16 November, 2024
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Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha acquisito la collezione mineralogica “Antonio Manunta”, una delle più importanti e prestigiose raccolte di minerali della Sardegna dichiarata d’interesse culturale particolarmente importante con Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Con la firma dell’atto di acquisizione, il Parco Geominerario porta a compimento un lungo iter procedurale, che ha visto il coinvolgimento di autorevoli esperti ed accurate perizie, in base alle quali è stato accertato il grande valore dei reperti mineralogici raccolti.

A realizzare l’importante collezione è stato il signor Antonio Manunta, competente appassionato di mineralogia, che in oltre 60 anni di ricerche ha individuato, selezionato e raccolto una eccezionale quantità di pezzi, unici per bellezza e rarità.

La raccolta consta di 4.621 campioni di splendidi minerali, che raccontano la storia geologica della Sardegna e della sua passata attività estrattiva. In buona parte, provengono dalle aree del Sulcis-Iglesiente, Arburese-Guspinese e del Sarrabus-Gerrei.

«Per il Parco Geominerario è un’acquisizione di notevole importanza che, oltre a salvaguardare e dare adeguata valorizzazione ad un bene identitario del patrimonio mineralogico sardo, costituisce un valore aggiunto per il patrimonio dell’ente, da preservare e rendere fruibile alle future generazioni», ha dichiarato il Commissario straordinario del Parco Geominerario, Elisabetta Anna Castelli.

«La collezione Manunta, oltre al suo grande valore intrinseco, rappresenta il primo bene acquisito in proprietà dal Parco Geominerario, a cui farà seguito un’accurata gestione, dalla custodia fino alla predisposizione di un’adeguata sede espositiva per l’apertura al pubblico», ha aggiunto il Direttore del Parco Geominerario, Ciro Pignatelli.

«Grazie al Parco Geominerario della Sardegna, sono felice che la mia collezione potrà finalmente essere ben valorizzata e resa disponibile al pubblico», ha detto il Signor Antonio Manunta.

 

Il dirigente scolastico del’I.I.S. IT Minerario “Giorgio Asproni” – ITCG “Enrico Fermi” di Iglesias, prof. Alessio Carpino, ha proiettato il proprio lavoro per creare le condizioni minime necessarie atte a raggiungere l’obiettivo che la famosa collezione mineralogica “Antonio Manunta”, un’eccellenza internazionale, potesse essere esposta nel comune di Iglesias all’interno dell’area museale della sede scolastica storica di via Roma, il prestigioso Istituto Minerario, al cui interno gli studenti svolgono attività didattica laboratoriale.
Per portare a compimento tale ambizioso tentativo, il dirigente scolastico ha promosso un accordo quadro con provincia del Sud Sardegna, comune di Iglesias e Consorzio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, Ente che, recentemente, ha acquistato la raccolta. L’incontro tra le parti è previsto per il 9 maggio.

«La disponibilità dell’Istituto  si legge in una notavuole essere un contributo all’arricchimento sociale-culturale-economico di Iglesias contendendo i 4621 esemplari di minerali ad altri siti espositivi.»

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Dopo le infuocate polemiche a nota stampa, ove è prevalsa la mera volontà di additare il Parco Geominerario, irresponsabile, per il non acquisto della raccolta dei minerali più nota come “Collezione Manunta“, senza porsi minimamente il dubbio, se a fronte delle resistenze del Consiglio direttivo di deliberarne l’acquisto, vi fosse una “ragion di stato” che potesse impedirlo.

In più occasioni si è cercato di far capire che l’uso delle risorse pubbliche, anche per l’acquisto di beni importanti per la collettività, deve esser fatto seguendo i crismi della legalità, pena l’obbligo di rifondere lo Stato, da parte dei componenti il Consiglio direttivo, del danno subito.

Quest’ultimo elemento per molti marginale, era l’argine all’agire, in quanto, si forzava l’acquisto di una raccolta di minerali, pur importante ed unica a detta di tutti, ma in mano ad un privato e non certificata.

Elementi ribaditi più volte, non ultimo nell’incontro del 18 dicembre 2018, promosso dalle Associazioni mineralogiche della Sardegna, ove il Parco, onde superare i dubbi del Consiglio Direttivo, assunse l’impegno di chiedere, al ministero vigilante dell’Ambiente ed al ministero dei Beni Culturali, titolare della tutela del patrimonio culturale, delucidazioni nel merito.

Atti immediatamente posti in essere con le rispettive comunicazioni.

L’Unesco ed il Ministero vigilante, non risposero mai alle note, mentre lo fece il ministero dei Beni culturali che incaricava la soprintendenza di Cagliari a verificare il caso.

Subito la soprintendente, dott.ssa Maura Picciau, convocò il Presidente, che ebbe modo di rappresentarle le problematiche del caso ed i dubbi del Consiglio direttivo, avviando, d’intesa con il Parco, procedure ed azioni che hanno portato nei giorni scorsi all’importante pronunciamento del Mibact.

In data 16 gennaio 2020 il ministero inviava al sig. Manunta e per conoscenza al Parco, il decreto di tutela diretta, ai sensi del D. Lgs. n. 42/2004, con la seguente motivazione:

«I beni minerari mobili individuati come “collezione mineralogica Antonio Manunta”, composta da 4.621 esemplari, come analiticamente descritti nella Relazione tecnico-scientifica allegata, sono dichiarati di interesse culturale particolarmente importante ai sensi dell’art. 10, comma 3, lett. d) del Codice dei Beni culturali, e sono dichiarati altresì di eccezionale interesse, come complesso, ai sensi dell’art. 10, comma 3 lettera e) del medesimo Codice dei Beni culturali, per motivi importanti in premessa e più ampiamente espressi nella Relazione tecnico-scientifica; i suddetti beni sono quindi sottoposti a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Codice.»

Questo nuovo stato della raccolta di minerali del sig. Manunta, oggi tutelata e classificata dal ministero dei Beni culturali, come “Collezione mineralogica Antonio Manunta”, ha dato motivo al Consiglio direttivo del Parco di procedere al riesame della proposta del sig. Manunta e nelle more di scadenza (30 giorni) di un possibile ricorso, il Parco ha già sentito il sig. Manunta e nella seduta del Consiglio del 7 febbraio scorso, ha deliberato il  parere favorevole all’acquisizione.

Ora il sig. Manunta dovrà comunicare al Ministero la volontà di cedere al Parco la sua collezione, a titolo gratuito oppure oneroso, ed in tal caso comunicarne il valore, in quanto il Ministero, con il decreto di tutela, è titolare del diritto di prelazione.

Prof. Tarcisio Agus

Presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna