22 November, 2024
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La Sardegna dei ricordi, senza stereotipi, legata a un’esistenza che parte da Uta, paese lontano dalle metropoli, ma che poi si dipana lungo le strade della vita e della scrittura, fino a Roma e Milano. Una vita che si accompagna alla talassemia, patologia endemica dei sardi, che colpisce 2mila isolani, raccontata con quell’ironia a tratti comica a tratti feroce tipica del suo stile. Flavio Soriga ha presentato giovedì sera a Santa Teresa Gallura, nella scalinata di via Angioy, il suo nuovo romanzo “Nelle mie vene”, edito da Bompiani, per il suo esordio nell’isola.

Un appuntamento atteso per il secondo capitolo della rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura”. Una rassegna letteraria itinerante, giunta alla sua ottava edizione, ormai diventata un classico tra gli eventi culturali dell’estate sarda, organizzata dalla Cooltour Gallura, cooperativa tutta al femminile che da anni punta su volti noti e talenti emergenti della letteratura sarda, che presentano le loro opere in luoghi simbolo del patrimonio culturale dell’isola.

Flavio Soriga è stato accompagnato nella sua chiacchierata, con la lettura di brevi stralci del libro, da Franco Mannoni, altro autore sardo, capace di anticipare il suo punto di vista sul romanzo. «Una scrittura appassionata e appassionante, intensa, con un ritmo quasi da musica rap – ha sottolineato Franco Mannoni -. La storia di Aurelio Cossu, il protagonista del romanzo di Flavio, richiama i tempi complessi dell’adolescenza, in cui la Sardegna assume i contorni di un vero e proprio personaggio”.

«Concordo sul fatto che la Sardegna possa essere un vero e proprio personaggio, in realtà ho scritto questo libro per raccontare l’essere paesano, come lo può essere un gallese o un emiliano, che rappresenta una differenza enorme dall’essere cittadino – racconta Flavio Soriga -. Tra Uta e Cagliari, dove sono nato e ho vissuto, quando hai 17 anni, esiste un abisso, 14 classi sociali di differenza». In uno scambio costante di sorrisi complici con il pubblico, Flavio Soriga, secondo sua consuetudine, ha saputo raccontare il suo essere scrittore calandosi nella vita di tutti i giorni, sapendo anche spiegare, a tratti con emozione, cosa voglia dire essere talassemici. Una malattia che la forza della famiglia è riuscita a non rendere mai tale, con affetto e presenza. In questo senso emblematica la collaborazione con l’Avis di Santa Teresa Gallura, di cui Soriga ha difeso convintamente la funzione nella donazione e raccolta di sangue, senza la quale la vita dei talassemici sarebbe in pericolo.

Oltre all’Avis di Santa Teresa Gallura, la rassegna “I monumenti incontrano la lettura” vede la collaborazione del Festival “Sulla terra leggeri” ed il contributo della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Aglientu, Aggius e Santa Teresa Gallura.

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“Nelle mie vene”, il nuovo romanzo di Flavio Soriga, farà il suo debutto in Sardegna domani, giovedì 30 maggio, a Santa Teresa Gallura. Un appuntamento da non perdere, per il secondo capitolo della rassegna letteraria “I Monumenti incontrano la lettura”. Una rassegna letteraria ormai diventata un classico tra gli eventi culturali dell’estate sarda, organizzata dalla Cooltour Gallura, cooperativa tutta al femminile che da anni punta su volti noti e talenti emergenti della letteratura sarda, che presentano le loro opere in luoghi simbolo del patrimonio culturale dell’isola. Il protagonista della serata di giovedì a Santa Teresa Gallura (inizio alle 19.00, nella scalinata di via Angioy, di fronte all’hotel Marinaro) sarà dunque Flavio Soriga, autore affermato nel panorama sardo e nazionale, vincitore nel 2000 del Premio Italo Calvino per inediti con la raccolta di racconti “Diavoli di Nuraiò”, si è poi imposto a pubblico e critica con romanzi di grande successo come “Sardinia blues” e “Metropolis, Martino Crissanti indaga”. Flavio Soriga sarà accompagnato nella presentazione del suo ultimo romanzo e nel dialogo con il pubblico da Franco Mannoni, altro autore isolano che nel 2016 ha pubblicato il romanzo “Se ascolti il vento”. In caso di maltempo la serata si svolgerà nel teatro Nelson Mandela, sempre a Santa Teresa Gallura.ì

In “Nelle mie vene”, il romanzo di Flavio Soriga edito da Bompiani, si raccontano i noiosi inverni del protagonista, Aurelio Cossu, da bambino e ragazzo a Uta, un paese vicino Cagliari, e l’attesa del movimento portato dai vacanzieri d’estate. Tutto il libro s’incardina su un sentimento ambivalente nei confronti della propria terra: la voglia di fuga, il sogno di orizzonti più vasti e il richiamo fortissimo esercitato dai sentimenti familiari e dalle amicizie. L’altro tema forte è quello presente già nel titolo: Aurelio ha la talassemia, una malattia per cui una volta si moriva e che ora si cura con le trasfusioni e una grande attenzione, attenzione a cui si sottrae Alessandro, il cugino del protagonista, di tre anni più maggiore di lui, un ragazzo attraente e sconsiderato, violento e insieme generoso, dissipatore della sua stessa vita.

L’evento di domani si svolge in collaborazione con la sezione Avis di Santa Teresa Gallura e il Festival “Sulla terra leggeri” e con il contributo della Fondazione di Sardegna e dei comuni di Aglientu, Aggius e Santa Teresa Gallura.