Dall’accordo tra Regione e Conferenza Episcopale Sarda, 54 milioni di fondi comunitari per ristrutturare gli edifici di culto.
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I presidenti della Regione, Francesco Pigliaru, e della Conferenza Episcopale Sarda, monsignor Arrigo Miglio, questa mattina hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che la Giunta regionale ha approvato lo scorso 13 settembre. L’accordo prevede che siano attivate forme di collaborazione nei settori dei beni culturali, dell’istruzione, della formazione e della promozione sociale anche mediante misure di inclusione sociale e della sanità. La programmazione degli interventi sarà coordinata da un’apposita Cabina di regia mista, che sarà istituita entro 15 giorni: la Giunta ha delegato al coordinamento del gruppo di lavoro l’assessore degli Enti locali e patrimonio, Cristiano Erriu, in virtù del fatto che il primo programma da mettere in campo riguarda quello relativo agli edifici di culto presenti sia nei centri urbani che nelle aree rurali, alcuni dei quali sono di proprietà della Regione.
«Si tratta del primo accordo di questo genere stipulato in Italia – sottolinea il presidente Pigliaru -. È una piattaforma istituzionale di alto livello, che permette di indirizzare rilevanti risorse su un patrimonio di comune interesse. Sono moltissimi i beni culturali e i luoghi legati alla religione che rivestono particolare importanza per la Sardegna, sia in termini turistici che di inclusione sociale, ed è interesse di tutti renderli vivi e visitabili. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto – conclude Francesco Pigliaru – è una tappa fondamentale per realizzare insieme progetti concreti.»
Il protocollo si pone tra gli obiettivi la salvaguardia e la valorizzazione del consistente patrimonio di beni culturali presenti negli archivi, nelle biblioteche e nei musei diocesani dell’Isola, oltre alla ristrutturazione degli edifici di culto di grande valore storico e artistico. «L’ampiezza di questo protocollo – è il commento di monsignor Miglio – consente interventi in diversi ambiti e una visione d’insieme che va oltre i singoli accordi stipulati in passato anche nell’Isola. Il poter unire le risorse dell’istituzione regionale e della CEI, attraverso una parte dell’8 per mille nazionale, ci permette di individuare progetti di elevato profilo.»
L’assessore Erriu pone l’accento sulle risorse che metterà in campo la Regione. «Le dotazioni si riferiscono al FESR: una misura prevede 34 milioni di euro per le opere materiali, un’altra 20 milioni per servizi, biblioteche, musei e attività immateriali. Questi fondi comunitari attiveranno processi di sviluppo e sosterranno la diffusione del grande patrimonio artistico, culturale e storico presente nell’Isola.»
Regione (attraverso gli Assessorati del Turismo, della Cultura, dei Lavori pubblici e degli Enti locali) e Conferenza Episcopale Sarda attiveranno forme di collaborazione con la Facoltà Teologica della Sardegna, gli Istituti Superiori di Scienze religiose di Cagliari e Sassari, l’Istituto Superiore di Scienze religiose Euromediterraneo di Tempio-Ampurias e il Seminario regionale di Cagliari, con il pieno coinvolgimento dei Comuni.