4 November, 2024
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«L’opposizione cittadina ha condiviso in Consiglio comunale gli emendamenti sulle modifiche da apportare alla prima bozza dell’atto aziendale ed abbiamo sempre riconosciuto di trovarci davanti ad una situazione disastrosa ed inaccettabile che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, poggia le sue basi sul disastro della precedente giunta Pigliaru-Arru. Tuttavia, le dichiarazioni del Sindaco, che rappresenta l’unico Comune che ha votato favorevolmente l’atto aziendale, appaiono quanto meno contraddittorie.»

Lo hanno scritto, in una nota, i consiglieri di minoranza del comune di Iglesias, Simone Saiu, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi.

«Se la situazione è drammatica, oltre che per le note ragioni, ciò è riconducibile anche all’isolamento della nostra città, le cui politiche, negli ultimi anni, sono state rivolte alla ricerca continua di consenso personale ed interno, piuttosto che ad un coinvolgimento dell’intero territorio e degli altri Sindaciaggiungono Simone Saiu, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi -. Non siamo interessati alle dinamiche che hanno portato al silenzio del Sindaco negli ultimi mesi ma chiediamo a gran voce che cessino le strumentalizzazioni e si collabori con gli altri territori per interventi condivisi e rivolti alla risoluzione di problemi strutturali, primo tra tutti la mancanza di personale medico. Perché solo in questo modoconcludono i sette consiglieri di minoranzasi può provare a reagire al disastro che stiamo vivendo e le cui spese ricadono soprattutto sui pazienti e le loro famiglie.»

I consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione al sindaco di Iglesias, Mauro Usai, sulla situazione di crisi alla Portovesme srl.

I consiglieri di minoranza (Simone Saiu, Luigi Biggio, Federico Garau, Francesca Tronci, Bruna Moi, Valentina Pistis ed Arianna Cortese), dopo aver ricostruito le tappe della crisi esplosa negli ultimi mesi e che «fino ad oggi le istituzioni cittadine non hanno dedicato adeguata attenzione alla grave problematica che coinvolge il futuro di circa 1.500 lavoratori, tra diretti ed appalti, con la mozione impegnano il Sindaco e la Giunta comunale, a farsi portavoce del dissenso popolare e politico della città di Iglesias circa l’ipotesi della fermata della linea piombo e, più in generale, della chiusura della Portovesme S.r.l., organizzando le adeguate ed indispensabili azioni di mobilitazione che la gravità della situazione richiede».

 

Il Consiglio comunale di Iglesias questa sera ha approvato all’unanimità una mozione contro la guerra in Ucraina, presentata da otto consiglieri di minoranza: Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Federica Garau, Bruna Moi e Francesca Tronci.

La mozione, premesso che l’attacco della Russia all’Ucraina è un fatto di inaudita gravità da condannare fermamente; che il ruolo della diplomazia in questo momento deve essere forte e incisivo e diretto in maniera inequivoca a trovare una soluzione diplomatica e fermare quanto prima la guerra alle nostre porte; che il prezzo più alto delle guerre lo pagano i civili, i bambini, le donne e tutte le persone in fuga da quei territori; la mozione impegna il Sindaco e tutto il Consiglio comunale: «A creare ogni possibile mobilitazione affinché venga tutelata la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile contro il sopruso che si sta consumando in queste ore;  a prendere contatti ufficiali con la Comunità Ucraina in Sardegna e con gli organi diplomatici di quel Paese per stabilire forme di sostegno concrete da offrire alle persone che cercano rifugio nel nostro territorio; ad esprimere la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina ed i bombardamenti delle città».

«Le risorse in arrivo in Sardegna – 117,5 milioni per le strade e i porti e 12,2 milioni per il settore idrico – per opere immediatamente cantierabili, sono il frutto del lavoro e dell’impegno profuso dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris. Ha chiaramente premiato l’incessante collaborazione con la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna e con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini. Non nascondiamo la grande soddisfazione di aver portato a casa un risultato così importante anche grazie al nostro segretario regionale.»

Lo scrivono, in una nota, Valentina Pistis ed Arianna Cortese, consigliere del comune di Iglesias.

«Al Sulcis Iglesiente vengono assegnati circa 12 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di strade, ponti e porti e la città di Iglesias ottiene un finanziamento di 1.120.000,00 per la messa in sicurezza del sovrapasso dello svincolo di Campo Pisano sulla S.S. 130, con il quale potrà finalmente ripristinare un’opera che viste le condizioni avrebbe potuto creare non pochi problemi alla sicurezza e alla viabilità aggiungono Valentina Pistis ed Arianna Cortese -. Inoltre è opportuno soffermarsi quanto i dodici milioni di euro per l’intero territorio del Sulcis Iglesiente, possano dare un segnale tangibile e concreto di programmazione per i prossimi anni. Siamo convinte che, oggi più di ieri, occorre ragionare in termini di territorio e non più di città: più l’intera zona cresce, maggiori possibilità ha la città di Iglesias di migliorare, in termini economici, sociali e culturali. Sicuramente ci sarà tanto da lavorare, ma siamo certe che con la giusta attenzione e tanto impegno, presto si otterranno risultati concreti per l’intero sud-ovest della Sardegna.»

«Apprendiamo dai social dell’ennesima iniziativa, solitaria, personale, propagandistica e strumentale del Sindaco che ha occupato con una tenda canadese i locali del pre triage del CTO di Iglesias, per denunciare la sospensione dell’attività chirurgica. Il Sindaco, esponente del Pd, ovvero del partito responsabile dei tagli alla sanità di cui, purtroppo, oggi raccogliamo i frutti e che durante tutta la legislatura Pigliaru è rimasto chiuso nel suo assordante silenzio, ha riscoperto durante il suo mandato il vecchio sistema delle “occupazioni lampo” che per definizione durano poco ed hanno immediata risonanza mediatica.»

Gli otto consiglieri di minoranza Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese, commentano così la protesta messa in atto dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, con l’attivazione di un presidio con una tenda all’ingresso del CTO, dopo la sospensione di tutte le sedute chirurgiche in elezione e dell’assistenza anestesiologica.

«Ribadiamo con forza quello che urlavamo ieri esattamente come oggi, ovvero che i servizi sanitari del nostro territorio non devono esser toccati ma respingiamo con altrettanto vigore metodi che appartengono alla vecchia politica e che portano benefici soltanto ai politici che li pongono in essereaggiungono gli otto consiglieri di minoranza -. Lo stesso comunicato del Sindaco, nel quale ringrazia l’assessore regionale per l’impegno profuso, rende ancor più confusa l’iniziativa ed il reale obiettivo. Lo stesso Assessore ha peraltro già dichiarato che non succederà nulla di quanto paventato, riconducibile esclusivamente a carenze di organico.»

«Come ribadito anche ieri in Consiglio comunale, l’opposizione è disponibile ad iniziative congiunte, serie e concreteconcludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Bruna Moi, Francesca Tronci, Valentina Pistis ed Arianna Cortese -. Il problema esiste, lo denunciamo dalla scorsa consiliatura regionale, e deve essere affrontato nelle opportune sedi istituzionali non con iniziative folkloristiche ed inutili.»

 

Lo scioglimento anticipato della seduta del Consiglio comunale, per mancanza del numero legale, ieri non ha consentito l’approvazione dello studio Comunale di assetto idrogeologico, propedeutico all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale di Iglesias.
«Abbiamo contestato duramente la valutazione dei tecnici incaricati dal Comune che hanno qualificato come zone Hi4 una vasta area che attraversa ed interessa il cuore pulsante della città, tra cui la via Garibaldi e la via Valverde denunciano 8 consiglieri di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. Ciò significherebbe bloccare per anni la città posto che saranno consentiti soltanto piccoli interventi di manutenzione, il risanamento conservativo degli edifici, la demolizione e ricostruzione soltanto a condizione che si dimostri la riduzione della vulnerabilità ed il non aumento del carico antropico, senza aumento della superficie abitabile.»
«Rimane il dato politico: il presidente Daniele Reginali, che dovrebbe garantire imparzialità, ha invece cercato di ricondurre lo scioglimento della seduta al mancato accordo tra maggioranza e opposizione sul rinvio del puntoaggiungono gli 8 consiglieri di minoranza -. Il motivo chiaro (ammesso anche dal Sindaco al termine della seduta), sono state le numerose defezioni dei consiglieri di maggioranza posto che Ignazio Mocci, Nora Deidda e Carlo Murru hanno immediatamente abbandonato l’aula. Mancavano, per altre ragioni, altri 3 consiglieri di maggioranza. Altri ancora, hanno manifestato le loro perplessità fuori dall’aula.»

«Addossare alla minoranza le responsabilità di aver fatto mancare il numero legale è ridicolo!concludono Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Francesca Tronci, Federico Garau e Bruna Moi -. A ciò si aggiunga che il consiglio era stato fissato soltanto in prima convocazione con la conseguenza che dovrà esser riconvocato ex novo (e non rinviato come sostiene la maggioranza) e che la prossima volta potremmo trovarci nella medesima situazione posto che occorrerà nuovamente la maggioranza di oltre la metà dei presenti e non quella semplice prevista per la seconda convocazione.»

Otto consiglieri comunali di minoranza, Simone Saiu, Luigi Biggio, Valentina Pistis, Arianna Cortese, Alberto Cacciarru, Federico Garau, Francesca Tronci e Bruna Moi, «contestano fermamente le modalità e le tempistiche attraverso le quali il sindaco Mauro Usai ha deciso di chiudere gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado».

«Una decisionesostengonoingiustificata che ci riporta al clima di panico e terrore di un anno fa. Lo stesso Sindaco, che oggi ha diffuso un comunicato con il quale annuncia la riapertura graduale dimostra che si è trattato di una decisione sbagliata ed affrettata. In particolare, nello stesso comunicato si ammette che l’Amministrazione è in grado di procedere di concerto con i dirigenti scolastici al tracciamento autonomo di potenziali casi di positività.»
«Non siamo interessati al teatrino di accuse reciproche tra la stessa Amministrazione e l’Asl di Carbonia ma esclusivamente a garantire ai nostri ragazzi il diritto allo studio ed alla frequentazione delle lezioni in presenza, soprattutto in un momento in cui – fortunatamente – si registra un netto miglioramento dei dati e degli indici epidemiologiciconcludono gli otto consiglieri di minoranza del comune di Iglesias -. Chiediamo che il Sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica cittadina, proceda alla riapertura immediata di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, senza eccezioni.»

Le consigliere dei Riformatori sardi Valentina Pistis ed Arianna Cortese hanno presentato un’interpellanza al sindaco di Iglesias Mauro Usai, sulla situazione dell’archivio storico minerario di Monteponi.

Valentina Pistis ed Arianna Cortese chiedono di sapere:

  1. Se il fondo archivistico del comune di Iglesias, custodito all’interno dell’archivio minerario, è conosciuto a questa amministrazione comunale, se organizzato e se è catalogato;
  2. Quando è stata effettuata l’ultima manutenzione (ordinaria e straordinaria) all’impianto di condizionamento;
  3. Se è stato effettuato un sopralluogo dagli uffici comunali per verificare lo stato dei luoghi, anche in relazione ai problemi relativi alla copertura;
  4. Quali sono le attrezzature di proprietà del comune di Iglesias ubicate all’interno dell’archivio minerario e se sono state catalogate;
  5. Quanti addetti sono impiegati all’interno dell’archivio, con quali funzioni e che orari di apertura al pubblico offre (pre-Covid e in tempo di pandemia) se eventualmente sono state adottate procedure o aperture differenziate visto il periodo particolarmente critico, se si, come i documenti contenuti all’interno dell’archivio possono essere consultati,