17 July, 2024
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Il presidente della Regione, Christian Solinas ha riunito oggi, nella sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, la Giunta regionale.

Fra le altre delibere approvate, l’esecutivo, su proposta del Governatore, ha dato il via libera al programma per le celebrazioni de Sa Die de sa Sardigna, previste per domenica 28 aprile.

Questa la sintesi degli appuntamenti della giornata:

Ore 9-00-10.00 Cattedrale – Santa Messa celebrata da S.E. mons. Arrigo Miglio (le parti significative del rito si terranno in lingua sarda);

Ore 10,15 Palazzo Viceregio – Apertura dei lavori da parte della prof.ssa Carmen Campus, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”;

-Saluti del Presidente della Città Metropolitana e del commissario del comune di Cagliari. 

Rappresentazione di una pièce teatrale di Riccardo Laria

– Ore 10,45 Partenza del corteo, dal Palazzo Viceregio al palazzo del Consiglio regionale, accompagnato dal suono delle launeddas del gruppo “Cuncordia a Launeddas”

– Ore 11.00 Consiglio regionale – Seduta solenne con apertura dei lavori da parte del presidente del Consiglio, Michele Pais

– Annuncio del presidente della Regione Christian Solinas della firma del decreto di attuazione della Legge istitutiva dell’Inno ufficiale della Regione Sardegna

– Esecuzione dell’inno “Procurade ‘e moderare”

– Intervento del prof. Luciano Carta, rappresentante del Comitato “Sa Die de sa Sardigna”, che illustra il significato dell’inno “Procurade ‘e moderare”

Sono previsti i seguenti interventi:

Nicola Gabriele, storico: Dall’invasione francese alla congiura di Palabanda: storia, valori, aspirazioni;

Gianni Loy, giurista: 28 aprile, festa del Popolo sardo. Attualità e prospettive;

Capigruppo del Consiglio regionale

Concluderà i lavori il presidente della Regione, Christian Solinas

 

A margine della riunione della Giunta regionale, il presidente Christian Solinas, preso atto della proposta in tal senso formulata dal Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”, ha firmato il decreto che stabilisce le corrette modalità di esecuzione e l’indicazione dello spartito musicale dell’inno ufficiale della Regione, “su patriota sardu a sos feudatarios”, meglio conosciuta come “procurade ‘e moderare”. In particolare, il decreto stabilisce che nelle cerimonie ufficiali o nelle ricorrenze solenni, la modalità di esecuzione delle strofe prescelte è stabilita nella melodia del canto dei “gosos”, in quanto – spiega il decreto – esso accomuna, secondo una tradizione secolare profondamente radicata, tutte le popolazioni delle regioni storico-geografiche della Sardegna. In circostanze particolari più improntate ad una atmosfera festosa, è consentito – specifica il decreto – che l’inno possa essere eseguito “cun boghe ‘e ballu”, ossia con il ritmo del “ballu tundhu” o “ballo sardo cantato”, anch’esso molto vivo nella tradizione sarda.

 

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Ieri, in occasione delle imminenti festività pasquali, nella Basilica di “N.S. di Bonaria” in Cagliari, l’arcivescovo di Cagliari S.E.R. mons. Arrigo Miglio ha presieduto la celebrazione del tradizionale Precetto Pasquale Interforze, concelebrata unitamente ai cappellani militari presenti sul territorio.

Alla solenne funzione religiosa, presenziata dal Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Corpo D’Armata Giovanni Domenico Pintus, dalle più alte Autorità Civili e Militari dell’Isola, dalle rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Guardia Forestale, dei Corpi Armati dello Stato e dei Vigili del Fuoco di stanza a Cagliari e centri viciniori, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e i familiari dei militari caduti nei diversi teatri operativi.

In occasione della solenne funzione religiosa, che rappresenta, un importante momento di aggregazione e meditazione spirituale per tutti gli uomini e le donne in uniforme e il coro polifonico interforze, ha accompagnato il solenne rito liturgico.

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In occasione delle imminenti festività pasquali, domani venerdì 12 aprile 2019, presso la Basilica di “N.S. di Bonaria”, a Cagliari, l’arcivescovo di Cagliari S.E.R. mons. Arrigo Miglio presiederà la celebrazione del tradizionale Precetto Pasquale Interforze, unitamente ai cappellani militari presenti sul territorio.

Prima della celebrazione della Santa Messa, prevista per le ore 10,30, avrà luogo, con inizio alle ore 10.00, la Liturgia Penitenziale con le confessioni individuali.

Alla solenne funzione religiosa, presenzieranno il Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Domenico Pintus, le più alte Autorità Civili e Militari dell’Isola, le rappresentanze delle quattro Forze Armate, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Guardia Forestale, dei  Corpi Armati dello Stato e dei Vigili del fuoco di stanza a Cagliari e centri viciniori, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma ed i familiari dei militari caduti nei diversi teatri operativi.

In occasione della solenne funzione religiosa, che rappresenta, un importante momento di aggregazione e meditazione spirituale per tutti gli uomini e le donne in uniforme e il coro polifonico interforze, accompagnerà i più importanti momenti del solenne rito liturgico.

La solenne funzione religiosa verrà trasmessa in diretta streaming su Facebook al seguente indirizzo: https://m.facebook.com/santuariobonaria. .

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Si terrà a Cagliari, sabato 16 marzo, alle 10,30, nella Sala Convegni de L’Unione Sarda, P.zza dell’Unione Sarda, la presentazione del volume “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella Regione ecclesiastica sarda”.

Interverranno S.E. monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda, S.E. monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo delegato Patrimonio Ecclesiastico, don Valerio Pennasso, direttore Ufficio Nazionale BCE ed EDC ed il dott. Fabio Ardau, curatore dell’Opera.

Gli interventi saranno moderati dal giornalista Paolo Matta.

Le chiese madri della Sardegna hanno un lungo percorso radicato nei secoli; raccontano le trasformazioni stilistiche, i materiali, le pietre, ma prima di tutto testimoniano una storia fatta di uomini, liturgie e idee che riflettono le peculiarità e le molteplici sfaccettature dell’Isola.

Per scoprire questo immenso patrimonio, l’Ufficio Nazionale CEI dei Beni Culturali Ecclesiastici e la Conferenza Episcopale Sarda hanno promosso e finanziato l’opera intitolata: “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica sarda”.

Il volume, curato da Fabio Arbau, con il coordinamento della Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico, fa parte della collana “Cattedrali d’Italia” ed è concepito come un “viaggio” che accompagna il lettore nella scoperta del mondo delle chiese madri della Sardegna.

L’opera è arricchita dai contributi di autorevoli autori, tra i quali don Valerio Pennasso, S.E. rev. mons. Sebastiano Sanguinetti, don Francesco Tamponi, S.E. Rev. mons. Antioco Piseddu, prof. Andrea Pala, prof. Giorgio Peghin, dott. Laura Donati, prof. Roberto Milleddu, prof. Marco Lutzu, don Raimondo Satta, prof. Aldo Lino, mons. Fabio Trudu, arch. Mauro Quidacciolu.

L’apparato fotografico è stato realizzato dai fotografi Antonio Satta e Paolo Lombardi. Il progetto grafico di copertina è di Fabio Ardau e Paolo Lombardi.

La struttura e i contenuti del volume saranno illustrati alla presenza dei vescovi della Sardegna e di molteplici ospiti.

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Sabato 2 marzo 2019, alle 9.30, nell’Aula Magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, si svolgerà la giornata diocesana di sensibilizzazione e informazione sul «Sovvenire. Una Chiesa di tutti per tutti», organizzata dall’Ufficio diocesano del Sovvenire (Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica) in collaborazione con la Caritas diocesana, e con gli uffici diocesani dell’economato, dell’edilizia di culto e beni culturali, e delle comunicazioni sociali.

L’iniziativa è aperta a tutti, ma è destinata soprattutto al mondo ecclesiale: parroci, sacerdoti, consigli pastorali parrocchiali, quelli degli affari economici, gruppi, associazioni, movimenti diocesani, seminaristi. È finalizzata a far conoscere ed approfondire il servizio del Sovvenire, fondato sulle due forme di sostegno economico alla Chiesa cattolica: Insieme ai sacerdoti (offerte liberali) e 8xmille. In particolare, saranno forniti i dati su come i fondi dell’8xMille sono impiegati dalla Diocesi nell’ambito della carità, delle esigenze di culto e pastorale, dell’edilizia di culto e dei beni ecclesiastici. Inoltre, saranno raccontate le più significative opere realizzate dalla Diocesi, attraverso la Caritas diocesana e le comunità parrocchiali.

Dopo i saluti di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, delegato del Sovvenire per la Sardegna, ci sarà l’intervento su “Il senso del Sovvenire” di Stefano Maria Gasseri, incaricato della rete territoriale nazionale del Sovvenire. A seguire, alcune testimonianze, e gli interventi di don Ferdinando Caschili, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto e per i beni culturali, di don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e di don Marco Orrù, economo diocesano. A conclusione dell’incontro, sarà proiettato il filmato realizzato dall’Ufficio diocesano del Sovvenire.

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In occasione del 60° anniversario del settimanale diocesano e del 25° di Radio Kalaritana, la diocesi di Cagliari propone tre serate di approfondimento sulle tematiche comunicative alle quali prenderanno parte: Paolo Ruffini (13 febbraio), prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede; mons. Giovanni D’Ercole (14 febbraio), vescovo di Ascoli Piceno; Vincenzo Morgante (15 febbraio), direttore di rete e di testata di Tv2000 e InBlu. Le conferenze si terranno presso la Sala Benedetto XVI della curia arcivescovile di Cagliari (via mons. Cogoni, 9), con inizio alle 17.00.

Programma

Mercoledì 13 febbraio

«La comunicazione nella Chiesa di Papa Francesco»

Saluti:

Arrigo Miglio, Vescovo di Cagliari

Giulio Madeddu, direttore Ufficio Diocesano Comunicazioni

Francesco Birocchi, presidente Ordine Giornalisti Sardegna

Intervento di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede

Intervista a cura di Anna Piras, Capo redattore Rai Sardegna, e di Roberto Comparetti, direttore del settimanale Il Portico

Conclusioni del vescovo Arrigo Miglio

Giovedì 14 febbraio

«Comunicazione ed evangelizzazione per una chiesa missionaria in uscita»

Saluto del vescovo Arrigo Miglio

Intervento di mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno

L’esperienza comunicativa di alcune aggregazioni laicali:

Azione Cattolica, Meic, Agesci, Volontariato vincenziano, Comunione e liberazione

Modera Andrea Pala, presidente Ucsi Sardegna

Conclusioni di mons. Giovanni D’Ercole

Venerdì 15 febbraio

«Stare nell’agorà dei media in modo laico e cristiano»

Saluto del direttore de «Il Portico», Roberto Comparetti

Intervento di Vincenzo Morgante, direttore di rete e di testata di Tv2000 e InBlu

Tavola Rotonda

Giulio Madeddu, direttore di Radio Kalaritana

Paolo Sanna Farina, giornalista e saggista

Mario Cabasino, presidente Corecom Sardegna

Giampaolo Atzei, presidente Fisc Sardegna

Modera Maria Luisa Secchi, giornalista di Radio Kalaritana

Conclusioni del vescovo Arrigo Miglio.

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Nessuno può, ragionevolmente, avere avere dubbi sulle straordinarie capacità comunicative di Papa Francesco, sia per la capacità di trasmettere in maniera chiara e profonda la Parola di Dio, sia per la sua efficacia nel rapportarsi con le folle di fedeli che lo seguono. Il rapporto tra Papa Francesco e la comunicazione, così come la vasta organizzazione vaticana che governa la comunicazione della Chiesa meritano certamente un approfondimento da parte di chi si dedica alla professione di giornalista o comunque è interessato all’argomento.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna ha deciso, pertanto, di considerare evento formativo per i giornalisti sardi la prima delle tre giornate che la Diocesi di Cagliari dedicherà a questi temi in occasione del 60° anniversario del settimanale diocesano e del 25° di Radio Kalaritana.
L’evento formativo si svolgerà mercoledì prossimo, 13 febbraio, dalle 17.00 alle 20.00, presso il Seminario Arcivescovile, in via mons. Giovanni Cogoni ed è intitolato “Papa Francesco e la comunicazione: nell’agorà dei media”. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati tre crediti formativi.
Dopo i saluti dell’arcivescovo Arrigo Miglio e l’introduzione del presidente dell’Ordine regionale, Francesco Birocchi, del direttore del settimanale “Il Portico”, Roberto Comparetti e di mons. Giulio Mareddu, direttore dell’Ufficio diocesano delle comunicazioni, Anna Piras, capo redattore della Sede regionale Rai per la Sardegna intervisterà Paolo Ruffini (recentemente nominato Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede).
Paolo Ruffini, che era direttore della rete televisiva della Conferenza Episcopale Italiana (Tv2000), è il primo laico sposato che diventa capo dicastero in Vaticano. Ricopre il ruolo lasciato da monsignor Dario Viganò, che ha guidato il Dicastero fin dalla sua fondazione, nel 2015. È nato a Palermo nel 1956; si è laureato in Giurisprudenza presso la Università di Roma La Sapienza; è giornalista professionista dal 1979. Ha lavorato per Il Mattino, Il Messaggero, di cui nel 1996 è diventato vicedirettore, il Giornale Radio Rai, di cui è stato direttore dal 1996. Ha diretto Rai3 e Tv2000, dove ha ricoperto il ruolo di direttore di rete e insieme direttore di Radio InBlu.
Nel Dicastero vaticano (che ha circa 650 dipendenti) sono confluiti il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, la Sala Stampa della Santa Sede, la Tipografia Vaticana, il Servizio Fotografico, L’Osservatore Romano, la Libreria Editrice Vaticana, Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano e il Servizio Internet Vaticano.

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Venerdì 28 e sabato 29 dicembre, a Sassari e Cagliari, è in programma l’annuale Te Deum di ringraziamento organizzato dall’Ucsi Sardegna.

A Sassari il Te Deum viene celebrato venerdì 28 dicembre, alle 11.30, nella cappella del Seminario diocesano (ingresso da Largo Seminario 9 o da Corso Margherita di Savoia 59). Presiede l’arcivescovo monsignor Gianfranco Saba. Seguirà lo scambio di auguri nei locali del Seminario.

A Cagliari il Te Deum viene celebrato sabato 29 dicembre, alle 11.30, in Cattedrale. Presiede l’arcivescovo monsignor Arrigo Miglio. Seguirà nei locali dell’episcopio un brindisi nei locali dell’Episcopio.

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Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, in data 25 novembre 2018, ha nominato vicario generale don Massimiliano Congia, parroco della parrocchia Cristo Re in Carbonia. Don Congia è nato ad Iglesias il 27 novembre 1967. Dopo aver frequentato il Seminario minore di Iglesias, ha proseguito nel Seminario maggiore di Cagliari, effettuando gli studi teologici presso la Facoltà teologica. Il 13 giugno 1998, in Nebida, suo paese di origine, il vescovo di allora, mons. Arrigo Miglio lo ha ordinato presbitero. Primo incarico di don Massimiliano è stato quello di vicario parrocchiale nella parrocchia Santa Maria d’Itria di Portoscuso, successivamente l’obbedienza lo ha portato a Fluminimaggiore. Nel 2014 il vescovo lo ha voluto nella parrocchia di Cristo Re, a Carbonia, al posto del compianto don Alfredo Tocco.

Il ruolo di vicario generale in diocesi era vacante da tempo, il predecessore di don Massimiliano Congia, il canonico Lino Melis, morì, il 26 gennaio 2015, a causa di un ictus.

La carica di vicario generale è prevista dal Codice di diritto canonico che al can. 475, comma 1, recita: «In ogni diocesi il vescovo diocesano deve costituire il vicario generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi.» E’, dunque, una figura obbligatoria. Tra i compiti, ci sono quelli di rappresentare il vescovo, curare i rapporti con le parrocchie e foranie, i rapporti con gli enti territoriali e della società civile, l’amministrazione dei beni ecclesiastici e gli aspetti giuridici dei sacramenti e della loro celebrazione.

Attesa a giorni anche la nomina del nuovo parroco della parrocchia San Ponziano di Carbonia, vacante a seguito della scomparsa di don Amilcare Gambella, avvenuta il 21 agosto scorso e, attualmente, retta da un amministratore parrocchiale, don Andrea Zucca.

Guido Cadoni

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«Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio.»

È con queste parole che oggi a Roma Papa Francesco ha salutato i seicento volontari sardi, giunti nell’Aula Paolo VI per festeggiare con il Pontefice il ventesimo anniversario del Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Un’udienza intensa e commovente che, apertasi con la musica dell’armonicista Moses, ha visto i volontari (giunti da tutte parti dell’isola) stringersi intorno al Papa, accompagnati dal cardinale Angelino Becciu, dagli arcivescovi di Cagliari ed Oristano, monsignor Arrigo Miglio e monsignor Ignazio Sanna, da due figure rappresentative del volontariato isolano come don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale) e padre Salvatore Morittu (presidente dell’associazione Mondo X Sardegna) e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru.

A Papa Francesco i volontari hanno consegnato la riproduzione di un bronzetto nuragico raffigurante un capotribù e lo hanno salutato intonando l’Ave Maria in sardo mentre il Papa passava a salutare quasi uno ad uno tutti presenti nell’Aula Paolo VI.

«Grazie per aver voluto riceverci in questa udienza speciale in un giorno che per il volontariato sardo resterà storico – ha detto nel suo intervento il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru -. Caro Papa Francesco, siamo quelli che in terra di Sardegna quotidianamente, in silenzio, spesso con il peso della solitudine, dell’ingratitudine e del disconoscimento, operiamo per lenire le sofferenze e attenuare le difficoltà di chi fa più fatica, di chi non ha lavoro, di chi non trova speranza, di chi non riesce a vedere un futuro per sé, per la sua famiglia, per i suoi cari. Di chi è vittima della cultura dello scarto.»

Per Giampiero Farru il volontariato sardo è testimone «di tante storie di successo e di ripresa, di relazioni che rinascono, di fili spezzati che si riannodano e di vite che ripartono. Siamo qua per celebrare vent’anni di vita comune. E non potevano avere regalo più bello: incontrare Pietro, incontrare Papa Francesco, che illumina, conferma e guida la Chiesa in un momento difficile e delicato e che è punto di riferimento irrinunciabile per il mondo intero e ciascuno di noi».

«Desidero esprimervi il mio apprezzamento per quanto avete operato e state operando a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione sarda, con un’attenzione rivolta anche ad alcuni fra i Paesi più poveri del mondo – ha affermato nel suo intervento Papa Francesco –Questo va sottolineato, perché è segno che non vi siete “isolati” ma, nonostante i grandi bisogni di casa vostra, avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà. In tale prospettiva, avete saputo accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna da altre terre in cerca di pace e di lavoro».

1La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie – ha aggiunto il Papa -. Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà. Al fine di interpretare gli autentici bisogni della gente e trovare ad essi risposte adeguate, è necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio: penso in particolare ai Comuni e alle Parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze.»

«Voi volontari non svolgete un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società» perché «il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!».

«Vi assista e vi sostenga la Vergine Maria, che la gente sarda venera con amore in tanti santuari – ha concluso Papa Francesco -. Vi ispiri Lei la forza d’animo e la fiducia in Dio per essere sempre un dono per gli altri. Benedico di cuore tutti voi e i vostri cari, e vi chiedo per favore di pregare per me.»