22 November, 2024
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Questa mattina i carabinieri della stazione di Sant’Antioco, coadiuvati dai colleghi delle stazioni dipendenti la Compagnia di Carbonia e da due unità cinofile del reparto “Cacciatori di Sardegna” e del Comando provinciale di Cagliari, a conclusione dell’operazione convenzionalmente denominata “Isola Bianca”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Tribunale di Cagliari, nei confronti di sei soggetti maggiorenni (di cui due misure in carcere, tre misure agli arresti domiciliari e una misura con obbligo di dimora), tutti residenti nei comuni di Sant’Antioco e Calasetta, ritenuti responsabili a vario titolo dei reti di “concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina e hashish – ed estorsione in concorso”. La complessa operazione, avviata dai carabinieri di Sant’Antioco nel mese di giugno 2016 e sviluppata con metodologie d’indagine tradizionali ed attività tecniche, trae origine da un’attenta azione di controllo del territorio da parte della stazione territorialmente competente, che ha consentito di appurare l’esistenza di un gruppo criminale (composto da soggetti maggiorenni residenti) che aveva posto in essere una sistematica attività di spaccio (essenzialmente cocaina ma anche hashish), anche verso minorenni, nelle principali piazze dei centri abitati di Sant’Antioco e Calasetta; più canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti; realizzato una serie di azioni violente (danneggiamenti gravi e lesioni personali), sia consumate che tentate, a causa di mancati pagamenti delle forniture di droga… «volevano in cambio il televisore oppure la mia autovettura».

Nel corso delle investigazioni, i militari approfondendo gli accertamenti, in particolare sulla “piazza” di Calasetta, hanno scoperto che il gruppo realizzava azioni eversive gravi verso i loro acquirenti, per recuperare i crediti di droga: nello specifico, sono state documentate violente aggressioni fisiche, il furto di un’autovettura con richiesta di danaro per la restituzione, danneggiamenti di porte ed oggetti delle abitazioni delle vittime e, in un caso, l’obbligo di stipulare un ingente finanziamento per estinguere un debito dello stupefacente.

L’operazione è stata ricostruita nel corso di una conferenza stampa, tenuta nei locali della Compagnia dei carabinieri di Carbonia, dal comandante della Compagnia Capitano Lucia Dilio, e dal comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Antioco, Antonio Manicone.

 

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Il comune di Sant’Antioco propone al ministero dell’Interno la concessione della “Ricompensa al Valore Civile” per il gesto di coraggio e alto senso civico compiuto da Daniele Protopapa e Giuseppe Pau, i due giovani che il 17 luglio scorso, in Piazza Umberto, a Sant’Antioco, con il loro intervento hanno scongiurato l’omicidio di una donna 66enne, colpita brutalmente con una roncola dal marito (l’uomo oggi è accusato di tentato omicidio).

Questa mattina, alla presenza del maresciallo dei carabinieri di Sant’Antioco, Antonio Manicone, il sindaco Ignazio Locci ha incontrato la donna ed i due giovani: «Quello accaduto il 17 luglio scorso è un fatto gravissimo – aggiunge Ignazio Locci – che non può essere cancellato in nessun modo: potremmo spendere mille parole ma non possiamo certo entrare nello stato d’animo della signora e della sua famiglia. Perché si tratta di tragedie che non finiscono con le dimissioni dall’ospedale. Ma ci rasserena sapere che la signora oggi stia meglio e abbia potuto incontrare i suoi soccorritori. Nella nostra comunità ci sono persone che non girano la faccia dall’altra parte e trovano il coraggio di intervenire, mettendo a rischio la propria vita: Daniele e Giuseppe, infatti, si trovavano nel luogo dell’accaduto per puro caso e, nonostante la pericolosità, non hanno esitato un attimo a correre in aiuto della vittima. Tengo a ringraziare anche l’Arma dei carabinieri, i cui uomini della stazione di Sant’Antioco sono intervenuti immediatamente».

Come è stato ribadito nell’incontro di questa mattina, l’intervento dei due giovani (Daniele Protopapa è nato a Patù, provincia di Lecce, ed è sottoufficiale della Guardia Costiera; Giuseppe Pau è un cittadino antiochense) è stato determinante: se non fosse stato per il loro eroico gesto, la vicenda sarebbe potuta trasformarsi nell’ennesimo femminicidio. Ecco perché il Maresciallo Manicone ed il sindaco Ignazio Locci hanno proposto, di comune accordo, la concessione della “Ricompensa al Valore Civile”. La documentazione è stata trasmessa alla Prefettura, a cui spettano le opportune valutazioni: «Siamo certi ci siano tutti i presupposti, ampiamente documentati dalla ricostruzione delle Forze dell’ordine e dalle immagini video, per concedere l’encomio civile ai due ragazzi – conclude il sindaco Ignazio Locci -. È una riconoscenza, che di fatto vale poco, ma che ha un infinito valore morale: ci auguriamo possa servire da esempio».

 

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, lo sportello antiviolenza e antistalking dei comuni dell’ambito Plus di Carbonia (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio). L’ìmportante traguardo raggiunto nel territorio del Sulcis Iglesiente, è stato ufficializzato nella Giornata contro la violenza sulle donne.

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda, e la presentazione, sono intervenuti Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco; Antonio Manicone, comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Antioco; Veronica Madau, commissario capo della Polizia di Stato a Iglesias ed attualmente in servizio temporaneamente anche a Carbonia; Raffaella Longobardi, medico, psicologa e psicoterapista, dirigente dell’ufficio sanitario di Cagliari; Silvana Migoni, presidente dell’associazione “Donne al traguardo”; e Maria Mameli, psicologa, coordinatrice dello Sportello Antiviolenza e Antistalking.

Hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di numerosi comuni aderenti al Plus di Carbonia e i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Ignazio Locci.

Pubblichiamo gli interventi di Katia Puddu, Antonio Manicone, Veronica Madau e Silvana Migoni, registrati nel corso del convegno.

convegno-sulla-violenza-contro-le-donne scarpe-rosse

moderatrice-del-convegno mario-corongiu mariella-pireddaautomezzo-polizia-copia