24 November, 2024
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Da oggi, martedì 5 settembre, Cagliari ospita il 26esimo convegno degli archivisti ecclesiastici. È un appuntamento di respiro internazionale che costituisce un momento formativo molto significativo non solo per chi dirige, ma anche per chi collabora in queste importanti realtà storiche e culturali.

«L’ultimo convegno – spiega don Ferdinando Loddo, responsabile dell’archivio storico diocesano di Cagliari – è stato celebrato a Sassone, nei pressi di Ciampino, pertanto alle porte di Roma. In quella circostanza i direttori hanno potuto scegliere tra Perugia e Cagliari e, alla fine, l’ha spuntata la nostra città con una votazione pressoché unanime. Il fatto che sia stato scelto il capoluogo regionale, che ospita il più importante fra gli archivi ecclesiastici, visto il suo inestimabile patrimonio, rappresenta un motivo di orgoglio.»

«Il convegno – evidenzia ancora don Loddo – ci consente anche di far conoscere meglio il nostro archivio: sono in nostro possesso i documenti più antichi dell’intera storia ecclesiastica isolana, a partire dalle cosiddette “Carte volgari”, risalenti agli anni intorno al 1100. E un momento del convegno sarà dedicato alla visita degli spazi dove ha sede l’Archivio diocesano.»

Oggi, alle 16.00, presso il Pontificio Seminario Regionale Sardo (Cagliari, via Monsignor Parraguez, 19), aprirà i lavori monsignor Gaetano Zito, presidente dell’associazione. Seguiranno i saluti dell’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, di monsignor Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei, e della dottoressa Sabrina Mingarelli, soprintendente archivistico per la Sardegna.

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Monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza episcopale sarda, rivolge un messaggio sull’emergenza incendi nell’Isola.

«Vigilate e pregate!». Queste parole di Gesù risuonano quanto mai attuali in questi giorni, mentre vediamo con profonda tristezza e rabbia la devastazione di ampi territori della nostra regione a causa degli incendi frutto di gesti criminosi e insensati.

Siamo chiamati a vigilare, sul territorio e su tutti noi, per far crescere una cultura della responsabilità e del rispetto verso le persone, gli animali e le cose.

Siamo chiamati a pregare, perché il Signore Dio Creatore e Padre ci conceda un cuore capace di lodare e di perdonare, perché non dimentichiamo mai di essere noi i custodi e gli amministratori del tesoro racchiuso nel Creato e per saper chiedere con umiltà i doni necessari per la nostra vita di ogni giorno, il pane, l’acqua, il lavoro, per noi e per tutti coloro che ammirano la bellezza della nostra terra e che vengono ogni anno a condividerla con noi.

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Un nuovo, importante progetto per l’integrazione e l’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale sarà presentato a Cagliari martedì prossimo, 25 luglio nel corso di una conferenza stampa alle 11.00 presso la Sala Vescovile dell’Episcopio, in Piazza Palazzo 4. Si tratta di un’iniziativa di Caritas Italiana, Caritas Austria e l’associazione greca Arsis che insieme lavoreranno per rafforzare le numerose attività di accoglienza ed integrazione già svolte diffusamente  nei rispettivi paesi.

Il progetto si chiama “PIER”. Undici Caritas diocesane in Italia (Aversa, Benevento, Cagliari, Capua, Conversano, Firenze, Genova, Saluzzo, Pescara, Ragusa, Palermo)  potranno incrementare corsi di lingua italiana, azioni di supporto psico sociale ed inserimenti lavorativi a beneficio dei rifugiati e anche distribuire migliaia di Kit Warm Up alle navi che svolgono attività di ricerca e soccorso in mare e alle Caritas che operano nei porti di sbarco.

Il progetto PIER, finanziato dalla Coca Cola Foundation, è un ulteriore importante segno di attenzione all’attività umanitaria svolta dalle organizzazioni Caritas in tutta Europa.  Con il progetto PIER Caritas Italiana e le Caritas diocesane intendono ribadire quanto Papa Francesco ha voluto ricordare affermando la sua vicinanza a coloro che «si aprono saggiamente al complesso fenomeno migratorio con adeguati interventi di sostegno, testimoniando quei valori umani e cristiani che stanno alla base della civiltà europea».

Alla conferenza stampa di presentazione del progetto PIER interverranno l’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, il prefetto di Cagliari, un rappresentante della Regione Sardegna, Manuela De Marco di Caritas italiana e Mons. Marco Lai direttore della Caritas diocesana di Cagliari.

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Un murale, una mostra e un grande concerto per ricordare il sacrificio di Emanuela Loi, la giovane agente della Polizia di Sestu morta nel 1992 a Palermo nella strage di via D’Amelio in cui persero la vita anche il giudice Paolo Borsellino e gli altri uomini della sua scorta. “Noi non dimentichiamo” è il titolo della manifestazione che mercoledì 19 luglio a Sestu segnerà l’intera giornata, a venticinque anni dal terribile attacco della mafia allo Stato. L’iniziativa, organizzata dal comune di Sestu, dalla Polizia di Stato, da Libera Sardegna, dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’associazione Musicanova, culminerà alle 20.00 in piazza 1° Maggio con il “JaManuela Festival”, un concerto durante il quale non mancheranno le testimonianze dei familiari, di tante autorità e di chi ha conosciuto e ha lavorato con la giovane uccisa dalla mafia.

La giornata si aprirà alle 9.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, con una messa in suffragio di Emanuela Loi che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Alle 10.30, al cimitero di Sestu, alla presenza delle autorità civili e militari, dei familiari di Emanuela Loi e dei volontari di Libera Sardegna e di Sardegna Solidale, il sindaco di Sestu Paola Secci deporrà una corona di fiori sulla tomba della agente. 

Alle 11.30, l’appuntamento invece è in via Emanuela Loi, dove verrà inaugurato un murales raffigurante la giovane agente scomparsa a Palermo, realizzato da artisti della street art in collaborazione con Sardegna Solidale.

“Falcone e Borsellino” è invece il titolo della mostra realizzata dall’Agenzia Ansa in collaborazione con il Consiglio dei ministri, che verrà inaugurata alle 12.00, nei locali di Casa Ofelia, in via Parrocchia 88.

La manifestazione “Noi non dimentichiamo” si concluderà a partire dalle 20.00, con il “JaManuela Festival”, una serata presentata da Matteo Bruni e in cui sul palco di Piazza 1° Maggio si alterneranno musica e testimonianze. A ricordare Emanuela saranno i suoi familiari, Claudia e Marcello Loi, insieme alla sindaco di Sestu Paola Secci, all’arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, al questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, al vice prefetto di Cagliari Andrea Leo, al vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, al parroco di San Giorgio Martire don Onofrio Serra, al parroco di Nostra Signora delle Grazie don Franco Puddu, e a tante altre persone che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con Emanuela Loi.

Il concerto, curato da Musicanova Contest con la direzione artistica di Luciano Piga, vedrà protagonisti otto gruppi della scena musicale cagliaritana: Musicanova Band, Befunk, Rock Story Quintet, Easysound, Almamediterranea, Alessandro Lilliu Band, Santana Tribe e Il Clan dei Mercanti e Servi. Ospiti della serata, saranno il cantante ef autore americano Ronnie Jones, Paki (la voce storica dei Nuovi Angeli) e Franco Malgioglio, che saranno accompagnati nella loro esibizione dalla Musicanova Band.

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Mercoledì 19 luglio ricorrerà il venticinquesimo anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale a Palermo persero la vita il giudice Paolo Borsellino ed i suoi agenti di scorta, tra cui la sestese Emanuela Loi. Proprio Sestu ospiterà il giorno della ricorrenza una iniziativa dal titolo “Noi non dimentichiamo”, organizzata dal comune di Sestu, dalla Polizia di Stato, da Libera Sardegna, dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’associazione Musicanova. La agente verrà ricordata con un murale, una mostra e un concerto serale in Piazza 1° Maggio, durante il quale non mancheranno le testimonianze dei familiari, di tante autorità e di chi ha conosciuto e ha lavorato con la giovane uccisa dalla mafia. 

«Come disse Borsellino, “se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia sparirà”», ha affermato la sindaca di Sestu Paola Secci, presentando stamattina l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare del Comune. «Con la nostra manifestazione vogliamo fare in modo che anche i giovani ricordino e siano protagonisti della lotta alla mafia, diventando portatori di una cultura della legalità. La musica poi è uno strumento straordinario e con un concerto in piazza vogliamo coinvolgere tutta Sestu per ricordare la nostra concittadina».

«La ricorrenza del 19 luglio non è solo di tipo formale ma deve diventare un momento di lezione di storia, di memoria e di impegno per tanti cittadini», ha spiegato il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, che ha ricordato anche come lo scorso anno ben cinquemila giovani provenienti da tutta l’isola hanno partecipato a Sestu alla Giornata della Memoria, organizzata da Libera per non dimenticare le vittime innocenti della mafia e della criminalità organizzata.

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Barbara Vacca, vice capo gabinetto e responsabile relazioni esterne della Questura di Cagliari: «Il nostro è un lavoro particolare fatto da persone normali e noi vogliamo ricordare Emanuela Loi in maniera particolare, pensando che in questo 2017 avrebbe compiuto cinquant’anni. Il suo è un esempio di sacrificio, una lezione di vita che va fatta conoscere ai giovani». 

«Siamo felici di mettere la musica al servizio della legalità – ha affermato Andrea Buffa presidente dell’associazione Musicanova -. Sarà una serata di buona musica per veicolare il buon ricordo che tutti hanno di Emanuela Loi» ha proseguito il direttore artistico della serata musicale Luciano Piga.

Per l’assessore comunale alla cultura e allo spettacolo Nicola Ruggiu «persone come Claudia Loi hanno lavorato per la legalità e hanno lasciato una immensa eredità, e per questo oggi noi le ricordiamo: perché ciò che hanno fatto unisca e insegni che la legalità è la base della convivenza civile».

La giornata di mercoledì 19 si aprirà, alle 9.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, con una messa in suffragio di Emanuela Loi che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Alle 10.30 al cimitero di Sestu, alla presenza delle autorità civili e militari, dei familiari di Emanuela Loi e dei volontari di Libera Sardegna e di Sardegna Solidale, la sindaca di Sestu Paola Secci deporrà una corona di fiori sulla tomba della agente.

Alle 11.30 l’appuntamento invece è in via Emanuela Loi dove verrà inaugurato un murale raffigurante la giovane agente scomparsa a Palermo, realizzato da artisti della street art, in collaborazione con Sardegna Solidale. 

“Falcone e Borsellino” è invece il titolo della mostra realizzata dall’agenzia Ansa in collaborazione con il Consiglio dei ministri, che verrà inaugurata alle 12.00 nei locali di Casa Ofelia (in via Parrocchia 88) e che resterà allestita fino a domenica 23 luglio. 

La manifestazione “Noi non dimentichiamo” si concluderà a partire dalle 20.00 con il “JaManuela Festival”, una serata presentata da Matteo Bruni e in cui sul palco di Piazza 1° Maggio si alterneranno musica e testimonianze. A ricordare Emanuela saranno i suoi familiari, Claudia e Marcello Loi, insieme alla sindaca di Sestu Paola Secci, all’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, al Questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, al vice prefetto di Cagliari Andrea Leo, al vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, al Referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, al parroco di San Giorgio Martire don Onofrio Serra, al parroco di Nostra Signora delle Grazie don Franco Puddu, e a tante altre persone che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con Emanuela Loi.

Il concerto, curato da Musicanova Contest con la direzione artistica di Luciano Piga, vedrà protagonisti otto gruppi della scena musicale cagliaritana: Musicanova Band, Befunk, Rock Story Quintet, Easysound, Almamediterranea, Alessandro Lilliu Band, Santana Tribe e Il Clan dei Mercanti e Servi. Ospiti della serata saranno il cantante e autore americano Ronnie Jones, Paki (la voce storica dei Nuovi Angeli) e Franco Malgioglio, che saranno accompagnati nella loro esibizione dalla Musicanova Band.

Alla serata, aperta a tutti, parteciperanno i giovani del campo di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie E!state Liberi! in corso di svolgimento a Gergei, e le associazioni di volontariato della Sardegna e i presidi territoriali di Libera Sardegna.

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Ci sarà anche il vescovo Nunzio Galantino, segretario della Conferenza episcopale italiana, all’annuale «Summer school» di dottrina sociale della Chiesa, che si terrà a Cagliari, dal 22 al 24 luglio.

Il tema di questa edizione è «Una speranza per l’Europa. Un bene possibile per la città». I lavori del 22 e del 24 si terranno presso il seminario diocesano di Cagliari, in via monsignor Giovanni Cogoni. Domenica 23, giorno che vedrà protagonista Galantino, per la santa messa e per una relazione in fine mattinata, sede delle attività sarà la chiesa di sant’Agostino in via Bajlle.

Particolarmente ricco il programma che vede coinvolti altri tre vescovi. Arrigo Miglio, infatti, aprirà i lavori con la presentazione della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani che sarà celebrata in città a fine ottobre. Il vescovo di Faenza-Modigliana, già rettore dell’Università pontificia salesiana, Mario Toso, introdurrà il tema «Il lavoro fondamento della pace». Mauro Maria Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, presiederà la santa messa nel pomeriggio del primo giorno.

Inoltre sono previsti gli interventi padre Francesco Occhetta, scrittore de La Civiltà Cattolica, padre Paolo Benanti dell’Università gregoriana, Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie, Maurizio Gentile, dell’Univeristà di Verona, Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, e Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl nei primi anni 2000.

Come le precedenti edizioni, l’evento è promosso dall’Opera salesiana “Teresa Gerini” e dalle diocesi di Cagliari e di Faenza-Modigliana.

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Domani, martedì 20 giugno 2017, alle ore 18.30, presso l’aula magna della Facoltà teologica, in via Sanjust 13, a Cagliari, si terrà una conferenza sul tema: «La sfida di don Milani».

Dopo il saluto introduttivo di padre Francesco Maceri, preside della Facoltà teologica interverranno don Felice Nuvoli, docente dell’Università di Cagliari, su «La pedagogia del priore di Barbiana», e il giornalista Bruno Terlizzo su «La Chiesa al tempo di don Milani».

Segue il dibattito con interventi programmati.

L’intervento conclusivo sarà tenuto da mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

L’evento è promosso da UCSI -, Unione cattolica stampa italiana; Diocesi di Cagliari – Ufficio comunicazioni sociali; ACI – Azione cattolica italiana; MEIC – Movimento ecclesiale di impegno culturale.

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Nella seduta del 6 giugno 2017 la Conferenza Episcopale Sarda ha provveduto alle seguenti nomine:

don Francesco Mameli, della Diocesi di Ozieri, è stato nominato  per 5 anni padre spirituale del Seminario regionale sardo;

don Carlo Rotondo e don Carlo Devoto, della Diocesi di Cagliari, sono stati nominati per 5 anni animatori del Seminario regionale sardo;

don Luigi Delogu, della Diocesi di Ozieri e don Emanuele Mameli della Diocesi di Cagliari, sono stati nominati, rispettivamente, incaricato regionale e vice incaricato regionale per la Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi;

don Lucio Casula, della Diocesi di Oristano, è stato confermato Assistente ecclesiastico regionale del Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale (MEIC).

Gli arcivescovi e vescovi di Cagliari, Sassari, Oristano, Alghero-Bosa, Ales Terralba, Iglesias, Ozieri e Tempio-Ampurias hanno provveduto alle seguenti nomine per il nuovo Tribunale Interdiocesano della Sardegna, che fa capo alle rispettive Diocesi, con sede a Cagliari:

don Mauro Bucciero e don Emanuele Meconcelli, vengono nominati, rispettivamente, Vicario giudiziale e Vicario giudiziale aggiunto fino al 6 giugno 2020;

don Antonello Satta, don Riccardo Pinna, don Giancarlo Caria, don Claudio Marras, dott. Claudio Gallotti, dott. Alessio Sarais, dott.ssa Maria Cristina Bresciani vengono nominati Giudici fino al 6 giugno 2020.

Il dott. Antonio Vavenotti viene nominato Giudice fino al  30.XII. 2017.

Vengono nominati, inoltre, i dottori Michele Cheri e Sergio Alessandro Madeddu, difensori del Vincolo e promotori di Giustizia fino al 6 giugno 2020; la dott.ssa Chiara Verdoliva, difensore del Vincolo e promotore di Giustizia ad annum; la dott.ssa Rita Basta, difensore del Vincolo ad annum; il dott. Alessandro Camedda, patrono stabile fino al 6 giugno 2020.

S.E. monsignor Arrigo Miglio, infine, in qualità di moderatore dello stesso Tribunale, comunica che vengono nominati ad triennium il cancelliere, 4 notai  e 7 avvocati.

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Una forte alleanza educativa al servizio degli studenti. È questo lo spirito che ha condotto l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Arcidiocesi di Cagliari a siglare il Protocollo d’intesa per la realizzazione delle attività di alternanza scuola lavoro all’interno di strutture del mondo ecclesiale, come, ad esempio, enti ecclesiastici, istituzioni culturali, oratori, associazioni di volontariato e movimenti ecclesiali, enti educativi, fondazioni onlus diocesane e comunità religiose.

La firma del protocollo è avvenuta ieri, giovedì 1 giugno, nei locali della curia diocesana, alla presenza di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, e di Francesco Feliziani, direttore dell’Usr.

Entrambi, nei loro interventi prima della firma del documento, hanno sottolineato l’importanza della promozione dei percorsi di alternanza scuola lavoro all’interno del cammino di formazione degli studenti e hanno messo in luce l’opportunità data dalla condivisione del patrimonio di cultura, esperienze, professionalità, presente negli enti ecclesiali.

L’alternanza scuola lavoro come metodologia didattica è stata fortemente incentivata con la legge n. 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta de “La Buona Scuola”, che prevede la sua attuazione per 200 ore nei licei e per 400 negli istituti tecnici e professionali.

Gli enti ecclesiali possono concorrere in modo significativo a portare avanti le finalità essenziali dell’alternanza scuola lavoro, realizzando modalità di apprendimento che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica, favorendo l’orientamento dei giovani al fine di valorizzarne le vocazioni personali e mettendo in relazione l’offerta formativa scolastica con la vita sociale e culturale del territorio.

Diverse esperienze di alternanza sono già in atto in varie realtà ecclesiali, come la Caritas, gli oratori, l’archivio e la radio diocesana, e la firma del protocollo costituisce una spinta significativa alla crescita di questa collaborazione.

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Giovedì 1 giugno, alle ore 16.00, nei locali della Curia diocesana di Cagliari (via mons. Cogoni, 9, Cagliari) ci sarà la firma del Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna e l’Arcidiocesi di Cagliari, per la realizzazione di attività di alternanza scuola lavoro.

Saranno presenti: Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna e mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari.

Lo scopo del protocollo d’intesa è quello di promuovere le attività di alternanza scuola lavoro presso le strutture del mondo ecclesiale, come ad esempio Enti Ecclesiastici, Istituzioni Culturali, Oratori, Associazioni di volontariato e Movimenti ecclesiali, Enti educativi, Fondazioni Onlus diocesane, Comunità religiose.

L’alternanza scuola lavoro come metodologia didattica è entrata all’interno degli ordinamenti scolastici del secondo ciclo con la Legge n. 53 del 28 marzo 2003 che ha previsto la possibilità di svolgere dei percorsi formativi «attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti pubblici e privati ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro» (art. 4).

Il processo di riforma scolastica con la legge n. 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta de “La Buona Scuola”, ha voluto promuovere la metodologia dell’alternanza scuola lavoro, prevedendo la sua attuazione «negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio», e che i suoi percorsi vengano «inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa» (art. 1, comma 33).

Le finalità essenziali dell’alternanza scuola lavoro, portate avanti anche attraverso i percorsi realizzati presso le strutture ecclesiali, sono le seguenti:

– realizzare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo d’istruzione, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

– arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’ulteriore acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro;

– favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi, gli stili di apprendimento individuali;

– realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva nei processi formativi dei vari soggetti coinvolti;

– correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.