5 November, 2024
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Giro di boa, domani (venerdì 28) a Portoscuso, per i concerti e i seminari di musica e canto di matrice popolare di Mare e Miniere, in pieno svolgimento, da martedì scorso fino a domenica, nella cittadina costiera del Sud Sardegna. Mentre in giornata, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00, proseguono le lezioni dei corsi e dei laboratori negli spazi dell’antica tonnara di Su Pranu, in serata si accendono i riflettori per uno degli appuntamenti più attesi della rassegna che fa da corollario quotidiano alle attività didattiche: protagonisti Peppe Servillo, il cantautore, attore, e regista siciliano Mario Incudine, il ricercatore e polistrumentista Antonio Vasta (partner musicale di lungo corso, nonché conterraneo, di Mario Incudine) e l’Orchestra Poco Stabile di Mare e Miniere, formazione a geometria variabile che riunisce alcuni dei musicisti docenti dei seminari: Mauro Palmas al liuto cantabile, Marcello Peghin alla chitarra, Silvano Lobina al basso, Marco Argiolas al clarinetto e Andrea Ruggeri alle percussioni.

Il concerto spazierà tra grandi classici della canzone italiana, dall’Adriano Celentano di “Storia d’amore” al Nino Rota di “Brucia la terra” (il tema de “Il Padrino”), ma con la bussola prevalentemente orientata a sud: ecco allora, tra gli altri titoli in scaletta, la napoletana “M’aggia curà”, la siciliana “La spada di San Giuseppe”, e in particolare diversi brani di Domenico Modugno, come “Canzone appassionata” e “Lu minaturi”, o come “Lu pisci spada” e “Tu si na cosa grande”, su cui Peppe Servillo e Mario Incudine, cantanti e uomini di teatro come “Mister Volare”, duetteranno accompagnati dal pianoforte e dalla fisarmonica di Antonio Vasta.

A precedere il concerto, alle 21.30, un momento di altro genere: un incontro con Elisabetta Malantrucco, autrice e regista di Rai Radio Techetè, la radio basata sul grande patrimonio degli archivi Rai. L’ingresso alla serata è, come sempre, libero e gratuito. Presenta Ottavio Nieddu.

 

Baiardo e Brigliadoro, splendidi cavalli rispettivamente di Rinaldo e Orlando, i nobili cugini, entrambi innamorati della bella Angelica e pertanto rivali, danno il nome ad un grande e singolare spettacolo. Storie d’amore e di guerra è l’opera teatrale portata in scena da Moni Ovadia, Mario Incudine ed Antonio Vasta, sotto l’insegna del CEDAC in due tappe, il 5 agosto a Carbonia ed il giorno successivo ad Alghero, a cura del Teatro Ligure. Un affascinante “re delle parole” Moni Ovadia, accompagnato dal grande cantautore siciliano Mario Incudine e da un sensazionale polistrumentista Antonio Vasta, sotto la regia di Sergio Maifredi. Un viaggio culturale in cui le vicende dell’Orlando Furioso si snodano tra parole, musica e canzoni, ogni strumento incarna un’emozione in particolare.

Baiardo e Brigliadoro/ Cavalli e Paladini dell’Opera dei Pupi è dedicato a “Il canto del Rinascimento Italiano” e rappresenta l’incontro tra il mondo epico e l’arte dei pupari. Passioni d’amore, sanguinose battaglie, insidie, tradimenti, fughe ed inseguimenti proiettano il pubblico in una dimensione fantastica, facendo spazio all’immaginazione, permettendo ai più fantasiosi di immedesimarsi nel personaggio preferito per le sue gesta valorose. Espressione di grande talento… i tre artisti hanno ammaliato il pubblico con storie leggendarie dal sapore squisitamente surreale, ricevendo numerosi applausi sin dalle prime battute, sulle incredibili gesta dei Paladini di Francia.

Nadia Pische

 

 

Note (auto)ironiche per una vita d’artista e epiche avventure al tempo di Carlo Magno, canzoni d’autore ed una storia di ribellione e di rinascita per la rassegna di prosa, musica e danza dell’Estate 2022, organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna all’Arena Mirastelle di Carbonia con il patrocinio ed il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del comune di Carbonia e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Quattro titoli in cartellone tra luglio e settembre con artisti del calibro di Moni Ovadia in scena con il cantautore siciliano Mario Incudine ed il polistrumentista Antonio Vasta per narrare le “gesta” di “Baiardo e Brigliadoro / Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi”, il comico e cantante Enzo Iacchetti con la sua “Intervista Confidenziale” con la “complicità” di Giorgio Centamore, poi le ammalianti voci de Le Balentes sulle tracce del nuovo album “Inghirios” tra miti e leggende dell’Isola e la moderna rilettura di una favola nera ne “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio.

Una programmazione interessante e variegata pensata per il palco en plein air nel cuore di Carbonia: quattro appuntamenti che spaziano dalla riscoperta dei classici al gusto per la comicità, da raffinate poesie in musica in cui la tradizione popolare si fonde alle sonorità contemporanee a una originale una scrittura di scena per performer e marionette, fra danza, physical theatre e teatro di figura con tutta la magia del nouveau cirque. 

Il cartellone. Inizio con brio, domenica 31 luglio, alle 21.00, con il poliedrico Enzo Iacchetti che (si) racconta in una insolita e coinvolgente “Intervista Confidenziale” in compagnia di Giorgio Centamore, suo fido autore e collaboratore, ripercorrendo i momenti cruciali e gli incontri indimenticabili di una lunga e intensa carriera. Gli esordi alla radio e come intrattenitore nelle feste, poi il debutto al Derby Club di Milano, le prime apparizioni televisive, la collaborazione con il Maurizio Costanzo Show tra poesie e canzoni bonsai e il successo con Striscia la notizia, il fortunato telegiornale satirico condotto in coppia con Ezio Greggio. Un (auto)ritratto in cui l’artista parla di talento e passione, sogni di gloria e un po’ di disincanto, svelando alcuni segreti del mestiere e introducendo idealmente il pubblico “dietro le quinte” in una chiacchierata informale punteggiata da canzoni.

Intricate storie di guerra, amore e follia,  venerdì 5 agosto, alle 21.00, con “Baiardo e Brigliadoro / Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi”, una produzione del Teatro Pubblico Ligure nell’ambito del progetto dedicato a “Il canto del Rinascimento italiano” con ideazione e regia di Sergio Maifredi. Sotto i riflettori un geniale affabulatore come Moni Ovadia insieme al cantautore e attore Mario Incudine e al musicista Antonio Vasta per un avvincente itinerario sulle tracce dei poemi cavallereschi e del popolare teatro di marionette fiorito nel Sud Italia e in Sicilia. In una visione capovolta, i protagonisti non sono (solo) i valorosi guerrieri al seguito dell’imperatore, ma Baiardo e Brigliadoro, i cavalli dei paladini di Francia Rinaldo e Orlando, che offrono un punto di vista inedito sulle epiche avventure dei loro padroni, e più in generale sulle vicende degli umani e sull’assurdità e inutilità dello spietato e brutale gioco delle armi.

Il canto de Le Balentes, domenica 28 agosto, alle 21.00, con le atmosfere raffinate e le suggestive sonorità di “Inghirios”, il nuovo album uscito per l’etichetta S’ardmusic, che attinge alle storie vere e leggendarie, agli antichi saperi e ai riti dell’Isola al centro del Mediterraneo. Sul palco Stefania Liori, Pamela Lorico e Federica Putzolu, accompagnate dall’affiatato ensemble che schiera Fabrizio Lai (chitarre e bouzouki), Fabio Useli (basso e chitarra), Antonio Pisano (batteria e percussioni) e Pierpaolo Liori (fisarmonica e chitarra) per un vivido affresco della Sardegna di oggi e di ieri. Tra parole e note, riaffiorano creature dell’immaginario come in “Surbile” mentre “Sa Prima Pandela” guarda al futuro e alla parità di genere, e poi ci sono le melodie seducenti di “Nina Unde”“A Manu Tenta”“Inghirios”, il ricordo di “Piciocu de Crobi” e la struggente “Lagrimas”.

Un poetico finale nel segno del Circo Contemporaneo, giovedì 15 settembre alle 21.00, con “La sposa Blu” di e con Silvia Battaglio (produzione Zerogrammi – Biancateatro), una intrigante “scrittura di scena per performer e marionette” ispirata alla celebre fiaba di Charles Perrault. Tra danza, physical theatre e teatro di figura, un intenso ritratto al femminile: una giovane donna si ribella a un destino apparentemente già deciso, infrange le regole e gli ordini del suo terribile consorte, spezzando così il cerchio della violenza, e riuscendo poi a sottrarsi all’ingiusta punizione per aver violato il suo segreto. La verità viene alla luce, crolla il muro dei silenzi e la sanguinosa spirale si interrompe: nell’aprire la porta proibita, “La sposa Blu” «scopre i corpi occultati delle precedenti marionette-spose che, tornando in vita, scivolano dentro un ‘racconto’ sospeso tra fiaba e realtà», dove la trasgressione diventa il primo passo verso la libertà.

Giro di boa, a Portoscuso, per i seminari e i concerti di musica di matrice popolare di Mare e Miniere, in pieno svolgimento nella cittadina costiera del Sulcis da martedì scorso fino a domenica prossima, 26 giugno. La quarta giornata – domani, venerdì 24 – propone come sempre attività didattiche negli spazi dell’antica tonnara di Su Pranu, la mattina dalle 10.00 alle 13.00, ed il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00. A tenere i rispettivi corsi e laboratori un corpo docente che, insieme al direttore artistico Mauro Palmas (mandola e liuto cantabile) è composto da Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Luigi Lai (launeddas), il Cuncordu e tenore de Orosei (canto a tenore), Andrea Piccioni (tamburi a cornice), Mario Incudine e Silvano Lobina (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale), Marcello Peghin (chitarra) e Giulia Cavicchioni (laboratorio per bambini di musiche del mondo).

In serata concerto dei Cantori della Resurrezione e Mario Incudine ed Antonio Vasta con le storie di miniera di “Surfaru e focu”.

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Dopo l’annuncio dei Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare che andranno in scena a Portoscuso dal 25 al 30 giugno 2019, Mare e Miniere apre il ricco programma musicale della sua dodicesima edizione con il progetto speciale “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra” di Mario Incudine che andrà in scena mercoledì 3 aprile 2019 alle 18,30 a Villacidro presso il Teatro dell’Oratorio San Giovanni Bosco. Il cantautore e ricercatore ennese cunta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Emanuele Rinella (percussioni), Manfredi Tumminello (chitarra), Pino Ricosta (basso) ed Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici).
L’ingresso di Villacidro nel circuito di Mare e Miniere sarà suggellato dal concerto sacro “Boxis Po Pasca Manna” che andrà in scena il prossimo martedì 16 aprile, alle ore 19,00, nella Chiesa di Santa Barbara. Frutto di un lungo percorso di ricerche sui canti della Settimana Santa in Sardegna, il recital ruota intorno a musiche ed arrangiamenti originali, impreziosite da una parte letteraria curata da Maria Gabriella Ledda che affonda le sue radici tanto nelle sacre rappresentazioni di origini sardo-spagnole, quanto in creazioni originali affidate a poeti contemporanei. Protagonisti della serata saranno Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile, mandoloncello), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Alessandro Foresti (organo) e Su Cuncordu ‘e Su Rosario di Santulussurgiu.

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La programmazione estiva di Mare e Miniere 2016 prosegue lunedì 1 agosto, alle ore 21,30, ad Iglesias, in Piazza San Francesco, con “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra”, progetto speciale portato in scena da Mario Incudine. Il cantautore e ricercatore ennese canta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici) ed Emanuele Rinella (percussioni).

Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 continuerà con quattro appuntamenti dedicati alla danza: il 4 agosto, alle ore 21,30, a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara Su Pranu con lo spettacolo “Danze Del Mare 2.0” che verrà replicato il giorno successivo a Muravera, alle 21,30, in Piazza Europa. L’11 agosto andrà in scena lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.

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Il programma degli eventi estivi di Mare e Miniere 2016 continua con quattro appuntamenti dedicati alla danza. Il 4 agosto, alle ore 21,30, a Portoscuso, presso la Vecchia Tonnara Su Pranu, con lo spettacolo “Danze Del Mare 2.0” che verrà replicato il giorno successivo a Muravera, alle 21,30, in Piazza Europa. L’11 agosto andrà in scena lo spettacolo “Trans-U-Mare” con la regia e le coreografie di Francesca La Cava e le musiche originali di Mauro Palmas. La replica andrà in scena il giorno successivo, alle 21,30, a Sant’Anna Arresi, in Piazza del Nuraghe.La programmazione estiva di Mare e Miniere 2016 prosegue il 1 agosto, alle ore 21,30, ad Iglesias, in Piazza San Francesco con “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra”, progetto speciale portato in scena da Mario Incudine. Il cantautore e ricercatore ennese cunta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici) ed Emanuele Rinella (percussioni).