15 December, 2025
HomePosts Tagged "Astor Piazzolla" (Page 3)

Domani, martedì 22 giugno, cala il sipario sull’edizione live & streaming del festival culturale Liberevento.  Alle 17.00, sulla pagina Facebook della manifestazione, si parlerà del grande compositore argentino Astor Piazzolla, a cento anni dalla nascita: per l’occasione sarà ospite l’antropologa Marìa Susana Azzi che, in dialogo con il compositore e bandoneonista di fama europea Fabio Furìa, presenterà il suo bestseller “Astor Piazzolla. Una vita per la musica”, uscito nella sua versione italiana a marzo per Sillabe editore.

[bing_translator]

Proseguono gli appuntamenti con ArtAngo & jazz festival, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler che esplora le potenzialità di uno strumento come il bandoneon.

Martedì 25 agosto, alle 22.00, nell’antica tonnara “Su Pranu” di Portoscuso, arriva il duo composto dall’arpista Floraleda Sacchi, considerata tra le maggiori artiste del panorama internazionale, e dal sassofonista Damiano Grandesso, uno tra i musicisti più interessanti della nuova generazione.

I due artisti proporranno Duo noir, un concerto dedicato alle più belle colonne sonore e sigle di alcune serie Tv, arrangiate in una rivisitazione del tutto inedita.

Da mercoledì 26 agosto ArtAngo & jazz festival ospita anche VI edizione della Masterclass internazionale di bandoneonsino al 28 agosto allievi in arrivo da tutto il mondo si daranno appuntamento nel Teatro Electra di Iglesias per perfezionarsi accanto a bandoneonisti di fama internazionale come l’argentino Daniel Binelli, universalmente riconosciuto come il massimo esponente della musica di Astor PiazzollaSantiago Cimadevilla, insegnante argentino di bandoneon da tempo trapiantato nei Paesi Bassi, Yvonne Hann, insegnante di bandoneon nel Conservatorio di Avignone, e Fabio Furìa, tra i maggiori bandoneonisti in Europa e direttore artistico di ArtAngo & jazz festival.

 

[bing_translator]

Seconda serata, domani (venerdì 22) a Cagliari, per il Karel Music Expo edizione numero tredici, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma fino a sabato 23 negli spazi dell’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero.

Si comincia all’insegna del cinema, alle 19.00 (ingresso gratuito), con tre cortometraggi del progetto “Visioni Sarde”, vetrina istituita dalla Fondazione Sardegna Film Commission per promuovere su scala nazionale e internazionale il cinema di qualità prodotto in Sardegna e valorizzare i giovani talenti isolani; ecco dunque “Il nostro concerto” di Francesco Piras (2018; entrato nella cinquina dei candidati per il miglior cortometraggio ai David di Donatello 2019), che racconta la nascita di un’amicizia tra un pensionato cagliaritano e una pianista tedesca, tramite una chat-room musicale di “Superstar”. L’umanità semplice degli abitanti dell’antico rione popolare di San Donato, del centro di Sassari, è lo scenario in cui si svolge “La notte di Cesare” (2018 Premio Miglior Film Sardo e ambientato in Sardegna al Sandalia Sustainability Film Festival e Premio speciale della giuria Giovani – Visionio Sarde), del filmmaker sassarese Sergio Scavio, che sarà presente alla proiezione: una storia in cui un anziano solitario, si ritrova a badare al figlio della sua vicina, di origine straniera, dando vita a un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali. Un originale sguardo contemplativo caratterizza invece “The wash – La lavatrice” (2018; Premio del Pubblico alla manifestazione “Visioni Sarde nel Mondo” dello scorso aprile alla Casa del Cinema a Roma), in cui il regista cagliaritano Tomaso Mannoni – anche lui ospite della serata – dipinge i chiaroscuro della quotidianità a Capo Teulada, sede del noto poligono militare, tra “panni lavati” (letteralmente e metaforicamente), militari che vivono il territorio sardo come un campo di battaglia, mentre aumentano i decessi per tumore riconducibili alle esercitazioni militari. Una denuncia suggerita, mai cavalcata, in un silenzio assordante, sullo sfondo di un paesaggio contemporaneamente bellissimo e terribile.

La musica tiene banco a partire dalle 21.00 (ingresso con biglietto) con il primo dei quattro set in scaletta, quello dei sassaresi Manuel Attanasio (voce e elettronica) e Peppino Anfossi (violino e effetti), riuniti sotto il marchio Nunc: un progetto di sperimentazione vocale e strumentale con riferimenti ad artisti come Meredith Monk, Demetrio Stratos, Fatima Miranda, Astor Piazzolla, Kronos Quartet, Bjork, Mike Patton.

Riflettori puntati poi sugli Alpine Dweller, formazione in arrivo dall’Austria, composta dai giovani Joana Karácsonyi, Flora Geißelbrecht e Matthias Schinnerl: un trio che unisce stili apparentemente incompatibili, fondendo influenze di musica folk con il sofisticato cantautorato urbano, e combinando musica tradizionale di regioni lontane con il pop, attraverso un’ampia gamma di strumenti, chitarra, ukulele, viola, arpa e percussioni.

Matthew Frederick, sul palco della sala showcase nel terzo set della serata, fonde un amore precoce per i cantautori classici con influenze più recenti, per creare una miscela personale e senza tempo di pop, indie-folk, blues con una dose di classica contemporanea. Leader della band Climbing Trees, il musicista gallese, dal suo debutto nel 2011 a oggi, ha pubblicato quattro album, due EP e undici singoli.

Preceduti da una nuova performance di Rugiada Cadoni (presente al festival anche con un’esposizione di sue opere), chiudono la seconda giornata del Karel Music Expo gli italiani C’mon Tigre, un duo intorno al quale ruota un collettivo di musicisti di varia provenienza, muovendosi fra tradizione e sperimentazione. È del 2014 il primo album che li ha portati a suonare nei principali club e festival italiani ed europei; in “Racines”, il nuovo disco, uscito lo scorso febbraio, i suoni del Mediterraneo – il mare della loro terra – si intersecano, intrecciano e sovrappongono in un caleidoscopio di altre sonorità e un approccio nuovo, meticcio, cosmopolita, che sfugge alle etichette per l’affermazione di un’attitudine libera fatta di commistioni con il jazz, l’afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta. I C’mon Tigre (voce, synth, chitarre) saranno sul palco del Karel Music Expo con Beppe Scardino (sax, synth), Marco Frattini (batteria, synth), Matteo Lenzi (vibrafono, synth) e Mirko Cisilino (tromba, flicorno, synth).

 

[bing_translator]

Milonghe sotto le stelle, omaggi ai giganti della musica di tutti i tempi, sino a un viaggio tra le culture del mondo in una commistione tra musica e danza.

Dal 28 al 30 agosto il suggestivo scenario ai piedi della Torre sabauda di Calasetta ospita la X edizione di Artango jazz e festival, manifestazione organizzata dall’associazione Anton Stadler, dietro la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa.

Saranno tre giorni dedicati a esplorare il tango nelle sue diverse sfaccettature ma con incursioni anche negli altri generi musicali.

Mercoledì 28 agosto, alle 20.00, si parte dal Macc (Museo arte contemporanea Calasetta) che ospiterà uno stage di tango curato dai maestri Antonello Pateri e Lucia Fiorillo seguito, alle 21,30, da “Milonga sotto le stelle”, serata danzante in cui mettere in pratica i preziosi consigli appena ricevuti.

Il giorno dopo – giovedì 29 agosto – la manifestazione si sposta davanti alla Torre sabauda dove, alle 22.00, è in programma una serata incentrata sulle note del jazz: arriverà per l’occasione il duo composto dalla talentuosaEmilia Zamuner (voce) accompagnata dal fisarmonicistaZack Alderman, che proporrà al pubblico un concerto intitolato “Jazzando”. In programma brani da Astor Piazzolla ad Edit Piaf da Jose Fernandez a Louis Bacalov.

Viaggio tra le culture del mondo giovedì 30 agosto alle 22.00, con “Talisman”, spettacolo tra musica e danza che vedrà sul palco il chitarrista Laurent Boutros e la danzatrice argentina Julieta Cruzado. Un itinerario fra oriente e occidente che abbraccia repertori che spaziano da Eric Satie ad Atahualpa Yupanqui allo stesso Laurent Boutros.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito.

[bing_translator]

Con un concerto dal titolo “Next tango” sabato 17 agosto a Iglesias cala il sipario sui Tramonti di Porto Flavia, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler nel suggestivo scenario dove l’archeologia industriale s’incontra con un panorma naturale mozzafiato.

L’appuntamento è alle 20,30, quando salirà sul palco il Novafonic quartet (formato da Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso), formazione che regalerà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di Fernando Otero, Astor Piazzolla, Juanjo Mosalini e dello stesso Fabio Furìa. La serata proporrà un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica: per chi lo volesse, prima del concerto sarà possibile partecipare a una visita guidata al sito minerario a prezzi scontati, curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

[bing_translator]

Le note del preziosissimo Stradivari suonato sapientemente da Anna Tifu, accompagnata dai tre grandi artisti Romeo Scaccia al pianoforte, Fabio Furìa al bandoneon e Giovanni Chiaramonte al contrabbasso con cui forma il “Tango Quartet” risuoneranno, domani sabato 27 luglio nel suggestivo scenario di Cala Sapone (dalle ore 20.00) a Sant’Antioco. Una serata magica al tramonto e in riva al mare accompagnerà gli spettatori tra le canzoni del musicista, compositore e arrangiatore argentino Astor Piazzolla ed i duetti violino-pianoforte portati in scena grazie al talento della celebre e talentuosa violinista sarda per uno spettacolo che si preannuncia indimenticabile.

L’evento (ingresso gratuito) rappresenta uno degli appuntamenti clou del Sulky Jazz Festival 2019, manifestazione entrata ormai nel vivo e che sta portando in città migliaia di visitatori in questa ricca estate di eventi del cartellone di spettacoli organizzati a Sant’Antioco.

Tra le curiosità della serata la storia dietro il violino che suonerà Anna Tifu. Si tratta di un pezzo pregiato costruito nel 1716 da Stradivari e nominato dai critici e dallo stesso liutaio italiano, come uno dei migliori mai realizzati. Appartenuto a Napoleone Bonaparte dopo la conquista della Spagna venne ceduto dallo stesso generale appassionato per gli oggetti di cultura al maresciallo Berthier (da cui il volino prende il nome). Una storia nella storia che si potrà ammirare sabato a Cala Sapone con il concerto di Anna Tifu Tango Quartet.

[bing_translator]
Musica, danza e teatro si fondono per celebrare il tango in tutte le sue sfumature. Domenica 2 giugno, alle 19.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari l’appuntamento è con “Bandoneon. Il respiro del tango”, una serata frutto della collaborazione tra il “Da Palestrina”, l’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, l’Orchestra da Camera della Sardegna e il Mariana Montes Tango club. Ospite d’eccezione sarà Juan Josè Mosalini, celebre bandoneonista argentino che ha lavorato con Astor Piazzolla, di cui è stato intimo amico.
L’evento si inserisce come momento volto a celebrare un grande traguardo per il Conservatorio di Cagliari: dopo il via, nel 2014, al “corso libero” (primo in Italia) di didattica del bandoneon e prassi esecutiva del tango, l’anno scorso il MIUR ha autorizzato l’attivazione del “Corso triennale ordinamentale superiore indirizzo strumentale bandoneon”, consacrandolo quale primo e unico corso accademico in Italia.
Nella serata di domenica sulla scia di una storia d’amore tanto intensa e travolgente quanto impossibile, si esibiranno sette bandoneonisti, tra cui proprio Juan Josè Mosalini, da tempo residente in Francia. Per l’occasione Juan Josè Mosalini (che è stato anche il primo a portare l’insegnamento del bandoneon in un conservatorio d’Europa) sarà solista e direttore dell’Orchestra di Tango della Sardegna, un ensemble di recente formazione, composto da 25 elementi, tra cui 14 archi, sette bandoneon ed un pianoforte.
Ad impreziosire l’evento saranno, tra gli altri, artisti del calibro dei bandoneonisti Fabio Furia e Yvonne Hahnn, (il primo docente dello strumento nel Conservatorio di Cagliari, la seconda nel Conservatorio di Avignone), Gianmaria Melis, Matteo Amat e Simone Pittau (violino), Giovanni Chiaramonte (contrabbasso), Walter Agus (pianoforte). Sul palco ci saranno anche i ballerini Hatem Kakish e Sonia Deidda.
Sarà un’ora di grande musica con i capolavori di compositori quali Astor Piazzolla, Anibal Troilo, Osvaldo Pugliese, Mariano Mores, Julian Plaza, Horacio Salgan e tanti altri.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della X edizione di ARTango&jazz Festival, organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias.
L’evento è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Pubblica istruzione, informazione spettacolo e sport) e del comune di Cagliari (assessorato della Cultura).
Biglietti: 15 euro posto unico.

Juan Josè Mosalini
Nato in una famiglia di artigiani con la passione per la musica, Juan José Mosalini iniziò a studiare bandoneon all’età di 8 anni immergendosi, grazie a suo padre, le tradizioni della musica popolare dell’Argentina. Diventa musicista all’età di 17 anni, ottenendo già nel 1961 il primo premio del concorso “Nace una estrella”, organizzato dalla televisione di Buenos Aires.
Dal 1962 al 1976, compone, arrangia, interpreta, accompagna e lavora con le più grandi orchestre e solisti dell’Argentina in particolare con Astor Piazzolla, di cui diventerà l’amico intimo. Negli stessi anni fonda il quintetto della Guardia Nueva, che è una delle esperienze più ricche e originali del tango d’avanguardia.
Nel 1977 si trasferisce in Francia, scegliendola come nuova patria musicale. Nel 1978 continua la sua ricerca pionieristica registrando un disco per bandoneon solo, ricevendo consensi unanimi dalla critica.
Nel 1980 fonda il nuovo ensemble “Canyengue” (Mosalini bandoneon – Caratini pianoforte – Beytelmann basso) esibendosi in tutti i continenti in particolare sulle grandi scene americane.
Nel 1983 registra il primo CD del Trio “La Bordona” e nel 1984 partecipa al World Music Meeting di Baden-Baden (Germania) come rappresentante dell’Argentina con la registrazione di un CD.
Durante lo stesso periodo, ha iniziato a scrivere un metodo bandoneon commissionato dal Ministero della Cultura.
Nel 1987, esce il secondo CD del Trio “Imagenes” (Blue Label) e nel 1988, Juan José Mosalini intraprende la realizzazione di una collezione Bandoneon su richiesta delle Editions Henry Lemoine. Nel 1989, ha creato il primo corso di bandoneon in Europa presso il Conservatoire de Gennevilliers, dove ha insegnato da allora.
Compone con Enzo Gieco e Atahualpa Yupanqui (libretto) la cantata “La Parola Sacra”, eseguita il 21 giugno a Nanterre Convention Center per la commemorazione del Bicentenario della Rivoluzione Francese.
Nel 1992 Juan José Mosalini ha creato la Great Tango Orchestra con la quale ha suonato in tutto il mondo: Giappone, USA (98 febbraio, 99 luglio all’Hollywood Bowl di Los Angeles), Sicilia, Paesi Bassi, Germania, Norvegia (1994-2000), Belgio, Canada (Montreal, Toronto), Grecia (Megaron di Atene), Svizzera, Tunisia (1993) e naturalmente in Francia. Ha anche pubblicato il suo secondo album da solista “Che Bandoneon” e composto “Casi a Tango” (Ordine di Stato).
Nel 2001 viene pubblicato il secondo album con la sua Grand Tango Orchestra.
La sua passione per la musica in tutte le sue forme lo fa incontrare con musicisti classici per scoprire un repertorio vasto e adattato, soprattutto per orchestra d’archi ed orchestra sinfonica.
Juan Josè Mosalini ha suonato come solista con la bandoneon Enesco Quartet, con il Picardie Orchestra, l’Orchestre National de Lille, Orchestre National Bordeaux-Aquitaine, l’Annecy Orchestra, I Fiamminghi, la Camerata of Burgundy, l’Orchestra della Radio France, la Radio-Stockholm Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra (2000) e l’Orchestra Nazionale dei Paesi della Loira (2000).

[bing_translator]

Tre imperdibili concerti per salutare la primavera, in attesa della prossima edizione del Festival internazionale di musica da camera in programma in autunno. Dal 5 al 19 maggio a Iglesias ritornano gli appuntamenti con i Concerti di Primavera, un ciclo di concerti organizzati dall’associazione Anton Stadler nello storico Teatro Electra, nell’ambito della rassegna Iglesias Classica.

Sarà un viaggio nella musica lungo tre serate che trascineranno il pubblico dalle calde sfumature ambrate di uno strumento come la viola, al meglio del repertorio pianistico di tutti i tempi, sino alle atmosfere dell’Europa dell’Est.

Si comincia nella serata di domenica 5 maggio (tutti gli appuntamenti sono alle 19,30) con il duo composto dal violista Dimitri Mattu e dalla pianista Angela Oliviero che proporrà un concerto dal titolo “La viola romantica”. Un programma ricco e trasversale capace di sfogliare le più belle pagine della letteratura cameristica per viola e pianoforte con autori da Robert Schumann a Nino Rota, sino ad Astor Piazzolla.

Domenica 12 maggio sarà ospite Louis Alvanis, pianista londinese acclamato dal pubblico e dalla critica. Alvanis sarà protagonista di una serata intitolata I più grandi capolavori del pianoforte, grazie a un repertorio raffinato e impegnativo capace di condensare musica e storia, il vissuto e la grandezza dei compositori autori dei brani proposti, da Ludvig Van Beethoven a Fryderyck Chopin a Wolfang Amadeus Mozart.

Il sipario su questa prima parte della rassegna cala il 19 maggio con il concerto del clarinettista Roman Kuperschmidt e del pianista Georgi Mundrov, dal titolo A Bissele Mazl, a Bissele Glick. La più bella musica kletzmer. Un viaggio ideale tra le atmosfere esotiche dell’Europa dell’est, tra Polonia, Russia, Romania e Macedonia, accompagnato dalle inconfondibili sonorità della musica kletzmer, simbolo del popolo ebraico e del suo lungo travaglio.

 

[bing_translator]

Sesto appuntamento nel cartellone di JazzAlguer, questo venerdì (12 aprile) ad Alghero; la rassegna organizzata dall’associazione Bayou Club-Events, con la direzione artistica di Paolo Fresu, propone uno dei concerti di maggior richiamo della sua seconda edizione: alle 21.00 (apertura cancelli alle 20.15, chiusura alle 20.45), nella cornice barocca della Chiesa di San Michele, è di scena il fisarmonicista francese Richard Galliano. Un concerto da tutto esaurito: i biglietti (gratuiti) messi a disposizione del pubblico sabato scorso, sono infatti andati a ruba in brevissimo tempo.

Classe 1950, virtuoso della fisarmonica e del bandoneon, Richard Galliano spazia su tutto il fronte della musica, dalla classica al jazz. Unico fisarmonicista a registrare per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon, il musicista francese, di origini italiane, conta più di cinquanta album a suo nome e con tanti artisti di fama.

Figlio d’arte, all’età di quattro anni studia pianoforte e fisarmonica con suo padre, Lucien, anche lui fisarmonicista, e più avanti armonia, contrappunto e trombone al conservatorio di Nizza. Nel 1975, a Parigi, incontra il cantautore Claude Nougaro, dando il via a una collaborazione che durerà fino al 1983 e da cui nasceranno dei “classici” della canzone francese, come “Allée des brouillards”, “Des voiliers“, “Vie Violence”.

Altro incontro decisivo, nel 1980, quello con il compositore e bandoneonista Astor Piazzolla, che lo incoraggia a creare un “Nuovo Musette”, come lui stesso aveva fatto precedentemente inventando il “Nuovo Tango” argentino. Per farlo, Richard Galliano attinge dai suoi massimi ispiratori: John Coltrane, Bill Evans, Claude Debussy, lo stesso Astor Piazzolla.

Folto e variegato l’elenco dei musicisti con cui ha avuto modo di lavorare: tra i tanti, Chet Baker, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, Paolo Fresu, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg. Tanti anche gli allori raccolti negli anni da Richard Galliano, un artista che è stato capace di rinnovare l’immagine di uno strumento come la fisarmonica, considerato sorpassato e destinato solo alle sale da ballo del sabato sera, spaziando tra molteplici stili musicali, flirtando con la salsa, fondendosi con il tango, senza però mai perdere la sua anima, profondamente ancorata alle sue radici italo-francesi.

Dopo quello con Richard Galliano, un altro appuntamento da non perdere attende il pubblico di JazzAlguer per questo mese di aprile: da domenica 28 a martedì 30, la rassegna propone infatti “Primavera à l’Alguer“, una tre giorni di musica e altro fra sonorità e luoghi diversi. Si comincia con “Un camìn en musica”, un concerto itinerante con meta il santuario seicentesco di Nostra Senyora de Vallverd, a pochi chilometri da Alghero, in compagnia dell’organettista Pierpaolo Vacca e del bandoneonista Daniele di Bonaventura. Poi, il 29 e il 30, JazzAlguer rinnova la sua partecipazione all’International Jazz Day, l’evento annuale promosso dall’Unesco, con le esibizioni di vari musicisti e formazioni.

 

[bing_translator]

Ilaria Meloni è una ragazza ipovedente di Iglesias, che due anni fa, gareggiando in tandem con una non più giovane campionessa cremasca, ha conquistato la maglia rosa allo specifico Giro d’Italia e la medaglia d’argento nel campionato italiano di ciclocross e nel 2018 ha conquistato due titoli italiani su pista, per cui è ancora campionessa italiana. Per ottenere questi risultati Ilaria ha dovuto andare ad allenarsi al Nord con la sua compagna cremasca, Patrizia Spadaccini, con un sacrificio non indifferente, o ha potuto approfittare della venuta in Sardegna di Patrizia. Ora vorrebbe conquistarsi il diritto a partecipare alle paralimpiadi di Tokyo, ma per fare questo deve allenarsi regolarmente e più intensamente ad Iglesias ed ha bisogno di una compagna locale, che ha trovato, e di un idoneo tandem, che sarebbe stato trovato di seconda mano e che andrebbe acquistato.

Per raccogliere fondi per questo acquisto il Rotary Club di Iglesias ha organizzato un concerto, con la collaborazione della soc. Ciclistica Monteponi A.C.D., per la quale corre Ilaria, e con il prezioso contributo di Fabio Furia.

Il “Concerto per Ilaria” si terrà  domenica 24 febbraio ad Iglesias al Teatro Electra con inizio alle ore 19.00. Veronica Maccioni (Voce e Bandoneon) ed Ottavio Farci (contrabbasso) presenteranno uno spettacolo musicale di canti popolari sardi e del Sud America e di musiche di tango, con il seguente programma:

A baddà, tradizionale gallurese

Labirinthos,

La Llorona, tradizionale messicano,

Yukuninu, canto in lingua mixteca

Se fue la pobre Viejita,

MilongaSentimental,

Alfonsina y el Mar,

Desde l’alma,

Por una Cabeza, musica di Carlos Gardel,

Balada para un loco, musica di Astor Piazzolla