25 November, 2024
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Il comune di Stintino si conferma virtuoso nella raccolta dei rifiuti con un risultato annuo nella raccolta differenziata pari al 71,19 per cento. I dati per il 2017, disponibili all’ufficio tecnico già dai giorni scorsi, mettono in luce l’importante lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione comunale. E in particolare, la scelta vincente adottata negli ultimi cinque anni di estendere la raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale.

Per oltre la metà del 2017, la raccolta differenziata ha superato la quota del 70 per cento, con punte a febbraio del 75,99, a giugno del 74,69 e a dicembre del 79,57 per cento. Di tutto rispetto anche i risultati registrati nei mesi estivi, quando la popolazione aumenta in maniera esponenziale con l’arrivo dei turisti. A luglio il dato è del 69,35 per cento, ad agosto è del 70,95 per cento e a settembre del 71,39.

Dai dati a disposizione si ricava come la raccolta rifiuti aumenti tra aprile e ottobre, con valori che raggiungono il massimo ad agosto con una raccolta complessiva prossima ai 600mila kg, oltre 162mila kg di raccolta rifiuti solidi urbani e un 70,95 per cento di differenziata.

Tra le quantità maggiori di rifiuti registrate nell’arco dell’anno il primo posto va ai rifiuti biodegradabili di cucine e mense (625.480 kg), a seguire i rifiuti solidi urbani (576.860), imballaggi in vetro (320.880), carta e cartone (213.820) e imballaggi in plastica (163.620).

«Questo dimostra – afferma il sindaco Antonio Diana – che sta funzionando il messaggio che stiamo trasmettendo ai nostri cittadini e a chi trascorre le vacanze nel nostro paese. E nonostante si possano registrare dei cali durante la stagione estiva, il risultato è più che positivo. Adesso puntiamo a una forma più “spinta” di raccolta che ci consenta di far risparmiare i nostri concittadini.»

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C’è l’attenzione dell’ambasciatore slovacco Ján Šoth per il progetto di commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale. La conferma è arrivata nei giorni scorsi a Roma dove il sindaco di Stintino Antonio Diana ha partecipato alle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della nascita della Repubblica Slovacca e dei rapporti diplomatici tra Bratislava e Roma.

L’iniziativa che vede capofila il comune di Stintino, e la collaborazione del comune di Porto Torres, del Parco nazionale dell’Asinara quindi l’Università di Sassari e di Belgrado, è stata presentata al diplomatico slovacco che ha mostrato interesse per l’iniziativa culturale del Comune costiero.

Il coinvolgimento della Slovacchia nel progetto avviato già dal 2013 è visto anche in funzione del fatto che, proprio tra il 1914 e il 1918, furono numerosi i soldati slovacchi presenti sull’isola dell’Asinara, assieme ai circa 22.000 soldati dell’esercito austro-ungarico deportati come prigionieri.

Durante l’incontro, al quale era presente anche il segretario generale del ministero italiano degli Affari Esteri Elisabetta Belloni, è stata sottolineata l’importanza dei momenti storici comuni in entrambi i paesi. Fu proprio l’Italia, cent’anni fa, a riconoscere ufficialmente la costituzione della Cecoslovacchia.

È stato ricordato quindi che l’Ambasciata slovacca a Roma quest’anno sarà impegnata in numerosi anniversari ed eventi commemorativi per dare valore alla memoria storica.

Intanto c’è già l’accordo di portare a Stintino, per la prossima estate, una mostra itinerante dall’alto valore storico sulla Prima Guerra Mondiale.

Il sindaco di Stintino Antonio Diana ha colto l’occasione per presentare il progetto europeo “Europa per i Cittadini 2014-2020, incentrato sul concetto d’identità europea come “unità nella diversità” dal 1918 al 2018, al quale il Comune si accinge a partecipare e al quale «avremmo piacere – ha detto il primo cittadino stintinese – che anche l’Ambasciata slovacca fosse un partner di rilievo».

Il sindaco quindi, prima dei saluti, ha donato all’ambasciatore Ján Šoth il libro su Stintino e l’Asinara Il Tempo della Memoria.

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L’obiettivo è mettere in campo quanto prima una stretta collaborazione con il Gal Logudoro e Goceano quindi con la Collectivitè territoriale de Corse per avviare, attraverso l’accesso a progetti europei, azioni comuni in diversi ambiti. Da una parte scambi scolastici transfrontalieri, dall’altra azioni di educazione allo sport, con la realizzazione di manifestazioni sportive transfrontaliere, quindi ancora azioni comuni transfrontaliere in settori affini e di reciproco interesse.

Sono stati questi i temi principali dell’incontro che si è svolto qualche giorno fa a Stintino e che ha visto riuniti attorno al tavolo gli amministratori del Comune costiero, quindi del Gal Logudoro e Goceano e della Collectivitè territoriale de Corse.

Una riunione tecnica durante la quale i consulenti della Qcs Consulting e l’esperto dell’Università di Sassari Alberto Carta hanno da subito messo sul piatto le opportunità da sfruttare per l’accesso a fondi europei.

I settori che sembrano aprire da subito opportunità da sfruttare sono quelli del turismo ecosostenibile, della sharing economy e ancora del turismo storico evocativo e religioso. Ambiti di azioni nei quali, è stato fatto presente, il comune di Stintino ha già avviato alcune azioni in collaborazione con il Gal Logudoro-Goceano e con il Parco nazionale dell’Asinara.

Azioni che possono e danno vita a un’alleanza tra paesi costieri e interni, con particolare attenzione alla valorizzazione delle vocazioni tipiche dei territori, oltre che a un turismo archeologico, rurale e religioso.

È stato ricordato quindi il progetto per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale 1918-2018 che il comune di Stintino ed il Parco nazionale dell’Asinara sottoporranno nel programma Europa per i Cittadini 2014-2020, la cui scadenza per la partecipazione è prevista per il 1° marzo prossimo.

«Abbiamo costruito un’importante rete di partner con Serbia, Ungheria, Austria, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca – hanno ricordato il primo cittadino Antonio Diana e l’assessore Francesca Demontis – e vorremmo che la Collectivitè territoriale de Corse fosse parte del nostro progetto.»

I possibili punti di incontro potrebbero prevedere il coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle associazioni giovanili della Corsica in un “Laboratorio della Casa Comune Europa” sull’isola dell’Asinara.

«Il laboratorio – è stato spiegato ancora – potrà coinvolgere anche giovani e studenti di scuole e università dei paesi europei contattati e che hanno già aderito, o stanno aderendo, alla nostra iniziativa.»

Si potrà puntare, inoltre, ad azioni di valorizzazione e promozione delle identità linguistiche e nazionali. Il progetto del Centenario, poi, potrebbe essere anche arricchito da quello già portato avanti in Corsica e dedicato ai caduti del 173° reggimento di fanteria, detto anche reggimento Corso, conosciuto anche per il suo motto: “Aiò Zitelli”.

Alla riunione hanno partecipato anche la presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau, quindi il vicepresidente del Gal Logudoro-Goceano Giovanni Antonio Sanna, ed i rappresentanti della Collectivitè territoriale della Corsica, Direzione gioventù e sport, Alain Pasqualini e Jean-Louis de Zerbi, oltre agli esperti della Qcs Consulting Aldo Panti e Piero Cossu.

 

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Individuare le soluzioni più idonee per la creazione di un nuovo molo traghetti turistici per l’isola dell’Asinara: è in parte quanto prevede il bando di concorso per l’acquisizione di proposte ideative relative alla realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto di Stintino e della ridefinizione del water-front del borgo storico.

Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito web del comune di Stintino, oltre che sul sito della gazzetta ufficiale e altri siti web specializzati. C’è tempo sino alle ore 12.00 del 15 febbraio per la presentazione della documentazione richiesta nel bando.

L’obiettivo del comune di Stintino è quello di raccogliere idee per la realizzazione del progetto di riqualificazione del Porto di Stintino. Un’area completamente rinnovata che comporterà la riorganizzazione di spazi e funzioni con ricadute anche sul centro storico. Il risultato dovrà essere una proposta ideativa relativa alla porzione di waterfront del centro storico cittadino rivolta a Est, con soluzioni per l’organizzazione e la riqualificazione dell’area portuale, intesa come insieme organico dell’infrastruttura portuale e del borgo.

«Realizzare quest’opera – afferma il primo cittadino Antonio Diana – significherà rafforzare le relazioni tra porto e centro storico. La creazione di passerelle e di percorsi verso il centro del paese rappresenteranno allora questo legame». Un rapporto nuovo che condurrà alla necessaria riorganizzazione del paese in chiave pedonale. «Dovranno realizzarsi nuovi parcheggi – aggiunge l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani – bisognerà avere una visione di aree commerciali, di spazi pubblici e di socialità. Il porto diventerà così l’elemento di congiunzione tra paese e mare, tra residenti e turisti, tra abitanti e fruitori.»

Il concorso di idee consentirà quindi di vagliare possibili soluzioni alternative e accogliere proposte progettuali che rispondono alle esigenze anche del turismo. Ecco allora che coloro che parteciperanno al bando dovranno prevedere la realizzazione di pontili e passerelle di collegamento con le infrastrutture esistenti. Quindi ancora la creazione di padiglioni e costruzioni di servizio alle attività portuali, dei sistemi di accessibilità, parcheggi, mobilità sostenibile.

Il montepremi del concorso è di 25.000 euro. Al primo classificato andranno 20mila euro, al secondo 2.500, al terzo 1.200, al quarto 800 e al quinto classificato 500 euro. Al vincitore del concorso di idee sarà affidato l’incarico per la redazione delle fasi successive di progettazione definitiva, progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase progettuale per la “Realizzazione del progetto di riqualificazione del Porto di Stintino”.

Il costo stimato per la realizzazione delle opere, invece, è di 3,5 milioni di euro. Gli interessati a partecipare al concorso di idee possono scaricare la documentazione necessaria dalla home page del sito web del comune di Stintino: www.comune.stintino.ss.it .

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«Celebrare gli ottant’anni della parrocchia vuol dire rendere grazie a Dio per quello che è avvenuto in questi anni, qui è avvenuta tanta grazia del Signore. E allora la parrocchia è il luogo dove maturiamo come cristiani, dove la parola di Dio diventa il programma della nostra vita». Così questa mattina monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, durante l’omelia si è rivolto ai tanti stintinesi radunati nella chiesa dedicata all’Immacolata Concezione, per celebrare gli ottant’anni della parrocchiale di via Sassari.

Un’occasione importante che ha unito in un momento di preghiera e riflessione gli abitanti del paese che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Per Stintino saranno tre giorni di festa per gli ottant’anni della consacrazione della chiesa parrocchiale. Appuntamenti che si concluderanno martedì con la messa delle 17 e che sono iniziati già sabato con un convegno di studi storici sul territorio, il paese e la chiesa, quindi sono proseguiti questa mattina con l’apertura e la benedizione da parte di monsignor Angelo Becciu del presepe a grandezza naturale, arrivato alla decima edizione ed arricchito con oltre cento statue.

«La sua presenza – ha detto il sindaco Antonio Diana rivolgendosi a monsignor Becciu – riconosce il valore delle iniziative che abbiamo intrapreso. In questi dieci anni, durante i quali abbiamo avviato il progetto del presepe, abbiamo testimoniato l’impegno della nostra comunità. Un presepe che è diventato testimonianza del mondo e che, attraverso anche una riflessione interiore e personale, vuole portare all’attenzione di coloro che lo visitano gli avvenimenti, purtroppo anche tragici, che il nostro pianeta vive ogni giorno.»

È stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis a rimarcare il significato del presepe. «Non vuole richiamare soltanto turisti e visitatori ma vuole unire popoli di diverse tradizioni, culture e religioni».

Nel presepe, che descrive la storia e la tradizione del paese, sono raccolte tante statue arrivate anche da lontano: dalla Grecia, dalla Serbia, dall’Ungheria e quest’anno anche dal Benin. Il tema 2017 di Stintino Betlemme d’Europa, infatti, è l’Africa e le crisi umanitarie.

Il presepe è stato allestito nell’intera area del Porto Minori, con un percorso che prende avvio dalla piazzetta delle vele per arrivare sin sotto al Museo della Tonnara, con la capanna della Natività.

Ed è qui che questa mattina monsignor Angelo Becciu, accompagnato dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, dal parroco Andrea Piras e da monsignor Giancarlo Zichi ha benedetto il presepe. Alla cerimonia, assieme ai tanti fedeli, hanno partecipato anche la Confraternita della Beata Vergine della Difesa, la giunta e i consiglieri comunali quindi i rappresentanti della rete metropolitana, il rettore dell’Università di Sassari, le autorità militari del territorio e una rappresentanza dell’Ordine del Santo sepolcro.

Dopo la benedizione del presepe il coro “Santa Rughe” di Pattada si è esibito con un repertorio di canzoni natalizie in sardo.

I festeggiamenti per gli ottant’anni della chiesa di Stintino si sono aperti sabato 16 dicembre al Museo della Tonnara. È qui che si è svolto il convegno di studi “A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stintino. Quale pastorale?”. Un momento di incontro e di riflessione per ricordare le origini del paese.

L’incontro, presieduto dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, è stato moderato dal vicedirettore di Rai 1 Ludovico Di Meo.

Dalle relazioni presentate da monsignor Giancarlo Zichi, dal docente Giuseppe Zichi, dall’architetto che ha curato il recente restauro della chiesa parrocchiale, Monica Ortu, e dal sindaco Antonio Diana, sono emersi evidenti gli elementi identitari della comunità stintinese e del territorio, quelli della solidarietà, dell’appartenenza e del lavoro femminile. Per il pubblico si è trattato di un vero e proprio viaggio nel tempo, tra passato e presente. Uno spaccato storico del territorio stintinese, e non solo, che ha portato a ripercorrere anche la vita sull’isola dell’Asinara.

Al convegno sono intervenuti anche la presidente del consiglio comunale di Stintino Marilena Gadau, la presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e il parroco di Stintino don Andrea Piras.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.

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Stintino è pronto a festeggiare gli ottant’anni della consacrazione della chiesa parrocchiale dedicata all’Immacolata Concezione e la decima edizione del presepe a grandezza naturale. Tre le giornate in calendario: 16, 17 e 19 dicembre. Per l’occasione saranno presenti l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, e l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba.

Il primo appuntamento è per il 16 dicembre, alle ore 16.00, al museo della Tonnara, con il convegno di studi “A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stìntino. Quale pastorale?”.

A presiedere l’incontro, organizzato dall’associazione Il Tempo della Memoria, Comune e parrocchia, sarà monsignor Gian Franco Saba mentre a moderare gli interventi sarà Ludovico Di Meo, vicedirettore di Rai 1.

Dopo i saluti del sindaco di Stintino, Antonio Diana, della presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e del parroco di Stintino don Andrea Piras, il convengo entrerà nel vivo con il primo cittadino che presenterà lo studio “Stintino ieri e oggi”. Seguirà l’intervento di monsignor Giancarlo Zichi sulle “attività pastorali degli arcivescovi turritani presso le borgate dell’Asinara e nel paese di Stintino (secoli XIX-XX)”.

Sarà quindi la volta di Giuseppe Zichi che illustrerà «il contributo della Santa Sede e dell’arcivescovo Cleto Cassani nella Grande Guerra a favore dei profughi e prigionieri dell’Asinara». Chiuderà l’incontro la relazione di Monica Ortu sul “recente restauro della chiesa parrocchiale di Stintino”.

Domenica 17 dicembre è dedicata alle celebrazioni religiose e all’apertura della decima edizione del progetto “Stintino, Betlemme d’Europa” organizzato come ogni anno dall’associazione “Il Tempo della Memoria”. Alle 10,30 sarà l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu a concelebrare la messa nella chiesa parrocchiale e, a seguire, a benedire, al Porto Minori di Stintino, il presepe a grandezza naturale con oltre 80 statue arricchito, quest’anno, con le sculture realizzate dagli artisti che hanno partecipato al simposio “TraMare incontri”, organizzato dall’associazione “Il Tempo della Memoria”.

Dopo la benedizione è prevista l’esibizione del coro “Santa Rughe” di Pattada.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.

 

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Vent’anni di attività che hanno cambiato il volto dell’ex isola carcere che, trasformata in oasi naturalistica, ha puntato a preservare l’ambiente e la natura dei suoi 52 km quadrati di superficie. Un traguardo che il Parco nazionale dell’Asinara il 28 novembre festeggerà con un annullo filatelico e la possibilità di timbrare i francobolli creati nel 2007 e nel 2015. Un’occasione per ricordare la nascita di quell’area e dell’istituzione Parco, avvenuta grazie al decreto del ministero dell’Ambiente che perimetrò l’intera isola. Da quel 28 novembre 1997 è passato un ventennio e l’Ente di via Josto ha lavorato con impegno per raggiungere gli obiettivi istituzionali.

In questo periodo si sono succeduti tre presidenti: Eugenio Cossu, Pietro Deidda e Pasqualino Federici. Da oltre un anno le funzioni di presidente sono esercitate dal vicepresidente Antonio Diana, coadivato dal consiglio direttivo composto da Marco Vannini, Luciano Mura, Sean Wheeler, Gigi Pittalis, Delfo Poddighe, Riccardo Paddeu e Angelo Amelio e dal direttore Pierpaolo Congiatu.

«Il parco si è contraddistinto per aver puntato da subito sulla conservazione della natura e la cura della biodiversità dell’isola – afferma il vicepresidente Antonio Diana – con un occhio di riguardo all’educazione ambientale e alla ricerca scientifica. È importante ricordare che il Centro di educazione ambientale alla sostenibilità Ceas Asinara ha ottenuto l’eccellenza della regione Sardegna, e ospitato migliaia di ragazzi di tutte le scuole della Sardegna.»

Vent’anni durante i quali il Parco non ha mai dimenticato la storia dell’isola che lo ospita, con la realizzazione dell’Osservatorio della Memoria a Cala d’Oliva volto al recupero degli archivi del carcere. E poi la Casa del Parco e il recupero delle strutture di Cala Reale. La realizzazione dell’Osservatorio del mare alla casa del fanalista, il centro di recupero animali marini, l’Osservatorio della fauna a Tumbarino, con oltre un ventennio di attività di studio delle migrazioni, rappresentano poi i fiori all’occhiello dell’attività di valorizzazione della natura che il parco ha costantemente ricercato.

«Il turismo sostenibile – aggiunge Antonio Diana – con la creazione di un sistema di operatori e di servizi per la visita sull’isola ha rappresentato un altro punto fermo per il Parco che deve puntare a aprirsi al territorio e al mondo. Si sono sviluppate oltre 50 microaziende con più di 300 addetti che offrono attività come escursioni a vela, visite guidate, pesca turismo, bici, trekking, cavallo.»

Numerosi gli eventi organizzati quest’anno per festeggiare questi lunghi 20 anni di attività. A partire dalla giornata di pulizia delle spiagge dell’Asinara, organizzata dagli operatori del parco, per passare alla festa di Legambiente e al seminario sulle aree protette che ha posto l’accento sull’importanza anche delle aree marine. E ancora il Life Cleansea Life, la liberazione di tartaruge marine curate all’Asinara, Monumenti Aperti, l’apertura del sito archeologico sommerso di Cala Reale, la “Officina Cosmetica Farmasinara”, il viaggio del Postale, la rassegna di cinema Pensieri&Parole a Cala Reale, quindi dalla rassegna di poesia sardo-catalana con Obra Cultural di Alghero, la traversata a nuoto Fornelli-Porto Torres, l’Osservatorio della memoria al tour della Pace in bici dall’Ungheria all’Asinara, dalla scuola residenziale di economia e ecologia all’annullo filatelico. È proprio da qui, punto di partenza e di arrivo allo stesso tempo, che il Parco vuole proseguire la sua attività. In occasione dell’annullo, intanto, potranno essere timbrati i francobolli realizzati nel 2007, in occasione dei 10 anni del parco e che nel bozzetto di Anna Maria Maresca rappresenta le razze italiane di asini da tutelare e tra queste quella sarda e quella dell’Asinara, e nel 2015 con un’opera di Giustina Milite che ritrae il faro dell’Asinara.

«Sono ancora tanti gli obiettivi che il Parco ha davanti a sé – conclude il vicepresidente Antonio Diana – sfide importanti che metteranno al centro l’isola dell’Asinara, bene comune di tutto il territorio. La nostra ambizione è quella di far diventare il parco un centro europeo di scienza e cultura.»

Tra i progetti in cantiere quello per la scuola residenziale di formazione all’ex carcere di Campo Perdu, quello che punta a un’isola a emissioni zero e che grazie ai fondi dellla Fondazione di Sardegna potrà portare a un futuro solo con macchine elettriche che circoleranno sull’isola. Si lavora anche al libro dei venti anni del Parco, al concorso di idee per l’ex carcere di Fornelli porta del parco, alla videosorveglianza del Parco, al marchio del Parco, un processo di qualificazione delle aziende del parco e del territorio, e alla nuova e prestigiosa sede del Parco a Porto Torres nel 2018.

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Ci sarà anche Stintino tra i comuni che, il 25 novembre, celebrerà la giornata internazione contro la violenza sulle donne. Un dibattito con i ragazzi delle scuole stintinesi e un reading per promuovere l’eduazione alla parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere. A ospitare l’iniziativa, organizzata dal comune di Stintino in collaborazione con la cooperativa Comes che gestisce la biblioteca comunale, sarà il museo della Tonnara di via Lepanto.

“Era solo uno schiaffo”: è questo il titolo dell’incontro che alle ore 11 sarà aperto dai saluti del sindaco di Stintino Antonio Diana, quindi dalla assessora alla Cultura, Turismo e Urbanistica del comune di Stintino Francesca Demontis e dalla curatrice del Mut Esmeralda Ughi.

Alle 11,20 la lettura del brano “Era solo uno schiaffo”, testi di Pierbruno Cosso e interpretazione di Antonello Unida.

Alle 11,45 spazio al dibattito che vedrà protagonisti gli alunni delle scuole del paese. L’idea, in linea con quanto previsto dal Miur per questa giornata, è quello di offrire ai ragazzi «uno strumento culturale importantissimo per combattere le disuguaglianze e gli stereotipi: la legge 107 del 2015 punta a rendere centrale l’educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi, riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell’uguaglianza di diritti e responsabilità per tutte e tutti».

«La presenza dei ragazzi è importantissima – sottolinea Francesca Demontis – perché sebbene la nostra sia, al momento, una realtà tranquilla, è doveroso sensibilizzare i nostri concittadini alla prevenzione. Iniziare dai più giovani quindi per formare adulti consapevoli e responsabili. La scuola diventa così protagonista nella prevenzione della violenza sulle donne.»

I lavori saranno chiusi dall’intervento dell’assessora ai Servizi sociali e pari opportunità del comune di Stintino Antonella Mariani.

«La giornata di sabato – afferma Antonella Mariani – rappresenta, in un certo senso, una sfida culturale che la società odierna deve affrontare, perché la violenza sulle donne è un problema sociale che deve essere affrontato da tutti ogni giorno.»

Esmeralda

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È stato presentato, a Cagliari, il progetto definitivo di tutela, protezione e valorizzazione della spiaggia della Pelosa. L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha finanziato con fondi regionali anche il secondo lotto per una somma complessiva sinora stanziata per il comune di Stintino di 5 milioni di euro.

Soddisfatta l’assessore Donatella Spano, che afferma: «Si tratta di un progetto di carattere strategico per la tutela della Pelosa ed il contrasto all’erosione costiera. La spiaggia sopporta un carico antropico tale che è necessario un intervento importante».

Il primo cittadino di Stintino, Antonio Diana, sottolinea l’aspetto progettuale: «Dopo tutti i necessari approfondimenti di studi e progettazione abbiamo trovato una soluzione ottimale per difendere la nostra spiaggia».

Scomparirà la strada litoranea che costeggia la Pelosa, tra lo stabilimento Il Gabbiano e la Pelosetta, e verrà sostituita da passerelle in legno, mentre saranno riposizionati i servizi presenti.

Il progetto del Comune prevede, quindi, il posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti che, assieme alle barriere installate da dieci anni sulla spiaggia e per le quali periodicamente viene fatta manutenzione, hanno evitato l’erosione delle dune. La nuove passerelle che sostituiranno la strada saranno sollevate da terra, per favorire lo scambio della sabbia e consentiranno il passaggio di mezzi elettrici leggeri. Le aree parcheggio permetteranno di contingentare il numero delle auto e, contemporaneamente, fungeranno da siti di interscambio. Le persone lasceranno la loro vettura e prenderanno i mezzi pubblici o biciclette.

Il progetto, oltre a questa operazione, prevede la ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione. Un intervento che potrebbe essere realizzato con l’utilizzo della sabbia sottomarina che si deposita all’ingresso del porticciolo dell’Ancora. Sabbia ricca di materiale organico in grado di innescare il sistema dunale.

L’amministrazione comunale, inoltre, ha avviato un piano di espropri finalizzato a ricondurre i terreni nel “patrimonio” dunale, così da essere rinaturalizzati. Si tratta del trattato compreso tra la spiaggia del Gabbiano e l’albergo Roccaruja, sia a monte che a valle della strada quindi, della zona alle spalle della Pelosa e di aree condominiali private.

Un’operazione che permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno così ricostituire un prezioso sistema dunale, in grado di alimentare la spiaggia.

I lavori, una volta aggiudicato il bando che deve essere emesso, dovrebbero partire dopo l’estate del prossimo anno.

All’incontro cagliaritano, erano presenti anche l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani e l’assessore dell’Urbanistica Francesca Demontis.

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Bar e ristoranti trovano l’accordo e organizzano un calendario di aperture da ottobre a marzo. Un’intesa che fa dire sì al consiglio comunale alla deroga all’articolo 5 del  che disciplina la definizione di “occupazione permanente, temporanea e occasionale del suolo pubblico per gli esercenti il commercio”.

Gli esercenti che occupano il suolo pubblico, con la realizzazione del calendario, si sono impegnati a garantire, per il periodo da ottobre 2017 a marzo 2018, un servizio minimo di aperture dalle ore 7.00 alle 22.30 per i bar, dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 22.30 per i ristoranti.

«Il piano di turnazione presentato – ha sottolineato il vice sindaco Angelo Schiaffino – è ragionevole in quanto consente di offrire un servizio soddisfacente per i cittadini e per i turisti di Stintino. Risulta, inoltre, essere di supporto alla riuscita degli eventi organizzati dall’amministrazione durante i mesi di bassa stagione.»

L’assemblea di via Torre Falcone nei giorni scorsi ha approvato anche la variazione di bilancio di 31mila euro, quali maggiori entrate, e di 156mila euro quali trasferimenti della Regione come anticipazione dei tre milioni per i lavori del nuovo porto. L’anticipazione servirà a pagare la progettazione e il concorso di idee per la sistemazione del secondo molo del porto di Tanca Manna. «Il concorso di idee – ha fatto sapere il primo cittadino Antonio Diana – sarà pubblicato a breve».

Durante l’ultima riunione consiliare, inoltre, sono stati nominati anche i rappresentanti del consiglio comunale che siederanno nel consiglio d’amministrazione della Pro Loco. Si tratta dell’assessora ai Servizi sociali Antonella Mariani e del consigliere di minoranza Pietro Maddau.