17 July, 2024
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Domani, mercoledì 15 gennaio 2014, in occasione della festa di Sant’Efisio Patrono della Diocesi, alle ore 16.00 il Vescovo, mons. Arrigo Miglio, incontrerà le istituzioni amministrative presenti nel territorio della Diocesi. All’incontro, come lo scorso anno, il Vescovo ha invitato, in particolare, i membri dei consigli e delle giunte comunali, nonché i membri del consiglio e della giunta regionale.

L’evento si terrà nell’aula magna del seminario arcivescovile di Cagliari (via mons. Cogoni, 9)

In questa circostanza il mons. Miglio si porrà in dialogo con coloro che amministrano la comunità civile a partire da alcuni passaggi degli interventi del Santo Padre a Cagliari che possono indirizzare il comune impegno di servizio all’uomo e alla società.

Arrigo Miglio 2 copiaSant'Efisio

E’ in programma domani 21 dicembre la XXVII Marcia della Pace promossa dalla diocesi di Ales-Terralba.

Il programma:

Mattino: Ore 10,00 Raduno dei ragazzi delle Scuole Superiori della Sardegna presso la Scuola Superiore in via Rio Mogoro a Terralba. Don Ciotti incontrerà i ragazzi delle scuole presso l’auditorium del’ I.T.C. La mattina è organizzata dal CSV nel progetto Scuola e Volontariato.

Nei locali della Scuola saranno allestiti degli Stand sul lavoro, su Policoro, sul volontariato e sul servizio civile.

Ore 15,00 Raduno dei partecipanti alla Marcia della Pace nella piazza Caduti sul Lavoro – Saluto del Sindaco e preghiera guidata dal S.E. Mons. Giovanni Dettori, Vescovo di Ales-Terralba.

La Marcia della Pace seguirà il percorso stabilito fino all’ arrivo in piazza Cattedrale dove sarà proposto un Flash Mob “be your change!”

La XXVII Marcia della Pace sarà presieduta da don Luigi Ciotti, da Mons. Giovanni Dettori Vescovo di Ales-Terralba, da Mons. Arrigo Miglio Arcivescovo di Cagliari e Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, da Mons. Giovanni Paolo Zedda Vescovo di Iglesias e Vescovo delegato per la Caritas e la Pastorale del Lavoro regionale.

18,30 – Concerto di Natale in Cattedrale.

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Il messaggio dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, per il Natale 2013.

Dio stesso è entrato nella nostra storia, diventando uomo in Gesù. Si è immerso nella nostra debolezza, facendosi vicino a tutti, mostrando solidarietà concreta, specialmente ai più poveri e bisognosi, aprendoci un orizzonte infinito e sicuro di speranza” (PAPA FRANCESCO, Facoltà Teologica della Sardegna, 22 settembre 2013).

Le parole di Papa Francesco ci aiutano a vivere questo Natale particolarmente vicini a lui, avendo sperimentato, tra i primi in Italia, la sua capacità di condividere, di immergersi nei problemi del popolo, di rendere visibile la solidarietà di Dio con noi, che è il cuore del messaggio natalizio. Le parole del Papa ci aiutano a capire ancora meglio che non c’è Natale se non c’è condivisione reale con le povertà che ci circondano.

Vediamo dunque la Santa Grotta collocata in mezzo alla devastazione che la nostra Regione ha subito poco più di un mese fa, e gli Angeli hanno il compito impegnativo di annunciare a coloro che piangono, a quanti vivono fuori casa e sono accampati come i pastori a Betlemme, a tutti i cuori scoraggiati, che anche quest’anno la nascita di Gesù è capace di portare una grande gioia per tutto il popolo.

Ma dopo quella prima Notte natalizia gli Angeli ormai non vanno più da soli a portare il lieto annunzio: il Signore li lascia andare se andiamo anche noi e ci uniamo alla loro missione sempre più impegnativa. L’aiuto che possiamo dare alla missione degli Angeli è, certo, in primo luogo la solidarietà concreta, che continua a convergere in modo meraviglioso verso le persone colpite attraverso le numerose organizzazioni che si sono attivate fin dalle prime ore dopo l’alluvione. Gli Angeli di Betlemme però non sono andati ad annunciare un’apparizione o una visita temporanea del Figlio di Dio sulla terra: no! Ci hanno detto che Dio è sceso per rimanere con noi, nostro Fratello, fino alla fine dei tempi, condividendo tutta la nostra vita e le nostre vicende. La nascita di Gesù non è stata la classica buona azione “natalizia” ma una scelta di vita. La luce di questo Natale 2013 ci chiede perciò di essere attenti e vigilanti, su di noi e sulla situazione generale, affinché la solidarietà non venga meno proprio quando i riflettori si spengono e la condizione di chi ha perso tutto o quasi corre il rischio reale di essere dimenticata.

Contemplare il Presepe, fermarci senza fretta davanti al Mistero del Natale, significa tenere gli occhi fissi sulla sorgente inesauribile di ogni solidarietà. In Gesù, Dio ha capovolto le nostre logiche, si è manifestato come un Dio che scende lui per primo verso di noi, che non pretende i nostri doni ma ci porta i suoi, che fa consistere la sua condizione divina nel condividere senza privilegi la nostra condizione umana. Perfino la sua famiglia, la Santa Famiglia di Nazaret, conosce tribolazioni, dubbi, incertezza, emigrazione. Così, mentre la schiera degli Angeli è impegnata presso tutti gli alluvionati e disastrati, dalla Sardegna alle Isole Filippine, rimane sempre qualche Angelo disponibile per entrare nelle famiglie più provate e ferite, divise o in crisi, per dire che anche in casa loro può attecchire la gioia del Natale, perché anche la loro sofferenza viene condivisa dal Figlio di Dio Gesù, divenuto nostro Salvatore grazie all’umiltà di Maria e di Giuseppe.

+ Arrigo Miglio

Cattedrale di Bonaria 1

Le celebrazioni presiedute dall’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, nel periodo natalizio 2013/2014. 

Venerdì 20 dicembre 2013

Ore 19.00: Dodicesima fiaccolata di pace, dalla Cattedrale a Buoncammin

Domenica 22 dicembre 2013

Ore 18.30: Solenne celebrazione della Novena di Natale, nella Cattedrale di Cagliari

Ore 19.00: Santa Messa e conferimento del ministero dell’accolitato, nella Cattedrale di Cagliari

Lunedì 23 dicembre 2013

Ore 18.00: Santa Messa per la Caritas presso il “Centro Giovanni Paolo II” in Viale Fra Ignazio 88

Martedì 24 dicembre 2013

Ore 18.30: Solenne celebrazione dei primi vespri, nella Cattedrale di Cagliari

Ore 22.30: Solenne celebrazione della Messa della notte, nella parrocchia Sant’Elia in Cagliari

Ore 24.00: Solenne celebrazione della Messa della notte, nella Cattedrale di Cagliari

Mercoledì 25 dicembre 2013

Ore 8.30: Messa presso la Casa Circondariale di Buoncammino in Cagliari

Ore 11.00: Messa del giorno, nella parrocchia Sant’Elia in Cagliari

Ore 18.30: Solenne celebrazione dei secondi vespri, nella Cattedrale di Cagliari

Ore 19.00: Messa vespertina, nella Cattedrale di Cagliari

Giovedì 26 dicembre 2013

Ore 9.30: Messa presso la chiesa parrocchiale di S. Stefano protomartire in Quartu Sant’Elena

Sabato 28 dicembre 2013

Ore 11.30: Messa per il “Te Deum” dei giornalisti, nel santuario di Sant’Ignazio da Laconi

Martedì 31 dicembre 2013

Ore 17.30: Solenne Messa di ringraziamento e canto del “Te Deum”, nella parrocchia Sant’Elia in Cagliari

Ore 19.00: Solenne Messa di ringraziamento e canto del “Te Deum”, nella Cattedrale di Cagliari

Mercoledì 1 gennaio 2014

Ore 11.00: Santa Messa per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, nella parrocchia Sant’Elia in Cagliari

Ore 18.30: Solenne celebrazione dei secondi vespri, nella Cattedrale di Cagliari

Ore 19.00: Santa Messa per la 47a Giornata mondiale della pace, nella Cattedrale di Cagliari

Venerdì 3 gennaio 2014

Ore 19.00: Messa per lo scioglimento del voto del Comune di Cagliari, nella chiesa di San Francesco di Paola

Lunedì 6 gennaio 2014

Ore 10.00: Canto dell’ora media e Messa solenne dell’Epifania del Signore, nella Cattedrale di Cagliari

Ore 18.30: Solenne celebrazione dei secondi vespri, nella Cattedrale di Cagliari

Sabato 14 dicembre 2013 alle ore 17.00, presso l’Aula magna del Seminario Arcivescovile (Cagliari, via mons. G. Cogoni 9), si terrà un convegno dal titolo: «Una luce di speranza per le famiglie ferite».

È la prima volta che nella diocesi di Cagliari viene proposto un momento di approfondimento orientato ad affrontare le problematiche che caratterizzano il vissuto dei divorziati risposati, dei separati e delle situazioni coniugali difficili.

«Sarà l’occasione – spiega don Marco Orrù, responsabile diocesano per la pastorale della famiglia – per evidenziare ciò che la Chiesa, nella sua carità pastorale, sta mettendo in atto per far luce su questa realtà e per offrire una speranza e delle possibilità di presenza, di cammino e di formazione all’interno della comunità cristiana anche per le “famiglie ferite”.»

Interverranno al convegno mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, don Massimo Alemanno, responsabile della pastorale familiare della diocesi di Brindisi-Ostuni, Corrado e Paola, responsabili nazionali di “Retrouvaille” Italia. L’evento è promosso dall’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Cagliari.

Arrigo Miglio 1 copiafamiglie-ferite - locandina

La XXVII Marcia della Pace promossa dalla diocesi di Ales-Terralba quest’anno si terrà a Terralba il 21 dicembre 2013 alle ore 15,00.

Profondamente coinvolti dal discorso di Papa Francesco pellegrino in terra sarda, discorso sgorgatogli dal cuore proprio nell’incontro con i lavoratori, abbiamo raccolto quel grido fatto preghiera “Lavoro, Lavoro, lavoro”.

È così che abbiamo voluto che la XXVII Marcia della Pace avesse come missio: per i giovani costruttori di pace, lavoro e solidarietà.

Pian piano la Marcia della Pace ha visto in questi anni l’adesione sempre più numerosa e rappresentativa di tutta la Sardegna.

Quest’anno alla diocesi di Ales-Terralba al CSV Sardegna Solidale si uniscono le tre Pastorali Regionali del Lavoro, dei Giovani e della Caritas.

La XXVII Marcia sarà a Terralba, paese colpito dall’alluvione del 18 novembre: è per testimoniare la solidarietà della Sardegna tutta non solo a Terralba ma dei 60 paesi colpiti dal Ciclone.

Proprio perché la XXVII Marcia della Pace è dedicata in modo particolare ai giovani, il Comitato Promotore l’ha estesa alla mattina chiamando il mondo della scuola ad un incontro di riflessione sui temi dei giovani, del lavoro per i giovani, della solidarietà: l’iniziativa è sostenuta dal CSV Sardegna Solidale e approvata dall’Autorità Scolastica.

Anche per la mattina è prevista la presenza di don Luigi Ciotti.

La XXVII Marcia della Pace sarà presieduta da don Luigi Ciotti, da Mons. Giovanni Dettori Vescovo di Ales-Terralba, da Mons. Arrigo Miglio Arcivescovo di Cagliari e Presidente della Conferenza Episcopale Sarda, da Mons. Giovanni Paolo Zedda Vescovo di Iglesias e Vescovo delegato per la Caritas e la Pastorale del Lavoro Regionale.

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E’ stato sottoscritto ieri, a Villa Devoto, a Cagliari, il protocollo d’intesa tra il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il presidente della Conferenza episcopale sarda, monsignor Arrigo Miglio, il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, e il direttore regionale della Caritas, monsignor Marco Lai, per l’istituzione di sportelli della Caritas per il microcredito – attraverso i 100 centri di ascolto sparsi in tutta la Sardegna – e di un fondo di cinque milioni di euro per aiutare le famiglie (la stima è di 5.000 euro a famiglia per mille nuclei interessati) non solo a pagare le bollette ma anche per contrastare una serie di piaghe, che vanno dall’usura agli effetti del gioco.

Fino ad oggi, ai tre bandi del microcredito hanno potuto accedere oltre 1.700 imprenditori: 854 pratiche sono state finanziate con 20 milioni nel primo bando. 680 pratiche approvate con 16,5 milioni di euro per il secondo bando, mentre per il terzo bando, ancora in corso sono state presentate 1.100 domande, delle quali 280 già deliberate, per un ammontare richiesto di 67 milioni di euro.

«Oggi il sistema bancario concede credito solo per i soggetti bancabili e il problema dell’accesso al credito è ancora presente – ha spiegato il Governatore Ugo Cappellacci -. In Sardegna per la finanza etica abbiamo investito 105 milioni di euro: 65 milioni per il microcredito, 25 milioni per il microcredito in agricoltura, 10 milioni per la finanza inclusiva per il fondo di garanzia e 5 milioni per il fondo per le famiglie. In particolare per il microcredito i tassi di restituzione sono del 90%, molto più alti di quelli che vengono assicurati dalle imprese bancabili.»

«Non sono stati ancora definiti i requisiti per le famiglie, ma è emerso che potrebbe esserci una premialità per le famiglie di tipo classico, piuttosto che single e conviventi. “Credo che possa esserci un criterio di tipo civilistico – ha spiegato mons. Miglio -. Più una famiglie è stabile, più potrà garantire solidità e prospettive dal punto di vista economico. Cioè la solidità del nucleo diventa una garanzia in più”. Il direttore della Caritas ha ricordato che solo a Cagliari sono stati investiti oltre 900 mila euro in 73 interventi per aiutare le famiglie.»

 

Si è svolta questa sera, a Iglesias, la cerimonia di dedicazione della Cattedrale di Santa Chiara, riaperta al culto dopo tredici anni, tempo resosi necessario per la realizzazione dei lavori di restauro. La Messa è stata celebrata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, presenti l’arcivescovo di Cagliari, mons, Arrigo Miglio, già vescovo di Iglesias; sei vescovi delle altre diocesi della Sardegna, i parroci delle chiese dei comuni della diocesi di Iglesias, le massime autorità civili e militari e tantissimi fedeli che hanno gremito la Cattedrale e la piazza, nella quale è stato allestito un grande schermo per consentire a tutti di seguire la cerimonia.

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La Sardegna ha vissuto una giornata di festa per la visita del Papa a Cagliari. E’ stato un evento straordinario, favorito dalle ottime condizioni meteorologiche, con un’imponente partecipazione di folla, valutata in circa 100.000 persone solo a Bonaria per la Messa (quelle accreditate erano 80.000).

La giornata di Papa Francesco a Cagliari si è aperta con il significativo incontro con il mondo del lavoro, al Largo Carlo Felice. «La mancanza di lavoro porta alla mancanza di dignità – ha detto Papa Francesco – la drammatica situazione che vive questa nostra società è stata determinata dal fatto che è stata costruita sull'”l’idolo danaro”. Dobbiamo cambiare, rimettendo al centro l’uomo e la donna, la famiglia. Capisco i vostri problemi e tutte le sofferenze che state vivendo – ha aggiunto il Papa – anche per la mia esperienza di vita. Sono figlio di un papà andato in Argentina pieno di speranza, quando il Paese ha vissuto la più grave crisi della sua storia, nel 1930, conosco il dramma delle speranze deluse degli emigranti e vi dico coraggio, ma ve lo dico con il cuore, non come impiegato della Chiesa.»

In prima fila c’erano gli operai delle aziende sarde in crisi. Con i caschetti bianchi i lavoratori di Alcoa ed Eurallumina, con quelli gialli i minatori della Carbosulcis, (entrambi donati al Papa) da Fiumesanto è giunta una delegazione di lavoratori della centrale E.On che avevano già incontrato il Papa. Sul palco sono intervenuti: un lavoratore della Green Island, una giovane imprenditrice ed un rappresentante del mondo agropastorale.

Papa Francesco ha sottolineato come la visita in Sardegna sia la seconda del suo pontificato, dopo quella di Lampedusa, in Sicilia, l’altra grande isola italiana, dove ha incontrato un popolo che attraversa un periodo di sofferenza come quello sardo.

Terminato l’incontro con i lavoratori, il Papa si è trasferito a Bonaria, dove è stato accolto da una folla davvero imponente e festante. A bordo della sua Papamobile ha salutato migliaia di fedeli, abbracciato bambini e malati, è stato poi salutato nel sagrato da un lungo applauso e dal suono delle launeddas. All’interno della Basilica, dopo i discorsi ufficiali delle autorità, il pontefice si è trattenuto qualche secondo davanti ad ognuno dei malati, compresi quelli di Sla, sistemati sulle lettighe. Sotto il palco circa 4.000 bambini, sette per ogni parrocchia dell’Isola, per l’abbraccio della Sardegna al Santo Padre.

Prima dell’omelia, Papa Francesco è stato salutato prima dal Governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, che lo ha ringraziato in limba con una formula tipicamente sarda: «Santità, Deu si du paghiri, papa Francesco»; poi dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che ha concluso con un’altra frase in sardo: «A si biri in paxi e in saludi».

Sia l’intervento fatto con i lavoratori, sia quello dell’omelia di Bonaria, erano stati preparati in anticipo ma Papa Francesco ha sorpreso ancora una volta tutti, stravolgendoli letteralmente e parlando appassionatamente a braccio, scatenando l’entusiasmo dei presenti che hanno accompagnato con ripetute acclamazioni.

Nel pomeriggio, il Papa ha incontrato prima i poveri e i carcerati, sul piazzale antistante la Cattedrale, poi ha chiuso la sua giornata in terra sarda incontrando i giovani.

 

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