27 November, 2024
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È stata presentata questa mattina nella sede dell’assessorato al Turismo della Regione la prima giornata nazionale delle “Città dell’Olio”. Presenti l’assessore del Turismo della Sardegna Barbara Argiolas, il presidente dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi ed il coordinatore regionale dell’associazione Elio Sundas, insieme ai sindaci rappresentanti delle Città dell’Olio della Sardegna. A Carbonia-Iglesias la giornata propone un percorso organizzato dai comuni di Santadi e Giba, nel panorama delle colline ricoperte dalla tipica vegetazione locale, pero selvatico, mandorlo e ginestra.

La cultura dell’olio è infatti protagonista della Camminata tra gli olivi, la giornata nazionale promossa dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio per valorizzare territorio e produzioni. Domenica 29 ottobre, per la prima volta in tutta Italia, in 120 città e 18 regioni, si parte alla scoperta della cultura millenaria degli oliveti sotto l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Ambiente.

Attorno alla passeggiata ruota un’esperienza inedita, che guiderà i partecipanti attraverso paesaggi legati alla storia e alla cultura dell’oro verde. Ogni itinerario è un percorso tra gli olivi scelto per le caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale.

«L’obiettivo di questa iniziativa, diffusa in oltre 100 luoghi dove la tradizione dell’olivo e dell’olio è secolare e spesso millenaria, è la valorizzazione della produzione olivicola di qualità», commenta il presidente dell’Associazione nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi.

Il primo percorso si snoda tra le campagne di Santadi. Campi e strade delimitate da numerosissimi olivi, molti dei quali secolari, segnano il percorso. Circondati dal panorama delle colline ricoperte dalla tipica vegetazione locale, pero selvatico, mandorlo, ginestra, bietola selvatica, borragine, trifoglio, cisto, mirto, lentischio e così via, si incontreranno numerosi pozzi d’acqua risalenti al secolo scorso, tutti dotati di abbeveratoi o antichi sarcofagi presumibilmente di epoca romana, riutilizzati per la raccolta d’acqua. A Giba si passeggia all’interno del parco comunale di Is Muras le cui colline si estendono per circa dieci ettari. Il territorio presenta diversi sentieri percorribili a piedi od in bicicletta e si caratterizza per i numerosi olivi ed olivastri, alcuni dei quali secolari. Giba, con la frazione di Villarios, ha una spiccata tradizione panificatoria e dolciaria. I visitatori saranno accompagnati da guide locali.

Per saperne di più oppure per curiosare e scegliere un itinerario, un’azienda da visitare o una degustazione basta un click. È on line il sito www.camminatatragliolivi.it , una miniera di informazioni con la possibilità di scaricare subito il programma della giornata in tutti i Comuni.

E per chi è Social, c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi, che naturalmente potrà essere usato per postare foto dei luoghi e degli eventi, così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, con i suoi 332 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) è da sempre impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella programmazione territoriale. Da tempo si batte per la valorizzazione dei paesaggi olivicoli e per l’inserimento di aree territoriali olivicole delle “Città dell’Olio”, nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del ministero delle Politiche Agricole.

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La via per un turismo sostenibile esiste e la Regione si sta impegnando per creare un sistema finalmente coordinato che crei sviluppo, favorisca nuove opportunità e ampli l’offerta, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le peculiarità che la Sardegna offre ai suoi visitatori. È, in estrema sintesi, il pensiero espresso questa mattina dagli assessori del Turismo Barbara Argiolas e dell’Urbanistica Cristiano Erriu al convegno “Il futuro del turismo sostenibile – La qualità del lavoro come elemento di competitività”, organizzato dalla Filcams Cgil a Cagliari.

«Il turismo è un’industria sempre più complessa e occorre che anche l’assessorato cambi il proprio ruolo e diventi regia strategica dei progetti che si realizzano sul territorio. La nuova legge regionale sul turismo va in questa direzione – ha sottolineato l’assessore Barbara Argiolas – ed è la base di partenza dalla quale, nei prossimi mesi, realizzeremo la governance del sistema turistico sardo attraverso l’istituzione della DMO regionale, il lavoro della Conferenza permanente per il turismo che convocheremo entro l’anno e l’attuazione del nuovo Piano strategico che sarà operativo e orientato sui risultati. L’attività della DMO si concentrerà su marketing e comunicazione, soprattutto quella digitale. Non possiamo pensare, nel 2017, di comunicare con strumenti tradizionali, soprattutto di non sapere cosa cercano i viaggiatori su internet: su questo aspetto il lavoro da fare è tanto. Ma il tema vero è relativo alla qualità dell’offerta ed è questo l’elemento centrale sul quale dobbiamo lavorare per allungare la stagione turistica e rafforzare quelle tipologie di turismo che si affiancano al balneare e valorizzano il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale.»

L’assessore Erriu si è soffermato su alcuni dei temi più dibattuti del disegno di legge sul governo del territorio, che avrà ricadute sul turismo: «Sostenibilità e sviluppo sono temi scivolosi e complessi, che talvolta creano contrapposizioni anche all’interno degli stessi enti pubblici, dei partiti e persino delle organizzazioni sindacali, che legittimano posizioni differenti e contrapposizioni talvolta accese. Tutte le posizioni sono legittime, però la politica ha il compito di trovare una sintesi che tuteli il bene collettivo e assicuri condizioni reali di sviluppo. Non possiamo fingere che non ci siano problemi. Per esempio, l’offerta alberghiera in Sardegna è in gran parte obsoleta: su questo sono tutti d’accordo. Ebbene, l’articolo 31 del nostro DDL cerca di dare una prospettiva di sviluppo, naturalmente nel rispetto dell’ambiente e del dettato del Piano paesaggistico regionale, che peraltro già lo prevedeva. Non possiamo cullarci sul boom di arrivi originato dalle tensioni internazionali nel bacino del Mediterraneo: prima o poi dovremo fare i conti con la qualità della nostra offerta ricettiva. E la soluzione non può essere certo quella delle seconde case, che sono troppe e non offrono risposte adeguate. È facile parlare di decrescita felice nelle aree più ricche: in altri territori la realtà ci mostra decine di migliaia di disoccupati del settore industriale e tantissimi giovani che scappano dalla Sardegna perché non ci sono nuove opportunità di lavoro. Qui, più che di decrescita felice, è più corretto parlare di decadenza infelice».

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La Sardegna torna anche quest’anno alla fiera TTG Incontri, in programma per la sua 54ª edizione dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Rimini. «Ci presentiamo in questo importante marketplace business to business del turismo – dice l’assessore del Turismo Barbara Argiolas – per consolidare e ampliare anche nel prossimo anno la crescita di questi anni. Il balneare è il nostro attrattore principale ma stiamo lavorando per diversificare la nostra offerta e costruire nuove stagionalità. Dal TTG, una delle principali fiere internazionali, ci aspettiamo un riscontro positivo».
Alla Fiera romagnola sono previste 70.000 presenze di operatori professionali, con 1.000 buyers da 85 Paesi, a loro di rivolgeranno 2.480 espositori, con 130 destinazioni italiane e del Mediterraneo e le loro proposte turistiche, le forniture e le tecnologie alberghiere, le strutture e l’arredo di spazi esterni. Nello stand dell’assessorato regionale del Turismo 32 espositori appartenenti a tutte le tipologie troveranno le postazioni per gli incontri b2b e potranno anche usufruire, nella mattina di domani, del “Meet & Match”, un momento di speed contact che anticipa gli appuntamenti prefissati online con i buyer presenti a TTG Incontri.
«Abbiamo garantito a operatori e attori del settore turistico sardo la possibilità di incontrare buyer da tutto il mondo. Dai dati 2016 e dalle prime proiezioni in nostro possesso sul 2017 – spiega Barbara Argiolas – sappiamo che i mesi di spalla sono di maggior interesse per il mercato estero ed è per questo che presenziamo con sempre maggiore convinzione ai principali eventi europei. I prodotti di riferimento su cui vogliamo costruire un’offerta competitiva sono quelli incentrati sul turismo attivo, l’outdoor, il turismo religioso, quello enogastronomico, il congressuale, i borghi in modo che questi segmenti che ora sono ancillari rispetto al balneare possano diventare effettivi attrattori di vacanza. Numeri alla mano, stiamo concentrando l’attività sui mercati che ci stanno dando i segnali più interessanti: Germania, Francia, Olanda, Spagna, Regno Unito, Repubblica ceca e Belgio.»
Da qui alla fine dell’anno sono ancora diversi gli appuntamenti ai quali parteciperà l’assessorato del Turismo: il WTM di Londra (6-8 novembre), il TT Warsaw di Varsavia (23-25 novembre), l’IBTM di Barcellona (28-30 novembre 2017) e la mostra internazionale “Buongiorno Italia” di Mosca (5-12 dicembre).

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, è intervenuta a Santu Lussurgiu al workshop di presentazione del progetto che raccoglie sotto un unico marchio sette tenute e giardini isolani. 
«Abbiamo l’obiettivo – ha detto Barbara Argiolas – di rendere il patrimonio culturale materiale ed immateriale un motivo di viaggio al di fuori della stagione estiva, con una declinazione di offerte di qualità: il progetto “Giardini storici di Sardegna”, insieme a quelli della rete dei borghi, dei cammini religiosi e minerari, della rete escursionistica regionale, è un altro passo in questa direzione.»
“Giardini storici di Sardegna” riunisce, infatti, in un percorso di eccellenza il parco di San Leonardo di Siete Fuentes (Santu Lussurgiu), il Parco inglese dell’ingegner Benjamin Piercy (Bolotana), l’Orto botanico Patrizio Gennari (Cagliari), il Giardino all’italiana di Ignazio Aymerich (Laconi), l’Isola giardino di Giuseppe Garibaldi a Caprera (La Maddalena), il Giardino degli agrumi dello stabilimento Pernis-Vacca e la Vega di Palazzo Boyl (Milis), il parco di Monserrato (Sassari). «Il progetto inizia con questi sette giardini – ha spiegato l’assessore –, ma è aperto e contiamo di inserire altre tappe in questo itinerario delle eccellenze botaniche e paesaggistiche della Sardegna».
La firma dell’intesa tra i sette Comuni coinvolti, l’Unione dei Comuni del Marghine, il polo Museale della Sardegna, l’Università di Cagliari e l’agenzia regionale Forestas è, secondo Argiolas, «un punto di arrivo importante per una iniziativa nata grazie alla passione e alla lungimiranza di amministratori e comunità. Ma – ha aggiunto – è anche un nuovo punto di partenza, perché questo protocollo non finisca per rimanere sulla carta: vogliamo invece mettere a sistema e valorizzare questi luoghi e farli diventare un vero prodotto che possa inserirsi nel mercato del turismo botanico, che interessa e muove tanti appassionati in Italia ed Europa. In questo senso, è importante il contributo dell’agenzia Forestas, che farà da supporto scientifico e tecnico determinante per la fruibilità e la valorizzazione dei giardini».
La nascita del circuito dei giardini storici si inserisce delle politiche della Regione e dell’assessorato del Turismo per la creazione di nuove stagionalità che trovino nelle zone interne il loro punto di forza. «Progetti come “Primavera nei borghi di eccellenza” e “Territori del vino e del gusto” sono già avviati – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – ma siamo al lavoro su altri fronti: venerdì scorso a Galtellì abbiamo firmato un protocollo d’intesa sulle destinazioni religiose e ieri a Meana Sardo abbiamo ribadito che attività millenarie come la viticoltura contribuiscono alla valorizzazione turistica dei territori». 
Il fulcro dell’azione regionale è costituita dalla legge sul turismo, approvata a luglio: «Con la nuova legge – ha ribadito Barbara Argiolas – abbiamo ridato forza al partenariato e stiamo introducendo un modello di governance che la Sardegna aspettava da tempo: la nascente DMO regionale servirà a dare dignità alle progettualità che arrivano dal basso, perché il compito della Regione è quello di creare le condizioni affinché i progetti che arrivano dalle comunità, vere detentrici del nostro patrimonio culturale, abbiano gambe e possano diventare prodotti che attirano nuovi viaggiatori». 
«La nostra forza è il valore riconosciuto del marchio Sardegna – ha concluso Barbara Argiolas – perché evoca mare e paesaggi incontaminati, ma anche una storia millenaria e antica e la capacità di rinnovare la tradizione in chiave contemporanea. Non siamo solo una foto del mare e la ricchezza culturale dei territori non può essere soltanto qualcosa da proporre ai turisti quando in spiaggia soffia troppo vento. La sfida delle iniziative che stiamo mettendo in campo è la capacità di valorizzare il nostro patrimonio, con lo scopo di creare nuove stagionalità e un’offerta che sia autonoma e complementare al balneare, ed è una sfida culturale al modello che abbiamo seguito negli ultimi cinquant’anni.»
Al workshop hanno partecipato, oltre agli amministratori dei Comuni partecipanti, anche: il ricercatore di AGRIS Antonino Soddu Pirellas, che ha tratteggiato il contesto storico-botanico del progetto (di cui è ideatore); la direttrice di Bell’Italia e Gardenia Emanuela Rosa-Clot, che ha sottolineato l’importanza della creazione di servizi nei giardini; il docente di Economia del Turismo Carlo Marcetti, che ha auspicato la creazione di un percorso di gestione del network che favorisca l’autonomia economica; la direttrice del Polo museale della Sardegna Giovanna Damiani, per la quale la rete dei giardini storici è un passo avanti che rafforza il sistema culturale sardo e favorisce la sua conoscenza al di là dei confini isolani.

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Galtellì

«Un progetto strutturato e ‘maturo’ che coniuga la valenza culturale e spirituale dei territori con quelli che con quelli che sono gli elementi che caratterizzano il modello di sviluppo turistico della Sardegna: sostenibilità, ambiente, paesaggio e comunità autentiche, la qualità della vita. La sfida è ora quella di dare immediata fruibilità a questi cammini per restituire un nuovo motivo di viaggio: il turismo lento che si affianca a quello balneare.»

Con queste parole l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas ha avviato una nuova fase di strutturazione e promozione del prodotto turistico culturale-religioso nell’Isola, sancita ufficialmente a Galtellì dalla sigla del protocollo d’intesa per ‘l’implementazione della rete lungo le destinazioni di pellegrinaggio in Sardegna’. 
La firma sul documento da parte dell’assessorato regionale, dei rappresentanti della Conferenza episcopale sarda e degli amministratori dei sei Comuni coinvolti nel progetto (Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto e Orgosolo), ha formalizzato un’importante tappa di un iter quinquennale, condotto in stretta sinergia tra amministrazioni coinvolte ed enti religiosi con la regia regionale, iniziato proprio nel borgo della Baronìa nel 2012 col primo forum regionale ‘Cultura religiosa e turismo’. 
Nel corso degli anni,sono stati definiti con vari gradi di strutturazione e fruibilità cammini, percorsi e destinazioni di pellegrinaggio: «L’obiettivo finale – ha aggiunto l’assessore Argiolas – è la proposta e il successivo posizionamento in contesti nazionali e internazionali di un nuovo prodotto e di un’offerta omogenea e ‘leggibile’ che includa tutti i circa 80 centri ‘vocati’, meta di fedeli e pellegrini, coinvolti dal progetto regionale, che in parte coincidono con i Comuni della futura rete dei borghi della Sardegna». 

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E’ stato pubblicato oggi nel sito della regione Sardegna, il primo bando «per l’affidamento dei servizi di promozione e comunicazione finalizzati alla destagionalizzazione del turismo nella regione Sardegna nei mercati di riferimento», che mette a disposizione 10 milioni di euro per far conoscere la Sardegna attraverso il sistema del trasporto aereo e attrarre nuovi flussi turistici su tutto il territorio nei mesi autunnali e invernali.
«Si tratta di un bando pilota e innovativo – dice l’assessore del Turismo Barbara Argiolas – che mette a disposizione la prima tranche di risorse stanziate dalla legge approvata a luglio, con lo scopo di promuovere attraverso varie forme di pubblicità e marketing la destinazione Sardegna nei mesi finali dell’anno e fino ai primi mesi del 2018. Potremo così valutare da subito, attraverso precisi indicatori di risultato, l’efficacia delle azioni che stiamo intraprendendo. Con la pubblicazione del bando portiamo a compimento in tempi rapidi il primo step di un iter iniziato a giugno e che rientra a pieno nella strategia di creazione di un sistema integrato del turismo che la Regione sta perseguendo in questi mesi.»
17 lotti su Cagliari, Olbia, Alghero. Il bando prevede 17 lotti e richiede quattro ambiti principali di intervento: social media marketing, pubblicità attraverso il sito, a bordo degli aeromobili e su altri canali e media da svolgersi in un periodo di 24 mesi (ma col vincolo di avviarle entro 6 mesi dal ricevimento dell’offerta). I lotti sono così ripartiti:
• I primi cinque lotti riguardano Cagliari: due verso mercati di destinazione nazionali (centro Italia, cioè Firenze, Perugia e Pescara; nord Italia, Venezia) e tre internazionali (Amsterdam, Madrid e Francoforte, tutti hub internazionali e intercontinentali). L’importo complessivo supera di poco i 3 milioni di euro.
• Altri cinque lotti sono incentrati su Olbiaper un importo di circa 3,2 milioni: anche in questo caso al mercato interno se ne riferiscono due (il primo per Napoli, Torino, Verona, il secondo su Firenze) mentre i tre lotti per i mercati esteri riguardano Parigi e Mosca; Ginevra; Monaco.
• Infine, gli ultimi sette hanno come riferimento Alghero: cinque per l’estero (Madrid, Barcellona, Amsterdam, Londra e Parigi) e due per l’Italia (Napoli e Venezia), per i quali sono disponibili complessivamente circa 3,8 milioni.
Consolidare trend nei mercati di riferimento.

«Vogliamo investire – spiega Barbara Argiolas – sul mercato italiano e su quelli stranieri che, numeri alla mano, ci hanno dato i segnali più positivi nei mesi non estivi: da Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svizzera, Spagna e Russia riscontriamo un interesse sempre più consistente, che vogliamo consolidare e ampliare. Al bando possono partecipare le compagnie aeree nazionali e internazionali, le loro agenzie di comunicazione, le concessionarie di pubblicità: vogliamo che la Sardegna abbia una presenza visibile sui siti internet, negli aeromobili e sui social media. L’esperienza di questo bando e le sue ricadute sui flussi di passeggeri ci saranno utili per il successivo, destinato alla seconda parte del 2018, col quale contiamo di coinvolgere ulteriori mercati nazionali e esteri.» 
La documentazione è disponibile on line al seguente short link: https://goo.gl/XGErYX
La scadenza per la presentazione delle offerte è prevista per il prossimo 24 ottobre.

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Barbara Argiolas.

«Gli articoli della nuova legge approvata a luglio sulle tipologie di turismo tracciano una strada chiara, i cui pilastri sono le comunità, la sostenibilità, l’ambiente e il paesaggio. Nei borghi ritroviamo questa idea di Sardegna che parte dalle persone, dalla cultura e dall’identità più autentica: da qui può essere avviato uno sviluppo turistico sano, che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare sinergie tra tutti i soggetti coinvolti.»
Lo ha detto, a Tonara, l’assessore regionale del del Turismo Barbara Argiolas nell’intervento che ha chiuso la tavola rotonda dedicata all’approfondimento dell’articolo 39 del nuovo provvedimento legislativo: “La rete dei borghi della Sardegna – Costruiamo insieme il futuro”. 
All’iniziativa, organizzata dalla delegazione sarda dell’associazione Borghi Autentici in collaborazione con il Comune e la Pro Loco del centro montano, hanno partecipato consiglieri regionali, sindaci del territorio, docenti universitari, che si sono confrontati sulle opportunità di valorizzazione dei piccoli centri isolani legate soprattutto all’allungamento della stagione turistica. «Il turismo balneare, dopo 50 anni, è il settore trainante della Sardegna – ha spiegato Argiolas – ma non basta e non può bastare: dobbiamo capire quali sono i segmenti forti, infrastrutturare un’offerta su nuove tipologie di turismo che attragga flussi tutto l’anno, creare servizi e mettere chi fa impresa nelle condizioni di investire nella destagionalizzazione. Questi obiettivi si pone la legge sul turismo, un testo finalmente moderno, che il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dopo un grande lavoro di elaborazione e confronto tra la Quinta commissione consiliare e l’Assessorato». 
Tra gli obiettivi della norma quello di dare una governance al sistema turistico. «La nascita della DMO (Destination Management Organization) della commissione permanente del turismo ci aiuterà ad avere una regia centralizzata che valorizzerà i progetti territoriali. Perché – ha ricordato Barbara Argiolas – abbiamo davanti una congiuntura favorevole e quasi irripetibile: grazie ai fondi della programmazione comunitaria e alle misure del POR abbiamo i soldi, ora occorre pianificare e mettere insieme enti, persone, imprese e comunità in una visione condivisa, che parta dai tanti progetti e dalle tante opportunità in campo. Sono linee che si intersecano dalle quali far nascere sviluppo soprattutto nelle aree interne». 
E i borghi sardi possono avere un ruolo importante nella crescita del turismo, soprattutto nei mesi di spalla:«Nelle varie declinazioni associative, sono quasi 70 i Comuni sardi che sono certificati e hanno progettualità legate ai borghi. Con la nuova legge istituiamo la Rete dei borghi della Sardegna e ci troveremo per definire in base a quali indicatori si entrerà a farne parte. Ma ciò che conta sono l’interconnessione dei progetti, la complementarità delle vocazioni territoriali perché non si può fare turismo da soli e dobbiamo porre la giusta attenzione verso aspetti delicati come il vivere quotidiano delle comunità, l’infrastruttura digitale, la mobilità interna. Il faro vero è la sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale, economica e paesaggistica».

E proprio per finanziare azioni di consolidamento, sviluppo e integrazione del turismo nei borghi, l’assessore Argiolas ha annunciato lo stanziamento di 1,3 milioni contenuto, insieme alla riprogrammazione di altri fondi POR sull’azione 6.83, in una delibera approvata ieri dalla giunta regionale. «La legge sul turismo ha tracciato la linea strategica – ha concluso l’assessore regionale del Turismo – e stiamo iniziando a finanziarla per darle gambe. Abbiamo un cronoprogramma rigoroso che vuole includere tutti, enti locali, imprese, consorzi associazioni sapendo che non possiamo creare una destinazione in un anno ma che possiamo raccogliere risultati se abbiamo una visione condivisa e guardiamo a lungo termine».

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Si conclude questa sera, al Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“, organizzata dal circolo Zorba il Gatto.
Ieri, alle 17.30, per un paio d’ore si è parlato di lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente, con 
Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Giuseppe Dessena, assessore regionale dell’Istruzione; Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente; e, infine, Ignazio Mura, presidente dell’Euralcoop.

Al centro del confronto la realtà socio-economica del territorio e le prospettive di sviluppo, con particolare riferimento al turismo e all’agroindustria. Tore Cherchi ha parlato del Piano Sulcis, del quale da tre anni è il coordinatore nominato dalla Giunta regionale, del suo stato di attuazione, ed ha sottolineato i ritardi accumulati dal territorio nel settore turistico e la necessità che la politica sostenga i progetti degli imprenditori privati, con il rispetto delle norme e, soprattutto, tempi certi. Il Sulcis Iglesiente, oggi ha un gap infrastrutturale notevolissimo rispetto ad altre aree della Sardegna, con un numero di posti letto (6.200) – come ha sottolineato anche il segretario della CGIL Roberto Puddu – che è meno di un quarto di quelli che ha la sola Villasimius (26.000). E il territorio non ha alberghi a 5 Stelle, indispensabili per fare del turismo una vera industria capace di far crescere il PIL.

L’assessore del Turismo Barbara Argiolas ha rimarcato come sia indispensabile decidere su quale tipo di turismo puntare nel territorio, confermando l’impegno della Giunta per favorire lo sviluppo di un’offerta turistica di alta fascia. Barbara Argiolas ha sottolineato le grandi potenzialità di un territorio che ha, tra l’altro, un unicum al mondo quali sono i siti minerari dismessi che stanno registrando un grande interesse a livello internazionale e numeri di visitatori in continua crescita.

L’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena ha parlato degli investimenti fatti negli ultimi anni nel settore, invitando le amministrazioni locali a partecipare al bando “Tutti a Iscol@”, voluto per «innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare i processi di abbandono scolastico attraverso azioni che saranno attuate in maniera integrata».

Sia Roberto Puddu sia Giuseppe Dessena hanno parlato delle conseguenze prodotte dalla cancellazione delle province, facendo specifico riferimento alle manutenzioni delle infrastrutturazioni stradali che, in conseguenza dei tagli ai trasferimenti, in alcune aree, tra le quali il Sulcis Iglesiente e dalla provincia di Nuoro (dalla quale arriva l’assessore regionale), si trovano in condizioni preoccupanti, in molti casi fonti di grave pericolo.

Ignazio Mura ha parlato della realtà Euralcoop, 16.500 soci, oltre 300 dipendenti, che da qualche anno ha iniziato a diversificare le proprie attività, dal settore commerciale al turismo, con la realizzazione del Lù Hotel, l’unico albergo a 4 stelle presente nel territorio, a Carbonia, e l’acquisizione dell’Hotel Riviera a Carloforte; e all’agroindustria, con il progetto della società cooperativa “I tre solchi”, l’investimento più importante fra quelli in fase di sviluppo nel territorio nel comparto agroalimentare, nell’ambito delle iniziative del Piano Sulcis, che riguarda 145 ettari di proprietà dei soci, a San Giovanni Suergiu, prevalentemente, Giba e Santadi e comprende la coltivazione intensiva, la trasformazione e la commercializzazione di mandorlo, ulivo, ciliegio da serra, asparago e zafferano.
La società è formata per ora da nove soggetti e comprende Euralcoop/Conad e TirrenoFruit, soggetti con notevole capacità finanziaria, organizzativa e di mercato.

Oggi, giornata conclusiva della Festa, è previsto un dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città.

     

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E’ in programma oggi, al Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la terza giornata della “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“, organizzata dal circolo Zorba il Gatto. Il programma della “4 giorni” della sinistra è caratterizzato da alcuni interessanti incontri-dibattito sui temi di più grande attualità politica e sociale, con ospiti di primissimo piano della scena politica regionale.

La giornata inaugurale, giovedì, è stata caratterizzata da un dibattito sulla riforma sanitaria ed i riflessi sui territori, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore dell’ATS Fulvio Moirano e il dottor Bruno Palmas. E’ stato un dibattito molto acceso, nel quale, dopo gli interventi di Bruno Palmas (critico, soprattutto per la tempistica della riforma, avviata dalla rete ospedaliera, anziché come sarebbe stato più opportuno – ha sostenuto – dai territori, nei quali il servizio sanitario pubblico presenta grossi problemi) e del direttore dell’ATS Fulvio Moirano (alleghiamo il video dell’intervento integrale) si sono confrontate diverse posizioni di operatori ed utenti del servizio sanitario pubblico, molte delle quali assai critiche verso le scelte fatte dalla Giunta regionale che, per “risparmiare” e rientrare del deficit (300 milioni quello maturato negli ultimi 12 mesi), finiranno per penalizzare ulteriormente il giù precario servizio sanitario pubblico.
Ieri il dibattito principale è stato dedicato ad un problema di strettissima attualità, quello dei migranti e dell’accoglienza; oggi, alle 17.30, si parlerà di lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente, con 
Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Giuseppe Dessena, assessore regionale dell’Istruzione; Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo.
Domani, giornata conclusiva, è previsto un dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città.

Il programma della festa prevede anche momenti di animazione per bambini, concerti e proiezione di film.

 

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Prende il via questo pomeriggio nel Parco di Villa Sulcis, la “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“. Saranno quattro giorni di incontri-dibattito sui temi di più grande attualità politica e sociale, con ospiti di primissimo piano della scena politica.

Si inizia alle 17.30, con un dibattito sulla riforma sanitaria ed i riflessi sui territori.
Interverranno:
– Luigi Arru, assessore regionale alla sanità,
– Fulvio Moirano, direttore ATS,
– Bruno Palmas Articolo Uno Oristano,
– Maddalena Giua, direttrice Assl Carbonia-Iglesias
Coordina Giovanni Tocco, introduce Riccardo Cardia.

Alle 20.00 cena con prodotti a base di canapa.
Alle 21.30 proiezione di “Re:legalized – Un viaggio nella cannabis rilegalizzata”, alla presenza del regista Francesco Bussalai.
A seguire dibattito con:
– Riccardo Desogus, rappresentante di Assocanapa,
– Roberto Zurru, direttore Agris,
– Paolo Zedda, consigliere regionale
Coordina Marco Corrias

Venerdì 22 settembre

Ore 17.30
Dibattito: migranti e accoglienza.
con
– Walter Massa, responsabile nazionale Arci Commissione dei migranti e richiedenti asilo
– Don Marco Lai, Caritas Sardegna
– Rappresentante CISL
– Massimiliano Smeriglio, vice presidente regione Lazio
– Anna Puddu, consigliera comunale Cagliari
– Susanna Steri, associazione Diomira C.A.S. Rosas Narcao
– Marco Fumagalli, ex deputato della Repubblica

Ore 20.30 cena etnica

Ore 22.00
Concerto
– Alessandro Porcu
– Gli operai della 1100

Sabato 23 settembre

Ore 17.00
Laboratorio di riciclo e di riuso per i bambini “I Supereroi”

Ore 17.30
Dibattito: Lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente
con:
– Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis
– Giuseppe Dessena, assessore regionale all’istruzione
– Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo
Coordina: Manolo Mureddu

Ore 20.30 ristorante sociale

Ore 22.00
Musica
– Diego Volpe
– Don Leone
– Z-Tilt

Domenica 24 settembre

Ore 17.30
Animazione per bambini

Ore 18.00
Dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città
Coordina Marco Corrias

Ore 20.30 Ristorante sociale

Ore 21.30
Cinema
Proiezione del film “Captain Fantastic” di Matt Ross