22 December, 2024
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Domenica 14 luglio 2024 il Comitato “Vergine D’Itria” di Portgscuso per il 7° anno (2017 -2024) ha rinnovato il gemellaggio con il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, alla presenza del parroco don Antonio Mura, dei sindaci di Portoscuso, Ignazio Atzori e di Pabillonis, Riccardo Sanna, del presidente del Comitato Luigi Loddo e del presidente del gruppo folk Rita Cossu. La giornata è cominciata con l’accoglienza degli amici di Pabillonis, presso la chiesa “Vergine d’Itria“ che poi sono stati accompagnati da Demetrio Sanna dell’Associazione “Sa Fabbrica”, per una visita presso i siti più significativi e identitari di Portoscuso. Giunti al momento del pranzo, tutta la comitiva dei due gruppi e collaboratori son stati accompagnati all’ex Scuola dell’infanzia “San Vincenzo” dove, insieme al Comitato e ai collaboratori, è stato vissuto un momento conviviale e di grande familiarità, con degustazione di piatti tipici locali. Nel discorso di accoglienza, il parroco, don Antonio Mura, ha messo in evidenza l’importanza dei gemellaggi e i legami di fratellanza sotto il nome di Maria SS., a Portoscuso venerata come “Vergine D’Itria” e a Pabillonis come “Beata Vergine della Neve”; Maria, pure con diversi titoli, è sempre Madre nostra. I Sindaci, nei loro discorsi, hanno sottolineato che due comunità civiche, una marinaresca e una agricola, si sono incontrate, ancora una volta, per formare un’unica comunità caratterizzata da principi e obiettivi comuni, nonostante le loro specificità. È stata una giornata all’insegna dello scambio, del confronto e della condivisione.

«Ringraziamo Demetrio Sanna, tutti i presenti, amici e collaboratori che ci hanno sostenuto e aiutato nella realizzazione di questa giornata – dice don Antonio Mura -. Un ringraziamento al sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori, che ha condiviso e vissuto con noi l’intera giornata. Un doveroso e sentito ringraziamento, va a tutto il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, al sindaco Riccardo Sanna, al vice sindaco Graziella Gambella, all’assessore Roberto Piras e al consigliere Roberta Lambroni. Attrus annus, cun saluri. Comitato “Vergine d’Itria ” Ill.mi sindaco, dott. Ignazio Atzori e sindaco sig. Riccardo Sanna, accogliete la mia gratitudine per la Vostra presenza e per la condivisione della giornata gemellaggio, così importante per le due realtà ecclesiali e per le comunità civiche di Portoscuso e Pabillonis, da voi sindaci rappresentate. Al Comitato “Vergine d’Itria” in Portoscuso, al Gruppo Folk “Santu Juanni” in Pabillonis e a tutte le persone che a vario titolo hanno collaborato per la riuscita di questa giornata-gemellaggio e a Voi, ill.mi sindaci, la mia gratitudine, con l’auspicio di ulteriori possibilità di incontro gemellaggio.»

La Sala Corpus dell’antica tonnara di Portoscuso, ha ospitato ieri mattina un incontro di riflessione e di approfondimento dal titolo “Comunità energetiche: tra sfide e opportunità”, promosso dalla diocesi di Iglesias, su iniziativa dell’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Iglesias, in collaborazione con la Caritas diocesana di Iglesias e l’UCSI Sardegna e col patrocinio del comune di Portoscuso.
I lavori, su un tema di strettissima attualità, sono stati introdotti da don Antonio Mura, direttore diocesano della Pastorale sociale e parroco delle chiese di Portoscuso, e dagli interventi del cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias; Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso; Ignazio Boi, direttore diocesano della Pastorale sociale dell’arcidiocesi di Cagliari; Giampaolo Atzei per l’UCSI Sardegna; Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias.
Le relazioni sono state tenute da Massimo Pallottino, rappresentante di Caritas italiana, e Giuseppe Milano, segretario generale di Greenaccord onlus, che hanno dialogato con i presenti, intorno ai temi centrali dell’incontro. E’ intervenuto, tra gli altri, Emanuele Cani, assessore regionale dell’Industria.
Vediamo l’intervista realizzata con don Antonio Mura.

Sabato 1 giugno, alle ore 10.00, presso la Sala Corpus dell’antica tonnara di Portoscuso, si terrà un momento di riflessione e di approfondimento dal titolo “Comunità energetiche: tra sfide e opportunità”, promosso dalla diocesi di Iglesias, su iniziativa dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, in collaborazione con la Caritas diocesana di Iglesias e l’UCSI Sardegna e col patrocinio del comune di Portoscuso.
I relatori saranno Massimo Pallottino, rappresentante di Caritas italiana, e il segretario generale di Greenaccord onlus Giuseppe Milano, che dialogheranno intorno ai temi centrali dell’incontro. Il convegno sarà introdotto dal cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, e da Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso. Porteranno il loro saluto don Antonio Mura, direttore diocesano della Pastorale sociale e parroco di Portoscuso; Raffaele Callia, direttore della Caritas diocesana di Iglesias; Giampaolo Atzei per l’UCSI Sardegna; e, infine, Ignazio Boi, direttore diocesano della Pastorale sociale dell’arcidiocesi di Cagliari.

Triste risveglio questa mattina per la comunità di Portoscuso. Nel corso della notte, intorno alle 2.00, quattro auto sono andate a fuoco in pieno centro, parcheggiate davanti all’Hotel Ristorante Don Pedro. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per risalire alle cause che hanno generato l’incendio.

«Non conosciamo ancora le cause che hanno provocato l’incendio – ha detto stamane il sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzorianche se in questi casi spesso l’origine è dolosa. Per l’immagine del paese è indubbiamente un bruttissimo colpo, un fatto verificatosi in pieno centro, nel cuore del paese, non si ricordano episodi simili. L’Amministrazione comunale esprime solidarietà ai proprietari delle auto andate distrutte e ai titolari dell’albergo.»

«E’ un fatto gravissimo ha aggiunto don Antonio Mura, parroco delle chiese del paese, recatosi sul posto di primo mattino un pugno nello stomaco per l’intera comunità che già vive una situazione socio-economica molto difficile.»

L’Auser Carbonia e l’Auser Regionale, con il patrocinio del comune di Carbonia, assessorato delle Politiche giovanili e assessorato della Pubblica istruzione, organizzano un incontro formativo destinato ai giovani studenti sul tema della violenza di genere e delle pari opportunità.

L’iniziativa, intitolata “Educhiamo al rispetto libero da stereotipi e linguaggi tossici” si svolgerà a Carbonia domani, venerdì 12 aprile 2024 alle ore 9.30, presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.M. Angioy” in via Costituente.

Di seguito pubblichiamo la scaletta degli intervenenti previsti:

Ore 9.15 – Ritrovo Aula Magna dell’Istituto G.M. Angioy, Coordina Maria Giovanna Dessì, giornalista

Ore 9.30 – Saluti della dirigente scolastica dell’Istituto G. M. Angioy Teresa Florio, della presidente Auser Carbonia, del sindaco di Carbonia e assessore delle Politiche giovanili Pietro Morittu

Ore 10.00 – Interventi: Antonietta Melas, assessora della Formazione e Pubblica Istruzione

Ore 10.15 – Don Antonio Mura, direttore dell’Ufficio Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Iglesias

Ore 10.30 – Sabrina Licheri, senatrice della Repubblica

Ore 10.45 – Ricreazione

Ore 11.00 – Intermezzo culturale, rappresentazione teatrale del gruppo “La Clessidra”

Ore 11.15 – Ripresa lavori, Intervento di Stefania Altea del gruppo Pink Parade Carbonia

Ore 11.30 – Dott.ssa Katia Puddu, assistente sociale e assessora Agenda 2030 del comune di Carbonia

Ore 11.45 – Interventi degli studenti

Ore 12.00 – Conclusioni Lella Brambilla, presidenza nazionale Auser

Seconda giornata di sciopero dei lavoratori elettrici a Portovesme, organizzata da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil con la fermata totale della Centrale Enel Grazia Deledda. In concomitanza con la giornata di mobilitazione si è svolto un presidio, davanti ai cancelli della centrale, al quale hanno partecipato sia i lavoratori elettrici, sia i lavoratori delle imprese d’appalto.
Le ragioni della protesta che vede impegnati i sindacati unitariamente a livello nazionale e locale, sono tese a contrastare il tentativo di Enel di esternalizzare attività strategiche e tagliare gli investimenti per la transizione energetica mettendo a rischio i lavoratori diretti e degli appalti.
Nel corso del presidio, abbiamo intervistato i segretari di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, Francesco Garau, Giorgio Calaresu e Pierluigi Loi, e don Antonio Mura, responsabile dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Iglesias.

Si è svolto oggi in Sardegna lo sciopero dei lavoratori Enel indetto dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL «per protestare contro le politiche dell’azienda sui tentativi di esternalizzare attività strategiche e tagliare gli investimenti per la transizione energetica mettendo a rischio i lavoratori diretti e degli appalti». La mobilitazione è scattata a livello nazionale ma la Sardegna è una delle regioni dove è più forte la preoccupazione per il futuro dei lavoratori.

Stamane, davanti all’ingresso della Centrale Grazia Deledda, a Portovesme, abbiamo intervistato il segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente, Salvatore Vincis, e don Antonio Mura, responsabile dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Iglesias.

La Chiesa Diocesana, attraverso la mia presenza come Ufficio pastorale sociale e del lavoro, venerdì 8 marzo, sarà presente e vicina alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto ENEL per sostenere la lotta con l’obiettivo di ottenere risposte chiare sulle prospettive energetiche e, soprattutto, sulle prospettive occupazionali. Non è accettabile che le lavoratrici e o lavoratori siano ridotti a semplici numeri nelle colonne dei registri di cassa e di prospettive industriali che altri hanno deciso passando sopra la vita delle persone e delle loro famiglie.

Don Antonio Mura

Sanità…quale sogno? La domanda di salute non è mai inappropriata (come qualche Politico-Politicante vorrebbe farci intendere), può esserlo solo la risposta, da parte di un “Sistema incapace” di adeguarsi alle trasformazioni sociali in atto. I veri problemi di ogni Pronto soccorso, sono da individuare nell’aumento esponenziale, ancora oggi sottovalutato, dei pazienti anziani, che chiedono, giustamente, una risposta del sistema sanitario del tutto nuova rispetto al passato, a partire dall’emergenza, e la contemporanea drammatica carenza di medici formati e certificati per svolgere attività di pronto soccorso, dovuta alla miopia del numero chiuso al corso di laurea in medicina, alla riduzione delle assunzioni che ha bloccato il sistema per anni nell’ottica di un risparmio che ha prodotto invece un costo altissimo, e infine alla paradossale esiguità dei posti di specializzazione in medicina di emergenza–urgenza. Nonostante tutto questo, al di là degli slogan e di proposte che sfiorano il surreale, la riorganizzazione del sistema sanitario continua a non essere un tema affrontato seriamente nell’agenda politica, lasciando “ai margini” i cittadini.

Come si farà ad uscire dalla profonda crisi attuale e quale sarà il futuro della sanità di domani? L’emergenza-urgenza ha bisogno di professionisti sanitari formati e certificati per garantire ai cittadini le migliori prestazioni, con la massima competenza professionale e tempestività di esecuzione dei percorsi di cura. Oggi la qualità dei servizi dell’emergenza sanitaria è affidata interamente allo spirito di sacrificio degli operatori, ai quali va rivolta la nostra gratitudine e non gli insulti e le violenze spesso a loro rivolte: a chi sceglie la specialità oggi si chiede di essere pronti a turni pesantissimi, fino all’età della pensione e spesso oltre, avere impegnati almeno due-tre week end al mese, con stipendi molto meno appetibili.

Se non verranno risolti i problemi reali, dalla riorganizzazione del sistema di cure alla valorizzazione delle competenze, la maggior parte dei laureati in Medicina sceglierà sicuramente altre strade rispetto all’emergenza-urgenza, con condizioni di lavoro più accettabili, un soddisfacente riconoscimento della professionalità e con una minore esposizione al rischio di aggressioni. Al momento non è stata proposta alcuna soluzione strutturale, ma solo rimedi improvvisati ed emotivi o funzionali a qualche campagna elettorale, che, oltre a non permettere la soluzione vera dei problemi, provocheranno un aumento esponenziale dei costi dell’inevitabile disintegrazione del sistema sanitario nazionale pubblico. Chi ci governa, cosa vorrà fare? Attendiamo urgenti risposte.

Don Antonio Mura

Cittadino e responsabile diocesano UPSL Iglesias

Addio Gigi Riva. Un grande calciatore, tra i più grandi, ma soprattutto un grande uomo, onesto, leale e coerente… non comprabile dalle logiche di mercato. Ha rifiutato compensi ben cospicui da società calcistiche ben più importanti del “Cagliari Calcio”, ma lui “No”!

Fedele sempre al “Cagliari Calcio”, fedele per sempre alla sua Sardegna di cui è diventato parte integrante. Spero che tante istituzioni che ci governano e ci governeranno, sappiano amare la Sardegna almeno in questo modo, senza mai compromettersi con logiche di mercato e sempre al servizio della gente, di tutta la gente sarda, di ogni persona della nostra meravigliosa Sardegna e, conseguentemente, per il Bene comune. Grazie Gigi.

Antonio Mura, prete “tifoso ” della Sardegna