22 November, 2024
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MEETropolitan35 giunge al rush finale. Il nuovo format creato da Proahiresis, che intende promuovere la cultura passando attraverso la voce dei giovani, le eccellenze under 35 che, in Italia e nel mondo, hanno detto o fatto qualcosa di eclatante, si chiude a Cagliari domani, mercoledi 18 dicembre, con una lunga maratona di appuntamenti.

Si parte la mattina, alle 11.30,  ospite d’eccezione Guido Guerzoni, protagonista alla Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche di viale S.Ignazio del workshop Il valore economico del media coverage dei grandi eventi culturali: il caso dei festival. Guerzoni è docente alla Bocconi di Milano, dove è responsabile del corso di Museum Management nella laurea specialistica in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment. È membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Mibact, autore di numerosissime pubblicazioni e collaboratore della Rai e del Sole 24 Ore. Coordinano l’incontro e discutono con lui Alessandro Lovari (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e Giuseppe Melis (Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali).

Nel pomeriggio si torna nella consueta location, al Teatro Massimo (sala M2), che ospita due rappresentanti della new generation under 35. Alle 16.00, a salire sul palco sarà la scrittrice Viola Di Grado, classe 1987, nel 2011 la più giovane vincitrice del Premio Campiello Opera Prima e la più giovane finalista del Premio Strega con il suo romanzo d’esordio “Settanta Acrilico Trenta  Lana”. Ha vissuto a Kyoto, Leeds e Londra, dove si è laureata in Filosofie dell’Asia Orientale, i suoi libri sono tradotti in undici Paesi. Nell’incontro Alienità, partendo dal suo ultimo libro “Fuoco al cielo”, rifletterà su come la società annienta, rimuove, perseguita ciò che non riesce a classificare, e su come persino le parole che pronunciamo limitano il nostro sguardo sul difforme. Alieno è ciò che il linguaggio, le convenzioni, la cultura di massa relega a una scatola angusta, sigillata, che solo la letteratura può aprire e scoprire nella sua complessità.

Alle 17 sotto i riflettori il giovane public relation man Valentino Magliaro, per La scuola e l’impresa per attivare il valore sociale. Nel 2017 proprio il suo impegno nelle scuole è stato premiato da Barack Obama, che lo ha invitato, tra i 300 Civic Leaders nel mondo, al primo meeting della Obama Foundation a Chicago. Magliaro è stato scelto quest’anno da Forbes Italia tra i 100 leader italiani under 30 nella categoria imprenditori sociali. Nato nel 1992, fa parte della Commissione Ambiente e Innovazione della Federazione Italiana Diritti Umani e da sempre è impegnato in progetti educativi, come quello con Ferrero per Expo 2015 a Milano. Dopo l’esperienza come responsabile delle pubbliche relazioni del Gruppo Spaggiari Parma, leader nel mondo dell’educazione, ha fondato Humans to Humans (HtoH), società di Corporate Activism che propone alle imprese progetti per la crescita del business con al centro la sostenibilità della persona e del pianeta e accompagna le organizzazioni nel costruire il proprio patrimonio di reputazione con gli stakeholders.

#MU35 mette i sigilli a questa prima edizione e per l’occasione anche la rassegna Finzioni, incontri remoti con l’Autore, di solito ospitata nella sala conferenze della Biblioteca Metropolitana “Emilio Lussu” del Parco di Monte Claro, si chiuderà, sempre domani (mercoledì 18), al Teatro Massimo (sala M2). Dopo i due momenti di MEETropolitan35, alle 18 arriverà in collegamento “remoto”, appunto, Marco Missiroli, scrittore di consolidato spessore (i suoi libri sono stati tradotti in numerosi Paesi) che con il suo romanzo d’esordio “Senza coda” vinse anch’egli, sei anni prima della Di Grado, nel 2005, il Premio Campiello Opera Prima. Marco Missiroli, riminese ma milanese d’adozione, con “Il senso dell’elefante” si è aggiudicato nel 2012 il Premio Selezione Campiello e con il bestseller “Atti osceni in luogo privato” (Feltrinelli, 2015) ha vinto il Premio Super Mondello. Per Einaudi ha pubblicato quest’anno il romanzo “Fedeltà”.L’epoca degli infedeli è il titolo dell’incontro di cui sarà protagonista, grazie al sistema del webinar (fusione dei termini web e seminar), che consente a tutti gli interessati di partecipare e interagire con lo scrittore  iscrivendosi alla diretta streaming. Con il ricorso alla tecnologia si possono anche avere i libri firmati in tempo reale dall’autore.

«Ciao e congratulations a Expo Milano 2015»: con questo videomessaggio il presidente Barack Obama ha voluto festeggiare degnamente il National Day degli Stati Uniti all’Esposizione Universale, in occasione del 4 luglio, la ricorrenza dell’Indipendence Day del Paese americano.

«E’ l’anniversario di una promessa di libertà e di futuro – ha dichiarato il sSegretario dell’Agricoltura del Governo statunitense, Tom Vilsack -, siamo orgogliosi di poterlo celebrare a Expo Milano 2015, luogo di incontro e di dialogo tra le nazioni sul futuro.»

Per festeggiare il National Day gli Stati Uniti hanno scelto l’energia contagiosa degli studenti della University Sounth California (USC) ed è stata la marching band “Trojans” ad aprire i festeggiamenti, suonando dal vivo gli inni nazionali durante la cerimonia dell’Alzabandiera all’Expo Centre.

A ricevere la delegazione americana, guidata da Tom Vilsack, sono stati il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, il ministro delle Politiche agricole alimentari e Forestali Maurizio Martina e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino.

«L’Esposizione Universale ha puntato l’attenzione sulle grandi sfide che l’umanità deve affrontare – ha dichiarato il segretario all’Agricoltura americano -: il diritto al cibo, la corretta alimentazione, i cambiamenti climatici. Per questo è importante essere qui, per continuare il lavoro che insieme all’Italia e agli altri Paesi del mondo stiamo facendo in vista dell’Assemblea delle Nazioni Unite che dovrà dettare l’Agenda post 2015.»

Il ministro Martina ha sottolineato l’importanza strategica della presenza degli Stati Uniti: «Expo Milano 2015 con questo grande afflusso di visitatori e di presenze internazionali non poteva non avere la vivace partecipazione degli amici americani. L’Italia ha lavorato con gli USA già nella fase preparatoria dei temi espositivi, per cui la collaborazione e il dialogo sulla sostenibilità, la lotta alla fame e il tema educativo saranno oggetto di strategie condivise in vista della COP 21 sull’Ambiente e l’Assemblea delle Nazioni Unite».

La giornata è poi proseguita all’insegna dell’allegria e del ritmo: la marching band e le cheerleaders della UCS hanno aperto con musica e danza la Parata sul Decumano, accompagnando le delegazioni americana e italiana al padiglione degli Stati Uniti, coinvolgendo anche i numerosi visitatori presenti sul sito.

Successivamente, le delegazioni hanno raggiunto Palazzo Italia per il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio invece ecco le visite al Padiglione Zero e Save The Children.

Il National Day degli Stati Uniti è poi continuato con giochi e attività per le famiglie sulla Terrazza del Padiglione americano e in serata con il concerto live della Nasty Granny’s Blues Band.

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Grande partecipazione ed interesse, venerdì 18 luglio, nel Salone Velio Spano, a Carbonia, all’incontro “Non bruciamo il futuro”, sul tema “#Rifiuti Zero”, con le sue implicazioni dal punto di vista della salute e dell’ambiente, delle finanze locali e dell’imposizione fiscale, organizzato dall’#Associazione Carbonia a Cinque Stelle in collaborazione con #Zero Waste Italy. Protagonista dell’incontro è stato Rossano Ercolini, presidente di #Zero Waste Europe e vincitore, nel 2003, del #Premio Nobel Alternativo per l’Ambiente Goldman Enviroment Prize. «In un’Italia dove contro discariche e inceneritori ci sono state tante barricate e pochissime proposte – ha scritto il quotidiano La Repubblica – la storia di Capannori e di Rossano Ercolini dovrebbe essere studiata a scuola».

La storia, in sintesi, è questa. Rossano Ercolini è un maestro elementare di Capannori, un piccolo comune della Toscana, in provincia di Lucca. Nel 1994, quando viene a conoscenza dei piani della Regione Toscana per la costruzione di due inceneritori, uno dei quali a pochi chilometri dalla sua scuola, per il bene del territorio e la salute dei suoi giovani alunni, decide di intervenire. Fonda così l’associazione #Ambiente e Futuro, con l’obiettivo di informare la comunità dei rischi ambientali dell’incenerimento e di proporre strategie alternative per la gestione dei rifiuti. Sono seguiti anni di battaglie durissime, durante i quali Rossano Ercolini ha sfidato apertamente gli apparati politici e i poteri economici locali e nazionali. Alla fine le sue ragioni hanno però avuto la meglio e nel 2007 il comune di Capannori è arrivato ad essere il primo in Italia ad adottare la strategia “Rifiuti Zero”, diventando in poco tempo il centro di un movimento straordinariamente vitale che, da Napoli a Milano, coinvolge ora sempre più cittadini e tanti amministratori. Nell’aprile del 2013, per questo suo impegno come attivista ed educatore, Rossano Ercolini ha ricevuto, come già sottolineato, il #Goldman Environmental Prize ed è stato invitato alla Casa Bianca, dal presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama.

Rossano Ercolini è oggi il simbolo di un ambientalismo capace di incidere in maniera efficace nello sviluppo di un territorio, andando oltre le ideologie e gli schieramenti. Perché è convinto che, solo con l’impegno di tutti a prendere parte al cambiamento, la democrazia respira e, con essa, prende vita la speranza di un futuro migliore.

Nell’incontro di Carbonia, Rossano Ercolini ha sottolineato l’eccellente risultato raggiunto dal comune di Carbonia nella raccolta differenziata, il 70%, ma allo stesso tempo ha rimarcato che, a fronte di questo risultato, le tariffe applicate sono troppo elevate, perché i cittadini virtuosi dovrebbero essere premiati e le tariffe dovrebbero essere legate strettamente all’applicazione dei cittadini nello smaltimento dei rifiuti: quanto più si riduce la percentuale di rifiuto indifferenziato, quanto più dovrebbe ridursi la tariffa a carico dei cittadini.

Rossano Ercolini ha spiegato, nel dettaglio, tutte le iniziative intraprese per la riduzione dei rifiuti ed i risultati raggiunti nel suo comune, dove la raccolta differenziata è arrivata a superare l’80%. L’obiettivo del progetto «Zero Waste», rifiuti zero, quasi un’utopia, non è ovviamente orientato ad un risultato immediato o a breve scadenza, ma ha una scadenza di medio lungo termine: 2020-2025. Non produrre spazzatura, riciclare, riparare, “compostare” tutto quello che viene prodotto. Il maestro elementare di Capannori ha spiegato che inizialmente lui e i suoi amici e collaboratori venivano considerati quasi dei pazzi, mentre ora «tanti comuni ci copiano: prima eravamo gli unici, nel 2010 i comuni italiani che avevano adottato il progetto “Rifiuti zero” erano 10, oggi sono 214. La strada è quella giusta.»

Rossano Ercolini ha raccolto la sua esperienza in un libro «Non bruciamo il futuro» (editore Garzanti), presentato anche a Carbonia, dove ha spiegato tutte le iniziative adottate e possibili per ridurre i rifiuti riciclando praticamente tutto, e produrre anche posti di lavoro, perché «”Rifiuti zero” è un’opportunità ed il riciclo una miniera che può dare più posti di lavoro dell’industria automobilistica».

«Dal recupero dei telefonini si possono ricavare consistenti quantità d’oro e dai fondi di caffè che abitualmente vengono gettati via, si possono coltivare funghi di ottima qualità, con i quali creare un business che in Italia potrebbe arrivare a 480 milioni di euro.»

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