19 November, 2024
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Da domani, venerdì 7, a domenica 9 ottobre (dalle 14.30 alle 19.00; 8.30/-14.00 e 15.00-19.00; 8,30-15.00), la Cittadella dei musei – piazza Arsenale – ospita il convegno “Conoscere per comunicare. Strumenti e tecnologie open per l’analisi e la condivisione del patrimonio culturale e territoriale”. I lavori – curati dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio – coniugano per la prima volta gli incontri annuali di ArcheoFoss e dell’Associazione italiana per il software geografico libero GFoss.it.
Durante i tre giorni di lavoro verranno esplorate ed evidenziate le diverse possibilità di trattare le conoscenze del patrimonio culturale e territoriale con gli strumenti open source che rivestono un ruolo sempre più importante per acquisizione, gestione e valorizzazione dell’informazione culturale anche dal punto di vista territoriale e geografico.
Il workshop ArcheoFoss è alla sua nona edizione, dopo gli incontri nelle Università di Siena (2006), Padova (2008), Foggia (2011), Napoli (2012), Catania (2013), Verona (2014), Siena (2015), del gruppo ricerche di Genova (2007), nelle sedi del Cnr di Roma (2010) e della Soprintendenza speciale per i beni archeologici (Roma, 2011). Il GFoss Day è il principale evento organizzato dall’Associazione GFoss.it ed è stato celebrato e organizzato anche dagli atenei di Ancona, Bologna, Foggia e dalle regioni Emilia Romagna e Piemonte.

Il convegno – che si svolge al dipartimento di Storia, beni culturali e territorio –  dibatte di Sistemi e strumenti Floss (ricerca archeologica e relativa ai beni culturali e territoriali; gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, dei beni culturali e territoriali); Sistemi Floss di rappresentazione, analisi, condivisione e pubblicazione web di dati archeologici, dei beni culturali e territoriali; Progetti di apertura e divulgazione di dati archeologici e relativi ai beni culturali e territoriali; Casi di studio basati sull’utilizzo di software geografico libero per la creazione/distribuzione/diffusione di dati territoriali; Esperienze di condivisione, divulgazione ed apertura dei dati geografici: aspetti culturali, tecnologici e legali; Esperienze innovative delle istituzioni basate sull’utilizzo di software geografico libero e/o migrazioni da software proprietari e/o sistemi ibridi; CrowdMapping: esperienze di raccolta di dati georiferiti disponibili per il riuso (Vgi – Volunteered Geographic Information); Esperienze di creazione e riuso di Open data geografici. Il 9 ottobre si parla di Archeomapping party in città a cura di WikiMedia, dello staff del dipartimento (segreteria organizzativa coordinata dal professor Antonio M. Corda) e dell’associazione Sardina open data: si potrà sperimentare il funzionamento operativo e la creazione di contenuti open sulle piattaforme Wikipedia, Wikidata e Wikimedia Commons.