22 November, 2024
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Da stradello usurato ed incerto per i passanti a via di transito rifinita e sicura. La Scalinata Sottotorre, storica e battutissima cintura di collegamento tra il centro di Calasetta e la spiaggia omonima, ha cambiato volto. Nei giorni scorsi si sono infatti conclusi i lavori di ristrutturazione inaugurati a novembre 2018 e finanziati con un fondo D.u.p.i.m. (per lo sviluppo dell’Associazione delle isole minori) di 64mila euro.

Il selciato messo a dura prova da tempo e usura è stato sostituito da superfici omogenee grazie al posizionamento di masselli in ignimbrite (scelta in virtù del suo status di pietra locale); le pedate e le alzate, definite dalla relazione generale “poco accessibili, con rampe di gradini molto pericolose per la transitabilità pedonale”, sono state rese più consone per il passaggio e si è provveduto alla collocazione di un corrimano minimale in metallo bordato in corda.

«E’ stata garantita anche la pulizia generale dell’area con attenzione particolare alle canalette di scolo che costeggiano il percorso in pendenza – spiega il sindaco, Antonio Vigo –: inoltre per favorire il transito serale e notturno il progetto ha optato per il posizionamento di faretti “segnapasso” incassati nei parapetti in calcestruzzo lungo il tracciato.»

La Scalinata Sottotorre, oltre a rappresentare un riferimento storico e d’effetto vista la sua posizione strategica, è la via più battuta dai turisti (e dei bagnanti locali) nel corso della stagione estiva, essendo il percorso più agevole per raggiungere la spiaggia di Sottotorre dalla piazzetta della Torre Sabauda.

«Siamo soddisfatti di aver portato a termine anche questa opera pubblica – conclude Antonio Vigo – capace di unire la riqualificazione estetica al potenziamento della sicurezza.»

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Giovedì 28 marzo approderà in Consiglio l’adozione definitiva del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.).

«Per l’amministrazione di Calasetta questo è un momento di estrema importanza – commenta il sindaco Antonio Vigo – perché segna l’approvazione di un documento di portata centrale nell’ottica dello sviluppo del territorio comunale.»

Il P.U.C.., che dovrà essere adottato in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) ed al Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), si configura infatti come lo strumento imprescindibile di pianificazione per un Comune.

Costituito da decine di elaborati cartografici e documenti normativi, rispecchia la complessità di un’intera area urbana, spaziando dalla considerazione degli aspetti idrogeologici e agronomici a quella dei versanti storici, ambientali ed archeologici.

«Disporre del P.U.C. – aggiunge il primo cittadino – significa avere finalmente una visione chiara delle regole di gestione e trasformazione del territorio di competenza comunale. Promuovere la realizzazione di strutture ricettive, nel pieno rispetto dell’ambiente, incoraggiare la ripresa dell’agricoltura e della pastorizia senza alcun pregiudizio, tutelare appieno aree di interesse storico-culturale, esercitare un controllo certo su nuove lottizzazioni.»

Non un percorso rapido, quindi: l’elaborazione del P.U.C. di Calasetta affonda le sue radici in tempi piuttosto lontani. «I primi studi vennero addirittura promossi nel 2002 – osserva Antonio Vigo – ma si è entrati nel vivo della gestione dell’iter negli ultimi anni, durante il mio mandato.»

Anni che, per inciso, hanno visto un’ampia partecipazione di cittadini, attivisti e componenti dell’opposizione alla luce della natura del P.U.C. come documento di interesse pubblico e territoriale: basti pensare al 2017, quando comitati locali e associazioni ambientaliste mossero numerose obiezioni critiche alla “versione” del P.u.c. adottato dal Consiglio nel maggio di quell’anno e poi destinato a modifiche e revisioni.

«Con l’adozione definitiva del P.u.c. andiamo a dare una risposta a queste obiezioni, che hanno rappresentato un contributo assolutamente legittimo e utile – spiega Antonio Vigo – del resto il cammino di questo strumento non avviene in camere chiuse: abbiamo cercato di essere aperti e ci siamo conformati ai vincoli giuridici, come nel caso del contestato campo da golf, la cui superficie è stata poi ridimensionata.»

Una volta approvato definitivamente in Consiglio Comunale, il P.u.c. sarà inviato in Regione (precisamente, al C.t.r.u., Comitato tecnico regionale per l’urbanistica): il C.t.r.u. potrà esprimere un parere non vincolante e delle osservazioni. A questo punto il Comune, accolte le osservazioni, procederà con la pubblicazione del P.u.c. al Buras (bollettino ufficiale della Regione Sardegna): da quel momento sarà entrato pienamente in vigore.

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Il Consiglio comunale di Calasetta, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha approvato l’ordine del giorno sulla “Moratoria pesca del riccio di mare” con cui, come recita il documento stesso, si punta a «salvaguardare la risorsa consentendone il ripopolamento, e chiedendo alla Regione di prevedere lo stop della pesca del riccio di mare nelle acque dell’isola di Sant’Antioco per almeno due anni, a partire dalla stagione 2019/2020».

Un atto concreto che si somma all’iniziativa analoga adottata dal Consiglio comunale di Sant’Antioco (nel gennaio passato, la cittadina lagunare aveva approvato il medesimo documento). Adesso i due centri di Calasetta e Sant’Antioco fanno fronte comune con l’obiettivo di rappresentare in sede regionale l’istanza: porre un freno al prelievo sconsiderato di questa preziosa risorsa marina.

«Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa avviata dal Consiglio di Sant’Antioco – commenta il sindaco di Calasetta Antonio Vigo – i nostri due Comuni condividono la preoccupazione diffusa dei pescatori locali e dell’intera cittadinanza sull’impoverimento della risorsa riccio di mare, un fenomeno avvertito come vera e propria emergenza. Non possiamo restare indifferenti di fronte a uno sforzo di pesca preoccupante che di questo passo porterà all’esaurimento di questa prelibata specie marina.»

E ancora: «È evidente che le misure adottate fino a oggi dalla Regione si sono rivelate insufficienti per arginare il problema: per questo, costituendo un fronte compatto, desideriamo che gli assessorati regionali competenti ne prendano atto e ascoltino la nostra richiesta, adottando tutte le misure del caso».

Il Golfo di Palmas e i mari che circondano l’isola di Sant’Antioco sono meta prediletta di pescatori professionisti e sportivi provenienti da ogni angolo della Sardegna. Per questo, ogni anno, i fondali vengono presi d’assalto a causa della presenza del riccio: così si contribuisce alla “distruzione” di un inestimabile patrimonio ittico.

«Non è possibile accettare passivamente ciò che è sotto gli occhi di tutti – conclude Antonio Vigo – auspichiamo che gli altri Comune dell’Arcipelago del Sulcis si uniscano in una battaglia che riguarda tutte le popolazioni sulcitane. È doveroso intervenire, prima che sia troppo tardi.»

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Il Consiglio comunale di Calasetta, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha approvato lo schema di contratto (con l’Agenzia del Demanio, la Regione, l’Avvocatura di Stato e la Capitaneria di porto di Cagliari) per trasferire la proprietà di un’area di oltre 16mila metri quadrati dal Demanio al patrimonio dell’ente tabarchino.

In cambio, il Comune si impegna nella cessione allo Stato, a titolo gratuito, dell’immobile attualmente adibito a caserma dei carabinieri.

Per l’amministrazione, il provvedimento corrisponde a una grande svolta sotto il profilo gestionale delle aree (che ricadono sul lungomare Colombo e sul lungomare Genova): «L’acquisizione di questi spazi ci consentirà di disporre finalmente, in maniera libera da vincoli calati dall’alto, di un’area nevralgica dell’abitato – spiega il sindaco Antonio Vigo – ponendo la parola fine a una procedura che abbiamo attivato con una richiesta formale nel 2011, ovvero fin dal mio primo mandato».

Nella zona in questione, proprietà del Demanio dal 1926, il Comune potrà, infatti, promuovere iniziative relative alla gestione dei fabbricati di Piazza Principato di Monaco e di “Mare Produce”, nonché a quella dei parcheggi: «Saremo in grado di definire i bandi per l’affitto dei locali dell’area, per la gestione degli stalli a pagamento, per l’occupazione del suolo pubblico in occasione del mercato rionale – aggiunge il sindaco di Calasetta – con guadagni destinati alle casse del Comune, e non più a quelle dello Stato».

Ed i benefici emergono anche alla luce dell’imminente inizio degli imponenti lavori di riqualificazione del waterfront, il porticciolo cittadino: «Il progetto di rifacimento del polo portuale prevede la realizzazione di tre piazzole dotate di servizi per le attività commerciali – conclude Antonio Vigo – aspetto che rappresenterà un altro introito per l’ente».

In seguito alla recente approvazione in Consiglio comunale, il documento di contratto approderà negli uffici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il perfezionamento della procedura.

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Si è conclusa la fase di gara del progetto di riqualificazione e potenziamento del waterfront, il lungomare di Calasetta e prossimamente gli uffici comunali procederanno con l’aggiudicazione dei lavori e, infine, con la firma del contratto con l’impresa vincitrice del bando.

Il piano di riqualificazione si configura come uno dei più ambiziosi portati avanti dall’esecutivo di Antonio Vigo, volto a garantire la nascita di un porticciolo turistico nuovo di zecca.

Secondo le linee guida della relazione tecnica, e grazie a una dotazione di finanziaria di un milione di euro – ottenuta dal Comune dalla Regione Sardegna nel 2012 nell’ambito di un piano di potenziamento della portualità dell’Isola – l’attuale e usurata rete stradale fronte mare sarà rimpiazzata da un nuovo manto lungo 500 metri e largo 7 metri e mezzo. Non solo: si procederà con la realizzazione di 100 parcheggi per le vetture, la creazione di 6000 metri quadrati di aree verdi e la costruzione di una cintura ciclo-pedonale sulla banchina.

Secondo la simulazione del progetto (allegata al presente comunicato), si manterrà la tipica struttura semicircolare dell’approdo garantendo il superamento delle attuali criticità (avvallamenti della superficie d’asfalto, sistema di parcheggi disorganizzato e imponente presenza di new jersey) e promuovendo una serie di novità strutturali «capace di trasformare l’area in un waterfront moderno, funzionale e a misura di cittadino e turista», spiega il sindaco Antonio Vigo.

Un intervento massiccio mirato, quindi, «a fare del polo portuale un punto di riferimento non solo per Calasetta, ma per l’intero territorio circostante – aggiunge il primo cittadino – e a migliorare l’offerta proposta al segmento di turismo, alla luce del suo peso indiscusso nel quadro dell’economia locale e isolana».

Non è un caso che la denominazione ufficiale del progetto sia “Lavori di completamento dei banchinamenti di riva, escavi, piazzali, arredi e servizi turistici” con tanto di nuova illuminazione e nuovo impianto di sollevamento fognario. L’area di intervento sarà compresa tra l’edificio “Ex Sicapi” e “Punta Paese”, poli estremi del porticciolo.

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Si sono conclusi i lavori di riqualificazione della strada Calasetta-Calalunga. E grazie alla rimessa in sicurezza dell’arteria che connette il centro del paese all’area extraurbana (estendendosi dalle campagne fino ai litorali), l’amministrazione guidata da Antonio Vigo ha portato a compimento un’opera pubblica da lungo tempo attesa.

«La strada è pienamente fruibile – commenta il sindaco Antonio Vigo – gli interventi eseguiti hanno garantito la realizzazione di una superficie d’asfalto regolare e omogenea in seguito alla ripulitura del vecchio strato di bitume.»

La situazione precedente era sensibilmente diversa: il tracciato, lungo circa mezzo chilometro, era disseminato di voragini e presentava una larghezza irregolare. Ma malgrado la famigerata nomea di strada colabrodo, la Calasetta-Calalunga era comunque ampiamente percorsa dalle vetture per via della sua posizione cruciale, come rapido collegamento tra centro urbano e spiagge attraverso “Bricco Bardi”.

Adesso i tempi degli slalom sono finiti: con una copertura finanziaria complessiva di 102 mila euro, «è stato inoltre riprogettato il sistema di deflusso delle acque meteoriche», aggiunge Antonio Vigo. Sono state rimosse, quindi, sterpaglie, vegetazione e masse terrose dalle vecchie cunette, e si è proceduto all’installazione di tubi e a 16 pozzetti per convogliare le acque piovane.

«Siamo soddisfatti dell’esecuzione dei lavori – conclude il primo cittadino – l’unica miglioria che apporteremo quando avremo la disponibilità finanziaria sarà relativa alla segnaletica orizzontale.»

Soddisfatto dei lavori anche l’incaricato comunale della Viabilità Salvatore Altadonna, che lancia un monito: «Il traffico è finalmente scorrevole, ma invito gli automobilisti a non eccedere con la velocità: adesso che le buche sono scomparse, non bisogna esagerare con l’acceleratore».

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Maria Cristina Marongiu, candidata della lista Sardegna20Venti, è risultata la più votata, con 426 preferenze, tra i 96 candidati alla carica di consigliere regionale, nelle 11 sezioni del comune di Sant’Antioco. Alle sue spalle si sono classificati il consigliere comunale di minoranza Massimo Melis (Fratelli d’Italia), con 393 e Riccardo Diana (Campo Progressista con Massimo Zedda), 339. Seguono Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 195; Antonio Vigo (Sardegna20Venti) 189; Fabio Usai (4 Mori Solinas Presidente) 102; Ilaria Portas (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 98; Giuseppe Casti (Partito Democratico) 98; Mariella Piredda (Partito dei Sardi) 94.

Allegati gli schemi dei risultati dei 7 candidati alla carica di Presidente, delle 24 liste e delle preferenze dei 96 candidati alla carica di consigliere regionale.

 

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Sardegna 20Venti, la lista creata dal consigliere uscente di Forza Italia Stefano Tunis, nuova componente della coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura alla carica di governatore di Christian Solinas, ha presentato liste in tutte le 8 circoscrizioni elettorali.

Nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, i 4 candidati sono: Laura Cappelli, sindaco di Buggerru; Maria Cristina Marongiu nota Chicca; Andrea Tunis, vicesindaco di Narcao; Antonio Vigo, sindaco di Calasetta.

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Sono iniziati nei giorni scorsi, a Calasetta, i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria della zona Pip. La prima fase di intervento riguarda la creazione di un collegamento tra l’area di insediamento produttivo e la zona che conduce al Tupei Resort, nel vivo delle campagne calasettane.

A breve verranno avviati i lavori per la sistemazione della “strada di penetrazione dell’area Pip” e della “strada interna dell’area Pip”: soprattutto nel caso della seconda, sarà necessario un lavoro ulteriore di ottimizzazione della carreggiata al fine di creare un sistema stradale ordinato e funzionale.

«Sul piatto è disponibile un investimento di 175 mila euro derivanti da un fondo D.u.p.i.m. del Documento unico programmatico isole minori – spiega il sindaco Antonio Vigo – con cui si doterà l’area anche di un sistema di fognature e canali, nonché di un impianto di illuminazione capillare con pali in acciaio alti 8 metri.» Inclusa nel ridisegno del Pip, anche la creazione di marciapiedi con cordonata, sempre nell’ottica della sicurezza stradale e del cittadino.

Sebbene si tratti di interventi capaci di apportare significative ripercussioni migliorative sull’economia di Calasetta, in vista della volontà di rivalorizzazione delle attività locali, il progetto non comporterà alcun mutamento rilevante in termini ambientali: come osserva Antonio Vigo, «sono interventi di lieve entità che si armonizzano con l’ambiente circostante: non a caso saranno mantenute le caratteristiche dei luoghi e la loro morfologia».