Avviato il percorso di risanamento finanziario con fusione tra i consorzi di bonifica di Sardegna Meridionale, Cixerri e Basso Sulcis.
La prima delibera è relativa alla fusione fra i Consorzi della Sardegna Meridionale, del Cixerri e del Basso Sulcis. «Si è dato avvio a questo processo di fusione – ha spiegato la titolare dell’Agricoltura – nell’ottica di intraprendere un percorso di risanamento finanziario e di efficientamento dell’intero comparto, anche attraverso la revisione dell’attuale articolazione territoriale dei Consorzi di bonifica regionali. L’obiettivo della nostra azione è quello di tendere progressivamente alla sostenibilità dei costi della gestione irrigua a carico degli imprenditori agricoli, nell’interesse non solo della competitività delle aziende sarde ma della tutela degli stessi lavoratori dei Consorzi».
La scelta della fusione è nata anche dalla constatazione dell’insostenibilità funzionale e finanziaria nel breve e medio periodo delle due strutture minori del Basso Sulcis e, in condizioni di gravità inferiore, del Cixerri. Una razionalizzazione delle risorse che interviene perciò nell’accorpare enti in alcuni casi troppo piccoli, se si pensa che la superficie irrigata del Cixerri si attesta su 1.261 ettari mentre quella del Basso Sulcis in appena 971, contro i circa 15.000 ettari del Consorzio della Sardegna Meridionale. Sulla riforma hanno già espresso parere favorevole le associazioni agricole, che auspicano si tratti dell’avvio di un percorso di riordino complessivo del sistema regionale dei Consorzi di bonifica, con riduzioni nell’immediato dei costi dell’acqua. Oltre alle associazioni di categoria hanno espresso, su richiesta dell’assessore, parere favorevole i Comuni di Cagliari e Tratalias, contrari Siliqua e Domusnovas. La parola passa adesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della Commissione competente. L’unificazione delle gestioni sarà comunque un processo articolato sotto il profilo giuridico e amministrativo e che, così come prevede la legge, sarà condotto da un commissario straordinario specificamente indicato allo scopo.
Il secondo intervento deliberato venerdì riguarda la proroga delle gestioni commissariali dei Consorzi di bonifica della Sardegna Meridionale e del Basso Sulcis, e la proroga della nomina dei commissari straordinari: Giovanni Pilia per il primo ente e Antonio Loche per il secondo. «Questi rinnovi – ha osservato Falchi – accompagneranno i Consorzi sino all’avvio della fusione e saranno quindi validi solo per un breve lasso temporale, fino alla nomina dell’unico commissario straordinario che gestirà il percorso di fusione vero e proprio».
«Sempre nello spirito di attenzione alla razionalizzazione dei servizi e riduzione della spesa – ha detto l’assessore dell’Agricoltura -, le delibere di nomina dei commissari dei consorzi di bonifica, prese nel corso dell’anno, prevedevano il divieto di assunzione di nuovo personale da parte dei commissari. Con una delibera approvata venerdì è stata concessa una deroga per garantire la massima efficienza dei servizi erogati alle imprese agricole».
«Al fine di consentire ai Consorzi lo svolgimento di ulteriori funzioni, quali ad esempio la gestione del servizio di piena delle dighe – ha sottolineato ancora Elisabetta Falchi -, si è manifestata l’esigenza di prevedere la presenza di alcune figure professionali non esistenti oggi in pianta organica, con assunzioni a tempo determinato».