26 September, 2024
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Dieci fari tra i più noti della Sardegna, in zone di particolare rilievo paesaggistico ed ambientale e di grande potenzialità turistiche, saranno dati in locazione o in concessione per essere oggetto di interventi di restauro e riutilizzo. All’interno di una visione che promuove, in sinergia tra diversi livelli amministrativi e con il coinvolgimento dei privati, la piena valorizzazione degli immobili esistenti, la Regione e l’Agenzia del Demanio, per la prima volta in Italia, in un rapporto di proficua collaborazione, elaboreranno congiuntamente un bando che riguarderà ben 10 tra fari e stazioni semaforiche: 9 regionali e uno ancora in capo allo Stato.
«La Regione possiede beni di grande valore: vogliamo metterli in grado di creare reddito e occupazione – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Siamo ben consapevoli che giocare questa partita significa dover affrontare complessità burocratiche e contenziosi, ma non si può continuare a tenerli bloccati come è stato fatto per troppo tempo, con il risultato di vederli trasformati spesso in ruderi abbandonati. Siamo determinati a metterli a disposizione e, nel caso dei fari ci siamo riusciti grazie ad un importante lavoro di squadra e alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio, che ci permette di raggiungere una maggiore e immediata visibilità internazionale.»
La Giunta, su proposta dell’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu e di concerto con gli assessori della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e del Turismo Barbara Argiolas, ha infatti dato mandato all’Assessorato degli Enti locali di stipulare un accordo di collaborazione con l’Agenzia del Demanio per la predisposizione e attuazione degli atti esecutivi del Progetto Orizzonte Fari, in attuazione del Programma integrato di valorizzazione dei compendi costieri, predisposto dalla Conservatoria delle Coste della Sardegna e approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 19/45 del 14 maggio 2013.
Il Programma integrato di valorizzazione include i seguenti fari e stazioni semaforiche:
– vecchio faro di Razzoli (La Maddalena);
– faro di Punta Filetto – Isola di Santa Maria (La Maddalena);
– ex stazione di vedetta di Marginetto (La Maddalena);
– ex faro di Capo d’Orso (Palau);
– ex stazione segnali di Capo Sperone (Sant’Antioco);
– ex stazione semaforica di Capo Ferro (Arzachena);
– ex stazione di vedetta di Capo Fìgari (Golfo Aranci);
– ex stazione segnali di Punta Falcone (Santa Teresa Gallura);
– ex stazione semaforica di Punta Scorno (Isola dell’Asinara);
– faro di Capo Comino (Siniscola), ancora in capo allo Stato.
Il restauro degli edifici esistenti è consentito negli ambiti di paesaggio costieri. Eventuali modifiche alle disposizioni contenute negli strumenti urbanistici comunali possono essere apportate attraverso specifiche varianti, anche per interventi di riuso e trasformazione a scopo turistico-ricettivo degli immobili.
«La Regione possiede beni di grande valore e vogliamo metterli in grado di creare reddito ed occupazione – spiega il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Siamo ben consapevoli che giocare questa partita significa dover affrontare complessità burocratiche e contenziosi, ma non si può continuare a tenerli bloccati come è stato fatto per troppo tempo, con il risultato di trasformarli spesso in ruderi abbandonati. Facciamo la nostra parte mettendoli a disposizione perché, nel rispetto delle regole, tornino a nuova vita e vengano resi produttivi. Siamo determinati ad andare avanti in questa direzione – conclude il presidente Pigliaru -. Nel caso dei fari ci siamo riusciti grazie ad un importante lavoro di squadra e alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio, che ci permette di raggiungere una maggiore e immediata visibilità internazionale.»
«I fari e le stazioni semaforiche – sottolinea l’assessore Erriu – sono collocati in promontori o piccole isole, in zone dichiarate di pubblico interesse, talvolta all’interno di Parchi e riserve nazionali o regionali oppure di aree marine protette e di siti di interesse comunitario. Sono immobili di proprietà pubblica, dunque soggetti a vincolo storico-culturale. Anche le norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, nel riconoscere alla rete infrastrutturale storica la natura di bene identitario, ricomprendono fanali e fari, che devono essere oggetto di interventi di valorizzazione e riuso nel contesto dei circuiti di fruizione del paesaggio. Con il coinvolgimento degli imprenditori privati e delle amministrazioni locali su cui questi beni ricadono, valuteremo i progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Abbiamo voluto impostare un approccio unitario di questa materia, per costruire un circuito di fruizione dei paesaggi costieri in maniera integrata. Per questo motivo stipuleremo un accordo di collaborazione con l’Agenzia del Demanio, che di recentemente ha dato vita al Progetto Valore Paese Fari, il quale punta alla promozione di una rete nazionale dedicata ad una forma di turismo sostenibile, legata alla cultura del mare e dell’ambiente mediterraneo. Tale accordo – conclude Cristiano Erriu – consentirà di utilizzare un unico modello gestionale nella ricerca dei migliori aggiudicatari per una valorizzazione del patrimonio costiero inclusiva.»
«Questa iniziativa è perfettamente in linea con le nostre politiche ambientali – afferma l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. Naturalmente i bandi selezioneranno progetti vincenti, cioè rispettosi di tutti i principi della sostenibilità sia nel restauro che nella fruizione delle aree. Negli atti di concessione dovranno infatti essere contemplati impatti ambientali minimizzati, compresa la gestione dei rifiuti, e dovranno essere definiti alti standard di qualità ambientale per la fruizione dei beni resi accessibili, specialmente in quelli situati nei parchi nazionali e nelle aree marine protette.»
«Si tratta – dice l’assessore del Turismo Barbara Argiolas – di strutture inserite in scenari di grande pregio che avranno nuova vita e potranno essere valorizzate, sempre nel rispetto di quel modello di sviluppo sostenibile che questa amministrazione sta portando avanti. Riteniamo che questa seconda vita dei fari ci aiuterà a rendere più ampia anche la nostra offerta di qualità. In tutto il mondo le vecchie torri costiere di segnalazione, quelle ancora operative e quelle dismesse, sono sempre più spesso oggetto di riconversioni e soddisfano target di turisti sensibili alla salvaguardia del paesaggio e ad alta capacità di spesa.»

 

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L’11ª edizione della Fiera va in archivio con un bilancio sicuramente inferiore alle attese, per le già citate ragioni “meteorologiche” e, come ha sottolineato ieri mattina nel suo intervento anche l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, vanno rivisti alcuni aspetti organizzativi, per dare ancora maggior impulso all’iniziativa e al lavoro fatto con grande passione e sacrificio dagli organizzatori del Consorzio Fieristico Sulcitano, anche per raggiungere risultati ancora migliori dal punto di vista della promozione turistica del territorio, oltre che di sostegno delle migliori realtà enogastronomiche presenti in Sardegna.
Alleghiamo un ricco album di fotografie scattate ieri sera.

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E’ stata inaugurata questa mattina, in piazza Roma, a Carbonia, l’11ª edizione di “Il Sulcis Iglesiente espone”, fiera dell’artigianato artistico dell’agroalimentare e del turismo, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con il contributo del comune di Carbonia, della Fondazione di Sardegna e della Regione autonoma della Sardegna. Prima del taglio del nastro, affidato alla madrina Eva Grimaldi e all’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, ad aprire la giornata è stato Demo Mura, poi affiancato da Giuliano Marongiu, con il parroco di San Ponziano Amilcare Gambella. Sono poi intervenuti l’assessore delle Attività produttive dl comune di Carbonia, Mauro Manca, e l’assessore regionale Barbara Argiolas. Amilcare Gambella ha dato la sua benedizione all’evento, con l’auspicio generale che, con l’arrivo del maestrale, il caldo torrido possa dare un po’ di tregua, per favorire la solita imponente affluenza di visitatori nel corso della giornata, per visitare i 252 stand espositivi e gli spettacoli inseriti nel programma.

In serata, dalle 18.30, sagra della vitella e del maiale allo spiedo, cucinati secondo l’antica tradizione sarda, in piazza del Minatore; alle 19.00, esibizione itinerante di gruppi folkloristici; alle 20.00, esibizione di Gianfranco D’Angelo, Demo Mura ed Eva Grimaldi, in piazza Roma: alle 21.30, infine, gran finale in musica, con vari artisti, spettacolo condotto da Giuliano Marongiu e Demo Mura, con la straordinaria partecipazione di Gianfranco D’Angelo, Eva Grimaldi, Maria Giovanna Cherchi, Roberto Tangianu e gli Istentales, nell’anfiteatro di piazza Marmilla.

In occasione dell’undicesima edizione della fiera “Il Sulcis Iglesiente Espone”, per ragioni di sicurezza imposte dalle forze dell’ordine, resteranno chiuse al traffico veicolare con divieto di sosta e rimozione, fino alle 24.00, le seguenti strade:

1. Piazza Roma e strade confluenti;

2. Parcheggio adiacente alla Piazza Marmilla;

3. Via Gramsci, nel tratto compreso tra Piazza Matteotti e via Brigata Sassari;

4. Via Nuoro, nel tratto compreso tra Piazza Rinascita e via Gramsci;

5. Piazza Matteotti, vico Matteotti, Piazza San Ponziano e parcheggio ex Inam;

6. Via San Ponziano, nel tratto compreso tra la Piazza Matteotti e via Lucania.

Allegati, con le fotografie, l’intervento dell’assessore regionale Barbara Argiolas e la benedizione di don Amilcare Gambella.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato la ridefinizione dei Comitati Etici della Regione Sardegna. In coerenza con il nuovo assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale, sono stati individuati nel Comitato Etico dell’ATS, al quale afferisce anche l’AREUS, e nel Comitato Etico dell’AOU di Cagliari, di cui fanno parte anche l’AOU di Sassari e l’Azienda Ospedaliera Brotzu. L’Esecutivo ha inoltre disposto l’integrazione alla delibera che definisce la programmazione delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per le Politiche della Famiglia per gli anni 2014, 2015 e 2016, con la completa descrizione delle attività da porre in essere. Approvato lo schema di convenzione con la Regione Campania relativo al sistema informativo per il monitoraggio del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Approvata, infine, la riconversione della REMS di Capoterra, da temporanea a definitiva.
Il Centro Regionale Amianto di Oristano dell’Arpas è stato individuato come Laboratorio di riferimento regionale per specifiche metodologie analitiche e acquisisce le funzioni e i compiti dei Laboratori di riferimento regionale previsti dall’Accordo, recepito senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Per le altre metodologie vengono individuati il Laboratorio Geologico-Petrografico dell’Arpas di Cagliari e i Laboratori centrali (Istituto superiore di Sanità, Inail-Settore Ricerca e Cnr). Su proposta dell’assessore Donatella Spano, di concerto con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, la Giunta ha recepito, infatti, l’accordo del 2015 tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che, ai sensi del decreto legislativo n. 281 del 1997, ha consolidato e portato a regime il percorso di qualificazione dei laboratori pubblici e privati che intendono effettuare prove analitiche sull’amianto.
Via libera al Piano dei Porti e al Piano degli interventi sulle dighe della Sardegna da 50 milioni ciascuno, come proposto dall’assessore ad interim dei Lavori pubblici, Raffaele Paci. Cento milioni che arrivano dal Patto per la Sardegna: i particolari saranno illustrati venerdì mattina in una conferenza stampa a Villa Devoto.
La Regione garantisce le risorse per il mantenimento in sicurezza della miniera di Olmedo in attesa dell’avviso pubblico per l’assegnazione del sito al nuovo concessionario. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessora Maria Grazia Piras.
Su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, la giunta ha deciso di dare attuazione alla delibera sulla legge 7, approvata nella seduta del 23 maggio, dando via libera a requisiti e criteri per la rendicontazione e l’erogazione dei contributi a favore degli eventi con valenza di animazione territoriale e sviluppo turistico nei territori con popolazione fino a 5mila abitanti. La delibera fissa l’agevolazione al 70% delle spese ammissibili e il contributo, in ogni caso, non potrà superare i 15mila euro.

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Il mare più bello d’Italia è sempre quello della Sardegna. Cinque litorali isolani (su 21 totali in Italia) si sono meritati le 5 Vele e si piazzano nei primi dieci posti nella graduatoria della Guida blu, stilata in base ai dati raccolti da Legambiente e Touring club.

«È la strada giusta: costa e zone interne insieme, per dare ai turisti il modo di conoscere le bellezze di tutta la Sardegna – commenta il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La Regione sta facendo la sua parte lavorando assieme ai territori, mettendo risorse e progettualità per coniugare la qualità ambientale con lo sviluppo e l’occupazione. Ma, soprattutto, portando avanti azioni condivise che abbracciano tutto il territorio regionale e contribuiscono alla lotta contro lo spopolamento delle zone interne. Lo dimostra il riconoscimento Unesco al Parco di Tepilora, Rio Posada e Montalbo e ne è ulteriore conferma il premio odierno di Legambiente e Touring club: una sinergia costruttiva e vincente.»

«Un’ulteriore conferma della validità del percorso intrapreso dalla Giunta regionale e dalle amministrazioni locali verso uno sviluppo turistico sostenibile che associa tutela ambientale e qualità dei servizi, oltre che puntare su strutturazione di prodotti innovativi e attraenti – afferma l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas -. E’ un riconoscimento autorevole, vista la fonte, e qualificante in quanto proviene direttamente dalle scelte dei viaggiatori, sempre più orientati verso luoghi e mete turistiche “ecofriendly”. Premia l’eccellenza naturalistica dei paesaggi costieri sardi, sempre più apprezzata in ambito nazionale e internazionale come testimoniano i flussi in netta crescita degli ultimi anni (e le previsioni per una nuova estate da record), e gratifica l’impegno della Regione, dei Comuni, degli operatori turistici e dei cittadini, compresi quelli delle piccole comunità, nella strenua salvaguardia dell’integrità dei litorali, tratto distintivo e punto di forza del nostro prodotto turistico.»

«La politica delle buone scelte premia territori e comunità e siamo felici che sia a sua volta premiata – dice l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano -. Sappiamo di vivere in un contesto di grande bellezza e fragilità. Protezione, valorizzazione e sostenibilità sono le parole chiave del nostro lavoro quotidiano e la ricetta che offre alla nostra isola le migliori prospettive di sviluppo.»

Nella classifica dei comprensori costieri con 5 Vele blu, al primo posto assoluto c’è Chia (Domus de Maria); sul terzo gradino del podio sale la Baronìa col parco di Tepilora (nei territori di Posada e Siniscola), non a caso di recente premiato a Parigi con la qualifica di ‘riserva di biosfera’ nell’ambito del programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco, assieme al Rio Posada e Montalbo; quarto litorale in Italia è Baunei, ottavo quello della Planargia (in particolare Bosa), chiude la top ten di Guida blu la Gallura col parco dell’arcipelago della Maddalena.

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Potrebbe arrivare lunedì prossimo o al più tardi martedì 20 giugno il via libera della V Commissione al disegno di legge della Giunta per l’attivazione di una campagna di promozione e comunicazione finalizzata alla destagionalizzazione dei flussi turistici.

Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto ha approvato oggi, a maggioranza, l’articolato del provvedimento. Il disegno di legge sarà trasmesso alla commissione Bilancio per il parere finanziario, quindi tornerà in Quinta  per il voto finale.

«E’ nostra intenzione chiedere alla Conferenza dei capigruppo di inserire il disegno di legge all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio – ha detto il presidente Luigi Lotto – un’approvazione rapida consentirebbe di spendere le risorse già per gli ultimi mesi dell’anno apportando benefici all’intero sistema turistico della Sardegna.»

Il provvedimento, illustrato in Commissione dall’assessore al Turismo Barbara Argiolas, stanzia 40,8 milioni per una campagna di promozione da affidare a compagnie aeree e concessionarie di pubblicità dal 2017 al 2020. Nel dettaglio la norma prevede una spesa di 4,8 milioni nel 2017 e 12 milioni per gli anni 2018, 2019 e 2020. Le risorse, attualmente nelle casse dell’assessorato dei Trasporti, saranno trasferite all’assessorato del Turismo. I criteri e le modalità degli interventi saranno stabiliti con una delibera di Giunta entro 30 giorni dall’approvazione.

«Contiamo di definire le linee di indirizzo entro la prima decade di luglio per essere già operativi alla fine di novembre – ha detto l’assessore Argiolas – l’obiettivo è quello di allungare la stagione nei mesi di spalla. Il modello di riferimento è quello adottato dalla Regione Abruzzo che ha avviato una campagna promozionale senza incorrere in procedure di infrazione dell’Unione Europea per gli aiuti di Stato. Noi però dovremo calibrare l’intervento su tre aeroporti e non su un unico scalo come avviene in Abruzzo. La promozione e la comunicazione sono attività strategiche per lo sviluppo turistico e la valorizzazione dei territori.»

D’accordo sulla necessità di destagionalizzare tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione. La minoranza ha però manifestato forti perplessità sulla definizione dei criteri. «Non può essere la Giunta a definire in solitudine le linee di indirizzo – ha detto Marco Tedde (FI) – serve un maggior coinvolgimento del Consiglio. Non possiamo firmare cambiali in bianco. Ci sono aeroporti come quello di Alghero che scontano ancora gli errori del passato». Stesso giudizio da parte di Luigi Crisponi (Riformatori): «Il testo di legge è scarno c’è bisogno di vedere i criteri del bando per dare una valutazione». Su questo punto del disegno di legge l’opposizione ha quindi votato contro, mentre sulle altre parti del disegno di legge si è invece astenuta.

Il presidente Lotto si è detto d’accordo su un coinvolgimento preventivo del Consiglio regionale avanzando una proposta per accelerare i tempi della discussione: «Prima dell’approvazione in Giunta i criteri e le linee di indirizzo possono essere portate in Commissione e valutate insieme all’assessore». Proposta accolta da Barbara Argiolas che ha preso l’impegno di trasmettere al parlamentino tutta la documentazione non appena verrà chiusa la pratica dagli uffici.

Soddisfatti, infine, i consiglieri di maggioranza. Piero Comandini (Pd) ha sottolineato il cambio di rotta introdotto dal disegno di legge rispetto alle operazioni che in passato hanno portato all’apertura della procedura di infrazione della Ue nei confronti della Sardegna per gli aiuti alle low cost: «Non ci sono più contributi a pioggia, le risorse per la promozione e comunicazione verranno distribuite in due modi: una quota fissa e una legata ai risultati. Le compagnie avranno, dunque, una responsabilità diretta e dovranno impegnarsi per incrementare i flussi».

Di provvedimento agile e chiaro ha invece parlato Antonio Gaia (Upc), mentre per Salvatore Demontis il disegno di legge «individua il giusto percorso per promuovere il brand Sardegna. Le risorse dovranno essere ora utilizzate al meglio per ottenere il massimo risultato».

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Il ©onsiglio regionale si riunisce domani, martedì 13 giugno alle 16.00, con all’ordine del giorno la supplenza del consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, e l’esame del testo unificato n. 34-219-284-335B che disciplina la raccolta dei funghi epigei e ipogei spontanei. In programma anche le nomine del Difensore civico e del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Sempre domani ma alle 10.00, si riunisce la commissione Sanità, per il parere sugli indirizzi per l’adozione dell’atto aziendale dell’Azienda per la tutela della salute (ATS) e l’adozione dell’atto aziendale delle Aziende Ospedaliero-Universitarie e dell’Azienda Ospedaliera del Brotzu.

Compatibilmente con i lavori dell’Aula il parlamentino presieduto da Mondo Perra (Cristiano Popolari Socialisti), mercoledì 14 giugno, alle 10.00,  audirà l’assessore della Sanità, Luigi Arru, su: P/160 (procreazione medicalmente assistita (PMA). Recepimento documenti approvati in sede di Conferenza Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 15 marzo 2012 (rep. Atti n. 59/CRS) e del 25 marzo 2015 (rep. Atti n. 58 CRS). Approvazione preliminare dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi di autorizzazione e accreditamento istituzionale);
– P/161 (Piani locali unitari dei servizi alla persona (Plus). Assegnazione ai Plus dell’80% (prima quota) delle risorse destinate alla gestione associata dei servizi e al funzionamento degli uffici di piano per l’anno 2017).

Risulta inoltre iscritta all’ordine del giorno anche la proposta di ridefinizione della rete ospedaliera (doc. n. 16/XV).

La V commissione, invece, è convocata domani alle 11 per le audizioni di Flai, Cgil, Fai, Cisl e Sinalcap sulla situazione del Consorzio agrario di Sardegna ed anche per ascoltare i sindacati (Slc, Cgil, Fistel, Cisl, Uilcom e Uil) sulla vertenza Wind Tre.

A seguire, l’audizione dell’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas, sul disegno di legge n. 429 (Interventi di promozione e comunicazione finalizzati alla destagionalizzazione dei flussi turistici attraverso il sistema del trasporto aereo) e l’esame del testo unificato in materia di Turismo.

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L’oristanese Antonio Matzutzi è il nuovo presidente regionale di Confartigianato Imprese. E’ stato eletto ieri sera dai delegati dell’associazione artigiana nel corso dell’assemblea regionale.

Antonio Matzutzi, 44 anni di Milis, imprenditore del settore lapideo, guiderà l’Organizzazione, oltre 6mila imprese e circa 20mila addetti,  per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancato dal nuovo vicepresidente vicario, Fabio Mereu di Cagliari, 40enne imprenditore del trasporto persone, e supportato da altri 2 vicepresidenti: Giuseppe Pireddu di Macomer e Mario Piras di Alghero.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre al Presidente e ai vicepresidenti, Luca Murgianu di Cagliari, Norella Orrù di Carbonia (CI), Giacomo Meloni di Olbia, Agostino Pirina di Arzachena, Sandro Paderi di Oristano, Marco Rau e Roberto Poddighe di Sassari.

Il presidente, nel suo primo discorso, ringraziando la presidente uscente, Maria Carmela Folchetti, per l’impegno svolto nei 30 mesi di mandato, e riconfermando la fiducia al segretario regionale, Stefano Mameli, alla presenza dell’assessora regionale dell’Artigianato, Barbara Argiolas, ha analizzato la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato alcune prossime iniziative dell’associazione. Antonio Matzutzi ha voluto ribadire il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con la Regione, le istituzioni, le amministrazioni e la politica, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle circa 36mila imprese artigiane sarde e agli oltre 75mila addetti, chiedendo all’assessore, e quindi al presidente della Regione, alla Giunta e al Consiglio Regionale, che si ricominci a parlare di imprese artigiane e ad agire concretamente per sostenere il tessuto produttivo delle piccole e micro realtà sarde.

«Da troppo tempo l’argomento “artigianato” è scomparso dai tavoli decisionali della Sardegna – ha aggiunto il neo presidente – e lo dimostrano i fatti, sotto gli occhi di tutti, e gli atti e i documenti, che analizziamo ogni anno attraverso il Rating. E’ bene sempre ricordare che le piccole e micro imprese sono organismi fragili e operano in un contesto economico delicato. Insomma, hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Per il neo presidente di Confartigianato, il rilancio delle imprese artigiane sarde passa anche attraverso interventi che individuino le priorità su cui investire come la ripresa dell’edilizia, la valorizzazione della manifattura 4.0 e dei giovani, il rilancio della formazione professionale, il consolidamento del manifatturiero, dell’export e dell’agroalimentare.

«Tali azioni – ha spiegato Matzutzi – coniugate a un reale decollo delle infrastrutture, possono rappresentare la chiave di volta di una vera ripresa anche per l’Isola.»

Sull’edilizia, il presidente ha chiesto l’approvazione della nuova Legge Urbanistica e il rilancio dell’attività edilizia, attraverso l’apertura dei cantieri, la riqualificazione degli edifici esistenti e l’allentamento della stretta creditizia bancaria.

Sugli incentivi regionali, Antonio Matzutzi ha chiesto la riattivazione di strumenti finanziari ad hoc per l’artigianato, partendo dalla legge regionale 51 e dalla 949. Inoltre, chiedendo la collaborazione dell’assessorato dell’Artigianato affinché le istanze delle microimprese vengano prese nella giusta considerazione, ha ricordato la necessità delle realtà che non superano i 10 addetti e che rappresentano il 96,6% del tessuto produttivo regionale, di poter partecipare ai bandi di incentivazione attraverso l’erogazione automatica di finanziamenti per un massimo di 15mila euro.

«L’auspicio – ha sottolineato – è che i bandi vengano pubblicati al più presto per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti nel minor tempo possibile e che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso.»

  

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Consolidare i flussi turistici nei mesi di spalla attraverso una campagna che prevede azioni di promozione mediante l’utilizzo del sistema complessivo del trasporto aereo quale canale di comunicazione. È quanto prevede un disegno di legge approvato nell’ultima seduta dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore del Turismo, Commercio e Artigianato, Barbara Argiolas.
«Per il terzo anno consecutivo – spiega Barbara Argiolas – i dati relativi agli arrivi e alle permanenze dei turisti nell’isola indicano una crescita media del 10%, con segnali positivi e importanti nei cosiddetti mesi di spalla: più marcati per maggio, giugno, settembre e ottobre, più timidi per marzo e aprile. Per incentivare l’allungamento della stagione, stiamo mettendo a punto un piano articolato di azioni e attività da attuare grazie allo stanziamento di circa 40 milioni di euro distribuiti negli anni 2017-2020.»
«Utilizzeremo il sistema complessivo del trasporto aereo, e cioè le compagnie aeree nazionali e internazionali, le concessionarie di pubblicità, le società di marketing, la promozione negli scali nazionali e esteri: lo riteniamo lo strumento più idoneo e strategicamente importante per rafforzare ancora il turismo e proporre la destinazione Sardegna nei mesi non interessati dal balneare» aggiunge l’assessore del Turismo. Dopo l’approvazione del testo da parte del Consiglio regionale, la Giunta definirà con apposita delibera le direttive di attuazione che disciplineranno le modalità degli interventi, con particolare attenzione alle ricadute sul territorio regionale.

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Domani la pubblicazione dell’avviso, il 22 giugno l’apertura della piattaforma per il caricamento delle domande e tre click day il 25, 26 e 27 luglio. Parte il nuovo Piano Imprese della Regione con 44 milioni di euro per tre nuovi bandi a sportello a sostegno delle imprese con sede operativa in Sardegna e per i primi due bandi territorializzati, novità assoluta all’interno della programmazione territoriale. Gli assessori della Programmazione Raffaele Paci, dell’Industria Maria Grazia Piras e del Turismo Barbara Argiolas hanno presentato tutti i nuovi bandi che comprendono le tipologie T1+T2 per le nuove imprese (investimenti fra 15mila e 500mila euro), T2 per le imprese già operative (fra 200mila e 800mila euro) e T4 (fra 5 e 20 milioni).
«Ancora bandi, in tempi certi e con procedure rapide. Stiamo sostenendo il mondo imprenditoriale e lo stiamo facendo con convinzione, perché sono le imprese a creare sviluppo e, dunque, occupazione – sottolinea Raffaele Paci -. Mettiamo a disposizione 44 milioni di euro, una novità assoluta cioè i bandi territorializzati, e la garanzia che tutte le imprese che sono pronte a investire e hanno i requisiti riusciranno ad avere accesso ai contributi. Con la procedura a sportello, chiesta a gran voce dalle associazioni di categoria, garantiamo la velocizzazione e la semplificazione delle procedure; allo stesso tempo diamo garanzie a quelle imprese che non saranno pronte per questo click day di riuscire comunque ad avere accesso ai finanziamenti nei bandi successivi. I bandi territorializzati per la Gallura e l’Ogliastra sono poi una importante novità, calibrati sulle imprese dei singoli territori all’interno della programmazione territoriale e solo a loro destinati, in modo da facilitare gli investimenti nelle linee di sviluppo individuate dalle singole zone.»
I tre bandi da 10 milioni ciascuno prevedono: aiuti alle imprese in fase di avviamento e sviluppo (T1 e T2, nuove imprese); competitività per le micro, piccole e medie imprese (T2); contratti di investimento (T4). Per quanto riguarda i bandi territorializzati, ci sono 4,2 milioni (cui si aggiungono ulteriori 2,8 milioni del Feasr) per le imprese della Gallura e 5 (più 2 del Feasr) per quelle dell’Ogliastra. Dopo la pubblicazione dell’avviso fissata per domani, il 22 giugno sarà aperta la piattaforma dove si potranno caricare le domande e completare tutte le procedure. Se la domanda è completa, l’imprenditore riceverà un codice che dovrà caricare nei click day già fissati per il 25 (imprese operative, T2), 26 (nuove imprese, T1 e T2) e 27 luglio (bandi territorializzati). Da domani sarà anche possibile presentare le manifestazioni d’interesse per i contratti d’investimento (T4).
«La mole di finanziamenti messi in campo dalla Regione è davvero consistente e mai come in questo periodo le imprese possono accedere a risorse fondamentali per la crescita e lo sviluppo – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – . Stiamo accompagnando le aziende, quelle già attive e quelle che stanno nascendo, verso un percorso che porterà a investimenti importanti, soprattutto in termini di innovazione tecnologica. I dati indicano che sta aumentando la fiducia e le imprese vogliono investire: la Regione sta sostenendo questa fase di ripresa. Lo testimonia anche il successo ottenuto dai bandi predisposti dal nostro Assessorato, quelli del Programma di Internazionalizzazione, 16 milioni già spesi e altri 6 milioni da stanziare, e i bandi per l’Audit energetico, da 2,5 milioni di euro, con i quali le aziende hanno potuto realizzare interventi per contenere i costi energetici e, quindi, essere più competitivi sul mercato.»
«Sono bandi che mettono a disposizione grandi opportunità per le imprese turistiche, artigiane e del commercio – ha sottolineato l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas -. Siamo impegnati in prima linea come Assessorato, in collaborazione col Centro regionale di programmazione, perché siamo consapevoli che soprattutto molte imprese dell’artigianato e del commercio sono piccole e hanno difficoltà a presentare le domande. Per questa ragione ci faremo promotori di una forte azione di informazione e comunicazione sul territorio regionale. Vogliamo essere quasi “facilitatori”, accompagnatori delle progettualità possibili per far sì che siano presentate domande corrette in grado di ottenere un esito positivo e che le micro e piccole imprese possano accedere ai finanziamenti a parità di condizioni con le aziende più grosse.»