Mercoledì 28 maggio a partire dalle 18,30, presso la sala congressi del #CICC della Grande Miniera Serbariu, Marino, Pino e Roberto, i componenti della band sulcitana “Intreccio”, hanno allietato, pur toccando un tema di profonda riflessione, la serata degli oltre 150 spettatori, che attendevano con grande entusiasmo e curiosità la presentazione del loro ultimo video dal titolo “Vorrei”.
L’esibizione degli Intreccio ha inizio con la proiezione di “Combattere”, il loro primo video, interamente girato all’interno di un capannone, ormai dismesso, della zona industriale di Portovesme. Tra gli applausi generali del pubblico presente in sala, c’è stato qualche momento di profonda commozione quando il cantante del gruppo, Marino Usai, ha voluto ricordare l’amico Nino Carrus, che è venuto a mancare di recente e che faceva parte della stessa band.
Come anticipato all’interno dell’evento creato su Facebook, il video lancia un messaggio molto “forte”, poiché fa esplicito riferimento al tema dei suicidi legati in modo inevitabile, direttamente o indirettamente, al tema della mancanza di posti di lavoro. L’incipit del video è caratterizzato dalla messa in atto dei tentativi di suicidio dei tre protagonisti, che sono proprio i tre componenti del gruppo musicale, per poi trovare un’ancora di salvezza nel desiderio di reagire, mosso dallo svolgersi di un corteo di manifestanti, che instillano un motto di reazione nell’animo di coloro che avevano deciso di rassegnarsi, decidendo di compiere l’estremo gesto.
Il tema del desiderio di riscatto, ha voluto evidenziare nel corso del dibattito il regista Bruno Mameli, è la molla che blocca il meccanismo perverso che porterebbe al suicidio; solo chi si sente parte di un gruppo e lotta per far sentire la propria voce può evitare il peggio: che venga messo in discussione il senso della propria vita.
La serata è stata patrocinata da CGIL, CISL e UIL, sotto il coordinamento del noto scrittore ed antropologo Giacomo Mameli, che non ha potuto fare a meno di evidenziare la bravura ed il continuo riferimento al tema della crisi industriale, che accompagna gli ultimi due video della nota band. Infatti, anche “Vorrei”, come “Combattere”, è principalmente incentrata sul problema della disoccupazione, legata in primis alla crisi del polo industriale di Portovesme. Proprio per questo, durante il dibattito svoltosi dopo l’esibizione, si sono susseguiti gli interventi di alcuni sindacalisti della ex Alcoa e dei tre Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, che hanno evidenziato le gravi ripercussioni sociali della crisi del territorio e il disagio psicologico che ne è conseguito per tanti lavoratori e per le loro famiglie.
«Giustamente – sostengono i segretari sindacali – tra i lavoratori regna la convinzione di dover rivendicare con forza la riapertura della loro fabbrica. Ci rammarichiamo e continuiamo a dare loro tutto il supporto necessario per la prosecuzione della lotta, che di recente, il 20 maggio ultimo scorso, ha portato alcuni di essi ad andare incontro alla condanna per interruzione di pubblico servizio, per il blocco dell’aeroporto di Cagliari Elmas».
Il tutto si è concluso con l’intervento del dott. Antonio Laddomada, che, in qualità di responsabile del reparto di psichiatria dell’ospedale Sirai di Carbonia, non ha potuto fare a meno di fornire i numeri allarmanti degli interventi di pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri, relativi a gravi situazioni di disagio psicologico, che troppo spesso sono causati dalla chiusura in sé di chi vive un trauma come quello della perdita di una persona cara, ma anche di una disagiata situazione economica e familiare conseguente alla perdita del posto di lavoro.
A questo punto, carissimi lettori, non ci resta che augurarvi buon ascolto e buona visione dell’ultimo video degli Intreccio, caricato sul web dal 29 maggio!
Elisabetta Fois
Segreteria CGIL Sulcis Iglesiente