2 November, 2024
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Arianna Sabiu è stata confermata segretaria della CISL Scuola del Sulcis Iglesiente, al termine del VII congresso territoriale svoltosi a Sant’Antioco.

Nella sua lunga relazione, Arianna Sabiu ha sottolineato l’importanza di aver ritrovato la possibilità di svolgere il congresso in presenza, dopo quasi due anni di emergenza sanitaria, peraltro non ancora terminata. E tutte le problematiche vissute dal mondo della scuola, soprattutto nel periodo trascorso con la didattica a distanza. Ed ha allargato poi l’orizzonte verso tutti i problemi del settore, ad iniziare dalla dispersione scolastica, particolarmente accentuata nel Sulcis Iglesiente. Una vera e propria “bomba” sociale che avrebbe bisogno, per essere disinnescata, di investimenti finanziari e progetti incisivi sul fronte dei servizi educativi.

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«Nell’anno dell’emergenza epidemiologica si aggrava il problema della copertura delle cattedre afferenti al sostegno agli alunni disabili della scuola secondaria di primo e di secondo grado.»

Lo scrivono, in una nota, Arianna Sabiu (CISL SCUOLA), Silvia Messori (FLC CGIL) e Giuseppe Concas (UIL SCUOLA RUA), che denunciano «una situazione insostenibile che sta ledendo il diritto allo studio degli alunni più fragili, a un mese esatto dall’inizio delle lezioni risultano ancora scoperti oltre 100 posti di sostegno nel Sulcis Iglesiente. Molti alunni devono ancora attendere, rimanendo a casa (come sembra abbiano deciso molti genitori degli alunni con disabilità più grave) o stando in classe, affidati agli altri docenti della classe e aiutati dai compagni. Questo è un ritardo ingiustificato in quanto le nuove graduatorie sono state pubblicate il 1 di settembre e le nomine si sarebbero dovute effettuare prima dell’inizio delle attività scolastiche».
«La secondaria sconta la carenza di insegnanti specializzati e quest’anno, con l’introduzione delle GPS, il sistema delle graduatorie incrociate è collassato su se stessoaggiungono Arianna Sabiu (CISL SCUOLA), Silvia Messori (FLC CGIL) e Giuseppe Concas (UIL SCUOLA RUA) -. Il mantra dell’USP è stato quello di assegnare prima le cattedre su materie e poi, in ultima battuta, i posti di sostegno: in una procedura che dura da più di un mese e pare non avere mai termine. Nella pratica le azioni hanno oscurato le buone intenzioni e chi sconta il prezzo più alto sono gli alunni con disabilità e le loro famiglie. Perché la riapertura delle scuole quest’anno ha coinciso con la riapertura, implicita e informale, di “luoghi separanti” in considerazione del fatto che tante famiglie hanno deciso di tenere a casa i propri figli in attesa dell’insegnante di sostegno.»
Ma la scuola che funziona creando “spazi separanti” non è una scuola inclusiva.
«Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali», sosteneva don Milani e per gli alunni con disabilità assicurare l’esercizio del diritto all’istruzione e all’educazione corrisponde a mettere in campo azioni e risorse diverse per ciascun alunno con disabilità in quanto persona unica ed irripetibile – sottolineano Arianna Sabiu (CISL SCUOLA), Silvia Messori (FLC CGIL) e Giuseppe Concas (UIL SCUOLA RUA) -. E la garanzia del diritto all’istruzione prevede la figura dell’insegnante di sostegno. Se manca l’insegnante di sostegno crolla il sistema. La proposta di stabilizzazione selettiva per i precari di sostegno e non solo per loro, e l’avvio di corsi di specializzazione mirati, non ha trovato ascolto, così oggi a fronte di migliaia di posti disponibili solo una piccolissima parte è stata coperta da docenti specializzati.»

«Per questo chiediamo con forza all’USP di portare a termine le nomine ponendo fine al lockdown dei diritti che, per gli alunni con disabilità, di fatto non si è mai conclusoconcludono Arianna Sabiu (CISL SCUOLA), Silvia Messori (FLC CGIL) e Giuseppe Concas (UIL SCUOLA RUA) -. Chiediamo all’ufficio scolastico competente di accelerare i tempi delle nomine perché non si può chiedere un sacrificio del genere a coloro che vivono questa condizione, il nostro sistema di istruzione è stato sempre altamente inclusivo e in questi ultimi tempi la burocrazia e i suoi rallentamenti inutili stanno allontanando la scuola dal suo obiettivo primario: quello di essere presente per tutti gli alunni, in grado di eliminare tutti gli ostacoli che impediscono la crescita personale e il miglioramento delle condizioni di partenza di ognuno, indipendentemente dalle condizioni sociali e culturali.»

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Intervista ad Arianna Sabiu, neo eletta segretaria territoriale della Cisl Scuola nel Sulcis Iglesiente.

Quanti anni hai?

«Ho 41 anni.»

Qual è la tua professione?

«Sono docente di ruolo di scuola primaria.»

Come ti sei avvicinata al Sindacato?

«Qualche anno fa mi fu chiesta la disponibilità a dare una mano per risolvere quelle piccole problematiche che in tanti si ritrovano a dover fronteggiare nel corso del loro rapporto di lavoro.

Accettai, scoprendo che rendermi utile era, al contempo, produttivo per gli altri e soddisfacente per me. Coloro che operano nel volontariato conoscono benissimo questa sensazione.»

Come mai hai scelto la Cisl?

«In realtà fu del tutto casuale, in quanto fui avvicinata da un esponente di questo sindacato che, per primo, mi propose l’adesione. A distanza di tanti anni non me ne sono mai pentita, anzi.

La Cisl è presente in modo capillare, è dotata di un’organizzazione efficiente ed annovera fra le sue file tantissime persone che svolgono l’attività con grande passione ed impegno.»

Attualmente ricopri il ruolo di segretaria territoriale Scuola, un ruolo di responsabilità e guida.. Come intendi portarlo avanti?

«Premetto che considero prioritario svolgere al meglio il mio ruolo di Docente e di madre di Famiglia, per cui mi considero prestata al Sindacato.

Detto questo, sono consapevole di dover acquisire l’esperienza necessaria a svolgere il ruolo che mi è stato affidato e conscia di rappresentare non me stessa, ma l’intera squadra che con me si dedica quotidianamente all’attività sindacale.

Ne consegue una ovvia continuità con chi, in modo eccellente, mi ha preceduto: dare voce a tutti coloro che del sistema/scuola fanno parte.»

Qual è il tuo rapporto con gli iscritti?

«Nell’iscritto vedo una persona che si rivolge a me, a noi, per ottenere un supporto verso un sistema che spesso sente di subire e che lo fa sentire solo e non parte fattiva per il suo funzionamento.

Ne conseguono rapporti chiari, leali e produttivi e chi mi conosce mostra di apprezzare questo mio modo di rapportarmi con loro.»

Cosa pensi delle politiche regionali e nazionali sulla scuola e più in generale sul settore pubblico (contratti non rinnovati, ecc.)?

«Le politiche nazionali sulla Scuola, in particolare dal 2006 in poi, hanno visto una miriade di cambiamenti frutto di visioni contraddittorie a seconda della colorazione politica del momento.

Il comune denominatore, in questa confusa ricerca del cambiamento, continua ad essere una scriteriata riduzione delle risorse e la perdita di vista del ruolo fondamentale che l’Istruzione riveste per le generazioni che domani saranno chiamate a governare la crescita e lo sviluppo del nostro Paese.

Le politiche regionali si sono uniformate in modo passivo rinunciando alla loro funzione propositiva e di contributo alla formazione delle scelte in ambito nazionale.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: continuiamo a perdere posizioni nel raffronto con i partners europei.

Negli altri comparti della Pubblica Amministrazione non va meglio: si continua nella politica dei tagli senza minimamente intaccare le sacche di privilegio e senza una vera razionalizzazione e semplificazione delle regole.

Ne consegue un allarmante calo delle tutele sociali proprio nei punti cardine del sistema/Paese: Istruzione, Salute e Lavoro.

Il perdurare del blocco dei rinnovi contrattuali è inaccettabile, sia perché in contrasto con i principi di contrattazione, sia alla luce della notevole perdita del potere d’acquisto che si è accompagnata con l’introduzione della moneta unica.»

Come vorresti diventasse la Cisl del futuro alla luce anche delle conferenze organizzative e al cambiamento epocale della nostra società?

«In continuità con la sua storia dal 1950 ad oggi e solidamente ancorata ai suoi elementi fondanti (Autonomia, Associazione e Contrattazione) ma sempre al fianco del Lavoratore e pronta a rinnovarsi: appuntamento a novembre per l’Assemblea Organizzativa Nazionale che disegnerà la nuova Cisl.»

Arianna Sabiu