22 December, 2024
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Sarà pronta entro la seconda metà di novembre la gara a procedura comunitaria per il trasporto dei pazienti all’interno del presidio ospedaliero di Sassari. Lo hanno fatto sapere ieri il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso e la direttrice della struttura Acquisizione beni e servizi Ivana Falco, durante l’incontro con i rappresentanti delle associazioni di volontariato che svolgono il servizio di trasporto intraospedaliero.

In attesa della nuova gara che – è stato detto durante la riunione – «con il suo capitolato ridisegnerà completamente il servizio di trasporto intraospedaliero», la struttura Acquisizione beni e servizi si appresta a varare una nuova procedura negoziale utile ad assegnare il servizio in via temporanea.

I rappresentanti delle associazioni di volontariato interessate lunedì 15 ottobre incontreranno dirigente e funzionari della struttura Acquisizione Beni e Servizi dell’Aou per un chiarimento sulle modalità di prosecuzione del servizio.

A questo incontro seguiranno quindi una serie di appuntamenti che saranno calendarizzati con il dirigente incaricato della trattazione dei debiti incagliati, Antonfranco Temussi anche lui presente ieri all’incontro. L’obiettivo è definire i termini dei pagamenti delle fatture emesse sino ad ora dalle associazioni. Il direttore generale ha garantito la disponibilità dell’Azienda di viale San Pietro al pagamento delle fatture ancora da saldare sino al 30 settembre.

Alla riunione con le associazioni hanno partecipato anche il direttore amministrativo dell’Aou Lorenzo Pescini, il direttore del presidio ospedaliero Bruno Contu e il coordinatore delle attività dei trasporti intraospedalieri Gianfranco Bichiri.

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Un sistema diagnostico di ultima generazione che consente di individuare il tumore primitivo polmonare (anche di piccole dimensioni), oltreché intervenire con precisione ed efficacia nelle vie bronchiali. È la nuova apparecchiatura in dotazione alla struttura complessa di Pneumologia clinica e interventistica dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Piero Pirina. Si chiama videobroncoscopia con sistema Ebus (Endo bronchial ultra sound) che consente appunto una endoscopia bronchiale ultrasonografica.

L’apparecchiatura all’avanguardia è stata acquistata dall’Aou di Sassari con una gara che consente una fornitura triennale, in regime di service, di un sistema per diagnosi e terapia endoscopica dei tumori del polmone e del mediastino. Assieme vengono fornite una colonna per endoscopia, un sistema di videoregistrazione, un sistema elettrochirurgico per la coagulazione, un toracoscopio operativo rigido, un sistema di lavaggio e disinfezione per endoscopi, un microscopio ottico per la lettura in loco dei campioni, un armadio per la conservazione sterile dei broncoscopi. Il service ha un costo triennale di circa 400mila euro.

Le nuove apparecchiature sono state presentate questa mattina, nel reparto di Pneumologia clinica e interventistica, al terzo piano della stecca bianca, in viale San Pietro.

«Quello che avviene oggi è una tappa straordinaria, di cambiamento di mentalità – ha detto il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso -. L’ospedale di Sassari non è più soltanto l’ospedale dei sassaresi ma si allarga e diventa punto di riferimento per il Nord Sardegna. Dobbiamo garantire adesso il salto di qualità. Sassari si pone al top e lo dimostra attraverso l’attività di un dipartimento, quello Cardio-toraco-vascolare che rappresenta un dipartimento di punta dell’azienda ospedaliero universitaria.»

«Si tratta di un grosso passo avanti per Sassari in un’ottica di rete – ha fatto presente l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru -. Ci tengo a dire che è un progetto per la Sardegna che si integra con le reti che stiamo licenziando. Da una parte quella oncologica, già licenziata; dall’altra, con la nascita dell’Areus che ha accorciato le distanze della Sardegna, siamo pronti, oltre che per la Rete contro l’infarto, il politrauma e l’ictus, a dare indicazioni per le patologie tempodipendenti, per l’endoscopia delle vie aeree e per l’endoscopia delle vie digestive. Sono quelle patologie che possono richiedere alta specialità ma anche tempi di azione molto rapidi. Allora abbiamo voluto dare un segnale forte per la Sardegna, che nasce qua dalla Pneumologia che diventa il primo centro della Sardegna dotato di tutte le strumentazioni per la diagnostica con il sistema Ebus», ha concluso l’assessore, il quale ha fatto anche sapere che, a breve, sarà inaugurato anche il centro dell’Oncologico di Cagliari.

L’attivazione del Service rientra quindi in un progetto più ampio. A spiegarlo è stato il direttore della Pneumologia, Piero Pirina, che ha sottolineato come «quello della Rete endoscopica regionale di endoscopia toracica, è una idea fortemente voluta dall’assessorato della Sanità della Regione Sardegna. Sulla base del documento di riorganizzazione della rete regionale, infatti, si è proposto di istituire due centri hub di pneumologia interventistica nei presidi ospedalieri di secondo livello di Cagliari, Ao Brotzu e di Sassari e un centro spoke rinforzato all’ospedale di Nuoro».

Il videobroncoscopio di ultima generazione di cui dispone adesso l’Aou, attualmente unica in Sardegna, ha all’estremità una minisonda ecografica che consente di visualizzare le strutture adiacenti alla trachea e ai bronchi, come i linfonodi, i vasi, l’esofago, il cuore e le lesioni tumorali. L’apparecchiatura consente di fare dei prelievi mirati e sicuri e viene utilizzato per la diagnosi e stadiazione del tumore del polmone.

Una nuova arma nella lotta ai tumori che consente di indagare ed esplorare i linfonodi del mediastino, così da ottenere una stadiazione completa del tumore del polmone. Attraverso questa indagine è possibile arricchire e completare quella avviata con la Tc o la Pet e fornire, così, al paziente una strategia terapeutica adeguata al caso: chirurgica, chemioterapica o radioterapica.

L’esame viene fatto in sedazione profonda, in collaborazione con gli anestesisti, con l’introduzione del broncoscopio attraverso le vie aeree. Il paziente viene quindi risvegliato subito dopo la procedura senza particolari conseguenze.

La broncoscopia con sistema Ebus è quindi una procedura altamente sofisticata e precisa. Può essere fatta nei pazienti con patologie tumorali di piccole dimensioni sulle quali, in precedenza, non era possibile effettuare biopsie millimetriche se non con l’utilizzo di tecniche più invasive come quelle chirurgiche.

La struttura complessa di Pneumologia clinica e interventistica registra circa 200 nuove diagnosi di tumore polmonare all’anno. Nella maggior parte si tratta di tumori che hanno nel fumo il maggiore fattore di rischio ma si registrano anche casi legati a esposizioni lavorative o a materiali e sostanza cancerogene.

La struttura, al terzo piano (scala A) della prima stecca bianca di viale San Pietro, è composta da 10 medici, oltre al direttore, e 23 infermieri. Dispone di 28 posti letto, 8 dei quali di “isolamento respiratorio” per pazienti con tubercolosi.

Effettua una media di 700 broncoscopie all’anno e con l’acquisto della nuova strumentazione potrà aumentare il numero di interventi, così da soddisfare anche l’alto numero di richieste che arrivano dalle altre strutture sanitarie regionali.

La Pneumologia di Sassari, inoltre, da cinque anni ha avviato un percorso diagnostico terapeutico aziendale (Pdta) per il tumore del polmone che la vede impegnata nel ruolo di case manager, cioè di coordinatore del percorso individuale di cura della persona malata. Il paziente, con un sospetto tumore al polmone, arriva su invio del medico di famiglia e viene preso in carico dalla struttura che lo segue dalla diagnosi sino all’invio al trattamento, che può essere chirurgico o chemioterapico o radioterapico. In campo vi è una equipe multidisciplinare composta da medico pneumologo, broncoscopista, chirurgo, radiologo, anatomopatologo, oncologo e radioterapista.

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Nuove apparecchiature per la diagnosi dei tumori al polmone che consentono all’Aou di essere un hub di riferimento per la diagnosi e la cura di queste patologie.

I nuovi macchinari saranno presentati lunedì 8 ottobre alle ore 10,30 nel reparto di Pneumologia clinica e interventistica, al terzo piano della prima stecca bianca, scala A, in viale San Pietro.

All’incontro con la stampa saranno presenti l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso, il direttore sanitario e il direttore amministrativo Aou, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini. Ad illustrare le nuove apparecchiature, sarà il direttore della struttura di Pneumologia Pietro Pirina.

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La seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Piero Comandini (Pd), ha concluso il ciclo di audizioni sul caso “ex Secur” ed ha preannunciato la predisposizione di un documento finalizzato a ribadire tutele e garanzie, per i lavoratori e le imprese interessate dal cosiddetto “cambio appalto” nei servizi di portierato e vigilanza armata negli ospedali e nelle strutture dell’Azienda ospedaliera universitaria (Aou) e dell’Azienda tutela della salute (Ats) del Nord Sardegna.

Dopo aver ascoltato, lo scorso 18 luglio in audizione, le denunce di alcuni lavoratori  che lamentavano il mancato rispetto delle “clausole sociali” con il mancato impiego di oltre 50 addetti precedentemente in organico alla “Secur”, da parte dell’Associazione temporanea di imprese (Coopservice, Vigilpol, la Nuorese, Italpol, Alarm system) che si è aggiudicata i servizi del lotto n. 3 dell’appalto bandito dal centro regionale di committenza “Sardegna Cat” – la commissione Lavoro – aveva ricevuto  importanti rassicurazioni sulla correttezza delle procedure relative alla gara e al cambio appalto direttamente dalla direttrice del Cat, Cinzia Laconi, dal direttore del centro acquisti dell’azienda tutela della Salute, Roberto Di Gennaro e dal direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio Russo.

Le rappresentanze sindacali, nel corso dell’audizione del 31 luglio, avevano dunque confermato la sottoscrizione delle intese per il passaggio del personale da Secur all’Ati per i servizi resi in Ats, mentre per quelli dell’Aou è mancata la sigla della Cgil.

Su precisa volontà del presidente Piero Comandini, la Seconda commissione ha quindi proceduto con l’audizione degli amministratori e dei responsabili del nuovo raggruppamento di imprese: Gavino Satta, Alessandro Satta, Salvatore Corona (Coopservice); Battista Tolu, Pietro Tolu, Luigi Chisu (Coop la Nuorese); Giovanni Puggioni (Vigilpol) e Gianfranco Meazza (legale del raggruppamento di imprese).

Gavino Satta, Giovanni Puggioni e Gianfranco Meazza, nel corso dei rispettivi interventi, hanno fornito ampie e verificabili rassicurazioni sulla correttezza delle procedure nelle varie fasi del cambio appalto ad incominciare da quelle riguardanti la chiamata del personale: «Abbiamo assunto tutto il personale necessario per lo svolgimento dei servizi in Ats e Aou sulla base dei fabbisogni indicati dalle aziende, nel pieno rispetto delle norme e dei contratti e sulla base dell’elenco fornito dalla impresa uscente “Secur”».

I rappresentanti delle imprese che sono subentrate alla Secur, sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri della minoranza Antonello Peru (Fi) ed Angelo Carta (Psd’Az), hanno quindi confermato alcune anomalie nel cambio appalto per i servizi nelle strutture dell’Aou («la Secur ha fornito un elenco di personale spropositato rispetto al monte ore dei servizi da espletare e non tutti gli addetti indicati, oltre 90 a fronte dei 48 necessari, venivano impiegati nelle strutture dell’azienda ospedaliero universitaria») ed hanno ricordato che, rispetto ai servizi svolti in precedenza dalla Secur, nel nuovo bando sono esclusi quelli relativi all’antincendio che occupavano circa 30 persone e che oggi sono invece affidati alla ditta Gsa «che non ha però assorbito alcuno degli addetti ex Secur».

Precisazioni e puntualizzazioni che hanno trovato conferme nella nota trasmessa alla commissione dal direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso che ha evidenziato, rispetto al precedente appalto, un incremento nelle ore (da 137.608 a 147.696), nei costi (da 1.498.945 euro a 2.212.426),  negli addetti (da 60 a 65) ma con una diversa ripartizioni tra i portieri (da 55 a 44) e vigilanti (da 5 a 21). Esclusa anche una “arbitraria” chiamata in servizio da parte dell’Ati capitanata da Coopservice: «L’esito della verifica effettuata ha evidenziato che sostanzialmente gli addetti della aggiudicataria in servizio erano dipendenti transitati dal gruppo Secur all’operatore economico aggiudicatario».

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La direzione generale dell’Aou di Sassari ha dato il via libera al progetto esecutivo per i lavori di risanamento conservativo, riqualificazione e adeguamento edile e degli impianti dei locali che dovranno essere destinati ad ambulatori di Oncologia al Santissima Annunziata. Il direttore generale Antonio D’Urso ha siglato ieri, 1 agosto, la delibera che prevede una spesa complessiva di 500mila euro.

Si tratta di un finanziamento regionale finalizzato che consentirà di realizzare, al primo sottopiano dell’ospedale di via De Nicola, sei ambulatori medici, una sala Pis, cioè un punto di informazione e supporto, quindi un ambulatorio psicologico. A questi locali si aggiungono quattro sale terapie, dove saranno suddivise 14 poltrone per chemioterapie e 6 letti, quindi una sala d’attesa, un archivio e spazi di supporto. 

Con l’approvazione della deliberazione da parte della direzione generale, l’Ufficio tecnico può adesso avviare una manifestazione di interesse tra gli operatori economici del settore quindi, a conclusione, avviare le procedure per la gara d’appalto.

Nelle stime dell’Ufficio tecnico, a fine novembre è previsto l’avvio dei lavori che, secondo il cronoprogramma, avranno la durata di circa quattro mesi.

Il day hospital situato al primo sottopiano del Santissima Annunziata effettua ricoveri diurni e visite ambulatoriali e registra circa 400 prime diagnosi ogni anno alle quali si aggiungono circa 2.500 accessi ambulatoriali, tra visite di controllo, chemioterapie giornaliere endovena e terapie ormonali. 

Il day hospital fa parte della struttura complessa di Oncologia medica, diretta da Antonio Pazzola, che comprende anche il day hospital situato al terzo piano di Malattie infettive e il reparto degenze al quarto piano del Santissima Annunziata.

 

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Un forte e sincero grazie, rivolto a tutti gli operatori sanitari del Centro ustioni del Santissima Annunziata per l’assistenza e le cure. È quello arrivato questa mattina dalla donna che, ieri sera, è stata ricoverata nella struttura al quinto piano dell’ospedale sassarese per le ustioni provocate dall’esplosione di alcune bombole di gas all’interno del suo locale, un noto ristorante-pizzeria a Castelsardo.

Questa mattina il direttore generale dell’Aou, Antonio D’Urso, ha fatto visita alla signora e ha dialogato con i medici che avevano appena terminato la medicazione. La donna, le cui condizioni non sono gravi, ha raccontato brevemente la sua disavventura, il grande spavento ed ha sottolineato il supporto ricevuto dal personale del Centro ustioni. Un ringraziamento per il personale al quale si è aggiunto anche quello del manager dell’Aou che ha ricordato l’impegno e l’attività dell’equipe del Centro diretto dalla dottoressa Alma Posadinu.

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Le associazioni di volontariato che si occupano del trasporto intraospedaliero all’Aou di Sassari, proseguiranno il loro servizio anche oltre il 30 giugno. È la risposta arrivata nella serata di ieri alla lettera formale con la quale la direzione generale dell’Aou di Sassari ha chiesto alle associazioni che si occupano del trasporto intraospedaliero dei pazienti la disponibilità a portare avanti l’attività del servizio di fatto assicurato sino a oggi, alle stesse condizioni dell’originaria convenzione stipulata con l’Asl nel 2013. Una lettera con la quale, inoltre, si è fatto presente che la paventata interruzione del servizio da parte delle associazioni, a partire dal 1° luglio, avrebbe provocato un «pregiudizio grave e irreparabile all’attività ospedaliere programmate e in regime di emergenza-urgenza».

La lettera della direzione è il risultato di un incontro voluto dai vertici dell’azienda di viale San Pietro. I rappresentanti delle associazioni, infatti, nel fine mattinata di ieri sono stati ricevuti nei locali della direzione aziendale dal direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso, dal direttore sanitario Nicolò Orrù, il coordinatore delle attività dei trasporti intraospedalieri Gianfranco Bichiri e dal dirigente incaricato della trattazione dei debiti incagliati Antonfranco Temussi.

Un incontro chiarificatore, durante il quale i direttori hanno spiegato le motivazioni delle scelte adottate dall’azienda che, per prima cosa, ha avviato le procedure amministrative per regolamentare il servizio, secondo quanto previsto dal regolamento sugli appalti. L’Aou ha indetto quindi una procedura di gara che, però, è stata giudicata deserta dalla commissione incaricata.

Il 27 giugno scorso, poi, le associazioni hanno partecipato al dibattito tecnico, previsto dal nuovo codice degli appalti, convocato dalla struttura Acquisizione Beni e Servizi dell’Aou che si sta occupando di elaborare la nuova gara d’appalto del servizio, che si prevede a procedure comunitaria.

Alle associazioni quindi è stato chiesto di proseguire l’attività sino alla conclusione della procedura di evidenza pubblica avviata dall’Aou per l’aggiudicazione del servizio di trasporto, urbano ed extraurbano, dei pazienti. Il servizio – specifica la direzione nella lettera – potrà essere reso sino a comunicazione di subentro del nuovo operatore economico.

Nella serata di ieri è arrivata quindi la risposta favorevole delle associazioni che già nella mattinata avevano espresso una valutazione positiva dell’incontro con la direzione.

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari aggiunge un nuovo tassello alla gestione dei fondi per la produttività e per le fasce retributive. Nei giorni scorsi, infatti, i dipendenti dell’azienda di viale San Pietro si sono ritrovati in busta paga gli arretrati stipendiali per la produttività degli anni 2007-2010, che si aggiungono a quanto percepito nelle scorse mensilità per gli anni dal 2011 al 2016. Complessivamente, il personale del Comparto per gli arretrati ha percepito in media nelle tre ultime mensilità circa 7.500 euro lorde. Inoltre, alcuni lavoratori del comparto, già dipendenti dell’Aou prima dell’accorpamento, hanno ricevuto un ulteriore incremento dello stipendio per il riconoscimento dei passaggi di fascia, per tutto il personale idoneo inserito nella delibera numero 23 del 9 febbraio 2016 e nelle successive modificazioni. Per questo passaggio, l’Aou di Sassari ha riconosciuto complessivamente al personale del Comparto incrementi di stipendio per circa 500mila euro.

Procede quindi, secondo le tappe stabilite negli accordi, – pagamenti ad aprile, maggio e giugno – il percorso di liquidazione dei fondi e delle progressioni economiche orizzontali, avviato a febbraio scorso dopo la certificazione fatta dal collegio dei revisori. Una definizione storica, attesa dal Comparto dal 2007, che ha dato il via libera alla deliberazione della direzione aziendale, guidata da Antonio D’Urso, che ha rimodulato i fondi contrattuali suddivisi tra fondo per il finanziamento delle fasce retributive, delle posizioni organizzative, della parte comune ex indennità di qualificazione professionale e dell’indennità professionale specifica. Quindi ancora fondo per il compenso del lavoro straordinario e fondo della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi e per il premio della qualità delle prestazioni individuali.

Aou e sindacati, poi, sempre a febbraio 2018 hanno concordato di attivare nuovamente il percorso per l’attribuzione di nuove fasce al personale dipendente. oltre ad attribuire gli incarichi di posizione organizzativa e di coordinamento.

Sempre a febbraio, la direzione aziendale ha concordato con le organizzazioni sindacali di riconoscere gli incrementi stipendiali per le progressioni di carriera relativamente, all’anno 2016, anche al personale Aou proveniente dalla ex Asl 1 e collocatosi nelle graduatorie in posizione utile.

Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile che il collegio sindacale certifichi i fondi di tutto il personale del comparto dell’Aou sia delle Cliniche che dell’ospedale Santissima Annunziata.

«E, infatti, il presidente del collegio sindacale – ha fatto sapere la direzione aziendale in una recente lettera inviata alle rappresentanze sindacali – su richiesta della stessa direzione, si è impegnato a calendarizzare a breve la certificazione dei fondi contrattuali del comparto per il biennio 2016-2017. Questa certificazione – spiega la direzione – rappresenta il presupposto imprescindibile per la corresponsione delle fasce al personale ex Asl 1, transitato in Aou a decorrere dal 1° gennaio 2016, che ne ha la titolarità e per la definizione degli incarichi per le posizioni organizzative».

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10216776888562487/

È stato finanziato con 195 milioni – oltre la metà del Patto per la Sardegna – il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile.
La consegna dei lavori è avvenuta oggi con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassai, Massimo Carpinelli, il sindaco della città turritana, Nicola Sanna. A illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile – per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95 milioni di euro da finanziamento Fsc -, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Antonio D’Urso, era presente l’architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.
Il rettore dell’Università di Sassari ha sottolineato la perfetta sintonia con l’azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Ateneo. Anche per il sindaco Nicola Sanna il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il Nord Sardegna.
La demolizione del palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti ed infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del SS. Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile.
Il finanziamento iniziale è di 95 milioni a valere su fondi FSC: l’importo di contratto è di poco superiore ai 71 milioni, dei quali un milione e 700 mila euro per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.

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«Ho deciso di restare in Sardegna e proseguire con l’incarico affidatomi nel 2016 di dirigere l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. È vero, non sono sardo, ma da quando sono in Sardegna mi sento cittadino di questa regione e, ancora di più, di Sassari. Voglio proseguire nell’azione di rilancio dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari nell’importante ruolo di nodo ospedaliero di riferimento del Nord Sardegna.»

Sono le parole del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, che questa mattina ha comunicato all’assessore della Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta di non accettare l’incarico a direttore generale dell’Aou San Luigi di Orbassano di Torino.

«Ho incontrato il rappresentante della Giunta di Sergio Chiamparino – ha aggiunto Antonio D’Urso -, assieme al direttore generale dell’assessorato Renato Botti, e ho avuto modo di chiarire le mie intenzioni. Li ho ringraziati per la scelta, per me motivo di orgoglio e fatta anche in funzione dell’esperienza maturata proprio qui nell’Aou di Sassari. E proprio quest’ultimo aspetto mi ha spinto a restare in Sardegna.»

«Ci sono ancora tanti progetti da portare avanti, soprattutto in questo momento in cui l’azienda sta avviandosi lungo un percorso di rilancio. Mi hanno rafforzato nella decisione le numerose attestazioni di solidarietà che in questi giorni mi sono state manifestate da molti professionisti dell’Azienda, dal rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, dal sindaco Nicola Sanna, e ancora dai molti rappresentanti politici e delle istituzioni. Nel ringraziare tutti per la vicinanza dimostrata – ha concluso Antonio D’Urso -, resterò a Sassari e in Sardegna, per il profondo attaccamento a quest’isola e alle persone, donne e uomini, che ho conosciuto in questi quasi due anni di incarico.»