Sono stati aperti questa mattina, al Teatro Centrale di Carbonia, i lavori dell’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco fino a sabato 26 ottobre, ospita oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.
I lavori sono stati aperti con gli interventi di Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Salvatore Cherchi, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias e presidente dell’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo); Piero Bartoloni, presidente ed organizzatore del Congresso, insieme al suo staff e agli uffici dei due Comuni e della Provincia; Margherita Satta, Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, Paola Santoro, Direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del C.N.R. e Franco Campus, presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), mentre sono stati letti i saluti di Marco Edoardo Minoja, Soprintendente Archeologo per le Province di Cagliari e Oristano, e Roberto Neroni, Commissario della Provincia di Carbonia Iglesias.
Dopo i primi due interventi degli ospiti, sono stati interrotti per il pranzo e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da questo pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre, gli ospiti del Congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.
La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).
La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni va riconosciuto il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.