20 November, 2024
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Giovedì 2 settembre si riunisce la Conferenza di servizi decisoria sulla revoca degli organi del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Lo scorso 23 agosto, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente e di Tutela del Mare, Antonio Maturani, ha annunciato la conclusione del procedimento di revoca della nomina degli organi del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, e la predisposizione della revoca del decreto di nomina degli organi, Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministro dell’istruzione e della ricerca, d’intesa con il Presidente della Regione Sardegna, n. 147 del 17 aprile 2018, a cui seguirà la nomina di un Commissario Straordinario investito del potere di adottare tutti gli atti necessari al regolare svolgimento dell’attività dell’Ente. La decisione è stata comunicata ieri, in un lungo documento di 11 pagine, dal direttore generale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Antonio Maturani, al Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, al Presidente del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, al Consiglio Direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, ai componenti del Consiglio Direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, per conoscenza alla Regione Sardegna, al Presidente del Collegio dei revisori dei Conti e, infine, all’Organismo Indipendente di Valutazione.

Il procedimento di revoca degli organi era stato avviato il 22 luglio 2021. Il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, aveva inviato le controdeduzioni il 6 agosto 2021.

Allegato il documento ministeriale.

MATTM_.REGISTRO UFFICIALE.2021.0090745

Il giorno successivo, lo stesso direttore generale Antonio Maturani ha annunciato la convocazione della conferenza di servizi decisoria per il giorno 2 settembre 2021, alle ore 16.00, presso il Ministero della transizione ecologica, in via Cristoforo Colombo 44, Roma, con la partecipazione contestuale dei rappresentanti delle amministrazioni competenti, anche in via telematica: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per il coordinamento amministrativo – Rappresentante unico delle Amministrazioni statali; Ministero della Cultura Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio; Ministero dell’Università e della Ricerca Direzione generale della ricerca; Ministero dello sviluppo economico Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari (DGISSEG – in avvalimento al MITE ai sensi del d.l. 22/2021); Regione Autonoma della Sardegna Direzione generale della Presidenza; Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Allegata la convocazione della conferenza di servizi decisoria.

Copia_DocPrincipale_MATTM_.REGISTRO_UFFICIALE.2021.0091002

Le motivazioni contenute nella proposta di revoca del decreto di nomina degli organi sono durissime e sembrano lasciare poco spazio alla possibilità di evitare la revoca ma il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, qualche giorno fa ha diffuso un documento molto critico sull’iniziativa ministeriale che riportiamo qui integralmente.

«Un Ministero che “commissaria se stesso e la sua totale assenza” come ha sottolineato uno dei Sindaci consiglieri, e per farlo, addebita all’attuale dirigenza atti non congrui avvenuti nel passato, ma che sono oggi utili all’uopo. Stipule assicurative mai attivate, finanziamenti ad Enti e Associazioni prive di rendicontazioni e con richieste di risarcimento danni mai avvenuti, assenza di trasparenza su un sito obsoleto che, invece, l’attuale Consiglio direttivo ha riordinato. E ancora, contratti di telefonia mobile e relativi acquisti di telefoni aziendali per oltre 30 dipendenti, che non esistono, visto che sia i vertici sia i dipendenti, utilizzano i propri telefoni e le spese sono tutte a loro carico.
Una serie di fatti pretestuosi, reiterati e arricchiti con altri fatti pretestuosi, solo per corroborare una decisione presa nei corridoi di un ministero che, come organo vigilante, negli anni passati (e non solo dal 2018, data dell’insediamento dell’attuale Consiglio e dell’attuale Presidente), dovrebbe interrogarsi del mancato recupero e mancata tutela e promozione del valore del vastissimo patrimonio ex minerario, lasciato in eredità dall’ENI (Ente di Stato).
Commissariando il Parco Geominerario, il Ministero commissaria sé stesso ed ha pensato di farlo a danno del processo di recupero di tutte le storture ereditate e che l’attuale vertice sta cercando di sanare. Gineprai sui quali l’attuale vertice ha auspicato l’appoggio e l’intervento del Ministero.
E invece si fa largo la convinzione (anche alla luce dell’atto ostile di questi ultimi giorni) che la nascita del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, non abbia mai avuto, presso il ministero dell’Ambiente prima, e del MiTE oggi, l’attenzione dovuta. È considerato un ibrido fra i Parchi Nazionali, tanto che dopo vent’anni, ancora non ha una sua definizione giuridica, così da sempre denunciato ed ora
ripreso, con formale ammonimento a legiferare, dalla Corte dei Conti.
Tutte le sollecitazioni e le richieste di collaborazione avanzate dall’attuale vertice hanno sortito inutili scambi meramente epistolari. Si vedano, per esempio, le spiegazioni documentate sulla fuoriuscita dalla rete dei geositi Unesco, o anche la risposta sulla mancata vigilanza o la perdita di personale, non ultimi i ritardi sulla presentazione dei bilanci, comunque approvati dal ministero vigilante, etc. L’elenco è lungo, come è complesso aggredire tutte le problematiche in capo al Parco, avendo un organo vigilante assente.
Non vogliamo pensare che questo atto sia frutto di un disegno politico, anche perché ciò apparirà chiaro nel momento in cui il Parco verrà commissariato e il nuovo commissario si insedierà. Vogliamo invece continuare a pensare che questa decisione del Ministero sia l’esito di mancati approfondimenti, valutazioni superficiali e semplificate, azioni non corroborate da accertamenti rigorosi, tutto ciò di cui necessita una decisione così importante per il destino di un organo periferico dello Stato.»

La Direzione Generale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha concluso il procedimento di revoca della nomina degli organi del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, con la predisposizione della revoca del decreto di nomina degli organi, Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministro dell’istruzione e della ricerca, d’intesa con il Presidente della Regione Sardegna, n. 147 del 17 aprile 2018, a cui seguirà la nomina di un Commissario Straordinario investito del potere di adottare tutti gli atti necessari al regolare svolgimento dell’attività dell’Ente.

La decisione è stata comunicata ieri, in un lungo documento di 11 pagine, dal direttore generale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Antonio Maturani, al Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, al Presidente del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, al Consiglio Direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, ai componenti del Consiglio Direttivo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, per conoscenza alla Regione Sardegna, al Presidente del Collegio dei revisori dei Conti e, infine, all’Organismo Indipendente di Valutazione.

Il procedimento di revoca degli organi era stato avviato il 22 luglio 2021. Il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, aveva inviato le controdeduzioni il 6 agosto 2021.

La decisione finale spetta ora alla conferenza di servizi che è stata convocata oggi dallo stesso direttore generale Antonio Maturani per il giorno 2 settembre 2021, alle ore 16.00, presso il Ministero della transizione ecologica, in via Cristoforo Colombo 44, Roma, con la partecipazione contestuale dei rappresentanti delle amministrazioni competenti, anche in via telematica: Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per il coordinamento amministrativo – Rappresentante unico delle Amministrazioni statali; Ministero della Cultura Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio; Ministero dell’Università e della Ricerca Direzione generale della ricerca; Ministero dello sviluppo economico Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari (DGISSEG – in avvalimento al MITE ai sensi del d.l. 22/2021); Regione Autonoma della Sardegna Direzione generale della Presidenza; Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

 

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Mercoledì 12 febbraio al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare (MATTM) si è tenuta la riunione convocata dalla Direzione Generale per il mare e le coste avente ad oggetto un primo confronto con l’Amministrazione comunale di Carloforte interessata dall’istituenda Area Maria Protetta.

L’invito a partecipare alla riunione è stato rivolto all’assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, alla provincia del Sud Sardegna, al comune di Carloforte, a ISPRA, che dovrà svolgere gli studi propedeutici, nonché al Reparto Ambientale Marino (RAM).

Alla riunione hanno partecipato per il MATTM, il Capo del Dipartimento DIPENT, Renato Grimaldi. il Direttore Generale per il mare e le coste Giuseppe Italiano, il Dirigente della DG per il Patrimonio naturalistico, Antonio Maturani, Diego Martino per il comune di Carloforte, il sindaco Salvatore Puggioni, l’assessore Gianni Verderosa, il consigliere con delega al demanio, Cesare Rombi, per il RAM, l’ammiraglio Aurelio Caligiore, il comandante Marco Valente, per ISPRA, Leonardo Tunesi e Taira Di Nora e, per l’assistenza tecnica Sogesid al MATTM Rosalinda Brucculeri.

Non sono intervenuti i rappresentanti della Regione Autonoma della Sardegna e della provincia del Sud Sardegna.

Il Direttore Generale ha aperto la riunione, ricordando che il Ministro ha attivato, con l’art. 24, comma 4, del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162, ed. “Milleproroghe”, specifiche somme per l’istituzione e l’avviamento di nuove aree marine protette di cui all’art. 36, comma1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, fra le quali la lettera cc) “Isola di San Pietro”.

Il procedimento deve essere ancora avviato e prevede che si svolgano gli studi propedeutici, a cura di ISPRA, anche con incontri sul territorio con i portatori di interesse, per consentire la più ampia partecipazione delle comunità locali.

Il sindaco Salvatore Puggioni ha rappresentato la situazione emersa a livello locale di una posizione di una parte della comunità contraria all’istituzione dell’area marina protetta e che si è dovuto quindi prendere atto della necessità di una fase di riflessione.

Dopo ampio confronto, le parti hanno convenuto sull’opportunità di avviare una preliminare campagna informativa sul territorio, con un primo incontro pubblico a cura del MATTM – con il supporto di ISPRA, del RAM e della competente Capitaneria di Porto – che possa chiarire sia il percorso tecnico amministrativo per l’istituzione, sia le regole e le opportunità offerte dall’area marina protetta.

Si tratta di un’attività propedeutica all’istruttoria tecnica di ISPRA che consentirà anche al Comune di impegnarsi per la divulgazione di una corretta informazione al riguardo e valutare le condizioni per poter avviare l’istruttoria vera e propria.

 

 

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.