2 November, 2024
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Ospedale unicoAntonio Onnis 6 copia

Il convegno regionale sulla Sanità intitolato “Progettare, Costruire, Organizzare l’Ospedale del III Millennio”, organizzato dalla Asl 7 di Carbonia, svoltosi ieri mattina nella sala convegni della Sotacarbo, nel complesso della Grande Miniera di Serbariu, ha fatto discutere i presenti (tra i quali c’erano, tra gli altri, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, parlamentari e amministratori locali) e sicuramente farà discutere ancora a lungo. L’occasione era stata creata per sviluppare un dibattito sul futuro della sanità nel territorio, ma pochi probabilmente avevano messo in preventivo le accesissime polemiche che ne sono scaturite.

Il commissario straordinario Antonio Onnis, il dirigente al quale la Giunta regionale ha affidato l’incarico di guidare la Asl 7 nei primi quattro mesi del 2015 al posto del direttore generale Maurizio Calamida, ha presentato un progetto ambizioso, peraltro non nuovo, considerato che fu al centro del dibattito già qualche anno fa, quando la Asl 7 era guidata da Pietro Chessa e assessore regionale della Sanità era Antonello Liori, che prevede la progettazione e realizzazione di un nuovo ospedale unico, da ubicare in posizione baricentrica tra le due città capoluogo, Carbonia e Iglesias (l’idea era stata rilanciata qualche giorno fa dal consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci che la considera ideale per superare le contrapposizioni esistenti tra Carbonia e Iglesias e per migliorare l’offerta sanitaria nel territorio, evitando la fuga di operatori e pazienti verso le strutture cagliaritane). Il progetto oltre che ambizioso, è chiaramente oneroso e pone in primo piano il problema dell’individuazione delle risorse, valutabili in almeno 100 milioni di euro, e quello della riconversione delle strutture esistenti (il Sirai a Carbonia; il CTO e il Santa Barbara a Iglesias, oltre al Crobu già in fase di riconversione), nelle quali sono peraltro ancora in corso interventi programmati da anni.

I termini utilizzati dal commissario straordinario per l’esposizione del progetto, non sono piaciuti al deputato del Partito Democratico Emanuele Cani e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Il commissario straordinario dell’Asl numero 7 dovrebbe essere più rispettoso degli abitanti di Carbonia Iglesias e del territorio e dovrebbe evitare facile e gratuita ironia giacché il tema di fondo di cui si discute e che preoccupa gli abitanti del Sulcis Iglesiente è la tutela della salute – ha detto Emanuele Cani -. Purtroppo queste esternazioni non sono giunte in una discussione da bar ma sono state pronunciate dallo stesso commissario nel corso del convegno regionale “Progettare, Costruire e organizzare l’ospedale del terzo millennio” cui ho partecipato con molta attenzione. Dall’incontro non si può che constatare il lavoro che sta portando avanti la Regione e i ritardi e la lentezza dell’azienda sanitaria e del suo commissario, che ha pure manifestato idee confuse e tempistica per nulla chiara. Per questo motivo – ha concluso Cani – ritengo sia necessario e doveroso rimarcare la necessità di fornire risposte concrete con atti, programmi e percorsi da seguire, per rendere il servizio sanitario del Sulcis Iglesiente efficiente e in grado di dare risposte rapide agli utenti.»

Durissime anche le parole del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti.

«Il Commissario dell’Asl 7 – ha detto Casti -, dovrebbe dimostrare maggior rispetto nei confronti degli abitanti e degli Amministratori del territorio. Le sue esternazioni, pronunciate nel corso del convegno che si è svolto oggi, lunedì 30 marzo 2015, rappresentano un’offesa per i cittadini e gli Amministratori comunali di Carbonia e Iglesias, ossia chi, su mandato degli abitanti, cerca di far funzionare quotidianamente i servizi nei rispettivi territori. Certe affermazioni vanno respinte al mittente senza alcuna scusante e giustificazione. Sull’accaduto – ha concluso il sindaco di Carbonia – auspichiamo un immediato intervento della Regione.»

Ospedale Santa BarbaraCTO Iglesias copia

Alcune migliaia di persone sono scese in piazza questa mattina a Iglesias, per difendere gli ospedali cittadini e, nello specifico, per contrastare l’accorpamento dei reparti di ostetricia e chirurgia al Sirai di Carbonia, inserito nel piano di riorganizzazione deciso dall’Azienda sanitaria locale n° 7. La mobilitazione popolare è stata massiccia fin dalla partenza, poco prima delle 10.00, davanti al Centro Traumatologico. Il corteo, con tanti giovani, grazie anche a condizioni meteo finalmente favorevoli, si è sviluppato ordinatamente per le strade del centro con bandiere e striscioni.

Alla manifestazione, con i rappresentanti di numerose associazioni ed esponenti locali di diverse forze politiche, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il parlamentare di Unidos Mauro Pili, il consigliere regionale dell’UDC Gianluigi Rubiu, il leader locale dei Riformatori sardi Roberto Frongia.

Il segnale inviato alla nuova dirigenza della Asl 7 è stato indubbiamente forte, ora sarà interessante verificare come lo accoglierà il commissario straordinario Antonio Onnis, con i suoi più stretti collaboratori, il direttore amministrativo Maria Fannì Pittau e il direttore sanitario Silvio Maggetti.

Daniele Reginali 6 copia

Nel dibattito sulla sanità sviluppatori dopo la nomina della niova terna di amministratori (il direttore generale Antonio Onnis, il direttore amministrativo Maria Fannì Pittau e il direttore sanitario Silvio Maggetti), interviene oggi la segreteria del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, con una breve nota che riportiamo integralmente.

La discussione di queste settimane sulla questione sanitaria del Sulcis Iglesiente merita un’attenta e accurata riflessione libera da dietrologie e preconcetti. Lo scenario che ci riguarda è ben distante da quello che ha caratterizzato il Sulcis Iglesiente degli ultimi cinquant’anni. E’ mutato il panorama lavorativo, le esigenze degli abitanti e anche il mondo sanitario. Questo non significa che tutto vada demolito o distrutto, semplicemente devono essere rivisti alcuni aspetti in un’ottica più generale e territoriale e non individuale. Proprio partendo da questo aspetto che diventa principio, si deve provare a rivedere l’intero sistema sanitario fatto di servizi alle persone e non altro. Perché, è bene ribadirlo, quando si parla di sanità si parla di persone, sofferenze, disagi, angosce e costi. Quindi, da qui si deve ripartire, valorizzando e facendo funzionare al meglio i servizi considerando che il bacino d’utenza non è quello condominiale ma quello di un territorio che ha 130mila abitanti e che unisce Teulada a Siliqua.

Attualmente sono in corso una serie di opere finalizzate a trasformare le attuali strutture ospedaliere di Iglesias in futuri centri d’eccellenza, non a caso sono state ultimate 4 sale operatorie, una endoscopica e una ginecologica. Allo stesso tempo si susseguono le voci e le prese di posizione su chiusure di reparti, trasferimenti e ipotetiche serrate generali. Siamo convinti che la riorganizzazione del sistema sanitario dell’intero Sulcis Iglesiente sia necessaria, e siamo altrettanto convinti che qualsiasi decisione che riguardi trasferimento, soppressione o rimodulazione dei servizi, debba avvenire dopo una discussione e concertazione con le comunità locali.

Le decisioni che saranno assunte dovranno partire da un principio: si devono garantire servizi ai pazienti e non aggravare le loro difficoltà. Quindi sarà necessario e inevitabile avviare una fase di discussione propedeutica proprio all’elaborazione di un programma di riorganizzazione. Siamo convinti sia necessario ridurre gli sprechi e destinare quelle risorse al servizio che deve essere il migliore possibile. In questo contesto non potrà certo esserci spazio per polemiche di campanile che davanti alla necessità di garantire adeguati servizi sanitari a chi ha problemi di salute si trasformano in inutili e irrispettose perdite di tempo. Il Partito Democratico della Provincia di Carbonia Iglesias ha convocato per venerdì la direzione per discutere proprio della questione sanità.

La Segreteria 

PD Carbonia Iglesias

Centro direzionale ASL 7

Il segretario provinciale del PSI, Erminio Meloni, ha scritto una lettera aperta al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Di seguito, il testo integrale.

Caro Commissario,

ad un solo mese del suo insediamento presso la ASL 7, nuove allarmanti notizie sulla sua volontà di riorganizzazione  “frettolosa” del servizio sanitario nel Sulcis Iglesiente, ci impongono alcune riflessioni sul suo operato e sulle sue ipotesi di riordino.

Vorremo, innanzitutto, rammentarLe che è in corso la ristrutturazione del C.T.O., un investimento di ben 20 milioni di euro, che prevede la realizzazione del POLO MATERNO INFANTILE ed il POLO CHIRURGICO con consegna prevista entro il primo semestre del 2015.

Tale investimento prevede anche il completamento del Nuovo PRONTO SOCCORSO, da completarsi entro il 2015 come da cronoprogramma.

Il Suo impegno, in sintonia con le scelte del territorio, dovrebbe essere quello di:

Garantire il completamento dei lavori entro i termini previsti;

Avviare da subito la gara per l’acquisto degli arredi, al fine di rendere immediatamente fruibili i nuovi reparti;

Studiare e progettare la realizzazione dei necessari parcheggi di servizio all’utenza all’interno degli spazi sterrati del CTO, inutilizzati e degradati.

La diffidiamo dal porre in essere qualsiasi riorganizzazione, spostamento e cancellazione di singoli reparti dal presidio ospedaliero di Iglesias quali:

Ginecologia;

Ostetricia;

Neonatologia;

Traumatologia.

Cancellazione che renderebbe l’investimento, in corso di ultimazione, un ulteriore spreco di denaro pubblico.

UN POLO MATERNO INFANTILE senza ginecologia, ostetricia e neonatologia che ragione avrebbe di esistere?

Non vorremmo che Lei, con un incarico di soli quattro mesi, rinnovabile per ulteriori quattro, creda di potersi accreditare, con spille sulla giacca, come colui che riesce in poco tempo a cancellare un servizio sanitario consolidato e ben distribuito nel territorio.

Non vorremmo che pressioni partitiche condizionino le sue politiche di riorganizzazione con decisioni molto discutibili. Siamo consapevoli che, in modo super partes, forze politiche di governo e di opposizione, hanno interesse a soluzioni che favoriscano la loro Città a discapito di un corretto e puntale servizio sanitario di qualità per l’intera popolazione del Sulcis Iglesente.

Sia e dimostri di essere un MANAGER che non si fa tirare la giacca da politici di turno e che non cede a pressioni di Primari o responsabili di Reparti, spinti da interessi diversi da quello del benessere dell’utenza.

Il PSI del Sulcis Iglesiente sarà vigile sul suo operato e porrà in essere tutte le iniziative necessarie per impedirLe di vanificare gli investimenti fatti e che portino a penalizzare porzioni importanti di utenza e di territorio.

Erminio Meloni

Segretario provinciale del PSI

Antonio Onnis 6 copia

Si è svolto ieri un incontro ufficiale tra il nuovo commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e la commissione Sanità del comune di Carbonia, sul tema del piano di riorganizzazione dell’offerta sanitaria nel territorio del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, è stata illustrata la bozza del progetto di revisione organizzativa dell’Azienda, non solo del settore ospedaliero ma anche delle cure primarie e della prevenzione, in relazione a quanto previsto dalla legge 23 del 2014 e dalla delibera di Giunta regionale n° 1 del 2014 che assegna gli obiettivi ai commissari straordinari.

«Al fine di fugare tutti i dubbi su ipotetici scenari di smantellamento della sanità del territorio e inutili allarmismi di tipo campanilistico – si legge in una nota congiunta commissione Sanità – commissario straordinario – è stato precisato che il piano di riorganizzazione complessiva dell’Azienda sanitaria prevede la realizzazione e il miglioramento complessivo della qualità offerta in tutti i servizi degli stabilimenti dell’ospedale unico di Carbonia e Iglesias. Tale valorizzazione avverrà attraverso la creazione di centri di riferimento e di eccellenza per patologie ed aree di intervento, in linea con gli standards richiesti dalla normativa regionale e nazionale (Punto nascita, Polo pediatrico, Chirurgia specialistica del colon e della mammella, Case della salute, Riabilitazione, ecc.).»

E’ stato anche ribadito l’impegno della Direzione per la risoluzione dell’annoso problema delle “fasce” del personale del comparto.

«La riunione – si legge ancora nella nota congiunta – rappresenta un altro tassello che si articola nel percorso di condivisione e collaborazione avviato nelle ultime settimane con tutti i portatori di interessi della Sanità del territorio.»

La commissione Sanità del comune di Carbonia ha espresso viva soddisfazione per le linee di indirizzo del piano di riordino, condividendo in larga misura il metodo e i contenuti del progetto. Ha dichiarato inoltre il proprio impegno a collaborare con la Direzione per il miglioramento complessivo del sistema sanitario del territorio.

Antonio Onnis 6 copia

Il direttore generale Antonio Onnis, ha nominato con delibere nn. 160/C e 161/C del 2 febbraio 2015, i nuovi direttori amministrativo e sanitario della Asl 7 di Carbonia: sono rispettivamente Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti.

Maria Fannì Pittau, 52 anni, nata a San Gavino Monreale e residente a Sardara, è laureata in giurisprudenza con diploma di specializzazione biennale in professioni legali. Dal 1 settembre 2008 è dirigente amministrativo della Asl n° 6 di Sanluri e dal 20 maggio 2006 al 31 agosto 2008 è stata direttore amministrativo della Usl n° 5 di Oristano. Ha alle spalle anche esperienze professionali alla Asl n° 7 di Carbonia, dove è stata collaboratore amministrativo coordinatore VIII qualifica funzionale dal 2 marzo 1998 al 31 ottobre 1998 e dirigente amministrativo dal 1 novembre 1998 al 31 dicembre 2000.

Silvio Maggetti, 62 anni, nato a Genova e residente a Cagliari, è laureato in medicina e chirurgia. Dal 1° dicembre 2009 è dirigente medico responsabile dell’Unità Operativa NP/A della Asl n° 7 di Carbonia. Dal 1° ottobre 2005 al 20 agosto 2008 è stato direttore sanitario della Asl n° 5 di Oristano e dal 21 agosto 2008 al 30 novembre 2009 direttore sanitario della Asl n° 4 di Lanusei. Tra gli altri incarichi, dal gennaio 2002 al dicembre 2005 ha ricoperto quello di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari, nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura il 14 novembre 2001.

Maria Fannì Pittau e Silvio Maggetti hanno preso possesso dei nuovi incarichi nella giornata di mercoledì 4 febbraio 2015.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno incontrato ieri mattina nel Palazzo di viale Trento, i commissari delle Asl sarde e delle Aziende Ospedaliere Universitarie. Agostino Sussarellu per la Asl 1 di Sassari, Paolo Tecleme Asl 2 di Olbia, Mario Carmine Antonio Palermo Asl 3 di Nuoro, Federico Argiolas Asl 4 di Lanusei, Maria Giovanna Porcu Asl 5 di Oristano, Maria Maddalena Giua Asl 6 Sanluri, Antonio Onnis Asl 7 di Carbonia, Savina Ortu Asl 8 Cagliari, Giorgio Sorrentino Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari e Giuseppe Pintor per Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.
L’incontro è stato aperto dal saluto del presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha ringraziato i commissari per aver accettato «di condividere questa sfida così importante: migliorare il servizio e farlo con efficienza, riducendo gli sprechi. Abbiamo basato la scelta dei vostri nomi sulla valutazione di capacità e competenze che ci permettano di raggiungere questi obiettivi – ha detto il presidente Pigliaru -. Sappiamo di avere una enorme responsabilità nei confronti della Sardegna, soprattutto se parliamo di sanità. A noi spetta dare gli indirizzi, monitorare e valutare; a voi lavorare con l’alta qualità tecnica che vi appartiene e con un approccio da portatori di interesse sempre generale e mai particolare, senza cedere a certe vecchie logiche che non ammettiamo. Nella sanità sarda le cose stanno cambiando, le indicazioni sono chiare e vogliamo che siano seguite con coerenza».
Nel suo intervento, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha sottolineato come «le Asl non dovranno mai più essere undici Repubbliche indipendenti, ma formare un sistema integrato di stretta comunicazione tra Aziende e Regione, dando vita a un lavoro di squadra che metta in campo le migliori competenze per dare risposte al cittadino sardo. Abbiamo diverse sfide per la sanità in Sardegna – ha detto l’assessore Arru, che tra le tante ha evidenziato, in campo veterinario, l’eradicazione della peste suina – e l’unico modo per centrare l’obiettivo è creare un efficace sistema di comunicazione: puntare sulla competenza in ogni scelta è un imperativo etico. La filosofia di questa Giunta è lavorare al meglio con le risorse, di grande qualità, che abbiamo scelto e restituire fiducia al cittadino-paziente sardo. Vigileremo sull’operato di ciascuno di voi in questi mesi in cui traghetterete le Aziende sanitarie locali, e questo porterà anche a decisioni sulle scelte future, in vista di una più ampia riforma della sanità in Sardegna e di una significativa riduzione del numero delle Asl».
In chiusura, l’assessore Arru, ha reso noto ai commissari presenti all’incontro la rinuncia da parte di Giorgio Lenzotti all’incarico per il quale era stato scelto dalla Giunta Pigliaru, ovvero tenere le redini della più grande azienda sanitaria dell’isola, l’ospedale Brotzu.
«La rinuncia del dottor Lenzotti – ha spiegato l’assessore Arru – non era attesa ed è ascrivibile alla sola sfera personale e familiare. La Giunta ne prende atto e, nel più breve tempo possibile, nominerà un altro commissario che abbia le stesse competenze e la stessa professionalità.»

Ospedale Brotzu Cagliari2

Antonio Onnis 6 copia

Antonio Onnis è il nuovo commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia. Subentrerà nei prossimi giorni al direttore generale Maurizio Calamida, dopo la decisione adottata dalla Giunta regionale guidata dal governatore Francesco Pigliaru, di commissariare tutte le Asl.

Attualmente direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica e direttore del Dipartimento di Prevenzione alla Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis ha alle spalle un lunghissimo curriculum professionale, maturato in Sardegna, Lazio e Toscana. Tra i numerosissimi incarichi, segnaliamo quelli di direttore sanitario dell’Azienda Usl n° 3 di Nuoro, direttore sanitario dell’Azienda Usl RM-F di Civitavecchia, direttore U.O. Qualità e Formazione Continua Coordinatore Staff Direzione Generale Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze, direttore generale della Asl 4 di Lanusei e direttore generale della Asl 5 di Oristano.

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru, ieri sera, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha nominato i nuovi commissari straordinari delle 11 Asl della Sardegna. Riceveranno l’incarico per quattro mesi, con possibilità di un rinnovo per altri quattro mesi.

Asl n° 1 di Sassari: Agostino Sussarellu, 64 anni, dirigente medico, presidente dell’Ordine regionale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.

Asl n° 2 di Olbia: Paolo Tecleme, 55 anni, dirigente medico, direttore della Struttura Complessa “Area Programmazione, Controllo, Committenza”.

Asl n° 3  di Nuoro: Mario Carmine Antonio Palermo, 60 anni, responsabile U.O. Interdipartimentale di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Asl n° 4 di Lanusei: Federico Argiolas, 45 anni, dirigente medico, responsabile Struttura Semplice “Appropriatezza dei trattamenti, qualità e percorsi clinico-terapeutici”, Direzione Sanitaria, Ospedale “Businco” di Cagliari.

Asl n° 5 di Oristano: Maria Giovanna Porcu, 48 anni, laurea in Giurisprudenza, dal 2011 è direttore amministrativo della ASL 5 di Oristano.

Asl n° 6 di Sanluri: Maria Maddalena Giua, 59 anni, laurea in Giurisprudenza, dirigente amministrativo, responsabile della struttura complessa Area Amministrativa Territoriale della Asl 8.

Asl n° 7 di Carbonia: Antonio Onnis, 62 anni, medico chirurgo, direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica e direttore del Dipartimento di Prevenzione alla Asl 7 di Carbonia.

Asl n° 8 di Cagliari: Savina Ortu, 54 anni, laurea in Economia e Commercio, dirigente amministrativo della Asl di Cagliari. È stata direttore generale della Asl 6 di Sanluri e direttore amministrativo della Asl 7 di Carbonia.

Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari: Giorgio Lenzotti, 61 anni, laurea in Medicina e Chirurgia, direttore sanitario del Presidio Unico Provinciale di Modena, dal 2007 al 2009 è stato direttore generale dell’azienda sanitaria locale di Olbia e dal 2005 al 2006 direttore sanitario della ASL di Sassari.

Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari: Giorgio Sorrentino, 59 anni, dal 2013 direttore sanitario del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma.

Azienda Ospedaliera di Sassari: Giuseppe Pintor, 51 anni, laurea in Giurisprudenza, capo di Gabinetto dell’assessorato regionale della Sanità. È stato dirigente amministrativo alla Asl 2 di Olbia e, in precedenza, direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.

 Portoscuso copiaGiorgio Alimonda 2 copia

Il nuovo #allarme ambientale determinatosi a Portoscuso negli ultimi mesi per il superamento dei limiti di contaminazione per metalli pesanti nel latte ovicaprino e dei valori di attenzione e/o dei valori limite per #diossine e PCB diossinosimili nel latte ovicaprino, sarà affrontato domani mattina al ministero dell’Ambiente, nel corso di un vertice al quale parteciperà una delegazione del comune di Portoscuso guidata dal sindaco Giorgio Alimonda. La situazione venutasi a determinare, oltre ai problemi ambientali, ha creato enormi difficoltà alle aziende interessate che rivendicano giustamente attenzione, interventi immediati per compensare il danno subito e interventi strutturali per quello che continueranno a subire fino a quando non sarà stata superata l’emergenza e potranno riprendere serenamente la loro attività.

I controlli vanno avanti senza interruzione ed al fine di «assicurare una più puntuale e continua verifica dello stato dei luoghi e dell’impatto sulla catena alimentare, anche il relazione a possibili variazioni del quadro correlate a interventi puntuali di bonifica, a revisioni nelle modalità di conduzione delle tecniche agricole e di allevamento ovvero ai cicli stagionali e/o fisiologici nelle produzioni agroalimentari, il #Dipartimento di prevenzione, di concerto con il comune di Portoscuso e con #ARPAS – come scrivono il direttore del Dipartimento di prevenzione, Antonio Onnis, e il direttore generale della #Asl 7 di Carbonia, Maurizio Calamida, al presidente dell’associazione ecologista Gruppo di intervento giuridico, Stefano Deliperi, in risposta alla richiesta di informazioni ambientali e all’adozione di provvedimenti riguardo il monitoraggio prodotto a uso alimentare nel comune di Portoscuso (nota trasmessa per conoscenza al ministro per la Salute; al presidente della regione Sardegna; all’assessore regionale della Sanità; al direttore del Dipartimento del Sulcis dell’ARPAS; al sindaco di Portoscuso; al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Cagliari; e, infine, alla Commissione europea) – stanno procedendo all’analisi delle migliori ipotesi per la creazione di un sistema di monitoraggio permanente che consenta i più solleciti interventi a tutela della salute. Ciò nelle more di una più definitiva assunzione di decisioni rispetto alle scelte sull’uso del territorio, sulle quali i competenti organismi del governo regionale hanno assicurato il rispettivo interessamento».