Domenica, nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, la cittadinanza e le autorità di Stintino, hanno dato il benvenuto al nuovo parroco, don Daniele Contieri.
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Un abbraccio grande quanto l’intero paese si è stretto, domenica, attorno al nuovo parroco di Stintino, don Daniele Contieri. Prima sul sagrato, poi all’interno della chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, i cittadini di Stintino, le autorità, con il sindaco Antonio Diana, hanno dato il benvenuto al parroco, nominato dall’arcivescovo Gian Franco Saba per guidare la comunità stintinese. Don Daniele prende il posto di don Andrea Piras che il 10 settembre scorso, dopo nove anni nel paese di pescatori, ha salutato i parrocchiani, per andare a dirigere il seminario diocesano.
«Sarà vostro fratello e compagno di viaggio – ha detto il vicario generale monsignor Antonio Tamponi durante l’omelia – nella continuità di chi lo ha preceduto. Sia allora la Vergine a segnare il cammino del suo mandato in mezzo a voi.»
«Don Daniele le saremo vicini – ha detto il primo cittadino Antonio Diana, al termine della celebrazione eucaristica – Stintino è una comunità attiva, con 1.200 abitanti che mantengono vive le tradizioni religiose del paese. Basti pensare alla devozioni con la quale vengono portate le bandiere che ricordano i santi ai quali i nostri avi erano devoti. A partire dalla Beata Vergine della Difesa quindi San Silverio, San Nicola, Sant’Isidoro, Corpus Domini e San Pietro. Caro don Daniele – ha concluso Antonio Diana – un amico va via, don Andrea, e uno nuovo, con lei, arriva.»
A dare il benvenuto anche il presidente della Confraternita Giuseppe Benenati che ha ricordato il ruolo del parroco all’interno del sodalizio stintinese. «Siamo desiderosi di iniziare con lei questo viaggio», ha detto.
Tanta emozione anche nelle parole di don Daniele Contieri che, da viceparroco al Mater Ecclesiae di Sassari, adesso guiderà la parrocchia del paese turistico.
«Sento forte la responsabilità – ha detto Daniele Contieri – sia per la mia giovane età sia per la mia giovane età di sacerdozio. Voglio essere amico di questo bellissimo paese e sono pronto a collaborare per rendere questa comunità sempre viva. Sono qui per essere stintinese come voi.»