22 November, 2024
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Sono iniziati, a Calasetta, i lavori di potenziamento dell’edilizia scolastica nell’istituto di via Oberdan. Nello specifico, gli interventi recentemente inaugurati riguardano l’adeguamento del sistema antincendio dello stabile che accoglie gli alunni della scuola primaria e media (rigorosamente divisi, per ovvie esigenze educative e didattiche, su due piani separati).

Con l’inizio dei lavori, resi possibili grazie a una copertura finanziaria di 145mila euro del progetto regionale Iscol@, gli studenti delle medie – le cui aule si trovano al piano superiore – sono stati trasferiti nella vecchia scuola di via Siciliani, non lontana da via Oberdan, dove rimarranno fino alla conclusione degli interventi.

«Le operazioni di adeguamento antincendio costituiscono misure di primaria rilevanza per la sicurezza dei nostri studenti – commenta il sindaco Antonio Vigo – inoltre mettere a frutto i finanziamenti ottenuti grazie al progetto regionale Iscol@ è motivo di soddisfazione per questa amministrazione.»

Tra le misure contemplate nel piano è previsto l’adeguamento delle porte di sicurezza, la verifica della collocazione degli estintori, il controllo della posizione dei tramezzi strutturali.

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Procedono senza sosta, a Calasetta, i lavori di posizionamento di 115 targhe nelle arterie cittadine finora sprovviste di denominazione. L’intervento di razionalizzazione e potenziamento della funzionalità stradale, promosso dall’esecutivo di Antonio Vigo, riguarda alcune aree del centro urbano e molteplici zone del territorio extraurbano.

«La collocazione delle targhe risponde all’esigenza di conferire a ogni via una precisa identità e garantire una sua rapida individuazione da parte degli utenti – spiega il consigliere della Viabilità Salvatore Altadonna – soprattutto in riferimento a zone non propriamente centrali ma comunque abitate e dunque soggette a specifiche forme di urbanizzazione».

Targhe nuove di zecca, quindi, in località finora sguarnite come le zone “Delle Piane”, “La Salina”, “Sciamain” e “Costiera”. Ma anche nel centro urbano, seppur in maniera ben più contenuta, sono comparsi i nuovi pannelli: come in via “Strada Vecchia”, non lontano dall’entrata del paese.

«Ribattezzare le vie fino a questo momento prive di nome comporta altri effetti positivi di diversa natura – precisa il consigliere Salvatore Altadonna – la consegna della corrispondenza ne trarrà giovamento e, con l’inserimento delle nuove vie nella rete dei navigatori, il traffico e la mobilità alla guida saranno facilitati.»

«In ultima battuta – osserva Salvatore Altadonna – alcune targhe logorate sono state sostituite da pannelli nuovi: siamo certi che l’intera cittadinanza ricaverà benefici da questo provvedimento.»

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Il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo, ha scritto una lettera aperta ai cittadini, sugli aumenti delle bollette Tari.  Di seguito il testo integrale.

«In questi giorni i cittadini del comune di Calasetta stanno ricevendo le cartelle relative alla Tari, la tassa sui rifiuti. Sulla base di un confronto con gli importi medi riportati nelle bollette dello scorso anno, le quote hanno subito un aumento del 20 per cento circa, provocando comprensibili malumori e lamentele tra i calasettani.

Io per primo, in qualità di sindaco, sono rammaricato del fatto che i cittadini siano tenuti a un esborso considerevole, ma ritengo sia doveroso e opportuno fare dei chiarimenti.

La bolletta ricevuta in questi giorni fa naturalmente riferimento alle spese del servizio di raccolta differenziata relativo a tutto il 2017. Inutile ricorrere a giri di parole: il 2017, per il comune di Calasetta, è stato un anno terribile sotto il profilo del servizio suddetto. Nell’agosto di quell’anno, infatti, la ditta responsabile del servizio è fallita, interrompendo le operazione di raccolta dei rifiuti e provocando, nell’arco di pochissimo tempo, una situazione di reale emergenza (sanitaria, ancor prima che economica e di immagine). Rimasto orfano del servizio, il Comune ha dovuto mettere in atto misure d’urgenza: bonifiche e rimozione di cumuli (sarebbe più appropriato parlare di montagne) di pattume da ogni angolo del territorio, con conseguente trasporto e trasferimento presso i centri di raccolta rifiuti. Risultato? Il Comune ha speso oltre 265 mila euro solo per lo smaltimento dell’indifferenziata. Cifra stellare, che non avremmo mai voluto sborsare e che, soprattutto, non avremmo mai voluto far incidere sulle bollette degli utenti. Questo lo ribadiamo con forza e i fatti lo attestano: siamo il Comune con l’aliquota Imu più bassa e non facciamo pagare la Tasi.

Proprio a queste cifre astronomiche si deve l’aumento in bolletta 2018 (ribadiamo, relativo alle spese del 2017). Stiamo mettendo in atto ogni misura in nostro potere per evitare che fatti simili (per quanto indipendenti dalla nostra volontà) possano riverificarsi.

In prima battuta, la ditta fallita è stata denunciata dal comune di Calasetta; i suoi dipendenti sono stati retribuiti come era giusto che accadesse; abbiamo provveduto ad affidare la gestione – in via provvisoria – a una nuova ditta e, contestualmente siamo coinvolti nell’attivazione del nuovo bando di gara per la raccolta differenziata in consorzio con il vicino Comune di Sant’Antioco. Secondo le previsioni, questo nuovo bando garantirà un drastico calo delle quote Tari (almeno il 25 per cento in meno).

Intanto la gestione provvisoria del servizio, attualmente in corso, ha fornito i suoi risultati: secondo i dati aggiornati a questo mese, il territorio urbano di Calasetta ha raggiunto l’80 per cento di indice di raccolta differenziata. Lo scorso anno, duole dirlo, si attestava al 22 per cento. E più si differenzia, e meno si paga: una tonnellata di indifferenziata costa 160 euro più IVA, lo stesso quantitativo di differenziata costa meno della metà. Pertanto coglieremo i primi veri risultati dal prossimo anno.

Confidiamo nella comprensione, nella pazienza e nel senso del decoro di tutta la cittadinanza: lo scorso anno abbiamo assistito un disastro ambientale e morale, l’abbiamo superato e questo è fondamentale per una comunità. In futuro non potrà che andare meglio perché lo sforzo sarà ripagato.»

Antonio Vigo

Sindaco di Calasetta

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Il sindaco di Calasetta, Antonio Vigo, ha emanato un’ordinanza che vieta la pratica dell’attività venatoria in un’ampia area del territorio comunale. Il provvedimento si è reso necessario alla luce del notevole tasso di pericolosità delle battute di caccia organizzate nelle campagne dell’isola. Nella zona in questione (delimitata a ovest dalla Strada della Salina e Strada Spiaggia Grande; a nord-ovest da Strada Mercureddu; a est, dalla strada Cala Lunga fino a Poggio Sisineddu; a sud in direzione Sisineddu, fino al limite del comune di Sant’Antioco), un tempo a vocazione agricola, negli ultimi anni si è registrato un incremento delle presenze di nuovi residenti e turisti, con conseguente aumento del traffico di automobilisti, ciclisti e pedoni. Da qui, la decisione di emanare l’ordinanza, supportata dalla collocazione di pannelli e tabellazioni di divieto.

Ma già in passato Antonio Vigo aveva adottato analoghi provvedimenti in seguito alla segnalazione «di numerose inottemperanze al rispetto delle distanze dagli immobili e dalle strade da parte dei cacciatori, con conseguente grave disagio da parte dei cittadini e pericolo per la pubblica incolumità».

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Il delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha convocato una riunione sullo stato di attuazione del Programma di interconnessione dei sistemi idrici, collegamento Tirso – Flumendosa 4° lotto, alla quale ha invitato tutti i Comuni del Sulcis Iglesiente; il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Ivo Melis; il presidente dell’Unione dei Comuni di Metalla e il Mare Ferdinando Pellegrini; il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis Antonio Vigo; il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras; gli ingegneri Marco Cherchi e Piero Dau della direzione generale dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici; e, infine, il presidente dell’Enas, Giovanni Sistu,

La riunione si svolgerà lunedì 18 dicembre, alle 15.30, presso il Centro culturale di Corso Berlinguer, a Tratalias.

Per la realizzazione del 4° lotto dell’interconnessione Tirso-Flumendosa sono stati stanziati 59 milioni di euro, finanziati con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetterà di collegare la dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa. Il progetto rientrava già in precedenti interventi, finora mai realizzati.

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Il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Gianfranco Trullu (sindaco di Perdaxius) e i sindaci di altri 14 Comuni (Calasetta – Antonio Vigo, Carbonia – Paola Massidda, Giba – Andrea Pisanu, Masainas – Ivo Melis, Narcao – Danilo Serra, Nuxis – Pier Andrea Deias, Perdaxius – Gianfranco Trullu, Piscinas – Mariano Cogotti, Portoscuso – Giorgio Alimonda, San Giovanni Suergiu – Elvira Usai, Santadi – Elio Sundas, Sant’Anna Arresi – Teresa Pintus, Sant’Antioco – Ignazio Locci, Tratalias – Marco Antonio Piras, Villaperuccio – Antonello Pirosu), hanno inviato una lettera al prefetto di Cagliari, Tiziana Giovanna Costantino, sul «grave stato di dissesto e di pericolo delle strade provinciali e statali del Sulcis».

«Illustrissimo sig. Prefetto – esordisce la nota – siamo ad illustrarLe il gravissimo stato di dissesto in cui versano le strade provinciali 77, 78 e 80, nonché la Strada Statale 293, che comporta la loro quasi impercorribilità. Vista la riunione svoltasi ieri 5/10/2017, presso l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Autonoma della Sardegna, dove la provincia del Sud Sardegna, nonostante l’invito, non ha partecipato alla riunione; l’ANAS, attraverso i suoi funzionari non ha assolutamente dato alcuna risposta sugli assi viari indicati; si chiede, pertanto, il Vostro immediato ed urgente intervento affinché, tramite un incontro presso la prefettura con la provincia del Sud Sardegna, l’ANAS ed anche con il coordinatore del Piano Sulcis, si possa addivenire ad un’immediata e non più procrastinabile messa i sicurezza dei tratti di strada che oggi, si ripete, sono impraticabili.»

«In difetto, tutte le Amministrazioni comunali – concludono i Sindaci – saranno costrette ad adottare atti che incidono sull’utilizzo delle dette strade, onde evitare la messa in pericolo di tutti i cittadini che le percorrono.»

  

 

          

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Ieri sera, al palazzetto dello sport di Calasetta, nell’intervallo della partita di basket tra Automek Calasetta e Sef Torres (vinta dalla squadra di Simone Frisolone per 85 a 65), il sindaco Antonio Vigo e l’assessore dello sport Kicco Mercenaro, hanno premiato con una targa ed il gagliardetto del comune di Calasetta, l’atleta Alice Casula.

Alice Casula è una giovane cittadina di Calasetta che, per il secondo anno consecutivo, si è laureata campionessa italiana di windsurf nella categoria slalom. Ha solo 21 anni ma il suo sacrificio quotidiano l’ha condotta a raggiungere traguardi eccezionali che hanno portato il paese, e non solo, ad essere fiero di lei.

L’11 dicembre 2016, a Marsala, ha bissato il titolo conquistato nel 2015 e, nonostante i prestigiosi traguardi raggiunti, mostra grande umiltà e voglia di crescere sempre più.

E’ auspicabile che l’Amministrazione comunale di Calasetta possa riconoscerle anche un sostegno economico che le permetta di concretizzare progetti futuri, non solo personali, ma in grado di avere ricadute sulla stessa comunità.

Forza Alice… non c’è due senza tre!!!

Nadia Pische

        

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I sindaci dei comuni di Carbonia, Calasetta, Gonnesa, Santadi, Narcao, Villasalto, Orani, Sant’Antioco, Morgongiori, Ballao, Gonnosnò, Donori, Pau, Laconi, preoccupati per il la tragica evoluzione del destino dei lavoratori impegnati nei lavori del Parco Geominerario della Sardegna, chiedono al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau e ai capigruppo del Consiglio regionale, un’urgente e definitiva revisione del provvedimento che farà sprofondare oltre 520 lavoratori Ati Ifras nella disoccupazione a partire dal 1 gennaio 2017.

I lavoratori pretendono a gran voce una continuità occupazionale che deve essere garantita con certezza! E ciò è rappresentato solo dalla prosecuzione dei lavori nei cantieri, anche solo per il periodo necessario all’eventuale passaggio diretto ad altre società o all’espletamento della gara della quale ancora, nonostante le rassicurazioni della Regione, non è stato fatto alcun passo in avanti.

La Regione – secondo i 14 sindaci – deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e trovare una soluzione certa che eviti un grave disastro per il territorio e le oltre cinquecento famiglie. Non si può accettare che la legge che ha assicurato una proroga all’azienda, sia stata calpestata – e con essa la volontà Unanime del Consiglio regionale – senza uno straccio di autorevole parere e solo sulla presunzione univoca di una ventilata illegittimità.

Noi non ci stiamo e pretendiamo con forza – domani 30 dicembre 2016 –  concludono i 14 sindaci – la revoca di un provvedimento capestro per 520 famiglie.

I sindaci

Paola Massidda – Carbonia

Antonio Vigo – Calasetta

Hansal Christian Cabiddu – Gonnesa

Elio Sundas – Santadi

Danilo Serra – Narcao

Paolo Maxia – Villasalto

Antonio Fadda – Orani

Mario Corongiu – Sant’Antioco

Renzo Ibba – Morgongiori

Severino Cubeddu – Ballao

Mauro Steri- Gonnosnò,

Lucia Meloni – Donori

Franceschino Serra – Pau

Lucia Zaccheddu – Laconi.

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La stagione balneare è già in uno stato avanzato, e le spiagge di Calasetta sono ancora invase della alghe. I consiglieri di opposizione del gruppo “Calasetta Cambia” Sandro Dessì, Maria Immacolata Argiolu, Giovanni Battista Cipollina e Tony Porseo, lunedì scorso hanno presentato un’interrogazione al sindaco, Antonio Vigo, ai consiglieri comunali e al consigliere delegato all’Ambiente, Roberto Lusci, nella quale denunciano il grave ritardo nell’espletamento della prevista campagna di pulizia degli arenili comunali.

I quattro consiglieri di opposizione «ricordano per l’ennesima volta all’Amministrazione la necessità di un’adeguata tempestiva programmazione della pulizia delle spiagge a partire dall’inizio dell’anno solare, possibilmente evitando di addurre motivazioni legate a ritardi e manchevolezze delle istituzioni di vario grado, quale causa dei ritardi nell’azione».

«Consci delle attuali difficoltà di vario ordine per le Amministrazioni – concludono Sandro Dessì, Maria Immacolata Argiolu, Giovanni Battista Cipollina e Tony Porseo -, tuttavia non possiamo non rilevare che ogni Amministrazione, eletta dai cittadini e nella quale essi hanno riposto fiducia, ha comunque il compito di affrontare i problemi con adeguata tempestività nella programmazione.»

Calasetta - Spiaggia di Sottotorre.

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E’ in corso, presso l’Albergo Moderno di via Nazionale, a Sant’Antioco, una tavola rotonda organizzata per fare chiarezza sulle enormi potenzialità di sviluppo garantite dalla nuova infrastrutturazione dell’area portuale prospettata dal Piano Sulcis. L’obiettivo dell’iniziativa è confrontarsi, informare compiutamente i cittadini, sgomberare il campo da dubbi e fraintendimenti, mettendo in luce i vantaggi che possono assicurare i progetti contenuti nel Piano Sulcis, in termini di rilancio dell’isola di Sant’Antioco e dell’intero Sulcis Iglesiente.
In campo ci sono 40 milioni di euro per la realizzazione di nuove opere progettuali di ampia portata.
Al convegno, dal titolo “Piano Sulcis – Infrastrutture Master Plan Sant’Antioco”, partecipano, tra gli altri, il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, i sindaci di Sant’Antioco e Calasetta, Mario Corongiu e Antonio Vigo, il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi, l’ex presidente della Regione, Antonello Cabras, oggi presidente della Fondazione Sardegna.
Partecipano, inoltre, amministratori e rappresentanti dei movimenti politici locali, imprenditori e semplici cittadini.
Nel primo intervento, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, ha presentato progetti e risorse in campo per lo sviluppo dell’Isola di Sant’Antioco, ad iniziare dal nuovo ponte.
Mentre scriviamo è in corso l’intervento del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu.
Coordina i lavori il consigliere comunale Gianni Inguscio.
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