21 November, 2024
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Il 18 settembre il presidente dell’Associazione Nazionale Sardegna Pulita, Angelo Cremone, ha depositato una denuncia per avvelenamento riguardo il potenziamento dell’impianto di smaltimento per rifiuti speciali non pericolosi sito in località Su Siccesu e S’Arenaxiu, in comune di Serdiana.
Nel dettaglio della denuncia, viene messo in risalto la pericolosità della presenza di inquinanti nella falda localizzata in prossimità della discarica da ampliare e, dalle analisi effettuate, si evince un’alta concentrazione di dicloroetilene ed altre sostanze non conformi ai limiti della normativa vigente.
Ecco che allora viene lanciato un grido d’allarme, affinché venga preso nella giusta considerazione che, dagli accertamenti emersi, non si possa non intervenire nell’interesse pubblico.
La denuncia termina con un appello rivolto agli Enti interessati, affinché vengano accertate le responsabilità finalizzate alla tutela dei cittadini di Donori e, pertanto, la magistratura valutando il sequestro della discarica, eviti ulteriori apporti di rifiuti potenzialmente in grado di inquinare la falda.
Questo è il contenuto della denuncia presentata da Sardegna Pulita, ancora una volta in prima linea nella denuncia di situazioni di estrema pericolosità per la salute pubblica.
Armando Cusa 

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Sulla vicenda RWM il leader di Sardegna Pulita, Angelo Cremone, grida all’irresponsabilità politica di Governo regionale e nazionale.
L’uomo contro l’uomo, questo è quanto riesce a realizzare il Governo regionale della Sardegna al pari del Governo nazionale – secondo Angelo Cremone -, su quello che definisce il vergognoso caso della fabbrica bombe RWM di Domusnovas.
«Vuoi lavorare in Sardegna per dar da mangiare alla tua famiglia? – aggiunge Angelo Cremone -, allora devi costruire bombe che serviranno a massacrare altri esseri umani innocenti, bambini, donne e uomini. A distanza di oltre quattro anni dal nostro impegno civico contro la produzione di ordigni di morte nella fabbrica RWM di Domusnovas, per una riconversione di quel lavoro malato e l’indifferenza e complicità politica regionale e nazionale, hanno solo prodotto il risultato di mettere “Uomo contro Uomo”, di creare lo scontro, una guerra locale tra poveri, non impegnandosi minimamente, neanche ad accennare la possibilità di discutere politicamente, progetti di lavoro alternativi, evitando così di dare dispiacere alla multinazionale Rehimetall ed i suoi lauti guadagni.»
«E tutto ciò – sottolinea ancora Angelo  Cremone – nonostante la Comunità Europea mette a disposizione finanziamenti pubblici per le aziende che intendono riconvertire proprie produzioni dall’uso militare ad uso civile. Ancora non c’è stato nessun impegno  del Governo nazionale a tal fine dopo il voto alla Camera dei Deputati, evitando di mettere a disposizione un capitolo di spesa per la riconversione della fabbrica, dopo la farsa del blocco temporaneo dell’esportazione bombe RWM all’Arabia  Saudita, vergognandosi anche soprattutto di rendere noto il “dispositivo a tempo” del Governo, dove prescrive i termini che impongono alla RWM il blocco esportazione bombe all’Arabia Saudita.»
«Questa – conclude Angelo Cremone – è la trasparenza di un Governo che non ha nessuna intenzione di assumere una posizione chiara e netta, facendosi attore principale e svolgendo un ruolo determinante ,soprattutto per una forma di rispetto nei confronti di tutte quelle vittime innocenti che hanno pagato con la vita a causa di una Guerra sporca, dove a farla da padrona sono sempre le superpotenze, ma è in questa situazione che ci si augura che questo mercato di morte abbia fine!»
Armando Cusa

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Le associazioni “Sa Defenza” e “Verdes per Sardegna Pulita” hanno organizzato un Flash-Mob che si terrà domenica 8 settembre, dalle ore 10,30 alle 11,30, a Cagliari, di fronte al “Consolato Onorario di Grecia per la Sardegna“, in via Garibaldi 53.
L’iniziativa nasce in solidarietà al popolo greco e contro l’austerity. Gli organizzatori chiedono a tutte le persone interessate a partecipare, di portare una rosa bianca, in commemorazione dei bambini greci morti d’austerity. Rose bianche che verranno lasciate fuori del consolato, in segno di testimonianza e solidarietà.
Armando Cusa

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Anche quest’anno il Parco Naturale Regionale di Porto Conte ospiterà la Giornata per la Custodia del Creato, che si svolgerà domenica 1° settembre, ad iniziare dalle ore 10.00.

Al centro della riflessione e del confronto, coordinato dal Direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro prof. Tonino Baldino, sarà il tema della biodiversità.

Nel merito, la Laudato Si’ offre (cfr 32-42) interessantissimi spunti sullo stato di salute del nostro pianeta e, soprattutto, sulla importanza che le varie specie naturali ed animali hanno nel mantenimento degli equilibri ambientali generali del Globo.

Interverranno, oltre al Vescovo Mauro Maria Morfino che terrà una Lectio Magistralis, il naturalista Francesco Guillot (Presidente LIPU Sardegna), Ermanno Mazzetti (Direttore Federazione Coldiretti Nord-Sardegna), Mariano Mariani (Direttore del Parco Naturale Regionale di Porto Conte), Antonio Farris (Università degli studi di Sassari), Sergio Astori (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali ed animali che, perse per sempre, i nostri figli non potranno più conoscere né averne il beneficio.

Non va sottovalutato che alcune specie animali sono scomparse – e tutt’oggi ancora scompaiono – a causa di un uso sconsiderato dei pesticidi.

Sono gli effetti di un modo barbaro di intendere l’economia: le attività produttive e commerciali sono fortemente condizionate dalla cultura del lucro immediato ad ogni costo; tipica di un liberismo sfrenato e figlio di culture votate al principio della libera concorrenza, presentata come fattore essenziale per generare ricchezza diffusa e progresso sociale.

La realtà che oggi tocchiamo con mano è, invece, di risultato opposto: crescono gli squilibri economici all’interno degli Stati; la ricchezza va sempre più concentrandosi nelle mani di poche famiglie facoltose e le popolazioni, spinte dal bisogno ed in fuga dai conflitti locali, finiscono per migrare verso nuovi Paesi alla ricerca di benessere e di pace.

Sullo sfondo di un tale sistema campeggia la cultura degli egoismi, quella che tutti opportunisticamente condanniamo sotto l’aspetto ideologico, ma della quale siamo talmente imbevuti al punto che – spesso senza neanche renderci conto – finiamo per viverla nella quotidianità.

Non si bada nemmeno alle ripercussioni che queste politiche economiche hanno a nocumento delle future generazioni.

La Laudato Si’ pone questo problema come una emergenza intergenerazionale.

Un campanello di allarme che non può lasciarci indifferenti, quantomeno sotto le due dimensioni proprie di ciascun essere umano: 1. le relazioni di rispetto tra esseri viventi; 2. il rapporto di trascendenza con il divino.

Concetti che il Vescovo, Padre Mauro Maria Morfino, non cessa di porre alla attenzione quando afferma che «il vero garante dell’umano può essere soltanto il divino e quando il garante dell’umano diventa l’umano stesso, sappiamo che diventa distruttivo». Ecco, allora, la necessità e l’urgenza che l’uomo debba prendere coscienza della responsabilità che ha nei confronti delle altre creature, siano esse animali o vegetali.

Una responsabilità che non ha deleghe di sorta: essa è totale in ciascuno di noi per il ruolo, modesto o meno, che ricopre nella società.

Che ne sarà del nostro Pianeta fra 50 o 100 anni?

Sotto l’aspetto tecnologico sarà sicuramente progredito come neanche oggi immaginiamo; ma senza un autentico rapporto di trascendenza con il divino, la barbarie si estenderà e finirà per condurre alla autodistruzione.

La Giornata per la Custodia del Creato voluta dai Vescovi, ci ricorda che da Cristiani abbiamo il dovere di agire senza tregua nell’essere buoni continuatori delle Opere di Dio.

In questo contesto, il messaggio lanciato lascia indubbiamente riflettere su quelle azioni che noi tutti dovremmo intraprendere senza se e senza ma, rivolto soprattutto ad una nuova presa di coscienza verso questa nostra martoriata terra che ogni giorno di più invoca Aiuto.

E’ evidente che questa iniziativa è di estrema importanza per il ruolo che riveste e che la parola d’ordine è “Impegno”.

Armando Cusa