22 November, 2024
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Anche lo stilista algherese Antonio Marras sposa Tramonti, il progetto che da domani (venerdì 5 giugno) vedrà il giovane cagliaritano Francesco Accardo attraversare il Bel Paese in bicicletta per documentare l’Italia post quarantena.

In vista del viaggio, il creatore di moda ha regalato a Francesco magliette, mascherine e camicie da lui disegnate, da usare durante la traversata.

Plausi al progetto arrivano anche dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, che oggi nel Palazzo Bacaredda ha incontrato il giovane per un saluto e un in bocca al lupo prima della partenza.

Francesco Accardo, 30 anni, ingegnere trasportista, operatore culturale e direttore della Fondazione Siotto, si imbarcherà domani alle 19,30 dal porto di Cagliari con destinazione Palermo, prima tappa del viaggio. E’ qui che sabato, poco dopo il suo arrivo, incontrerà i vertici del Comando regionale dei Carabinieri a cui regalerà un calendario dell’Arma scritto in sardo, pubblicazione che ormai da dieci anni è curata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto promotrice di Tramonti.

Il viaggio del giovane andrà avanti per circa un mese: tappa finale sarà la Valle Aurina, in Alto Adige, luogo del cuore di Francesco.

L’intero itinerario sarà documentato sui social attraverso video, foto e parole, in un’impresa che punta a promuovere il turismo intra e interregionale nella maniera più sostenibile possibile, un’idea di viaggio ad impatto zero e un ritorno al legame tra l’uomo e il territorio in cui vive e si muove, alla riscoperta della lentezza e dei mezzi semplici.

Il resto dipenderà soprattutto della partecipazione collettiva a questa grande sfida: sul profilo Facebookvagnerlove1989 e su quello Instagram frasquito_de_bobadilla volta per volta Francesco Accardo annuncerà le diverse tappe, chiedendo a chi lo segue consigli su dove mangiare, dormire e che cosa vedere. Giorno per giorno racconterà anche, attraverso video, foto e parole le sue impressioni suoi luoghi visitati e le persone incontrate. C’è anche un hashtag: #progettotramonti

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L’Hotel Abi d’Oru, 5 stelle sulla celebre spiaggia di Marinella a Porto Rotondo, riapre venerdì 26 giugno con 70 camere delle 140 disponibili, ricreando l’atmosfera intima di un boutique hotel pur conservando gli ambienti di un grande resort.

Raddoppiano gli spazi, i servizi e l’attenzione al benessere degli ospiti, per una vacanza serena e in totale sicurezza.

«Non solo vogliamo garantire la nostra accoglienza così com’è stato negli ultimi 57 anniafferma Alessandro Convertino, General Manager dell’Abi d’Oru – ma puntiamo a rafforzare la qualità dei servizi e a migliorare l’esperienza dei nostri ospiti, così che possano godersi una vacanza tranquilla e spensierata.»

L’albergo ha adottato misure straordinarie per la tutela della salute del personale e dei clienti dall’arrivo in aeroporto e durante tutta la permanenza, senza tuttavia perdere lo stile ed il clima di vacanza che da sempre si respira all’Hotel Abi d’Oru.

«Sarà un’estate come quelle di una volta, più esclusivaprosegue Alessandro Convertinoper chi ama veramente la Sardegna, tra le regioni meno colpite dall’emergenza sanitaria. Abbiamo la fortuna di offrire ambienti ampi e 5 ettari di giardini con piante di mirto, rosmarino, lavanda, lentisco ed altre essenze mediterranee: ognuno avrà il suo spazio per praticare yoga in riva al mare o sotto gli ulivi, allenarsi all’aria aperta o semplicemente rilassarsi in spiaggia o a bordo piscina.»

Tutto è pensato perché la vacanza possa essere un’esperienza piacevole e di svago, e anche le misure di sicurezza sono un’opportunità per offrire nuovi servizi agli ospiti. Il personale è dotato di mascherine abbinate alle divise disegnate da Antonio Marras per tutti i reparti. Ai piccoli invece pensa l’artista pop Bob Marongiu che sulle mascherine porta l’allegria degli animali rappresentati nei suoi dipinti, come l’ape simbolo dell’Abi Kid’s Club.

Gli ospiti possono effettuare il check-in online da casa e dirigersi direttamente in camera oppure possono farlo come da tradizione sulla terrazza vista mare. In entrambi i casi troveranno un cocktail di benvenuto e tutti gli accessori per una vacanza in sicurezza.

Le comunicazioni durante il soggiorno potranno essere effettuate tramite l’app dell’albergo, che consente tra l’altro di consultare i menu e prenotare i tavoli dei ristoranti e richiedere informazioni ai concierge evitando contatti superflui con il personale.

Nei 3 bar e nei 3 ristoranti dell’albergo, di cui uno direttamente sulla spiaggia, è garantito il distanziamento tra i tavoli e chi lo desidera potrà cenare in camera in assoluto relax.

In spiaggia, fiore all’occhiello dell’Abi d’Oru, gli ombrelloni sono distanziati ben 4,5 metri e verrà potenziato il “beach service” per gustare insalate, bevande, aperitivi e merende direttamente sotto l’ombrellone.

Comfort e sicurezza anche alla Spa dove l’accesso alla sala relax e alla zona umida è possibile solo su prenotazione. I protocolli sanitari sono rigidi come sempre, con disinfezione prima e dopo ogni trattamento.

L’albergo ha inoltre aderito al progetto Sardegna Isola Sicura, un tavolo di lavoro dei maggiori rappresentanti della filiera turistica sarda: aeroporti, società private di trasporto e gran parte dei principali gruppi alberghieri, con l’obiettivo di elaborare un protocollo comune di best practice per offrire agli ospiti serene vacanze estive.

L’Hotel Abi D’Oru apre nel 1963, a pochi chilometri dalla Costa Smeralda che nasce proprio in quegli anni, per volere del conte Vittorio Cini, patron di Ciga Hotels e mecenate italiano. Il Conte affida il disegno dell’Abi D’Oru a Simon Mossa, il noto architetto, politologo e scrittore sardo che fa parte anche del primo comitato di architettura voluto da S.A. l’Aga Khan per creare e delimitare lo stile architettonico della Costa Smeralda.

Simon Mossa disegna un albergo il cui schema ripete quello degli esagoni degli alveari: un progetto talmente originale da essere pubblicato sulle riviste di architettura più importanti di quegli anni.

L’albergo dispone di 140 tra camere, junior suite e suite, quasi tutte con vista sul Golfo di Marinella a Porto Rotondo. Solo la grande piscina riscaldata, il giardino privato e un laghetto naturale separano le stanze dell’Abi d’Oru dalla spiaggia, che ha una vasta area riservata agli  ospiti dell’albergo. Agli amanti dello sport l’albergo offre 2 campi da tennis, 1 campo da calcio a cinque, un campo da pallavolo e numerose opzioni per gli sport d’acqua.

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Dai racconti di Tonino Oppes sulle leggende della tradizione alle più divertenti attività per bambini, per poi toccare temi di forte curiosità che spaziano dall’esoterismo all’esorcismo e concludere con l’ufologia. Un ricco calendario di attività è in programma nelle biblioteche di Torralba e Bonnanaro con l’arrivo del periodo natalizio, grazie al lavoro pianificato dalla cooperativa Artemisia in collaborazione con le Amministrazioni comunali dei due centri del Meilogu.

Si inizia il 2 dicembre a Bonnanaro, alle 17.00 con “Invito alle storie: laboratorio di letture animate e narrazioni fantastiche” per i bambini della scuola primaria, svolto in collaborazione con l’associazione culturale “Incoro” di Guspini. In concomitanza sarà allestita una mostra che resterà in biblioteca sino al 16 dicembre, data del secondo incontro con i bambini.

Si prosegue poi il 4 dicembre alle 17.30, nei locali del vecchio municipio di Bonnanaro, con la presentazione dei libri di Tonino Oppes “Leggende sarde al chiaro di luna” e “La voce del Leccio”. Interverranno per l’occasione il sindaco Antonio Marras, il presidente Anci Sardegna, Emiliano Deiana, e il presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu, Silvanu Arru.

Il 9 dicembre, alle 17.00, le attività si spostano nella biblioteca di Torralba per il laboratorio “Decoriamo il nostro albero di natale” dedicato ai bambini della scuola Primaria, nel quale l’insegnante Claudia Chelo guiderà i giovani artisti nel realizzare simpatici decori artigianali natalizi. Lo stesso laboratorio sarà replicato il 12 dicembre, alle 17.00, nella biblioteca di Bonnanaro.

Per i bambini delle classi 3ª, 4ª e 5ª della scuola primaria, il 10 dicembre, alle 17.00, Bonnanaro accoglierà l’evento “Invito alle storie: Non chiamatemi Pescecane”, il libro ed i burattini di Fabio Pisu, ancora in collaborazione con “Incoro” di Guspini.

Sempre a Bonnanaro, l’11 dicembre alle 17.45 nei locali del centro sociale, si terrà la conferenza educativa “Le 7 P, gli ostacoli alla relazione educativa e di insegnamento” a cura di Lorenzo Braina, iniziativa rivolta a genitori, operatori sociali e culturali, insegnanti ed educatori. Si affronteranno le grandi modalità relazionali che possono ostacolare la costruzione di un legame educativo e di insegnamento.

Il 13 dicembre alle 18.30, nei locali del centro sociale di Torralba, don Gianni Sini, esorcista della Diocesi di Tempio-Ampurias, presenterà il suo nuovo libro “Io e Satana, un esorcista risponde alle nostre domande” dialogherà con l’autore Stefano Bugini.

Il giorno 18 dicembre i bambini e i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di entrambi i comuni saranno accolti dal Teatro Ferroviario di Sassari per assistere alla rappresentazione “Peter Pan” della compagnia La Botte ed il Cilindro, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Thiesi.

In chiusura, il 20 dicembre a Torralba, si parla di ufologia: alle 18.30, nei locali del centro sociale, lo scrittore Pierluigi Ribichesu presenta il suo libro “Trattato X”, nel quale indaga le possibilità di altre forme di vita nell’universo. Sarà un confronto a due voci con l’ufologo Antonio Bassu.

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Tutto pronto per la nuova edizione di “Cinema delle terre del mare – Festival itinerante per cinefili in movimento”, l’evento realizzato dalla Società Umanitaria di Alghero in collaborazione con l’assessorato regionale alla Cultura, il Comune di Alghero e la Fondazione Alghero, e con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

Primo appuntamento sabato 27 luglio, ad Alghero, con l’anteprima dell’edizione 2019 del festival.

A partire dalle 21,30, la piazza della Juharia si trasforma in una scatola magica capace di riportare il pubblico indietro nel tempo. Grazie all’installazione ideata e curata dal giovane scenografo, regista, costumista e performer Marco Velli, sarà possibile entrare nel mondo in bianco e nero di Charlie Chaplin, in particolare dentro il più lucido, profetico, tenero e amaro dei suoi film, Tempi Moderni.

Marco Velli – laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, collabora agli allestimenti di importanti spettacoli teatrali rappresentati in tutta Italia, e con artisti del calibro di Antonio Marras, Lella Costa e Marco Baliani – ha immaginato una scenografia ispirata a quella originale del film, essenziale per esprimere il messaggio d’amore di Chaplin nei confronti dell’uomo, contro la società e le sue macchine: l’eterna lotta tra gli uomini e gli oggetti è esasperata dalla presenza ingombrante degli ingranaggi, che nel film sono sia il punto di partenza per gli slanci comici di Charlot, sia il simbolo del pericolo che incombe.

Dentro questo microcosmo in bianco e nero, la proiezione sarà preceduta dall’omaggio in musica all’estetica di Chaplin a cura di Raimondo Dore, polistrumentista e compositore che ha collaborato con molti grandi della musica classica e del jazz. Dore – che ha composto ed eseguito colonne sonore per documentari RAI e per il corto “I Sentieri della foresta” – troverà al pianoforte temi nuovi per rispecchiarsi dentro il delicato intrigo del film, che più di tutti ha saputo anticipare la spietatezza dell’epoca moderna.

Una grande sarabanda dello spirito umano fatta di gioie, di cadute e dell’intensità della bellezza del vivere.

Da martedì 30 luglio a giovedì 9 agosto la nuova edizione del festival.

Archiviata l’anteprima di sabato, l’appuntamento con Cinema delle terre del mare è per martedì 30 luglio, giorno del taglio del nastro per questa nuova edizione, che andrà in scena tutte le sere sino a venerdì 9 agosto.

Ben 12 giorni di festival su spiagge mozzafiato e altri luoghi incantevoli, con pellicole indipendenti, grandi classici, b-movies e proiezioni per ragazzi, per un totale di 26 film da tutto il mondo, con anteprime regionali e nazionali, circa 40 ospiti italiani e internazionali. E ancora tavole rotonde, il grande fumetto contemporaneo, concerti e dj set d’autore negli scenari più suggestivi della Riviera del Corallo.

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E’ giunta alla IV edizione, il “Bosa Beer Fest”, manifestazione brassicola regionale della Sardegna che i prossimi 24 e 25 aprile porterà nelle strade e nelle piazze della cittadina della Planargia 21 birrifici, di cui 15 sardi, 5 del resto d’Italia e 1 catalano, oltre 100 tipi di birre, prodotti agrogastronomici regionali e internazionali e programmi di intrattenimento per adulti e bambini.

L’appuntamento è stato presentato questa mattina a Cagliari dall’Associazione Culturale Sardinia4all, organizzatrice e curatrice dell’evento, dalla Conad, main sponsor, e da Confartigianato Imprese Sardegna, partner dell’evento, insieme ai consiglieri regionali Paolo Truzzu, Lugi Crisponi ed Alfonso Marras.

Martedì 24 la due giorni verrà aperta dal convegno internazionale sulla birra dal titolo “La birra artigianale in Sardegna nello studio dei ricercatori della Newcastle Business School”. Alle 10.30, presso il Museo delle Conce, via ai lavori con l’introduzione di Giampiero Carta, Responsabile Comunicazione Sardinia4All cui seguiranno gli interventi di Ignazio Cabras, docente di Business e Sviluppo Economico a Newcastle Business School, Northumbria University (Regno Unito), Stefano Mameli, segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Paolo Truzzu, Luigi Crisponi ed Alfonso Marras, consiglieri regionali della Sardegna.

Il 25 aprile, sempre al Museo delle Conce, dalle 17.30, presentazione del libro “Leggende Rossoblu” di Vittorio Sanna. L’autore conversa con Sandro Angioni.

Per i più piccoli saranno a disposizione il “Conad Children Village” e il “Bosa Beer Circus” con animazioni e giocoleria, i “live” allieteranno i presenti dal pomeriggio fino alla sera mentre la disco music Molella e di Sonik farà ballare giovani e adulti.

I visitatori, per la prima volta, a Bosa potranno usufruire del Biglietto Unico per visitare chiese e musei della città grazie alla partnership tra Bosa Beer Fest e le Coop. La Memoria Storica e L’Antico Tesoro.

Come nelle altre edizioni, a disposizione anche numerose strutture ricettive e la possibilità di praticare lo Yoga&Beer, escursioni in barca ed in Sup sul fiume Temo e due grandi spettacoli di musica e luci proprio in mezzo al fiume.

30 imprese, tanti dipendenti, un prodotto artigiano di elevata qualità e notevole varietà, grande entusiasmo. E’ questo il “mondo” delle imprese birrarie della Sardegna, cresciuto di ben 17 unità in soli 5 anni. Delle 30 realtà, 6 gestite da under 35 e 2 da donne, 12 si trovano in provincia di Cagliari, 7 ciascuna in quelle di Nuoro e di Sassari e 4 a Oristano.

«Come certificano i recenti dati – affermano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli, presidente ed il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – il settore nell’Isola cresce di giorno in giorno. Un mondo, quello dei piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigianiQuindi – aggiungono il presidente ed il segretario – un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato Imprese Sardegna ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienzialeNell’ultima Manovra finanziaria regionale – sottolineano Antonio Matzutzi e Stefano Mameli – anche la politica sarda ha certificato l’importanza delle imprese birrarie della Sardegna, approvando un emendamento, proposto dall’onorevole Truzzu, che stanzia 100mila euro per l’abbattimento di una quota di Accise. Anche questi segnali da parte della Regione – concludono il presidente ed il segretario – confermano come queste realtà rappresentino una eccellenza artigianale della nostra isola che va tutelata, valorizzata e supportata nella ricerca di nuovi mercati nazionali e internazionali, guardando oltre la produzione territoriale».

«Oltre al divertimento e alla degustazione della birra – affermano Antonio Marras e Giampiero Carta, rispettivamente presidente e responsabile della comunicazione dell’associazione Sardinia4all, esponendo il programma della 2 giorni – quest’anno vogliamo promuovere la birra come attività imprenditoriale. Per questo, da parte delle imprese produttrici, crediamo possa essere importante la partecipazione al convegno della mattina del 24, nel quale presenteremo uno studio condotto dai ricercatori della Newcastle Business School (Northumbria Univeristy) con l’intento di esplorare e analizzare lo sviluppo dei microbirrifici e delle birrerie artigianali in aree a forte vocazione e tradizione vitivinicola quali la SardegnaTramite focus groups con imprenditori locali – aggiungono Marras e Carta – ricercatori hanno analizzato i rischi e le opportunità d’impresa delle aziende brassicole sarde, il loro impatto sulle comunità locali nella creazione di opportunità economiche e nel promuovere il turismo, e altri aspetti riguardanti competizione/cooperazione con aziende vitivinicole operanti nel territorio. La birra può avere un impatto significativo in Sardegna – concludono i due organizzatori della Manifestazione – e offrire terreno fertile per varie attività economiche, nonché diventare incubatori importanti per lo sviluppo delle relazioni umane e del social networking. Lo studio intende colmare il vuoto di conoscenza, identificando e studiando i birrifici artigianali sardi come un importante esempio in un mercato tradizionalmente dominato dal vino

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L’associazione culturale Sardinia4all presenterà domani, 12 aprile, in una conferenza stampa, nella sala gruppi del Consiglio regionale, il “Bosa Beer Fest 2018”, in programma il 24 e 25 aprile.

Il festival quest’anno prevede un convegno internazionale sulla birra, la presenza di 21 birrifici sardi, nazionali e internazionali, eventi gourmet, eventi live e numerose altre attività legate al mondo della birra.

Parteciperanno: Antonio Marras, presidente Sardinia4All, organizzatore dell’evento; Giampiero Carta, responsabile Comunicazione Sardinia4All; Stefano Mameli e Antonio Matzutzi, Confartigianato Imprese Sardegna partner dell’evento; Franco Fois, responsabile Conad – main sponsor dell’evento; e, infine, i consiglieri regionali Paolo Truzzu, Luigi Crisponi ed Alfonso Marras.

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«Ha un senso un’altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto se questa si consuma nella città più bella dell’isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica. E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale.»

Così Paolo Fresu nelle righe introduttive della sua presentazione della prima edizione di JazzAlguer, rassegna in programma ad Alghero a partire dal prossimo 23 dicembre, di cui il trombettista firma la direzione artistica: un gustoso cartellone di concerti e altri appuntamenti che si succederanno con cadenza mensile (e quasi sempre di sabato) fino a luglio, trovando una cornice di volta in volta diversa in alcuni dei luoghi notevoli della cittadina catalana: il Teatro Civico, la Cattedrale , le chiese di San Francesco e di San Michele, lo slargo de Lo Quarter, i bastioni cinquecenteschi della Muralla e, fuoriporta, le tenute della storica cantina Sella&Mosca e l’ex colonia penale di Tramariglio, sede del Parco di Porto Conte.

In arrivo nomi di primo piano della scena jazzistica nazionale e internazionale: lo stesso Paolo Fresu con il Laudario di Cortona arrangiato insieme al bandoneonista Daniele di Bonaventura ed eseguito in quartetto insieme all’Orchestra da Camera di Perugia e al Gruppo vocale Armonioso incanto: Filomena Campus, la cantante sarda trapiantata da tempo a Londra, con il suo quartetto inglese; il pianista Enrico Pieranunzi in solo tra jazz e classica; una formazione storica come i Cadmo, attesi per una reunion, dopo tanti anni, in un concerto unico proprio nella cittadina dove videro la luce nel lontano 1973; il progetto “Trigono” che riunisce il contrabbassista Marco Bardoscia, il quartetto d’archi Alborada e la pianista Rita Marcotulli. Serata all’insegna delle voci con Eugenio Finardi e con la cantante Franca Masu, prima del gran finale, il 21 luglio, con il grande sassofonista norvegese Jan Garbarek e il suo gruppo.

Fra tanti nomi noti, ci sarà spazio anche per i talenti emergenti con un apposito contest dedicato alle giovani formazioni europee e in particolare dell’area mediterranea. JazzAlguer parteciperà inoltre alla giornata internazionale del jazz, l’appuntamento annuale del 30 aprile, istituito dall’UNESCO. 

Tanta musica da ascoltare, dunque, ma anche momenti di incontro per il pubblico con i protagonisti dei concerti. Perché JazzAlguer vuole essere una rassegna rivolta a tutti, come suggerisce il sottotitolo della manifestazione, “Música per tots”, e come si addice a una città che si affaccia sul mare, ponte di giunzione tra Africa e Europa, tra Spagna e Italia, aperta agli incontri e allo scambio: prerogative che stanno alla base della storia e della filosofia anche del jazz.

Eugenio Finardi

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«Ha un senso un’altra rassegna di jazz in Sardegna? Crediamo di sì. Soprattutto, se questa si consuma nella città più bella dell’isola. Città catalana che offre non solo spiagge incontaminate e natura selvaggia ma anche un centro storico vivo e una lingua arcaica. E ha un senso se ciò avviene coinvolgendo le migliori menti creative della città. Costruendo così una serie di eventi di respiro internazionale, collocandoli in un momento diverso rispetto alla ricca proposta estiva e incentivando la destagionalizzazione turistica e culturale.»

Così Paolo Fresu nelle righe introduttive della sua presentazione di JazzAlguer, nascente rassegna di cui il trombettista sardo, icona del jazz italiano nel mondo, firma la direzione artistica, in programma ad Alghero, a partire dal prossimo 23 dicembre: un gustoso cartellone di concerti e altri appuntamenti che si succederanno con cadenza mensile fino alla data conclusiva del 21 luglio. Protagonisti nomi di primo piano della scena jazzistica contemporanea ma anche la stessa città catalana che, con i suoi scorci, la sua architettura, le sue tradizioni, i suoi luoghi notevoli, offrirà una cornice di volta in volta diversa ma sempre affascinante alle loro esibizioni. Una rassegna di jazz, ma rivolta a tutti, come suggerisce il sottotitolo della manifestazione, “Música per tots”, e come si addice a una città che si affaccia sul mare, aperta agli incontri e allo scambio: prerogative che stanno alla base della storia e della filosofia dello stesso jazz.

Promossa dall’associazione culturale Bayou Club-Events con il contributo del comune di Alghero, della Fondazione di Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari e della Fondazione META, con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna e del Banco di Sardegna, la prima edizione di JazzAlguer verrà presentata alla stampa mercoledì 6 dicembre presso le tenute della storica cantina Sella&Mosca, sponsor della manifestazione, in località I Piani, nei pressi di Alghero (Strada Provinciale 42, chilometro 20-21).

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle ore 11.00, interverranno il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’assessore del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna Barbara Argiolas, la vicepresidente della Fondazione di Sardegna Angela Mameli, Antonio Posadinu, direttore relazioni esterne di Sella&Mosca, il presidente della Camera di Commercio di Sassari Gavino Sini, lo stilista Antonio Marras e il direttore artistico della rassegna Paolo Fresu.

 

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E’ stato presentato stamane a Cagliari il 100° Giro d’Italia, al via venerdì da Alghero.
«La partenza del Giro d’Italia è un’occasione straordinaria per mostrare al grande pubblico la bellezza della Sardegna più nota, ma anche l’enorme fascino di quella meno conosciuta». Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato la grande partenza del Giro 100 dalla Sardegna, presentata oggi a Cagliari dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas e dai rappresentanti delle città tappa.
Saranno tre le tappe nell’isola per le 22 squadre partecipanti: la prima, il 5 maggio, da Alghero a Olbia; la seconda, il 6, da Olbia a Tortolì; infine la gara dalla città ogliastrina a Cagliari, il 7 maggio. «L’imponente copertura mediatica porterà le immagini del Giro nelle case degli appassionati di sport di 190 Paesi, che mentre seguono la gara potranno ammirare la ricchezza del nostro ambiente. Il cicloturismo ha grandi potenzialità e stiamo investendo molto in questo settore, sapendo bene che i percorsi della bicicletta permettono uno sguardo privilegiato sul paesaggio. Come ho già avuto modo di dire – conclude Francesco Pigliaru -, mi piace pensare che i ciclisti di tante parti del mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino della Sardegna e abbiano voglia di scoprirla pedalando».
«Un investimento a lunga gittata – secondo Barbara Argiolas – il più importante evento ospitato in Sardegna e può tracciare la strada futura nell’ambito del turismo che vogliamo sviluppare in Sardegna e del coinvolgimento delle comunità locali. È un investimento importante, visto che la Regione sta spendendo circa 4,5 milioni di euro ma che garantisce una visibilità senza precedenti all’Isola: basti pensare alle 150 ore di diretta Rai sui vari canali e ai circa 300 giornalisti accreditati. E il rientro di questo investimento, che non è pensato per un evento spot ma è simbolo di un nuovo approccio culturale al turismo in Sardegna, non verrà valutato solo nei 4 giorni in cui la corsa rosa attraverserà l’isola da nord a sud ma nella sua coda lunga, negli effetti futuri a medio-lungo periodo e nelle sue capacità propulsive che monitoreremo.»
«Manifestazioni di questo genere – ha detto ancora l’assessore Argiolas – rientrano in un piano d’azione strategico e articolato, in linea con il modello regionale di sviluppo sostenibile, di tutela del paesaggio, di qualità della vita in Sardegna, di valorizzazione di nuovi temi vacanza alternativi e complementari al marino-balneare. La mobilità sostenibile e le ciclovie sono parte integrante di questo approccio, che la Giunta ritiene assolutamente strategico: sono stati stanziati 15 milioni di euro per rinnovare e ampliare la rete ciclabile regionale, ma questo è solo parte del lavoro che va completato con una nuova attività di marketing e promozione per il turismo lento, di esperienza, col quale possiamo allungare la stagione in Sardegna ai mesi spalla.»
Sinergia con istituzioni e enti locali. Dall’esponente della Giunta, un plauso alla collaborazione tra Regione, Comuni e istituzioni coinvolte: «Portare il Giro in Sardegna è stata una sfida per la Regione, ma lo è stata anche per i Comuni coinvolti, sia dal punto di vista finanziario sia da quello delle risorse umane. Ma questo Giro in Sardegna parte dal basso, parte dalle comunità locali che si sono mobilitate per presentarsi al meglio e dagli studenti, che parteciperanno in massa alle iniziative legate al Giro grazie al coinvolgimento delle scuole. Questo aspetto è particolarmente importante: invitiamo le nuove generazioni a impossessarsi degli spazi pubblici». Infine, un saluto a Fabio Aru, assente dalla competizione: «Siamo dispiaciuti per l’assenza di Aru e addolorati per l’enorme tragedia che ha colpito la sua squadra, ma sono sicura che i tifosi sardi non faranno mancare il calore nei confronti della squadra di un atleta simbolo della Sardegna». 
Il coinvolgimento dei territori. La parte sportiva delle tre tappe è stata illustrata da Roberto Salamini e Giusy Virreli di RCS Sport, in videocollegamento da Alghero. Ai rappresentanti dei Comuni tappa il compito invece di presentare il ricco calendario di eventi messo in piedi per accompagnare il viaggio della carovana del Giro d’Italia. Il sindaco di Alghero Mario Bruno ha messo l’accento sulla «fortissima attesa della città e sulla grande partecipazione della cittadinanza all’accoglienza della corsa rosa: tanti i volontari coinvolti per l’inaugurazione ideata dallo stilista Antonio Marras». Per l’assessore del Turismo del comune di Olbia Marco Balata, «l’elemento da sottolineare è la sinergia con gli altri sindaci e l’unità di intenti al di là dei colori politici per dare un’immagine vincente della Sardegna». Infine, l’assessore dello Sport del comune di Cagliari Yuri Marcialis ha evidenziato come «l’arrivo a Cagliari della terza tappa è il coronamento del lavoro fatto in questi anni, incentrato sulla vivibilità e ciclabilità della città, che porterà ricadute non solo sportiva e di immagine ma anche di sensibilizzazione dei più giovani».

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E’ stato presentato questa mattina, a Cagliari, il Bosa Beer Fest 2017. Una città palcoscenico, Bosa, quattro giornate dedicate interamente alla birra, un convegno internazionale dedicato al prodotto e ai nuovi sbocchi commerciali, 25 birrifici e 125 etichette sarde, nazionali e inglesi, una guida alle birre sarde, quattro concerti con musica dal vivo, un campionato mondiale di birra e salsiccia e poi eventi gourmet, presentazioni, incontri, esperienze talk, ma anche uno spazio per i più piccoli e tanti “bus & beer”.

Sono questi i numeri di “Bosa Beer Fest 2017”, il festival delle birre artigianali della Sardegna giunto alla terza edizione e presentato questa mattina a Cagliari da Confartigianato Imprese Sardegna, business partner, e dall’Associazione Culturale Sardinia4all, organizzatrice e curatrice dell’evento.

«Le imprese birrarie della Sardegna – ha affermato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna durante la presentazione dell’evento – sono un’eccellenza artigianale della nostra isola che va tutelata, valorizzata e supportata nella ricerca di nuovi mercati nazionali e internazionali, guardando oltre la produzione territoriale.»

Un mondo, quello de piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigiani.

«Quindi – ha aggiunto Stefano Mameli – un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, che Confartigianato Imprese Sardegna ritiene sia il volano di una crescita di filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienziale.»

Per questo, lunedì 24 aprile con inizio alle ore 10.00, presso il foyer del Teatro Civico, Piazza Gioberti, si svolgerà il convegno internazionale “La birra artigianale: dalla qualità del prodotto agli sbocchi di mercato”. Aprirà i lavori il saluto del presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, cui seguiranno gli interventi dell’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, dell’assessore regionale dell’Artigianato, Turismo e Commercio, Barbara Argiolas, e le relazioni del docente della Northumbria University e Beeronomics, Ignazio Cabras, del ricercatore di Porto Conte Ricerche, Luca Pretti, e del Segretario Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli.

«La terza edizione del Festival – hanno affermato Antonio Marras e Giampiero Carta, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’associazione Sardinia4all, esponendo il programma della 4giorni – si svolgerà col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Bosa, dell’assessorato dell’Artigianato, Turismo e Commercio della Regione Sardegna, della Confartigianato Imprese Sardegna e dell’Associazione Italiana Sommelier.»

«Dopo il buon successo delle due prime edizioni – hanno aggiunto – abbiamo scelto di accogliere le indicazioni e i suggerimenti che ci sono pervenuti.»

Quindi anche in questa edizione, si potrà soggiornare a Bosa grazie alla formula “Bed&Beer” presso gli hotel e i B&B selezionati ma ci saranno spazi anche dedicati ai bambini, alle famiglie.

Il Bosa Beer Fest è il più grande festival dedicato alle birre artigianali in Sardegna che giunge alla terza edizione. Saranno quattro giornate di business meeting, convegni, concerti, animazione, cabaret in cui la Città di Bosa accoglierà migliaia di appassionati del buon bere e del buon mangiare che troveranno oltre 125 etichette provenienti dalla Sardegna, dall’Italia e dall’Inghilterra. Quest’anno saranno in totale venticinque i birrifici che parteciperanno al festival e che hanno fato incetta di premi e riconoscimenti a livello italiano e internazionale: un settore giovane ma in continua crescita che riesce a far brillare i tanti talentuosi mastri birrai sardi nell’olimpo dei grandi nomi. La festa si svolge in un percorso delimitato dal Ponte Vecchio e dal Ponte della Pace, così a formare un grande anello che comprende le Vecchie Concerie, Su Molle e il Lungo Temo dove si posizioneranno i ricchi stand dei birrifici, della gastronomia locale e degli espositori artistici.

BOSA BEER LIVE! è lo spazio dedicato alla musica del Bosa Beer Fest 2016. Si inizia sabato 22 aprile, dalle ore 22,30, in Piazza Nassirya con un deejay show che vedrà protagonisti Get Far Fargeta, Sonik, CheccoMozzo, Dj Angel, Stefano Lixia, Panta Dj e la voce di Francesco Trava in un palco da oltre 20.000 wat ed uno spettacolo di luci all’avanguardia. Domenica 23 l’appuntamento è con la band sarde: saliranno sul palco The Wookies per un rock anni ’50, Sonic Marbles e infne gli Hi-Vibes con il loro inconfondibile e colorato sound. Lunedì 24, reduci dai successi di X-Factor e StraFactor per la prima volta in Sardegna Cecco e Cipo e i The Van Houtens per uno straordinario concerto che riserverà non poche sorprese.

Infine, martedì 24 spazio alla discomusic con i resident Dj’s del Bosa Beer Live! CheccoMozzo, DJ Angel, Stefano Lixia e Panta DJ.

La musica continua per tuta la festa il 23, 24 e 25 aprile: nel percorso delle Concerie e del Lungotemo De Gasperi si alterneranno i CAOS CALMO, HEINSTEIN & GRETEL, ECLISSI, HOLLYWOOD BAND, MARIA MARI’ e ANDREA LOCCI MALAMMORRI TRIO per oltre 80 ore di musica.

I giochi di fuoco di Gionata Feuer Frei saranno i protagonisti all’imbrunire del 24 e del 25.