Il cammino religioso di Sant’Efisio, festa unica nel Mediterraneo, attraversa un’area di grande valenza ambientale e paesaggistica e unisce simbolicamente l’isola tra spiritualità e tradizione. Quattro giorni di pellegrinaggio a piedi, nel segno della devozione del Santo martire, per un totale di quasi cento chilometri tra andata, ritorno e deviazioni, lungo un percorso che coinvolge il territorio e i centri abitati di cinque comuni tra Cagliari e Nora. Regione, amministrazioni locali, con i sindaci, la Curia, alla presenza dell’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, e Soprintendenza, hanno presentato oggi nel corso di una conferenza stampa il sistema per la completa valorizzazione di una delle celebrazioni più caratterizzanti dell’identità e della tradizione della Sardegna.
La Regione, con decreto del 5 febbraio scorso, ha riconosciuto la valenza culturale-turistica e spirituale del percorso con l’iscrizione nel registro dei cammini di Sardegna. Questa iniziativa ha segnato una tappa decisiva nelle azioni di salvaguardia dell’evento e per la sua promozione, iniziata già a marzo 2014 con la firma del protocollo d’intesa per la realizzazione di misure di salvaguardia del
“Rito dello scioglimento del voto e della festa di Sant’Efisio”, siglato dai comuni di Cagliari, Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch, dalla Curia arcivescovile Diocesi di Cagliari, dalla Direzione regionale per Beni culturali, dalla Soprintendenza per i Beni architettonici per le province di Cagliari e Oristano.
«Il patrimonio culturale-religioso di valore inestimabile dell’isola, nel quale si annovera a pieno titolo la Festa di Sant’Efisio – ha detto l’assessore del Turismo, artigianato e commercio, Francesco Morandi – custodito grazie all’attività della Chiesa e delle comunità locali, rappresenta, salvaguardandone la valenza spirituale, anche uno strumento capace di produrre beni e servizi. Per questo – ha aggiunto Morandi – l’attività di strutturazione e di promozione del turismo religioso non sarà soltanto limitata al settore ma anche indirizzata a uno sviluppo complessivo delle aree interne, secondo una vocazione particolarmente radicata in questi territori, attrattori di fedeli e appassionati di cultura religiosa. La Regione – ha concluso l’assessore Morandi – sosterrà con forza la candidatura per l’iscrizione della festa di Sant’Efisio nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco».
«Dopo anni di intenso lavoro, la formalizzazione del Cammino di Sant’Efisio, rappresenta un altro tassello fondamentale nel percorso di tutela e trasmissione del rito di scioglimento del voto e della festa di Sant’Efisio – ha sottolineato l’assessore del Turismo del comune di Cagliari, Barbara Argiolas -. Dopo la sigla del Protocollo di salvaguardia tra i cinque comuni, la Curia, il Mibact e la Soprintendenza, e la candidatura all’Unesco dello scorso anno, la scommessa che ci apprestiamo a vincere è quella di rendere fruibile il percorso per i pellegrini da Cagliari fino a Nora lungo tutto l’arco dell’anno. Ottenere il riconoscimento dell’Unesco fin dal 2015 avrebbe un’importanza strategica per tutta la comunità sarda, poiché la forza che emerge da questo lavoro è quella di un territorio unito che ha saputo coniugare attorno al rito tutto il sistema di valori, di eccellenza, di autenticità e qualità proprio della nostra isola».
Alla presentazione ha partecipato anche l’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio: «I cammini religiosi hanno grandi principi ispiratori comuni. In essi la dimensione spirituale convive con le altre dimensioni, come quella culturale e turistica, e una dimensione illumina l’altra. Ritengo quindi molto importanti le iniziative di valorizzazione degli itinerari da parte della Regione e dei Comuni, soprattutto quando si parla di Sant’Efisio, un personaggio storico che ha pagato la sua fede con il sangue e la vita».
La Regione punterà sul Cammino di Sant’Efisio, favorendo diverse azioni come la realizzazione di segnaletica e attrezzature, la messa in sicurezza dei percorsi anche per diversamente abili o la creazione di mappe e supporti informatici cartografici. Sarà necessaria una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali nell’ambito di un piano teso alla creazione, con la regia regionale, di un’offerta unica e strutturata, capace di attrarre “nicchie” di possibili fruitori nei mercati interessati e che possa diventare competitiva in un segmento turistico che coinvolge 300 milioni di persone nel mondo e di movimentare in Italia ogni anno, circa cinque milioni e mezzo di pellegrini.
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Giovedì 19 febbraio 2015, alle ore 10.30, presso la Curia arcivescovile di Cagliari (via mons. G. Cogoni, 9) si terrà una conferenza stampa per la presentazione del Convegno internazionale degli archivisti ecclesiastici che si terrà a Cagliari nel 2017.
Interverranno:
Mons. Arrigo Miglio, Arcivescovo di Cagliari
Mons. Gaetano Zito, Presidente dell’Associazione nazionale degli archivisti ecclesiastici
Dott. Monica Grossi, Soprintendente archivistica della Sardegna
Dott. Licia Meloni, Referente regionale per gli archivi ecclesiastici
![Arrigo Miglio 2 copia](https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2013/12/Arrigo-Miglio-2-copia-300x200.jpg)
Sabato 21 febbraio 2015, alle ore 16.00, presso l’aula magna del Seminario arcivescovile (Cagliari, via Cogoni 9), si terrà l’annuale di incontro tra il vescovo Arrigo Miglio e il mondo della politica e delle istituzioni.
Gli scorsi anni questo evento è stato realizzato in occasione della festa liturgica di Sant’Efisio, il 15 gennaio. Quest’anno è stato deciso di valorizzare la presenza di monsignor Fabiano Longoni, direttore dell’ufficio della CEI per i problemi sociali, che tra sabato e domenica sarà in visita in Sardegna per incontrare i delegati diocesani di questo settore pastorale e gli animatori del Progetto Policoro presenti nelle diverse diocesi isolane.
Stimolante e attualissimo il tema della conferenza che lo stesso don Longoni ha così formulato: «Politici al tempo di Papa Francesco. Per una nuova leadership che ponga al centro il bene comune».
L’incontro ha come interlocutori principali i politici e gli amministratori, ma è aperto anche a tutti coloro che sono interessati all’approfondimento dei temi della dottrina e della pastorale sociale.
Fabiano Longoni è nato a Milano il 25 settembre 1957 ed è stato ordinato sacerdote a Venezia dal Patriarca card. Marco Cè il 27 giugno 1981. don Fabio (Fabiano all’anagrafe) Longoni ha conseguito la Licenza e il Dottorato in Scienze sociali e la specializzazione in Etica e Dottrina sociale della Chiesa presso l’Università Gregoriana di Roma. È titolare della cattedra di Teologia morale sociale e Diritti umani presso la Facoltà di Diritto Canonico dello Studium Generale Marcianum di Venezia e di Teologia morale sociale presso l’ISSR San Lorenzo Giustiniani di Venezia. Dirige da alcuni anni il Master Universitario in Gestione etica d’azienda, in partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la SDA Bocconi di Milano, sempre presso lo Studium Generale Marcianum.
Nel 1989 venne nominato direttore della nascente Scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Venezia, incarico che ha ricoperto ininterrottamente fino al 2002. È stato direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro del Patriarcato di Venezia nonché assistente provinciale delle Acli e consigliere spirituale dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti). Già membro della Consulta nazionale della Conferenza Episcopale Italiana della Pastorale sociale e del lavoro nonché coordinatore della Commissione di Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza Episcopale Triveneto.
Nei primi anni di sacerdozio, nella Diocesi veneziana, ha inoltre prestato servizio pastorale nella parrocchia di San Paolo a Mestre e poi, per un lungo periodo, nella parrocchia di Zelarino prima come vicario e poi come parroco (dal 1995 al 2003); è canonico onorario della Cattedrale di San Marco, rettore di S. Simeon Piccolo a Venezia e collabora con la parrocchia di Carpenedo.
Dal 25 settembre 2013 è direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro.
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![Cattedrale di Bonaria 1](https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2013/12/Cattedrale-di-Bonaria-1-300x200.jpg)
Il Consiglio permanente della Cei ha stabilito che «si svolgerà a Cagliari nel 2017 la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani». Circa il tema dell’evento «l’orientamento del Consiglio è quello di privilegiare argomenti come la precarietà – occupazionale, ma anche culturale e sociale – e/o i giovani».
«È di certo un’opportunità ma anche un dono quello che la CEI ci ha fatto». Ha affermato monsignor Arrigo Miglio dopo la designazione ufficiale. «Una grande possibilità – prosegue il vescovo di Cagliari – per affrontare, con il supporto di tutta la realtà ecclesiale nazionale, le gravi problematiche legate alla mancanza di lavoro e ai problemi sociali della Sardegna. Sarà l’occasione per tutte le realtà ecclesiali di convergere nella nostra regione per conoscere le potenzialità della nostra Isola, sperando che questo appuntamento sia un forte stimolo a tutti livelli per una maggior impegno, affinché si arrivi a valorizzare le energie presenti nella nostra Regione, creando nuovo sviluppo».
La 48ª settimana sociale di Cagliari coinciderà esattamente con il 60° anniversario della precedente, svoltasi dal 22 al 29 settembre del 1957. Era la 30ª edizione. Questo il tema affrontato allora: «Aspetti umani delle trasformazioni agrarie». La prolusione introduttiva «La Chiesa e il mondo rurale» fu tenuta dal cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova. Alla guida della diocesi di Cagliari era il vescovo Paolo Botto. Mentre alla presidenza della regione Sardegna era il professor Giuseppe Brotzu.
L’ultima Settimana sociale si è svolta a Torino nel settembre del 2013 e ha avuto come presidente del comitato scientifico organizzatore proprio l’arcivescovo Arrigo Miglio, che peraltro ebbe il medesimo ruolo anche nelle Settimane di Reggio Calabria del 2010 e di Pistoia del 2007. L’edizione di Torino ha registrato oltre 1300 partecipanti (di cui circa un migliaio di laici) in rappresentanza delle diocesi italiane e di 165 tra associazioni, movimenti ed aggregazioni.
![Arrigo Miglio 1 copia](https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2013/12/Arrigo-Miglio-1-copia-300x200.jpg)
![Cattedrale di Bonaria 1](https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2013/12/Cattedrale-di-Bonaria-1-300x200.jpg)
Cagliari ospiterà, il 25 ottobre, il Convegno ecclesiale regionale sui problemi della crisi e del lavoro in Sardega “Per un cammino di speranza. La comunità cristiana in Sardegna di fronte alla crisi a un anno dalla visita di Papa Francesco”. Le adesioni all’evento vengono accolte dalle segreterie diocesane sino a sabato 18 ottobre. Attraverso il sito www.camminodisperanza.it è possibile conoscere nei particolari l’iniziativa promossa dalla #Conferenza Episcopale Sarda.
Stamane è stato reso noto il programma completo.
25 ottobre 2014
9.30 Preghiera e introduzione teologica
a cura di don Roberto Caria – Docente di morale sociale presso la Facoltà teologica della Sardegna
10.00 Saluti
10.15 Presentazione della Lettera pastorale dei vescovi
a cura di mons. Giovanni Paolo Zedda – Vescovo di Iglesias e delegato della CES per la pastorale sociale e del lavoro
10.30 Ripartire dal lavoro. La situazione socio-economica in Sardegna: limiti e prospettive
Relazione a cura del prof. Vittorio Pelligra – Docente di economia presso l’Università di Cagliari
11.30 Gruppi tematici
a) Lavoro e impresa – Moderatore Dimitri Pibiri
b) Lavoro e istituzioni – Moderatore Tonino Loddo
c) Lavoro e condizione giovanile – Moderatrice Rita Boi
d) Lavoro e politiche familiari – Moderatore Stefano Pinna
13.00 Pausa pranzo
15.00 Tavola rotonda con i relatori del convegno e i moderatori dei gruppi tematici
Coordina il dott. Paolo Sanna Farina – Giornalista RAI
16.30
Conclusioni a cura di mons. Arrigo Miglio – Arcivescovo di Cagliari e presidente della #CES
17.00
Corteo verso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria e preghiera per il lavoro
18.00
Santa Messa presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.