24 April, 2025
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L’Iglesias ha vinto l’ultimo derby della stagione con un goal di Nicolas Capellino, realizzato al 15′ del secondo tempo, e il Carbonia è così costretto a rinviare la chiusura del progetto salvezza all’ultima giornata, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronterà una diretta concorrente, la Ferrini.
Iglesias e Carbonia si sono presentate all’appuntamento con prospettive differenti: l’Iglesias, quinta in classifica, con la ferma volontà di blindare la posizione, purtroppo solo per il prestigio, perché il divario di 17 punti dalla seconda posizione è quasi doppio il limite massimo di 9 punti consentito dal regolamento per partecipare ai playoff promozione; il Carbonia per agganciare con un successo la promozione diretta, evitando di affrontare la Ferrini domenica prossima con l’obbligo di fare risultato per evitare di scivolare nel playout salvezza (lo scorso anno decise la salvezza nel doppio confronto con la Tharros).
L’Iglesias ha schierato la miglior formazione (Giampaolo Murru aveva tutti disponibili, come non accadeva da diverse settimane), il Carbonia è sceso in campo ancora privo di Nicolas Garcia.
L’Iglesias ha organizzato l’ingresso in campo con i giovanissimi del vivaio presi per mano dai 22 calciatori, prima del fischio d’inizio.
 
Bellissima la cornice di pubblico, con la tribuna centrale quasi al limite della capienza, così come la tribuna laterale dove si sono sistemati gli Ultras del Carbonia che hanno sostenuto la loro squadra dall’inizio alla fine.
L’avvio della partita è stato equilibrato. La prima occasione l’ha costruita l’Iglesias al 15′ con una spettacolare rovesciata di Fabrizio Alvarenga che ha chiamato Enrico Galasso ad una parata plastica per spedire il pallone oltre la traversa in calcio d’angolo.
Il clima in campo è apparso quello di calcio vero, in perfetto stile derby, anche se i due portieri hanno avuto poco da fare fino al 42′, quando Enrico Galasso si è opposto alla grande ad una conclusione di Antony Cancilieri, inseritosi in area dalla sinistra.
Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, con preoccupazione nel Carbonia per le condizioni di Nicolas Ricci, dolorante per una botta subita in uno scontro.
Al rientro dagli spogliatoi, Diego Mingioni ha tenuto in campo l’attaccante argentino, che dopo soli 5′ s’è arreso perché impossibilitato a continuare a dare un apporto alla squadra ed è stato sostituito da Juan Caffaro.
Al 15′ il goal che ha deciso il derby. L’azione dell’Iglesias s’è sviluppata sulla destra, Nicolas Capellino s’è involato sulla fascia approfittando di un errore della difesa biancoblù e da posizione molto angolata ha battuto Enrico Galasso con un diagonale chirurgico che s’è infilato nell’angolino basso della porta del Carbonia.
Il goal subito ha messo paura al Carbonia ma dopo qualche minuto di sbandamento, capitan Costantino Chidichimo ha suonato la carica (nella tribuna laterale gli Ultras non hanno mai smesso di sostenere i loro beniamini) e le occasioni per pareggiare sono arrivate: ci ha provato per primo Mateo Broglia, ma l’occasione successiva ha visto Tomas Pavone (sceso in campo generosamente in non perfette condizioni fisiche) presentarsi da solo davanti ad Adam Idrissi, ma la sua conclusione è stata bloccata dal portiere rossoblù uscitogli incontro.
Nel finale, il Carbonia si è sbilanciato alla ricerca del goal, l’Iglesias ha cercato di approfittarne con ripartenze ispirate da capitan Gianluigi Illario.
Ci ha provato Juan Caffaro senza fortuna.
Niente di fatto fino al 93′, terzo dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara, quando Nicola Mancini con un gran tiro ha scavalcato Adam Idrissi proteso in tuffo, che ha spedito il pallone sulla traversa, sul pallone tornato in campo s’è inserito Federico Moreno ma la chiusura di Stefano Crivellaro che ne ha impedito una conclusione pulita e tutti i difensori si sono stretti intorno ad Adam Idrissi che alla fine ha bloccato il pallone a terra a centro area e insieme hanno festeggiato lo scampato pericolo.
Al triplice fischio finale è esplosa la gioia in casa rossoblù per la prima vittoria stagionale nel derby dopo una sconfitta in Coppa Italia e due pareggi in Coppa Italia e in campionato, e l’acquisizione definitiva del quinto posto, con 6 punti di vantaggio sul Calangianus, battuto in casa dall’Ossese, a 90′ dalla conclusione del campionato.
Delusione tra i biancoblù, calciatori, staff tecnico e ultras, che devono rimandare l’appuntamento con la salvezza diretta a domenica prossima, quando al Comunale “Carlo Zoboli” affronteranno la diretta concorrente Ferrini (battuta all’andata 2 a 0, a Cagliari). Per la salvezza potrebbe essere sufficiente anche un pareggio ma Diego Mingioni, a fine partita, ha detto che l’obiettivo sarà uno solo: la vittoria.
Iglesias: Idrissi, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Piras Alberto, Alvarenga, Illario, Capellino (89′ Capellino), Piras Edoardo (80′ Mastropietro), Cancilieri. A disposizione: Riccio, Chessa, Mancini, Fenu, Marcon, Restivo. Allenatore: Giampaolo Murru.
Carbonia: Galasso, Mastino, Broglia, Chidichimo, Atzeni, Abbruzzi (85′ Lamrboni), Moreno, Isaia, Pavone, Mancini, Ricci (50′ Caffaro). A disposizione: Doneddu Davide, Cocco Danilo, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mattia Capotosto di Oristano e Matteo Degortes di Olbia.
Marcatori: 60′ Capellino (I).
Spettatori: 340.
Giampaolo Cirronis

La Nuorese passa al Monteponi 3 a 0 e salendo a quota 36 punti taglia il traguardo della salvezza a tre giornate dalla conclusione del campionato di Eccellenza regionale. La squadra di Ivan Cirinà ha sbloccato il risultato al 15′ del primo tempo con un goal del giovane Simone Pitirra, e ha chiuso i conti nei minuti finali, con un calcio di rigore trasformato da capitan Fabio Cocco (espulso Santiago Brailly per fallo da ultimo uomo su Giuseppe Cocco) e un diagonale di Giuseppe Cocco.

Per l’Iglesias di Giampaolo Murru (non in panchina perché squalificato, sostituito dal secondo Maurizio Quaglieri), scesa in campo priva dello squalificato Sasha Giorgetti e di Nicolas Capellino, vittima di una ricaduta dopo essere tornato in campo da un lungo infortunio a Villasimius con una doppietta, si tratta della seconda sconfitta consecutiva.

A fare la differenza tra le due squadre sono state sicuramente le motivazioni. Forti quelle della Nuorese che inseguiva i punti della definitiva tranquillità; quasi inesistenti quelle mostrate dall’Iglesias, ormai fuorigioco per i playoff, nonostante il quinto posto, in virtù dell’eccessivo divario dal Monastir, secondo in classifica (18 punti).

Fin dalle battute iniziali la Nuorese ha cercato con maggiore insistenza il goal e lo ha trovato al 15′ con il giovane Simone Pitirra, pronto a sfruttare un pallone invitante sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da destra.

L’Iglesias ha replicato con scarsa convinzione e poca lucidità e fino al riposo solo una volta è andata alla conclusione con il capitano Gianluigi Illario, che ha trovato pronto il giovane portiere nuorese Stefano Mascia.

Nella ripresa, fin dai primi minuti, l’Iglesias è apparsa più concentrata e sono maturate numerose le occasioni da goal. Al 6′ Samuele Mastropietro, subentrato ad Alessandro Restivo, s’è liberato bene in area ma ha esitato al momento della conclusione davanti a Stefano Mascia. Ci hanno poi provato ancora Gianluigi Illario, Fabricio Alvarenga ed Antony Cancilieri, senza la precisione necessaria per impensierire il portiere della Nuorese.

A metà ripresa la Nuorese, fiutato il pericolo, s’è rifatta viva nell’area rossoblù dell’Iglesias e ha sfiorato il colpo del ko, prima con Massimiliano Manca (67′), poi con Giuseppe Cocco (69′), sul quale ha compiuto un miracolo Adam Idrissi, uscitogli coraggiosamente incontro in tuffo a pochi passi dalla linea di porta.

L’Iglesias ha sciupato ancora un paio di opportunità e nel finale è stata punita prima da un calcio di rigore di Fabio Cocco, concesso per un fallo di Santiago Brailly (espulso) su Giuseppe Cocco, poi da un diagonale da posizione defilata dello stesso Giuseppe Cocco, al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara.

La Nuorese sale a quota 36 punti, ormai salva, mentre l’Iglesias viene raggiunta al 5° posto dal Villasimius, impostosi 2 a 0 a Li Punti, ma deve rimandare al prossimo anno le ambizioni di competere per il salto di categoria.

Iglesias: Idrissi, Mancini, Crivellaro (71′ Fenu), Mechetti, Brailly, A. Piras (53′ Marcon), Restivo (46′ Mastropietro), Illario, Cancilieri, E. Piras, Alvarenga. A disposozione: Riccio, Pitzalis, Capellino, Chessa. Allenatore Giampaolo Murru (squalificato), in panchina Maurizio Quaglieri.

Nuorese: Mascia, Filia, Dessolis, Steri, Dias Braga, Ramos, Tanda, Pitirra (20’ st Demurtas), Manca (77′ Catte), F. Cocco (93′ Puddu), Cossu (67 Giuseppe Cocco). A disposizione: Trini, Laconi, Aru, Sogos, Coaciu. Allenatore Ivan Cirinà.

Arbitro: Luca Sanna di Sassari.

Assistenti di linea: Luigi Antonio Urtis di Sassari e Samuel Fronteddu di Nuoro.

Marcatori: 15’ Pitirra (N), 87′ (r) Fabio Cocco (N), 93′ Giuseppe Cocco (N).

Ammoniti: Cossu (N), Manca (N), Crivellaro I).

Espulsioni: Brailly (I).

Giampaolo Cirronis

 

E’ un’Iglesias finalmente al completo quella che questo pomeriggio affronta in trasferta il Villasimius, per la 26ª giornata del campionato di Eccellenza regionale. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda e Francesco Meloni di Cagliari.

Giampaolo Murru ha convocato 19 calciatori: Adam Idrissi, Vincenzo Riccio, Santiago Brailly, Mattia Pitzalis, Lorenzo Mechetti, Igor Marcon, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Alessandro Restivo, Leonardo Chessa, Fabricio Alvarenga, Antony Cancilieri, Bryan Mancini, Gianluigi Illario, Edoardo Piras, Alberto Piras, Nicolas Capellino, Samuele Mastropietro.

L’Iglesias è una delle squadre più in forma del campionato. Nelle ultime 13 giornate ha perso una sola volta, collezionando 7 vittorie e 5 pareggi. In trasferta ha un bilancio di 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, con 12 goal realizzati e 10 subiti. Anche il Villasimius di Nicola Manunza è in salute. Nelle ultime 4 giornate ha collezionato due vittorie e due pareggi. In casa ha un bilancio di 5 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta, con 16 goal realizzati e solo 8 subiti. In Coppa Italia è arrivata in finale, cedendo all’Ossese con il punteggio di 1 a 0.

 

L’Iglesias si scopre grande, supera la vicecapolista Tempio 2 a 0 e consolida il 5° posto che vale i playoff. La squadra di Giampaolo Murru dall’8 dicembre scorso, quando si impose 3 a 1 sul Bari Sardo nella 13ª giornata di andata, ha cambiato letteralmente marcia, con un passo autoritario che l’ha vista collezionare 7 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta in 13 giornate, per 26 punti (2 punti a partita), quarto posto nella classifica del periodo, dietro Budoni (33), Tempio (29) e Monastir (27), passando dal 9° posto (15 punti) al 5° posto (41 punti) nella classifica generale.

Il Tempio s’è presentato al Monteponi deciso a fare sua l’intera posta per continuare a coltivare la speranza di un riaggancio alla capolista Budoni, e nel primo tempo ha giocato bene, tenendo a lungo l’iniziativa e sfiorando in alcune occasioni il goal del vantaggio, prima con Giovanni Bulla, Alessandro Pinna e Felipe Roccuzzo, poi al 34′, la più clamorosa, con Luca Carboni, che ha colpito l’incrocio dei pali con Adam Idrissi battuto da un grand tiro dalla media distanza.

L’Iglesias ha impensierito la difesa gallurese una sola volta con Santiago Brailly, autore di una conclusione che ha spedito il pallone a sfiorare lo specchio della porta avversaria.

In avvio di ripresa l’Iglesias ha gelato il Tempo con un goal bellissimo al 2′: calcio di punizione da destra di Fabricio Alvarenga, splendido stacco di Edoardo Piras che ha battuto imparabilmente Giovanni Russo, con il pallone vicinissimo al palo alla sua sinistra.

Il goal subito ha stordito il Tempio e messo le ali all’Iglesias che avrebbe potuto chiudere i conti subito dopo con il secondo goal, in due occasioni nell’arco di un minuto.

Prima è stato Antony Cancilieri a scatenarsi nell’area tempiese e a servire un pallone d’oro a Fabricio Alvarenga che non ha avuto la lucidità necessaria per piazzare il pallone alle spalle di Giovanni Russo da posizione ottimale.

Subito dopo è stato Samuele Mastropietro ad avere sui piedi il pallone del raddoppio, con Giovanni Russo fuori dai pali, ma è mamcata la precisione per centrare lo specchio della porta.

Il Tempio è apparso incapace di reagire e alla mezz’ora è andato in confusione quando su un pallone filtrante in verticale s’è infilato Gianluigi Illario, ha preso il tempo ad Alessandro Pinna che nell’estremo tentativo di impedirgli di calciare a rete a botta sicura, ha finito con il travolgerlo, provocando il calcio di rigore e portando il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso.

Sul dischetto s’è portato Fabricio Alvarenga, Giovanni Russo ha intuito la direzione del tiro ed ha respinto il pallone tuffandosi sulla sua sinistra ma proprio sullo stesso attaccante argentino che lo ha superato cin un tocco preciso: 2 a 0.

A quel punto la partita non ha avuto più storia e la cronaca registra solo una seconda espulsione in pieno recupero, quella del portiere del Tempio Giovanni Russo, reo di aver travolto Antony Cancilieri, lanciato a rete appena entro l’area di rigore.

Il triplice fischio finale arriva con il Tempio in 9 e l’Iglesias in festa per una vittoria pesante che costituisce una grossa ipoteca sul 5° posto che vale i play off, mentre per il Tempio svanisce il sogno di riagganciare la vetta, occupata stabilmente dal Budoni con 62 punti, ora davanti al Monastir (56) e allo stesso Tempio (54).

Iglesias: Idrissi, Brailly, Pitzalis, Mechetti, Giorgetti, Piras Alberto (87′ Marcon), Illario, Piras Edoardo, Cancilieri, Alvarenga, Mastropietro. A disposizione: Riccio, Capellino, Chessa, Mancini, Fenu, Crivellaro. Allenatore Giampaolo Murru.

Tempio: Russo, Sanna, Malesa, Pinna, Garau (61′ Aiana), Gomez (83′ Thiam), Zirolia, Carboni (58′ Schinnea), Lemiechevky, Roccuzzo (83′ Sabino), Bulla (58’ Solinas). A disposizione: Amoroso, Concu, Sosa, Donati. Allenatore Mauro Giorico.

Arbitro: Enrico Cappai di Cagliari.

Assistenti di linea: Andrea Cubeddu di Sassari e Marco Fara di Oristano.

MMarcatori: 47′ Piras Edoardo (I), 76′ Alvarenga (I).

Ammoniti: Piras Alberto (I), Illario (I), Bulla (T), Mechetti, Aiana, Giampaolo Murru (allenatore Iglesias).

Espulsi: Pinna (T), Russo (T).

Spettatori: 240.

Giampaolo Cirronis

Un’Iglesias decimata da squalifiche e infortuni ha fatto tremare la capolista Budoni che ha strappato il pareggio al 97′ con un goal di Blas Dante Tupparello.

La squadra di Raffaele Cerbone è arrivata a Iglesias decisa a confermare l’ottimo periodo di. forma che le ha consentito di isolarsi in vetta alla classifica con largo vantaggio su Tempio e Monastir ma s’è trovata di fronte un’Iglesias che, pur decimata da squalifiche e infortuni (bloccati dal giudice sportivo Gianluigi Illario, Lorenzo Mechetti e Samuele Mastropietro, da uno fastidioso stiramento Nicolas Capellino, Vincenzo Riccio e Santiago Brailly inizialmente in panchina perché non in perfette condizioni fisiche) le ha reso la vita difficile e nel finale l’ha spaventata, costringendola ad un grande forcing per riacciuffare almeno il pareggio, maturato al 7′ di recupero.

Giampaolo Murru ha messo in campo gli undici calciatori “sani” a sua disposizione, riportando Adam idrissi tra i pali al posto di Vincenzo Riccio (se quest’ultimo fosse stato disponibile, Adam Idrissi quasi certamente avrebbe trovato posto in attacco, ruolo nel quale si disimpegna bene in allenamento e che ha ricoperto nel recente passato), Alessandro Restivo in difesa, Alberto Piras e Igor Marcon a centrocampo e Alessandro Fenu in attacco, al fianco di Antony Cancilieri.

Il Budoni ha cercato di fare la partita fin dall’inizio ma ha faticato a trovare gli spiragli giusti per impensierire Adam Idrissi, Al 18’ ci ha Stipe Tokic, la cui conclusione è terminata alta. L’Iglesias ha risposto al 23’ con Alessandro Fenu che, servito in area da Antony Cancilieri, ha concluso con un rasoterra terminato di poco fuori bersaglio. Seconda occasione per la squadra rossoblù al 27′ con una combinazione tra Antony Cancilieri e Fabricio Alvarenga, ma anche la sua conclusione non ha centrato lo specchio della porta.

I pericoli corsi hanno spinto il Budoni ad intensificare la sua pressione ma anche le sue conclusioni, due volte con Luca Belloni e una volta con l’ex Mauricio Bringas, non hanno impensierito la porta dell’Iglesias. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0.

Nella ripresa la fisionomia della partita non è cambiata, con il Budoni stabilmente in proiezione offensiva, ma senza lucidità e precisione nelle conclusioni.

La svolta della partita è arrivata a sorpresa a 10′ dal 90′, quando la pressione di Antony Cancilieri ha messo in confusione il portiere del Budoni Matteo Forzati che sbagliando l’intervento ha messo il pallone alle sue spalle, per il vantaggio dell’Iglesias.

Il Budoni s’è riversato stabilmente nella metà campo rossoblù ma l’Iglesias ha resistito per oltre un quarto d’ora, fino al 7′ di recupero, quando Blas Dante Tupparello ha trovato i tempi giusti per uno splendido colpo di testa che ha spedito il pallone alle spalle di Adam Idrissi. Subito dopo il triplice fischio finale che assegna un punto a testa, utile all’Iglesias per conservare il quinto posto solitario con un punto di vantaggio sul Calangianus che ha pareggiato 0 a 0 in casa con il Bari Sardo, mentre si sono avvicinati il Taloro Gavoi e il Villasimius, vittoriosi in trasferta rispettivamente a Li Punti (2 a 0) e a Cagliari con la Ferrini (4 a 1) ed ora a 3 e 4 punti dall’Iglesias. Il Budoni resta stabilmente al primo posto ma ha ceduto 2 punti a Tempio e Monastir, impostisi rispettivamente 2 a 1 ad Alghero e 8 a 0 in casa con il Carbonia.

Iglesias: Idrissi, Crivellaro, Pitzalis, Alberto Piras, Giorgetti, Restivo (80′ Brailly), Edoardo Piras, Marcon (90′ Mancini), Cancilieri, Alvarenga, Fenu. A disposizione: Riccio, Capellino, Chessa. Allenatore: Giampaolo Murru.

Budoni: Forzati, Ferrari, Raimo, Bringas (87′ La Rosa), Farris, Esposito, Belloni (82′ Stefanoni), Tokic (63′ Cappai), Tapparello, Teliz, Spano (72′ Veneroso). A disposizione: Moscaritolo, Mameli, Paciurea, Tupponi, Kaio Piassi. Allenatore Raffaele Cerbone.

Arbitro: Luca Paris di Bergamo.

Assistenti di linea: Alessandro Cola di Ozieri e Nicola Deriu di Oristano.

Marcatori: 80’ Forzati (aut.) (I), 97’ Tapparello (B).

Note: ammoniti Bringas (B), Belloni (B), Crivellaro (I), Cappai (B); espulso Restivo (I, rosso diretto dalla panchina).

Nella foto di copertina il tecnico dell’Iglesias Giampaolo Murru con l’attaccante brasiliano Antony Cancilieri.

 

L’Iglesias gioca ad Alghero per continuare ad alimentare il sogno playoff. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Annamaria Sabiu di Carbonia e Marco Fara di Oristano. La squadra rossoblù affronta i catalani dell’ex Gianmarco Giandon in piena emergenza, senza Giampaolo Murru e il suo vice Maurizio Quaglieri in panchina, entrambi squalificati (il primo per recidività in ammonizioni, il secondo per l’espulsione rimediata otto giorni fa con l’Ossese), e Stefano Crivellaro ed Edoardo Piras in campo (il primo espulso, il secondo ammonito e già diffidato).

Giampaolo Murru ha convocato 16 calciatori: Riccio, Idrissi, Brailly, Giorgetti, Mechetti, Pitzalis, Alvarenga, Illario, Cancilieri, Capellino, Fenu, Mancini, Mastropietro, Piras Alberto, Restivo e Marcon.

Igor Marcon, centrocampista 28enne proveniente dal Bari Sardo, è l’ultimo nuovo ingresso nell’organico, ancora in attesa di altri innesti per la terza parte della stagione.

Nel girone d’andata l’Alghero si impose 2 a 1 al Monteponi, con i goal di Djordje Brboric e Tommaso Spanu. Per l’Iglesias, nel finale, andò a segno Antony Cancilieri su calcio di rigore.

Per continuare la sua corsa verso i playoff, l’Iglesias, sesta in classifica insieme al Villasimius, oggi deve fare risultato, possibilmente vincere. Il Calangianus che la precede in classifica di tre lunghezze, gioca in casa con il Taloro Gavoi.

Giampaolo Cirronis

 

L’Iglesias, in 10 uomini dal 60′, subisce un goal, lo rimonta e ferma sul pareggio l’Ossese, terza forza del campionato. Iglesias-Ossese è stata una partita maschia, vissuta dall’inizio alla fine in un clima di alta tensione, che il direttore di gara Leonardo Burgassi di Firenze ha fatto grande fatica a controllare, concludendola con un bilancio di un cartellino rosso a Stefano Crivellaro (al 60′) e ben otto cartellini gialli (Mechetti, Brailly, Alvarenga, Restivo ed Edoardo Piras dell’Iglesias; Gueli, Saba e Porcheddu dell’Ossese). Sul taccuino del fischietto fiorentino sono finiti anche il tecnico dell’Iglesias Giampaolo Murru, ammonito e già diffidato, e il suo vice Maurizio Quaglieri, espulso, entrambi non saranno in panchina domenica prossima ad Alghero, dove non ci saranno neppure Stefano Crivellaro (espulso) ed Edoardo Piras (ammonito e già diffidato) che verranno squalificati. Anche all’andata, quando si impose l’Iglesias con un goal di Artur Sagitov, in campo accadde un po’ di tutto e le due squadre terminarono la partita incomplete, per le espulsioni di Alvarenga in casa Iglesias dall’inizio della ripresa, Saba e Mascia negli ultimi 7′ di gara.

L’avvio di gara è stato caratterizzato da tanti scontri e poche emozioni. La prima occasione l’ha costruita l’Iglesias. Nicolas Capellino s’è liberato al limite dell’area ma la sua conclusione non ha impensierito Werther Carboni, che ha bloccato in tuffo a terra.

   

Il direttore di gara ha iniziato a dispensare cartellini gialli. Il primo tempo non ha offerto altro e i due portieri sono rimasti pressoché inoperosi.

In avvio di ripresa la prima occasione l’ha costruita l’Ossese con il bomber Franchi che ha concluso di destro sul primo palo, trovando pronto all’intervento Vincenzo Riccio che s’è opposto in due tempi. Poco dopo ci hanno provato prima capitan Mattia Gueli e poi Giancarlo Lisai, con conclusioni dalla media distanza.

  

Al 60′ l’episodio che avrebbe potuto segnare il finale della partita, sempre più nervosa, con l’espulsione di Stefano Crivellaro che ha lasciato in dieci uomini l’Iglesias per l’ultima mezz’ora. Giampaolo Murru è corso ai ripari inserendo un difensore, Alessandro Restivo, al posto di un attaccante, Samuele Mastropietro, entrambi ex Bari Sardo. Giacomo Demartis ha chiesto ai suoi maggiore decisione alla ricerca del goal vittoria e al 71′ ha effettuato tre cambi.

   

Proprio uno dei nuovi entrati, Abdoulaye Bah, subentrato a Filippo Mascia, dopo soli sette minuti, ha sbloccato il risultato. L’Ossese ha guadagnato un calcio di punizione al limite dell’area che viene battuto in attuazione di uno schema che ha liberato Abdoulaye Bah in piena area, controllo comodo davanti a Vincenzo Riccio e tocco imparabile per l’1 a 0!

 

L’Iglesias ha avuto una reazione d’orgoglio e ha impiegato tre minuti, nonostante l’inferiorità numerica, a riequilibrare il risultato: calcio di punizione da sinistra di Fabrizio Alvarenga, stacco di testa di Santiago Brailly, traiettoria “velenosa” e pallone in fondo alla rete, all’angolino basso, alle spalle di Werther Carboni: 1 a 1!

L’Ossese ha accusato il colpo, pensava di avere ormai in pugno i tre punti e nel finale ha rischiato anche la sconfitta, dopo una gigantesca mischia in area rossoblù.

 

Sui rovesciamenti di fronte l’Iglesias ha avuto due opportunità per assestare il colpo del ko con il clamoroso sorpasso: prima con capitan Gianluigi Illario, lanciato in area da Antony Cancilieri, fermato al momento del tiro da un prodigioso intervento di Werther Carboni, poi con un colpo di testa di Alessandro Restivo su lancio di Fabrizio Alvarenga.

Il triplice fischio del direttore di gara ha posto fine alla partita sul risultato di 1 a 1, un punto ha testa, che consente all’Ossese di avvicinare il secondo posto del Monastir (battuto 2 a 1 sul campo della capolista Budoni), ad un solo punto, insieme al Tempio che ha battuto il Ghilarza 2 a 0. L’Iglesias rosicchia un punto al Calangianus, battuto 2 a 1 a Cagliari dalla Ferrini, e viene agganciata dal Villasimius che ha battuto 2 a 0 il Carbonia.

Giampaolo Cirronis

 

 

Dopo la pausa di fine anno, riparte questo pomeriggio il campionato di Eccellenza con la prima giornata del girone di ritorno.

L’Iglesias di Giampaolo Murru, transitata al giro di boa al sesto posto insieme alla Nuorese, a quattro lunghezze dall’ultima posizione utile per l’accesso ai playoff, occupata dal Calangianus, ospita il San Teodoro Porto Rotondo, formazione in lotta per la salvezza. Dirige Federico Cosseddu di Nuoro, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Andrea Cubeddu di Sassari.

Giampaolo Murru ha convocato i seguenti 18 calciatori: Fabricio Alvarenga, Santiago Brailly, Antony Cancilieri, Nicola Capellino, Stefano Crivellaro, Alessandro Fenu, Sasha Giorgetti, Adam Idrissi, Gianluigi Illario, Bryan Mancini, Samuele Mastropietro, Lorenzo Mechetti, Alberto Piras, Edoardo Piras, Mattia Pitzalis, Vincenzo Riccio, Momo Sakho, Alessandro Restivo.

Il Carbonia, dopo aver festeggiato il Natale e Capodanno con il morale alto per la vittoria sulla Ferrini che ha chiuso il girone d’andata, “battezza” il girone di ritorno sul campo della capolista Budoni. Sulla carta è una partita quasi impossibile ma poterla affrontare serenamente costituisce una buona base sulla quale cercare di costruire un’impresa. Dirige Gabriele Dascola di Cagliari, assistenti di linea Samuel Fronteddu di Nuoro e Mario Canu di Olbia.

Diego Mingioni ha convocato i seguenti 20 calciatori: Enrico Galasso, Stefano Atzeni, Mateo Broglia, Costantin o Chidichimo, Nicolas Garcia, Wellinto Caverzan, Nicolas Ricci, Tomas Pavone, Lorenzo Isaia, Davide Doneddu, Giovanni Carboni, Leonardo Tocco, Gianluca Filippi, Gianluca Cocco, Lorenzo Sartini, Francesco Dioneddu, Federico Moreno, Mauro Abbruzzi, Nicola Mancini, Danilo Cocco.

Sugli altri campi, spiccano l’impegno della capolista Monastir a Gavoi con il Taloro, quello dell’Ossese sul campo della pericolante Ferrini e l’impegno casalingo del Tempio con la Nuorese. Completano il programma della prima giornata del girone di ritorno le partite Alghero-Calangianus, Li Punti-Bari Sardo e Villasimius-Ghilarza.

Nella foto di copertina l’Iglesias di Giampaolo Murru

Nella foto sotto il Carbonia di Diego Mingioni

 

L’Iglesias si conferma in crescita, supera il Ghilarza 2 a 0 e sale al sesto posto in classifica alla vigilia di Natale.

Non è stata una partita facile e l’Iglesias l’ha gestita bene, sbloccando il risultato nel recupero del primo tempo con un goal del difensore Sasha Giorgetti e mettendolo al sicuro a una ventina di minuti dalla fine (recupero finale compreso), con un goal del nuovo entrato Guillermo Rizzi.

La prima occasione l’Iglesias l’ha costruita al 6′ con una conclusione di Nicolas Capellino, respinta sulla linea di porta da un difensore. Il Ghilarza ha replicato all’11’, cogliendo una traversa con Chiappino.
Al 16′ assist di Alberto Piras per Antony Cancilieri, pronta risposta del portiere del Ghilarza Andrea Luciano Matzuzi. Altre conclusioni al 24′ di Nicolas Capellino su assist di Fabricio Alvarenga e per il Ghilarza di Giuliano Gaita, servito da Stefano Oppo al 38′. Al 45′ Santiago Brailly ha cercato il goal di testa su calcio di punizione di Fabricio Alvarenga, fotocopia del goal realizzato due settimane fa con il Bari Sardo, stavolta la mira non è stata altrettanto precisa ma è stata il preludio al goal che è arrivato al 47′, con un colpo di testa di Sasha Giorgetti su calcio d’angolo del solito Fabrizio Alvarenga.
Nel secondo tempo l’Iglesias ha cercato più volte il secondo goal per non rischiare niente nel finale. Al 55′ iniziativa di Antony Cancilieri per Mattia Pitzalis, conclusione fuori bersaglio; al 57′ e al 59′ due tentativi di Nicolas Capellino, la prima sventata dal portiere, la seconda di testa terminata fuori dai pali.
Al 74′ Giampaolo Murru ha inserito Guillermo Rizzi al posto di Fabricio Alvarenga e l’esterno argentino ha impiegato una manciata di secondi a trovare la via del goal, dopo aver ricevuto il pallone al limite dell’area, saltato un avversario e calciato di precisione alle spalle del portiere.
Il doppio svantaggio ha spento la resistenza del Ghilarza e l’Iglesias ha incamerato la quarta vittoria casalinga che le consente di agganciare la Nuorese al sesto posto, sempre a quattro punti dal quinto posto, ultimo utile per l’accesso ai playoff, occupato dal Calanginus.
Iglesias: Riccio, Brailly, Pitzalis (92′ Crivellaro), Mechetti, Alberto Piras (59′ Mastropietro), Giorgetti, Alvarenga (74′ Rizzi), E. Piras, Illario, Cancilieri, Capellino (82′ Sakho). A disposizione: Idrissi, Fenu, Mancini. Allenatore: Giampaolo Murru.
Ghilarza: Matzuzi (26′ Miscali), Ibba, Melis (58′ Wojcik), Chessa, Chergia (70′ Vorticoso), Rubattu, S. Oppo, Chiappino (54′ Salvini), Gaita (65′ Floris), Erbi. A disposizione: Manca, Carboni. R. Oppo, Cossu.
Allenatore: Antonello Floris.
Arbitro: Andrea Airaghi Colombo di Legnano.
Assistenti di linea: Andrea Porcu e Mattia Capotosto di Oristano.
Marcatori: 47′ Giorgetti, 74′ Rizzi.
Spettatori: 70.
Ammoniti: Brailly (I), Cancilieri (I), Capellino (I), Chergia (G), Maugeri (G), Oppo (G).

Goal e spettacolo al “Carlo Zoboli”, tra Carbonia e Iglesias finisce 2 a 2 il primo derby di campionato, dopo i due disputati negli ottavi di finale della Coppa Italia. Le due squadre sono cambiate rispetto a tre mesi fa. Il maggior numero di volti nuovi lo presenta l’Iglesias, che ha inserito in organico prima Alvarenga, Giorgetti e Crivellaro, poi Alberto Piras, Mastropietro e Sakho e ha svincolato prima Di Santoro ed Elias Celli, poi Sagitov, Bringas, Carta, D’Angelo, Lamacchia e Grasso. Il Carbonia ha svincolato Samuele Mastropietro, passato proprio all’Iglesias, e Mirko Atzeni, e ha inserito prima Federico Moreno, poi Tomas Pavone, anche lui un ex, ed Enrico Galasso. Entrambe hanno bisogno di punti, l’Iglesias per riavvicinare la quota playoff, il Carbonia per allontanarsi dalle zone basse della classifica.
La cornice di pubblico è discreta con circa 200 spettatori con una delegazione del Centro anziani di via degli Artiglieri, ospiti del Carbonia Calcio.
L’avvio di partita è ancora una volta traumatico per il Carbonia che al 5′ va sotto di un goal: Antony Cancilieri ruba palla a Wellinton Caverzan sulla trequarti, avvia una rapida triangolazione che Edoardo Piras conclude con un diagonale chirurgico che non lascia scampo a Davide Doneddu: 0 a 1.
Il Carbonia accusa il colpo ma con il passare dei minuti si riorganizza e al 12′ arriva alla conclusione con Gianluca Filippi, uno dei tanti ex, che impegna Vincenzo Riccio (inserito a sorpresa per la prima volta da Giampaolo Murru al posto dell’ex Adam Idrissi) che per non rischiare spedisce il pallone in angolo oltre la traversa con una deviazione acrobatica.
Al 19′ a provarci è Federico Moreno con una deviazione di testa, troppo debole per impensierire Vincenzo Riccio.
Intorno alla mezz’ora inizia a piovere, la tribuna si svuota con gli spettatori in cerca di riparo e il terreno di gioco si appesantisce parecchio, creando problemi soprattutto al Carbonia che è chiamato a rimontare il goal subito in avvio di partita e sul cielo di Carbonia spunta uno spettacolare arcobaleno.
Prima del riposo solo in un’occasione, al 42′, il Carbonia arriva ad un tentativo di conclusione con Nicolas Ricci, fermato dai difensori rossoblù.
Al rientro in campo dagli spogliatoi, Diego Mingioni presenta Tomas Pavone al posto di Wellinton Caverzan. Non piove più e il Carbonia spinge subito molto forte sull’acceleratore, creando grandi problemi alla difesa dell’Iglesias.
Al 48′ Nicolas Ricci calcia un angolo molto invitante per Mateo Broglia che impatta bene sul pallone ma il pallone si perde di una manciata di centimetri sul fondo alla sinistra di Vincenzo Riccio.
Il Carbonia insiste, Gianluca Filippi si inserisce sulla destra su un pallone molto invitante, calcia con forza di destro, un difensore devia leggermente la traiettoria, sul pallone si avventa in scivolata Tomas Pavone ma arriva con una frazione di secondo di ritardo e il pallone finisce in calcio d’angolo vicinissimo al palo alla destra di Vincenzo Riccio.
    
Sulla battuta del calcio d’angolo, al 51′, Lorenzo Isaia, un altro ex, si inserisce con perfetto tempismo e spedisce il pallone alle spalle di Vincenzo Riccio: 1 a 1.
Il Carbonia non si ferma l’Iglesias è in evidente difficoltà. La squadra di Diego Mingioni spinge a pieno organico, al 56′ l’azione parte da Nicolas Garcia che scambia con Costantino Chidichimo, passaggio filtrante per Federico Moreno che con un diagonale da sinistra mette il pallone ancora alle spalle di Vincenzo Riccio.
La partita diventa nervosa, l’Iglesias non ci sta a perdere una partita che al riposo la vedeva in vantaggio e al 75′ trova il goal del pareggio: Edoardo Piras si inserisce centralmente, serve un pallone assai invitante per l’ex Samuele Mastropietro che supera Davide Doneddu uscitogli incontro, con un diagonale che spedisce il pallone all’angolino più lontano.
La gara diventa spigolosa e la gestione dei cartellini gialli non ci sembra equa.
La partita ritorna in parità non solo nel punteggio e appare evidente che nessuna delle due squadre si accontenta del punto. Il Carbonkia va vicino al terzo goal che gli darebbe la vittoria con lo stesso punteggio di 3 a 2 del ritorno di Coppa Italia, ma Vincenzo Riccio si conferma un ottimo portiere negando a Nicolas Ricci, servito da Leonardo Tocco, la gioia del goal.
Il Carbonia termina in dieci uomini per l’espulsione di Nicolas Garcia all’87’ ma il risultato non cambia più anche nei quattro minuti di recupero e il derby finisce 2 a 2.
Il Carbonia tornerà in campo mercoledì 18 dicembre, alle ore 15.00, al Signora Chiara di Calangianus, per concludere la partita sospesa la scorsa settimana per un infortunio all’arbitro: si riprenderà dal 30′ del primo tempo con il risultato di 1 a 0 per il Carbonia, goal di Leonardo Tocco al 5′.
Domenica 22 dicembre si concluderà il girone d’andata con l’Iglesias impegnata in casa con il Ghilarza e il Carbonia a Cagliari sul campo della Ferrini, nel primo scontro salvezza della stagione.
Giampaolo Cirronis