comunicazione e promozione Laura Sanna, la guida ambientale e turistica Pierpaolo Putzolu) e l’apporto volontario di tanti cittadini, si è concluso nel gennaio 2016 con il riallestimento e la creazione di un iniziale archivio di memorie orali e la raccolta, la digitalizzazione e l’organizzazione storico-antropologica del patrimonio fotografico scolastico dai primi anni del ‘900 relativo al sito di Monteponi.

«Nel paesaggio delle dismissioni post-industriali questa esperienza procede oltre i confini delle cosiddette patrimonializzazioni culturali delle memorie, degli edifici e dei siti. Si distingue, infatti, per la messa in opera e la rimotivazione (in un nuovo orientamento museografico, e di missione museale intitolato La terra in mano) di dinamici laboratori di scoperte, di creatività, di comunicazione che qualificano sia la stessa istituzione museale sia le istituzioni locali a vari livelli.

Il riallestimento del museo-laboratorio, grazie al prezioso contributo di validi collaboratori, è particolarmente riuscito. Il museo-laboratorio Andaus a scola, dal punto di vista museografico, è riuscito come un piccolo gioiello di esemplare fattura: spartisce gli spazi per le esposizioni permanenti e per esposizioni temporanee, suddivide il piano primariamente espositivo da quello primariamente laboratoriale. Realizza in questo modo una speciale qualificazione degli spazi.

Il museo-laboratorio Andaus a scola è un luogo davvero speciale dove bambini e maestri, cittadini e artisti costruiscono beni per tutti e beni di tutti. Un luogo di persone che si fanno bambine e bambini per esprimere il meglio di sé comunicando mondi personali e sociali. Un luogo per prendere La terra in mano avendone cura come cura di sé: per scoprire e colorare la terra, per tessere e colorare li del mondo, per umanizzare se stessi con nuove abilità e nuovi valori di saper fare e di saper vivere, facendo belli e sani la terra più vicina e il mondo più lontano.

Il museo-laboratorio di Monteponi è uno straordinario “museo in av-venire”. Esso si avvera, infatti, tuttavia richiede ancora ulteriori interventi istituzionali, specialmente strutturali e edilizi. Congiunge inoltre progetti soggettivi, tesi al miglioramento personale, con esperienze che anticipano un av-venire condiviso nella cura della natura come impegno che riguarda noi stessi: la nostra stessa umanità che è naturale e culturale insieme» (dalla relazione della professoressa Paola Atzeni).

Il Museo Laboratorio Andaus a scola è nato nel 2002 quando, esaurita la frequenza scolastica, l’edificio, di proprietà comunale, costruito negli anni cinquanta dalla società Monteponi, appariva il luogo più idoneo, per la sua caratterizzazione, per la presenza di bellissimi mosaici che parlano di bambini e di giochi, per la sua posizione, per così dire, “a bocca di miniera”, a diventare un luogo storico-culturale per l’infanzia, un museo delle scuole e dei bambini delle comunità minerarie. E così un’intera comunità scolastica (bambini, insegnanti, dirigente, genitori, nonni) con la collaborazione di Enti ed Associazioni,

Privati cittadini e la guida della prof.ssa Antropologa Paola Atzeni, ha lavorato per realizzare un embrionale modello metodologico-scientifico di laboratorio museo e far “rinascere” la scuola.

Sono seguiti anni di forzata chiusura, ma nel 2008, dopo un intervento di parziale manutenzione del caseggiato, la scuola è stata utilizzata, per volontà della Giunta Carta, per la realizzazione del progetto “Memoria e identità” frutto di un accordo di rete tra il Comune e le scuole cittadine. Tale progetto era finalizzato a realizzare una stretta collaborazione per la programmazione, la realizzazione e la gestione di un “Laboratorio-museo della scuola di miniera” da ubicare presso la “scuola elementare di Monteponi”, in continuità con quanto proposto e realizzato nell’anno scolastico 2001/2002 (deliberazione della Giunta Comunale n. 74 del 22/04/2008).

Il 15 aprile 2010, con una convenzione, il Museo Laboratorio è stato assegnato in gestione provvisoria all’Associazione “Scuole di miniera Onlus” Scu.di.mi, guidata inizialmente dal dott. Antonio De Rubeis ed ora dalla dott.ssa Maria Teresa De Tool, che da allora progetta e realizza un’ampia proposta di attività didattica, coordinata dalle docenti Silvana Fontana e Marina Muscas, che ospita ogni anno centinaia di bambine/i della città di Iglesias e della Sardegna. I laboratori sono gestiti da personale qualificato: la Guida Turistica e responsabile del laboratorio di geologia Pierpaolo Putzolu, l’archeologo Gianfranco Canino, l’artigiano ceramista Alessandro Lai, l’esperta di didattica dell’arte Barbara Contini, gli esperti di ballo sardo e tradizioni popolari del Gruppo Folk Città di Iglesias.

L’ultima fase è stata caratterizzata dal progetto Museo laboratorio “Andaus a scola de miniera” – Memoria e creatività: Laboratori e percorsi di scoperta della miniera di Monteponi” finanziato dal Comune e dalla Fondazione Banco di Sardegna, ampio e complesso nella sua realizzazione, gestito in campo contabile e gestionale dalla signora Marinella Diana.

La raccolta di memorie, avviata in questi due anni dall’Associazione Scu.di.mi con l’apporto della docente Ica Cosseddu, è stata soprattutto ricerca di testimonianze orali e documenti fotografici, molto partecipata, che ha permesso di raccogliere oltre cento fotografie di scolaresche solo della scuola di Monteponi.

Oggi il Laboratorio Museo si ripresenta alla città e al territorio regionale, alle scolaresche e ai turisti italiani e stranieri rinnovato e arricchito, con credenziali maggiori per il riconoscimento nel sistema museale regionale e con una decisa volontà di ricerca culturale e didattica che ci accompagni nella responsabilità di trasmissione delle memorie della miniera, di tutela del diritto dei bambini all’istruzione e del diritto della terra alla rigenerazione.