22 November, 2024
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Un goal del giovanissimo Riccardo Lambroni, 17 anni lunedì 29 gennaio, alla mezz’ora del primo tempo, ha aperto la strada al Carbonia per il ritorno alla vittoria dopo tre mesi esatti di astinenza (28 ottobre 2023, 2 a 1 sul Bosa), ma il Li Punti non è arrivato a Carbonia per assecondare l’ambizione della squadra mineraria e ha impiegato solo due minuti per rimettere il risultato in parità, con un goal di Adama Coulibaly. La cronaca della partita Carbonia-Li Punti potrebbe chiudersi con il botta e risposta maturato in due minuti, perché il risultato fino al 96′ non è più cambiato ed il Carbonia ha rinviato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria.

Il tecnico biancoblù Diego Mingioni è stato costretto a mandare in campo una formazione fortemente rimaneggiata, a causa di squalifiche e infortuni. Indisponibili gli squalificati Andrea Porcheddu ed Ernest Wojcik e l’infortunato Tennyson Omoregie, è stato costretto a presentare un undici iniziale con ben cinque fuoriquota, con il 2007 Riccardo Lambroìni, il 2006 Danilo Cocco, i 2004 Lorenzo Basciu ed Edoardo Adamo ed il 2003 Francesco Pitanza. Il collega Cosimo Salis inizialmente ha presentato solo due fuoriquota, il minimo regolamentare, il portiere 2006 Francesco Mannoni e il 2003 Fabio Castigliego.

 

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il grandissimo Gigi Riva, scomparso la scorsa settimana.

 

L’avvio di partita è stato equilibrato, senza grandi occasioni. Il Carbonia ha sbloccato il risultato al primo vero tentativo, proprio con il più giovane della squadra, Riccardo Lambroni, bravo a superare Francesco Mannoni con un tocco di esterno entro l’area di rigore. Il goal subito ha provocato l’immediata reazione del Li Punti che ha pareggiato dopo soli due minuti con Adama Coulibaly, pronto a sfruttare un’indecisione della difesa del Carbonia e a superare Valerio Bigotti da distanza ravvicinata.

 

Il Li Punti ha cercato di sfruttare il momento favorevole e poco dopo è andato alla conclusione prima con lo stesso Adama Coulibaly, poi con Fabio Castigliego. Nel finale del primo tempo non è successo più niente di rilievo.

In avvio di ripresa il Carbonia è apparso più convinto nella possibilità di creare problemi alla difesa ospite e al 51′ ci ha provato con Jesus Prieto, conclusione fuori dallo specchio della porta, poi con Ezequiel Cordoba, con tiro dalla distanza ancora fuori bersaglio. Replica del Li Punti, prima con Fabio Castigliego poi con Adama Coulibaly, con una conclusione di ordinaria amministrazione per Valerio Bigotti.

Al 58′ l’occasione goal più importante per il Carbonia, nata da un’iniziativa di Francesco Pitanza, la cui conclusione, probabilmente nata come un cross, si è trasformata lungo la traiettoria ed il pallone ha superato il portiere Francesco Mannoni, infrangendosi sul palo alla sua sinistra e tornando in campo, consentendo alla difesa di liberare l’area.

 

Sventato il pericolo, la manovra del Li Punti ha ripreso vigore e ci hanno provato prima Antonio Mastino (risposta in due tempi di Valerio Bigotti), poi Bruno Mauricio Lemiechevsky con due conclusioni, la prima fuori dai pali, la seconda neutralizzata ancora da Valerio Bigotti. Finale ancora equilibrato, prima con un tentativo del nuovo entrato Eduardo Voltan Da Silva per il Li Punti, poi con Francesco Pitanza per il Carbonia, che ha chiamato in causa il giovanissimo portiere ospite, pronto a negargli il goal che avrebbe dato i tre punti alla squadra di Diego Mingioni. Diego Mingioni è stato costretto a sostituire il capitano Gabriele Dore, infortunato, con il giovane Giovanni Carboni. Gabriele Dore era rientrato a tempo pieno la scorsa settimana nel derby di Iglesias, dopo un’assenza di circa due mesi, Diego Mingioni spera di non perderlo nuovamente perché è una delle colonne della squadra. Ultima occasione al 95′ per il Carbonia, con un calcio di punizione dal limite dell’area del nuovo entrato Nicola Mancini, senza successo. Dopo 6′ di recupero finisce 1 a 1, risultato giusto per quanto espresso in campo dalle due squadre.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, De Vivo, Cordoba (dal 68′ Giganti), Prieto, Pitanza (92′ Falletto), Dore (87′ Carboni), Lambroni (75′ Mancini), Basciu Lorenzo, Cocco (62′ Saia). A disposizione: Caroli, Abbruzzi, Salimbene, Basciu Christian. Allenatore: Diego Mingioni.

Li Punti: Mannoni, Mastino, Olmetto (dall’85’ Onali), Arnaudo, Serna, Salas, Castigliego (59′ Columbu), Spano (68′ Tuccio), Lemiechevsky, Pucinelli, Coulibaly (83′ Voltan Da Silva). A disposizione: Pitzalis, Poddighe, Galante, Malgari, Tugulu. Allenatore: Cosimo Salis.

Arbitro: Gianluca Deriu di Oristano.

Assistenti di linea: Giovanni Meloni di Carbonia e Stefano Siddi di Cagliari.

Marcatori: 30′ Lambroni (C), 32′ Coulibaly (LP).

Ammoniti: Cocco (C), De Vivo (C), Cordoba (C), Salas (LP).

Giampaolo Cirronis

 

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Un goal realizzato dal 21enne difensore del Li Punti Antonio Mastino al 16′ del secondo tempo, ha deciso la finale della Coppa Primavera disputata questo pomeriggio da Li Punti Sassari e La Palma Monte Urpinu Cagliari sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano. Il Li Punti sale così in Eccellenza, mentre il La Palma è la prima delle escluse, che a questo punto sperare solo in qualche rinuncia di una delle squadre aventi diritto, quantomeno improbabile.

Ricordiamo che le due squadre si erano qualificate per la finale, superando rispettivamente il Carbonia per miglior piazzamento nella stagione regolare (la partita Li Punti-Carbonia domenica scorsa è terminata 0 a 0), e il Thiesi, superato dal La Palma Monte Urpinu per 3 a 2 ai tempi supplementari (i tempi regolamentari si erano conclusi sul 2 a 2).

Nella finale per il 3° ed il 4° posto, disputata ieri pomeriggio ad Arborea, il Thiesi ha battuto il Carbonia 4 a 3 ai tempi supplementari (i tempi regolamentari si erano conclusi sul 3 a 3).

 

Ospedale Brotzu di Cagliari

Il Partito dei Sardi ha presentato una proposta di legge sulla “riorganizzazione sanitaria della regione Sardegna”.

«Vogliamo lanciare una sfida ai partiti – ha dichiarato il segretario nazionale del Partito dei Sardi Franciscu Sedda presentando questa mattina in una conferenza stampa la proposta di legge sottoscritta dai consiglieri regionali del PdS Augusto Cherchi e Pier Mario Manca e predisposta col contributo degli esperti del partito – in una materia delicatissima e importantissima come la sanità, perché prendano posizione e diano vita ad un confronto aperto.»

Franciscu Sedda si è poi soffermato sui punti qualificanti della proposta: «Riduzione delle Asl da 11 a 3 con tagli significativi agli sprechi, centro unico di spesa con una proiezione di risparmio del 25% nell’arco di 3-5 anni, centrale unica per l’emergenza».

«Queste sono, per noi, le coordinate di un nuovo servizio pubblico di qualità, ha sintetizzato Sedda. Ma sul piano politico – ha aggiunto – ci interessa mettere l’accento su un dato di fondo. I sardi pagano per intero i costi della sanità, ma non possono organizzarla e dimensionarla secondo le loro reali esigenze. Ci vuole insomma autogoverno anche in questo settore, come nell’energia e nella rete stradale ed questo è il concetto centrale dell’indipendentismo moderno: una comunità che si sa governare.»

Il consigliere regionale Augusto Cherchi, primo firmatario della proposta di legge, ha indicato concretamente lo schema della “sanità sostenibile” immaginata dal PdS per la Sardegna: «Tre aziende di livello regionale, una al nord, una al centro ed una al sud, due aziende ospedaliere, il Brotzu di Cagliaru ed il San Francesco di Nuoro, ed infine le due aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari. La proposta prevede anche la riorganizzazione del servizio di emergenza del 118 con una centrale unica a Sassari ed un piano di riorganizzazione dei posti letto e della rete delle residenze sanitarie assistite». Insomma, «c’è molta carne al fuoco”, ha concluso Cherchi, “fermo restando che la nostra non vuole essere l’unica proposta ed anzi speriamo che ne arrivino molte altre».

Per Antonio Mastino, uno degli esperti del Partito dei Sardi che ha lavorato alla proposta di legge, «i sardi spendono tanto per la sanità ma non hanno un servizio di buon livello. C’è molto da fare e molto da migliorare, anche tenendo conto che siamo una regione con una grande estensione territoriale e con una bassa densità di popolazione. Come migliorare? Innanzitutto rivedendo le 130 strutture complesse (o primariati) del nostro sistema, che forse non sono tutte utili, e poi aggredendo la spesa per beni e servizi, come è stato fatto con successo in altre regioni».