2 April, 2025
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Carbonia e il Sulcis Iglesiente hanno festeggiato questa sera Antonello Pilloni, neo cittadino onorario di Carbonia, per i suoi 91 anni. Si sono ritrovati in tanti nella sala polifunzionale di Carbonia, per la cerimonia di consegna della pergamena che attesta la cittadinanza onoraria. L’intero Consiglio comunale con il sindaco Pietro Morittu e la Giunta; i sindaci di diversi Comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessora regionale della Cultura e Pubblica istruzione Ilaria Portas; i consiglieri regionali Alessandro Pilurzu e Luca Pizzuto; altre autorità civili e militari; la famiglia, dirigenti e funzionari della Cantina Santadi che Antonello Pilloni ha presieduto dal 1976 al 2024.

La cerimonia si è aperta con l’intervento del presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, seguito da quello del sindaco di Carbonia Pietro Morittu che ha letto i messaggi di auguri inviati ad Antonello Pilloni dal cardinale Arrigo Miglio e del vescovo della diocesi di Iglesias Mario Farci, impossibilitati a partecipare per concomitanti impegni pastorali, e ha consegnato la pergamena ad Antonello Pilloni. Il festeggiato, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti, con la proverbiale modestia che lo ha sempre contraddistinto. Si sono susseguiti alcuni interventi: dall’assessora regionale Ilaria Portas, ai consiglieri regionali Alessandro Pilurzu e Luca Pizzuto; ai sindaci di Iglesias Mauro Usai (presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara), di Giba Andrea Pisanu (presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis), di Nuxis Romeo Ghilleri (che ha sottolineato “Antonello resta IL SINDACO DI NUXIS”), di Santadi Massimo Impera. Tutti hanno messo in evidenza quanto fatto da Antonello Pilloni per la valorizzazione dei prodotti del territorio e quanto fatto anche in politica, il tutto proteso all’unità, esempio per le giovani generazioni.

Al termine della cerimonia, nella sala riunioni del primo piano della Torre civica, si è tenuto un incontro conviviale per completare i festeggiamenti di Antonello Pilloni.

Antonello Pilloni è figlio di Antonio, classe 1895 e di Doloretta Pubusa, classe 1904, entrambi originari di Nuxis. E’ nato il 28 marzo 1934, unico maschio di tre figli. Ha frequentato le scuole elementari a Nuxis e poi ha lavorato con i genitori nell’allevamento del gregge di capre. Il 1° settembre 1951 la famiglia si trasferì a Carbonia, dove il padre Antonio acquistò un negozio di generi alimentari. Il 1° maggio 1955 ne acquistò un altro, alla cui gestione badava il 21enne figlio Antonello. Nel mese di ottobre successivo Antonello accettò la proposta di fare il commerciante per la “Ferrero”, lavoro che lo impegnò a tempo pieno e che portò avanti fino a tutto il 1959. Alla fine degli anni ’50 Antonello Pilloni sposò la signora Luciana, compaesana, originaria di una famiglia di allevatori di pecore e bovini e proprietari di terreni agricoli. Dal matrimonio nacquero tre figli: nel 1961 Patrizia, nel 1965 Cristina e nel 1969 Luca che gestisce l’enoteca di via Oristano, a Carbonia.

Conclusa l’esperienza con la Ferrero, Antonello Pilloni lavorò per la Simmenthal e la Curtiriso fino al 1968, l’anno successivo impiantò i primi 13 ettari di vigna con i vitigni autoctoni Monica e Nuragus, nei terreni di sua moglie Luciana, ancora oggi in produzione.

Nonostante il lavoro lo impegnasse tanto, Antonello Pilloni fin da giovanissimo si interessò alla politica e appena 18enne, nel 1952 entrò nel movimento giovanile di Carbonia del Partito sardo d’Azione guidato da Mario Granella (ricordato anche nel suo intervento odierno) e dopo qualche anno venne eletto segretario della federazione del Sulcis ed entrò nel comitato regionale. L’impegno in politica lo portò a ricoprire per 12 anni l’incarico di presidente della Comunità Montana e per ben 38 anni quello di sindaco del comune del suo paese di nascita, Nuxis. Ha lasciato la politica attiva nel 2003.

Dopo i primi dieci anni da sindaco di Nuxis, nel 1976, Antonello Pilloni iniziò un’altra straordinaria esperienza, quella di presidente della Cantina sociale di Santadi. Fu l’allora presidente Peppino Sais a proporgli di rilevarne il testimone e lui, dopo un’iniziale titubanza, accettò. La sua presidenza è durata 48 anni! Quasi mezzo secolo di lavoro che ha creato un’eccellenza assoluta, il carignano, con la produzione di vini di altissima qualità esportati ed apprezzati in tutti i continenti. Il 25 luglio 2007 è stato costituito il Consorzio di Tutela Vino Carignano del Sulcis per la valorizzazione dei vini a denominazione di origine controllata (doc), presieduto da Antonello Pilloni.

Le notizie sulla biografia di Antonello Pilloni sono tratte dal volume Terroir Sulcis, pubblicato dalla Cantina Santadi in occasione dell’evento di promozione del Carignano del Sulcis Doc e della sua filiera, organizzato nell’ambito del progetto “Enotria: percorsi e paesaggi del vino” e della strategia di sviluppo enoturistico del territorio, il 14 luglio 2024.

Martedì 11 marzo, presso la splendida sala Fabio Masala della Fabbrica del cinema, a Carbonia, si è svolta la presentazione del libro autobiografico del ragionier Carlo Lolliri, come un’immensa marea di persone lo conosce e a suo tempo lo chiamava.

Un tavolo che Carlo Lolliri condivide con Giampaolo Cirronis, nello specifico moderatore della serata, ma anche editore del libro presentato “Storia del figlio di un minatore”, con il cardinale Arrigo Miglio, con il direttore della Centro servizi culturali della Società Umanitaria nonché padrone di casa per la serata, Moreno Pilloni, e il sindaco di Carbonia Pietro Morittu. Insieme hanno ripercorso le tappe della vita di Carlo Lolliri, figlio di un minatore, penultimo di una famiglia di 10 figli… residente in via Vittorio Veneto, dove veniva affettuosamente chiamato “Carletto”.

«È bello essere tra gli ultimi in famiglia, almeno per me lo è stato. I miei genitori mi hanno allevato con saggezza e cura anche dei fratelli e sorelle più grandi. Da loro ho preso tutto ciò che ho potuto: scarpe e vestiti, consigli, esempi da seguire ed errori da evitare. E mi hanno coccolato tanto, certo, ma mai viziato. Nel trambusto di casa nostra, solo una voce cerca di non aggiungere altro baccano: Mamma. Lei silenziosamente e per tutta la vita ha cercato di infondere in noi calma ed equilibrio, due elementi essenziali come l’acqua nel nostro focolare affollato.»

Perché ho voluto trascrivere una stralcio integrale del suo libro a pagina 9? Perché racchiude un affetto importante per la sua famiglia, per i suoi fratelli ed una stima senza tempo per una madre che, evidentemente Carlo, ha amato intensamente.

Leggere questo testo autobiografico è veramente piacevole, racconta di una vita semplice ma ricca di insegnamenti, di valori, di fede, di aiuto reciproco. Una vita che nasce da una donna… sua madre, e poi prosegue prima con Michelina poi con Patrizia. Donne che lo aiutano a disegnare un percorso di vita importante, fatto di un lavoro dove ha sempre messo al centro le persone con i loro diritti e i loro doveri, l’attività in parrocchia, la sua seconda casa e la famiglia.

Il messaggio di Carlo ai giovani che devono costruirsi una vita è: «Avere fede e credere in se stessi».

Niente deve scoraggiarvi! Aggiungerei io, perché dovete essere forti, la vita è un soffio e va vissuta intensamente, facendo di ogni errore un trampolino di lancio per fare sempre meglio.

Nadia Pische

La sala blu del Centro culturale di Iglesias s’è riempita venerdì 14 marzo per la presentazione del libro “Per Enrico, per esempio – L’eredità politica di Enrico Berlinguer”, di Pierpaolo Farina, organizzata dal Centro Iniziative Culturali Arci di Iglesias, con il patrocinio del comune di Iglesias. Alla presentazione hanno partecipato Bianca Berlinguer, giornalista, figlia di Enrico, che ha collaborato con l’autore, al quale ha rilasciato un’intervista esclusiva pubblicata nel libro; il cardinale Arrigo Miglio, collegato da Roma; il sindaco Mauro Usai e l’assessora della Cultura del comune di Iglesias Claudia Sanna; Salvatore Cherchi, presidente della Fondazione Berlinguer. Hanno moderato gli interventi i giornalisti Giampaolo Meloni e Ottavio Olita.
Il cardinale Arrigo Miglio ha parlato del rapporto tra la Chiesa e il Partito comunista guidato da Enrico Berlinguer, in particolare ricordando monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, e il “compromesso storico” tra il PCI di Enrico Berlinguer e la Democrazia Cristiana guidata dall’indimenticabile Aldo Moro.
Bianca Berlinguer ha parlato del suo rapporto instaurato con il Sulcis Iglesiente da giornalista nei primissimi anni ’90, per documentare sul TG3, inviata dal direttore Sandro Curzi, le lotte dei minatori, facendo riferimento ad Antonio Calledda (presente in sala), allora segretario della federazione del PCI del Sulcis Iglesiente; del padre Enrico ha ricordato soprattutto il privato, quasi sempre oscurato dal ruolo politico e istituzionale.
Gli interventi si sono sviluppati intorno alla straordinaria statura politica di Enrico Berlinguer, un grande leader stimato anche dagli avversari, che a distanza di oltre 40 anni dalla sua scomparsa, continua a essere il leader politico più amato della storia repubblicana, ancora oggi portato ad esempio, anche da chi personalmente, per questioni anagrafiche, essendo nato dopo il 1984, non l’ha conosciuto, tra questi lo stesso autore del libro, Pierpaolo Farina, sociologo e saggista 36enne, fondatore del primo sito web a lui dedicato.
Al termine della serata, l’assessora della Cultura del comune di Iglesias, Claudia Sanna, ha consegnato a Bianca Berlinguer, come ricordo della città di Iglesias, una miniatura della Cattedrale di Santa Chiara d’Assisi.
Giampaolo Cirronis

Proseguono i momenti di raccoglimento e preghiera da parte del nuovo vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci. Nel pomeriggio di domenica 23 febbraio si è svolta la prima celebrazione eucaristica nella chiesa di San Ponziano, a Carbonia. L’iniziativa è stata organizzata dall’ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Iglesias e del sindaco di Carbonia Pietro Morittu.

Grande accoglienza in piazza Roma, dove il primo cittadino, le autorità politiche, religiose, civili e militari, insieme alla cittadinanza, al gruppo folk di Santa Giuliana e alla Banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia, hanno atteso monsignor Mario Farci riservandogli un caloroso benvenuto. Il sindaco Pietro Morittu ha così dichiarato: «Siamo onorati di poter collaborare con il nostro nuovo vescovo per il bene della nostra città nella convinzione che il dialogo e l’unità tra le istituzioni e la chiesa possano costruire una comunità più giusta, più inclusiva, più solidale, ricalcando il percorso seguito dal suo predecessore, l’amministratore apostolico Cardinale Arrigo Miglio. Un grande momento di preghiera che si eleva da un territorio martoriato che soffre della “fame” di lavoro e di occupazione sempre maggiore – ha concluso Pietro Morittu -. La speranza è che si possa avere presto un “oggi” migliore e più serenità per le tante famiglie che stanno vivendo un calvario che mina il percorso psicologico, in modo assai pressante».

Nadia Pische

     

Domenica 23 febbraio, alle ore 16.00, nella chiesa di San Ponziano, si svolgerà la prima celebrazione eucaristica nella città di Carbonia presieduta da Sua Eccellenza monsignor Mario Farci, nuovo vescovo della diocesi di Iglesias.
L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio Pastorale della Salute della diocesi di Iglesias, dalla Parrocchia di San Ponziano e dal sindaco Pietro Morittu.
La celebrazione sarà preceduta alle ore 15.30 dall’accoglienza di monsignor Mario Farci in piazza Roma, dall’accompagnamento della banda musicale Vincenzo Bellini e dai saluti istituzionali del sindaco Pietro Morittu in sala polifunzionale. Successivamente il vescovo si sposterà verso la Chiesa, accompagnato dalla banda musicale Vincenzo Bellini di Carbonia. Alle ore 16.00 si terrà la Santa Messa con gli ammalati nella chiesa di San Ponziano.
«Con gioia e profonda gratitudine domenica 23 febbraio daremo il nostro caloroso benvenuto a Sua Eccellenza monsignor Mario Farci, nuovo vescovo della diocesi di Iglesias, nella sua prima celebrazione eucaristica nella nostra città. Siamo onorati di poter collaborare con il nuovo vescovo per il bene della nostra città, nella convinzione che il dialogo e l’unità tra le istituzioni e la Chiesa possano contribuire a costruire una comunità più giusta, più inclusiva e più solidale, ricalcando il percorso già solidamente tracciato con il suo predecessore, l’amministratore apostolico monsignor Arrigo Miglio», ha detto il sindaco Pietro Morittu.

Domenica 16 febbraio in Piazza Quintino Sella, a Iglesias, si è svolta nel primo pomeriggio la cerimonia d’accoglienza per festeggiare l’arrivo del nuovo vescovo diocesano, monsignor Mario Farci, ordinato vescovo domenica 9 febbraio nella Basilica di Sant’Elena imperatrice in Quartu Sant’Elena. Una piazza inondata da un migliaio di fedeli baciati dal sole, anziani, famiglie ma anche tanti giovani ad applaudire la nuova forza ecclesiastica monsignor Mario Farci, saluti e speranze, quasi richieste d’aiuto per un mondo che vuole ancora sognare. Emozionante vedere tante “guide spirituali” tutte insieme, attraverso loro il territorio accoglie monsignor Mario Farci e saluta il cardinale Arrigo Miglio. ringraziandolo per il lavoro svolto con precisione, dedizione e passione in questi anni, prima da vescovo e, dopo la rinuncia per sopraggiunti limiti di età di monsignor Giovanni Paolo Zedda, da amministratore apostolico, in attesa della nomina del nuovo vescovo.

Tamburini, sbandieratori, scout, gruppi folkloristici e medievali che, con le loro particolarità, hanno colorato un pomeriggio dedicato alla preghiera.

Da piazza Sella a piedi il corteo ha raggiunto la cattedrale di Santa Chiara alle 15.35, dove ad accoglierlo ha trovato, in una piazza Municipio colma di fedeli, il sindaco di Iglesias Mauro Usai, che ha pronunciato un breve discorso di benvenuto, a nome della città e dell’intera comunità diocesana, del quale pubblichiamo la prima parte.

Qualche minuto prima delle 16.00, monsignor Mario Farci ha varcato la soglia della cattedrale di Santa Chiara per la presa di possesso canonico della diocesi e per la celebrazione presieduta dall’arcivescovo metropolita di Cagliari Giuseppe Baturi, concelebranti i vescovi emeriti Mosè Marcia e Giovanni Paolo Zedda. Presenti in chiesa i sindaci dei comuni della diocesi, insieme alle autorità civili e militari. Le diverse centinaia di persone che non hanno trovato posto all’interno della cattedrale, hanno seguito il rito nei maxischermi allestiti in piazza Municipio e nella vicina chiesa di San Francesco.

Al termine della solenne santa messa, il nuovo vescovo si è trattenuto nella piazza della cattedrale, dov’è stato allestito un buffet con il taglio della torta, e ha ricevuto il saluto e gli auguri dei fedeli presenti, giunti a Iglesias da tutte le parrocchie della diocesi. Presente anche una numerosa rappresentanza del clero della diocesi di Cagliari. La festa ha regalato a tutti i presenti un’atmosfera serena e gioiosa e l’auspicio che possano le preghiere del nuovo vescovo aiutare le persone a soffrire di meno e ad alimentare la speranza per un futuro migliore, dove salute, lavoro e pace possano albergare in ogni famiglia.

Vediamo l’intervista con monsignor Mario Farci realizzato nella sacrestia della cattedrale da Giampaolo Cirronis.

Nadia Pische

 

Nella Basilica di Sant’Elena imperatrice in Quartu, questo pomeriggio, domenica 9 febbraio 2025, monsignor Mario Farci è stato ordinato vescovo. A presiedere il rito l’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, con-consacranti gli arcivescovi emeriti di Cagliari, monsignor Giuseppe Mani e il cardinale Arrigo Miglio, e il vescovo emerito di Iglesias monsignor Giampaolo Zedda. Hanno concelebrato i vescovi delle altre diocesi sarde. Monsignor Mario Farci prenderà possesso della sua sede episcopale domenica prossima, 16 febbraio, nella Chiesa Cattedrale di Santa Chiara, a Iglesias.

Presenti in Basilica, oltre i familiari del nuovo vescovo, un cospicuo numero di presbiteri appartenenti al clero cagliaritano e sulcitano. Tante le autorità civili e i fedeli che hanno voluto rendere omaggio a monsignor Mario Farci, figlio della comunità ecclesiale quartese, in particolare di quella di Sant’Elena. Un aspetto che ha dato alla solenne celebrazione un valore aggiunto e significativo.

L’arcivescovo Giuseppe Baturi nel corso dell’omelia ha ricordato che «quando don Mario mi ha chiesto di essere consacrante principale in questa celebrazione, ho pensato con una certa emozione che sono nella successione degli apostoli come anello di una ininterrotta catena di amore, di speranza e fede, di memoria e gratitudine. Questo caro don Marioha sottolineato è il senso, cioè l’effetto della nostra missione: dilatare nello spazio e nel tempo la compassione e la verità di Cristo per gli uomini, quasi spingendo in avanti la Chiesa. È la ragione della nostra speranza».

Il rito di ordinazione si inserisce nel contesto dell’Anno giubilare, dove è il tema della Speranza a fare da sfondo. E di speranza, gratitudine, ricordi e aspettative è stato denso il discorso di ringraziamento pronunciato dal nuovo vescovo al termine della celebrazione.

«La celebrazione di questo pomeriggioha affermato – è stata un atto d’amore che Dio ha fatto nei confronti della mia debole e indegna persona e, soprattutto, nei confronti della sua Chiesa, quindi ci ciascuno di noi. Per questo insieme abbiamo reso grazie attraverso l’Eucaristia. La Chiesa mi chiede di essere testimone dell’amore di Dio nella “Villa di Chiesa” di annunciarle e testimoniarle che essa è la casa amata da Dio e perciò deve essere sua famiglia, in cui tutti e tutte hanno relazioni cordiali, amorevoli, accoglienti. In sintesi, questa è la mia missione.»

   

Si terrà domenica 9 febbraio, alle 16.00, nella suggestiva cornice della basilica di Sant’Elena a Quartu, l’ordinazione episcopale di monsignor Mario Farci.  A presiedere il rito sarà l’Arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi. I con-consacranti saranno il cardinale Arrigo Miglio Arcivescovo Emerito di Cagliari e Amministratore Apostolico di Iglesias, monsignor Giuseppe Mani Arcivescovo Emerito di Cagliari, monsignor Giovanni Paolo Zedda Vescovo Emerito di Iglesias. A concelebrare Arcivescovi e Vescovi della Sardegna.

Dopo l’ordinazione, il prossimo vescovo, domenica 16 febbraio, farà il suo ingresso ufficiale nella diocesi di Iglesias.

Nato il 9 maggio 1967 a Quartu Sant’Elena, monsignor Mario Farci è stato ordinato presbitero il 7 dicembre 1991 nella Basilica di Sant’Elena della sua città natale. Dopo l’ordinazione, ha intrapreso una significativa carriera accademica e pastorale. Dal 1994 ha insegnato presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) di Cagliari e, dal 1998, è stato docente di Teologia Dogmatica alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna (PFTS). Nel 2022, è stato nominato Preside della PFTS, diventando il primo presbitero diocesano e il primo sardo a ricoprire tale incarico dalla fondazione dell’istituzione nel 1927.

Parallelamente all’attività accademica, don Mario Farci ha svolto numerosi incarichi pastorali. È stato Vicario presso la parrocchia SS. Crocifisso in Cagliari (1991-1999), Direttore spirituale del Seminario Arcivescovile (1996-1998) e Cappellano della Casa di Cura Sant’Antonio a Cagliari dal 1999. È stato assistente diocesano della Fuci dal 1999 al 2004, e referente diocesano e regionale per il cammino sinodale. Ha inoltre diretto l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo (1999-2022) e l’Ufficio del Diaconato Permanente e dei Ministeri Istituiti (dal 2004).

Il suo impegno accademico e nel dialogo ecumenico è testimoniato dalla partecipazione a diverse associazioni teologiche, tra cui l’Associazione Teologica Italiana (ATI) dal 2002, di cui è membro del Consiglio Direttivo dal 2019, e l’Associazione Italiana Docenti di Ecumenismo (AIDEcu), di cui è membro fondatore dal 2014.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta sulle frequenze di Radio Kalaritana e degli altri canali social della Diocesi di Cagliari. La diretta televisiva, curata dall’emittente Teleregione Live, sarà fruibile sul canale 88 del digitale terrestre.

E’ in programma questa sera, presso la Parrocchia di San Benedetto, Chiesa di Santa Lucia, ingresso da Via Donizetti, a Cagliari, la presentazione del libro “Storia del figlio di un minatore”, di Carlo Lolliri, Giampaolo Cirronis Editore.
Il programma.
Ore 18.30 Santa Messa, celebrata da S.E. Cardinale Arrigo Miglio.
A seguire, la presentazione del libro, con la partecipazione dell’autore Carlo Lolliri, del Cardinale S.E. Arrigo Miglio, del parroco don Massimo Noli e dell’editore Giampaolo Cirronis.
Al termine della presentazione, nel salone parrocchiale, è previsto un momento di convivialità.

Ieri il sindaco Pietro Morittu e la Giunta comunale di Carbonia hanno accolto presso il palazzo comunale Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, insieme ai parroci della città e al nuovo vescovo della diocesi di Iglesias Sua Eccellenza Monsignor Mario Farci, che si insedierà ufficialmente nella diocesi di Iglesias il prossimo 16 febbraio. E’ stata un’occasione per ringraziare il Cardinale Arri
go Miglio per l’importante lavoro svolto al servizio della comunità diocesana e per augurare buon inizio di lavoro pastorale a monsignor Mario Farci.
Domenica è stato vissuto un momento toccante ed emozionante nella chiesa di San Ponziano, dove si è conclusa l’apertura delle chiese giubilari della diocesi di Iglesias che, in occasione del Giubileo del 2025, ha riguardato non soltanto le basiliche diocesane, ma anche, per espressa volontà di Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, le chiese di San Ponziano a Carbonia, Santa Maria d’Itria a Portoscuso e Valverde a Iglesias. All’iniziativa hanno preso parte oltre all’Amministratore apostolico della Diocesi di Iglesias, tutte le comunità parrocchiali della città di Carbonia, il sindaco Pietro Morittu e diversi amministratori istituzionali e militari locali.
L’inizio ufficiale di quest’ultimo Giubileo, è avvenuto il 24 dicembre scorso con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro. Le porte sante delle altre basiliche sono state aperte nei giorni successivi. Domenica, è stata la volta della chiesa di San Ponziano, che ha concluso, insieme alla Chiesa Valverde di Iglesias, l’apertura delle chiese giubilari che afferiscono alla diocesi di Iglesias, che sono in totale 6 (Cattedrale di Iglesias, Basilica di Sant’Antioco, Cattedrale di Tratalias, Parr. San Ponziano di Carbonia, Parrocchia Santa Maria d’Itria di Portoscuso e Chiesa Valverde di Iglesias).
Il Giubileo 2025, detto anche “Giubileo della Speranza”, è il venticinquesimo giubileo ordinario della storia della Chiesa cattolica, e fa seguito all’ultimo evento ordinario, risalente all’anno 2000 indetto da Santo Papa Giovanni Paolo II. Sempre Papa Francesco il 24.12.2015 indiceva il Giubileo straordinario per il 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II che terminò nel 2016.