23 December, 2024
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Mercoledì 31 maggio, alle 10.30, presso i locali della ex Stazione Marittima sul molo Sanità del Porto di Cagliari, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della “Festa del gusto 2017”. L’evento è in programma il 2, 3 e 4 giugno al porto di Cagliari e l’8, 9, 10 e 11 giugno al molo Brin di Olbia.

Interverranno all’evento:

Alessia Littarru, organizzatrice della “Festa del gusto 2017”

Roberto Isidori, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari

Barbara Argiolas, assessore regionale del turismo

Marzia Cilloccu, assessore comunale alle attività produttive del comune di Cagliari

Marco Balata, assessore comunale al turismo del comune di Olbia.

Durante la tre giorni cagliaritana saranno oltre 200 gli stand presenti nella suggestiva location del lungomare di via Roma. Non solo produttori sardi e italiani, la rassegna acquista infatti un respiro internazionale, con molti espositori provenienti dai Paesi europei ed extraeuropei. Con anche la novità dei food truck, veri e propri camion con ruote, all’interno dei quali cuochi esperti preparano questa o quella pietanza. Possibile quindi assaporare le più svariate prelibatezze, tipiche di numerosi angoli del globo. Una novità esclusiva per l’Isola. Uno spazio verrà dedicato a prodotti enogastronomici provenienti dalle zone terremotate del Centro Italia. Un esempio concreto di “integrazione” tra cibo e cultura.

Nel corso della conferenza stampa verrà distribuito, in anteprima ai giornalisti, il programma completo della tre giorni cagliaritana, che comprende tutta una serie di eventi.

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Il vincolo di parte dello stanziamento alla promozione turistica, l’introduzione di una quota di co-finanziamento il ritorno delle manifestazioni legate alla valorizzazione dell’artigianato artistico e una quota di risorse destinata ai Comuni sotto i 5mila abitanti per l’animazione territoriale: sono le novità introdotte ieri da una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, che interviene sui criteri di ripartizione dei contributi per le manifestazioni di grande interesse turistico finanziate dalla legge regionale 7 del 1955.
«Si tratta di una delibera attesa – commenta Barbara Argiolas – visto che finanzia gli eventi più importanti del nostro cartellone regionale. Quest’anno abbiamo lavorato con grande attenzione per dare peso e importanza alle finalità originarie della legge 7: i grandi eventi come occasione di promozione turistica della Sardegna e dei nostri territori. Inoltre, stiamo dando inoltre un segnale di attenzione ai piccoli Comuni, ai quali riserviamo una quota di risorse per iniziative di animazione territoriale finalizzate allo sviluppo turistico dei centri sotto i 5mila abitanti.»
Un altro elemento che l’esponente della Giunta Pigliaru vuole sottolineare è l’impegno, introdotto proprio nella delibera, di verificare la reale efficacia della programmazione pluriennale adottata negli anni scorsi. Per questa ragione, fermi restando i contributi per le manifestazioni già individuate per il 2017, «entro il mese di settembre – dice Barbara Argiolas – verranno portati all’approvazione della Giunta nuovi criteri per gli eventi da finanziare nel 2018. Allo scadere dei due anni della programmazione triennale è necessario verificare la validità dell’investimento e valutare le ricadute positive sul turismo. Inoltre, è fondamentale fare una ricognizione sulla capacità programmatoria sul 2018».
Le ricadute turistiche dei grandi eventi tornano dunque al centro dei contributi regionali assegnati con la legge 7. La delibera, che fissa al 30% la percentuale unica di cofinanziamento obbligatorio per tutte le manifestazioni supportate dal contributo regionale, vincola il 25% dell’importo erogato a investimenti in materia di promozione e comunicazione.
Nei cartelloni tematici all’interno dei quali poi vengono stilate le graduatorie di finanziamento, ci sono due elementi di novità: il ritorno, delle manifestazioni legate all’artigianato artistico e tradizionale e l’introduzione del segmento “MICE” (Meeting Incentive Conference Event), cioè degli eventi congressuali. Si aggiungono ai cartelloni già esistenti: spettacolo e cultura; manifestazioni folkloristiche e tradizionali; turismo enogastronomico; turismo religioso; sport.
«L’arte del saper fare, che tanto interesse continua a riscontrare in campo nazionale e internazionale anche su ribalte importanti come la Design Week di Milano – spiega Barbara Argiolas -, è una parte importante del nostro patrimonio materiale e immateriale che vogliamo continuare valorizzare anche in ambito turistico.»
La delibera, infine, introduce la destinazione di una quota delle risorse stanziabili a eventi che abbiano valenza di animazione territoriale a supporto turistico di Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti. I requisiti e i criteri di ammissibilità e rendicontazione verranno definiti in una successiva delibera.

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Il 2016 è stato un anno record per il turismo sardo: 2,9 milioni di arrivi, con una permanenza media di 4,6 giorni, una crescita del 10,5 per cento negli arrivi e del 9 per cento nelle presenze. Un altro elemento importante: rispetto al 2015, la crescita a doppia cifra anche dei mesi di spalla alla stagione balneare, cioè marzo, aprile, maggio, settembre e ottobre e con arrivi soprattutto di stranieri. «Sono numeri positivi – è il commento dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – ma non possiamo considerarli un punto di arrivo, semmai un punto di partenza: cresciamo anche perché stiamo sfruttando la congiuntura internazionale favorevole. È pertanto prioritario lavorare sin da oggi sul 2018, nello specifico sulla governance, il sistema turismo e sul consolidamento di prodotti e offerta da affiancare al balneare».

Secondo i dati estratti dal Sired, il sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati fornito dalla Regione Sardegna alle Province ed alle strutture ricettive, gli arrivi toccano dunque una quota record nel 2016. La permanenza media di 4,6 giorni ha generato 13 milioni e mezzo di presenze nelle strutture ricettive isolane. La crescita è del 10,5 per cento negli arrivi e del 9 per cento nelle presenze. Sommando l’andamento degli ultimi tre anni il mercato turistico isolano ha recuperato esattamente il 30 per cento di flussi rispetto al 2013: la media è esattamente del dieci per cento in più all’anno (+9% del 2014 su 2013, +11% del 2015 su 2014 e +10% nel 2016 sul 2015).

Se i flussi 2016 sono stati superiori a quelli del 2015 in tutti i mesi, ciò che risalta è che, a parte i mesi più caldi, dove il riempimento delle strutture è quasi al limite della loro capacità (e gli aumenti seppure sensibili non sono a due cifre), a crescere sono soprattutto marzo (+23% di arrivi e +20% di presenze rispetto al 2015), ottobre (+21% e +22,7%), settembre (+16% e +10,4%), novembre (+13% e +14,6%) e anche maggio e giugno (rispettivamente +10% e +12% di presenze). E i mesi primaverili e autunnali sembrano essere quelli preferiti dagli stranieri, che a maggio, ottobre e settembre sorpassano gli italiani.

La quota dei turisti provenienti dall’estero si avvicina al pareggio con quella dei viaggiatori in arrivo dalla Penisola: sei milioni e mezzo di presenze straniere (derivanti da oltre un milione e 300mila arrivi) in Sardegna nel 2016 (+8), contro sette milioni di presenze italiane (derivanti da oltre un milione e mezzo di arrivi), che proseguono nel trend di crescita avviato l’anno passato, dopo che i primi anni del decennio avevano registrato un calo in calo: l’aumento rispetto al 2015 è di oltre il dieci per cento. «I dati – osserva l’assessora Argiolas – ci dicono che i mesi di spalla sono di maggior interesse per il mercato estero: i prodotti di riferimento su cui è necessario continuare a lavorare sono quelli incentrati sul turismo attivo, l’outdoor, il turismo religioso, quello enogastronomico, il congressuale, i borghi in modo che questi segmenti che ora sono ancillari rispetto al balneare possano diventare effettivi attrattori di vacanza».

Il comparto alberghiero ha registrato due milioni e 100 mila arrivi per un totale di presenze che ha sfiorato quota dieci milioni: la crescita è del 9 per cento negli arrivi e 8 per cento nelle presenze rispetto al 2015. Ancora più eclatante la crescita del comparto extra-alberghiero, dove sono state registrati 680mila arrivi, che con una permanenza media di cinque giorni, hanno generato quasi tre milioni e mezzo di presenze. L’aumento è del 14 per cento negli arrivi e 11,5 per cento nelle presenze. A questi numeri vanno aggiunti i quasi duecentomila pernottamenti nelle strutture complementari.

Da sempre, di gran lunga, la Lombardia è il primo mercato italiano (e assoluto) per la Sardegna: ha fatto registrare 280mila arrivi che hanno generato un milione e 800 mila presenze (+9,7% e +6,7%). Seguono i sardi stessi con quasi un milione e 100mila presenze. Terzo e quarto mercato nazionale sono Lazio e Piemonte, rispettivamente con quasi 800mila presenze e con 613mila presenze. In proporzione al 2015, le regioni che hanno aumentato maggiormente i flussi verso l’Isola sono Veneto, passato da 431mila a 483mila presenze (+12%), e la Sicilia, passata da 79mila a 93mila (+18%).

La Germania si conferma, come ogni anno, il principale bacino di flussi europei per la Sardegna: quasi 290 mila arrivi tedeschi che hanno generato 1 milione e 740mila presenze, nuovo record di presenze per il quinto anno di fila. L’aumento è del 14,5 per cento negli arrivi e 11,5 per cento nelle presenze. Da anni anche la Francia è in continua crescita, ma mai come nel 2016: gli arrivi d’Oltralpe sono stati quasi 250mila e hanno generato 1 milione e 200mila presenze, cifra mai raggiunta (+24%). Allo stesso modo anche la Svizzera è in continuo aumento di arrivi (150mila) e presenze (760mila) da anni con una tipologia di turista che lascia tanto sul territorio. In proporzione agli abitanti la Svizzera è di gran lunga il primo Paese per flussi per l’Isola. Tra gli stranieri seguono i britannici con oltre 500 mila presenze (+9% dopo una flessione l’anno scorso) e un altro paese di lingua tedesca, l’Austria con 255mila presenze. Poi la Spagna. Il dato più eclatante di crescita, tra i Paesi europei, è quello della Polonia, oggi nono mercato per la Sardegna con 170 mila presenze e cresciuto addirittura del 55 per cento. Nell’est europeo bene anche Russia con 125 mila presenze e la Repubblica ceca con 123 mila. Tra i mercati extraeuropei si segnalano gli Stati Uniti, 15esimo mercato, con 65 mila presenze, poi Australia con 26mila, Brasile con 22mila e Cina con ventimila.

Le “vecchie” province crescono tutte, tranne quella di Sassari, che comunque rimane stabile sui livelli del 2015 (per le vicende legate all’aeroporto di Alghero). La più visitata è la Gallura con 5 milioni e 300mila presenze (+14% rispetto al 2015), segue quella di Cagliari con oltre 3 milioni di visitatori (+6%), Sassari con 2 milioni, Nuoro con 1 milione e 310mila che, insieme al Medio Campidano (+16%, grazie a 110 mila presenze), fa registrare l’aumento più sensibile (+15%), Ogliastra con 900mila (+3%), Oristano con 600mila (+10%), Sulcis Iglesiente con 275mila (+14%).

«L’urgenza – conclude Barbara Argiolas – ora è quella di creare un sistema Sardegna vero, strutturato, con risorse, che possa contare su un modello di governance e su una strategia definita anche con l’apporto degli aeroporti e dei porti e col confronto con le associazioni di categoria. Per ora la Sardegna è posizionata grazie al balneare e i segnali incoraggianti che arrivano da questi dati ci indicano che dobbiamo continuare a lavorare in stretto raccordo con gli enti locali e gli imprenditori per anticipare l’inizio della stagione, definire prodotti di qualità ed esperienze di viaggio che siano vendibili fuori dall’isola e rafforzino quel turismo sostenibile che per la Regione è uno snodo strategico dello sviluppo. Possiamo consolidare e rafforzare la crescita del comparto solo lavorando in un’ottica di rete, programmando e diversificando la nostra offerta nei vari periodi dell’anno.»

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Il turismo sintesi delle politiche di sviluppo dell’Isola e un assessorato che sia realmente dell’Artigianato e del Commercio ma che, soprattutto, sappia integrarsi con il resto degli assessorati della Regione sarda. È l’obiettivo strategico enunciato dall’assessore Barbara Argiolas nel corso del suo intervento nella V commissione del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto, convocata per l’illustrazione del programma di mandato della neo assessore.

Tra le priorità evidenziate dal già responsabile delle politiche per il Turismo al comune di Cagliari: la definizione di un modello di governance regionale del turismo che abbia alla base una DMO (destination management organization) regionale capace di mettere a sistema pubblico e privato e le progettualità territoriali; la riprogrammazione degli interventi e delle risorse destinate alle manifestazioni di grande interesse turistico (la legge n. 7 del 1955); interventi nel comparto dell’artigianato (sono disponibili circa 3.5 milioni di euro) ed in particolare dell’artigianato artistico (si ipotizza una biennale per l’artigianato artistico); il rilancio dei centri commerciali naturali («possono essere partner privilegiati delle amministrazioni locali»); un complessivo miglioramento della tempestività dei dati sull’andamento turistico («la piattaforma informatica, il SIRED ha già degli upgrade importanti di sistema di rilascio dati giornalieri, ma è necessario  che anche gli albergatori facciano la loro parte e garantiscano i dati nei tempi e con le modalità concordate»).

«Obiettivi – ha dichiarato l’assessore Barbara Argiolas – che devono però fare i conti anche con la criticità rappresentata dalla scarsità dell’organico dell’assessorato che può contare solo su 75 impiegati». Ed è proprio sui problemi riguardanti la dotazione del personale che il consigliere Gianmario Tendas (Pd) e il presidente Luigi Lotto, insieme a Piero Comandini (Pd) ed Antonio Gaia (Upc), hanno rimarcato come la questione riguardi anche altri assessorati, ad iniziare da quello dell’Agricoltura, ed hanno quindi assicurato opportune sollecitazioni nei riguardi del competente assessore Filippo Spanu. «Resta il fatto – ha aggiunto Piero Comandini – che deve trovare piena applicazione la legge approvata dal Consiglio che stabilisce il passaggio del personale ex Ept all’assessorato del Turismo».

L’assessore ha approfondito, dunque, una serie di temi che sono stati oggetto di specifici quesiti posti dai diversi consiglieri regionali intervenuti ed in particolare ha precisato che per ciò che attiene la legge n. 7 che, come è noto,  ha una programmazione triennale degli interventi, si ravvisa l’opportunità di una verifica del programma così da valutare anche una rimodulazione delle risorse («si consideri che dagli undici grandi eventi  identitari originariamente previsti si è arrivati oggi a circa 53 manifestazioni»). A questo proposito l’assessore ha specificato che le domande ricevute per l’annualità 2016 sono state circa 400 a fronte di una dotazione complessiva tra triennale e risorse libere di circa  6.7 milioni di euro e che per le domande relative al 2016 restano da istruire soltanto 30 pratiche caratterizzate da un particolare livello di complessità.

Il consigliere Antonio Gaia (Upc) ha posto in evidenza la crisi del comparto dell’artigianato artistico e il proliferare del cosiddetto “lavoro in nero” avanzando l’ipotesi della defiscalizzazione per le attività del settore, mentre Fabrizio Anedda (Misto) ha invitato l’assessore a concentrare i suoi sforzi «sull’artigianato che crea produzione ed in particolare per quell’artigianato di trasformazione dei prodotti dell’agroalimentare che devono poter contare su opportune politiche di commercializzazione».

L’assessore, interrogata in proposito sul futuro della Fiera di Cagliari ha quindi affermato: «Il centro fieristico dovrà avere un futuro e reputo improbabile che possa diventare “altro” perché è in una posizione strategica ed è impensabile che la Regione rinunci ad avere uno spazio espositivo e congressuale, seppure ridimensionato».

Sui cosiddetti “spazi ex Isola” l’assessore Argiolas ha dichiarato che «dovranno reggersi nei costi e nelle attività e come tali dovranno operare in un contesto di attrattività» confermato quindi una serie di richieste per la riapertura del punto ex Isola di Porto Cervo.

Un’ulteriore domanda ha riguardato il futuro del marchio Isola sulle maglie del Cagliari calcio anche per il prossimo campionato della serie A e l’assessore non ha nascosto la preferenza per  l’impiego di un altro messaggio che espliciti in maniera più efficace e appropriata la promozione dell’artigianato sardo.

A conclusione dell’audizione, il presidente della commissione Luigi Lotto ha quindi annunciato un nuovo confronto in commissione con l’assessore Barbara Argiolas sul testo della proposta di legge unificata in materia di Turismo, così da introdurre eventuali proposte migliorative prima dell’approvazione definitiva in commissione della proposta di legge che fa sintesi di 14 Pl e che conta, al momento, 52 articoli. 

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute.

Mercoledì 17 marzo, alle 10.00, la Quinta “Attività Produttive” guidata da Luigi Lotto (Pd) sentirà l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, che illustrerà il programma dell’assessorato per il prossimo biennio. Al termine dell’audizione, la Commissione proseguirà i lavori con l’esame del Testo unico sul Turismo. Giovedì 18 maggio, alle 10,30, la Commissione sentirà invece l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras sulla situazione del sugherificio Ganau di Tempio, sulle problematiche emerse in seguito all’autorizzazione per le attività di cava a Ossi nella zona di “Su Padru” e sullo stato della vertenza dei lavoratori della miniera di Olmedo.

Sempre per mercoledì, ma alle 10.30, è convocata la Quarta “Governo del territorio”, presieduta da Peppino Pinna (Udc), per l’esame del disegno di legge sull’urbanistica.

Giovedì 18 marzo, alle 10.00, si riuniranno in seduta congiunta la Prima “Autonomia” e la Terza “Bilancio”, presiedute da Francesco Agus (Campo Progressista) e Franco Sabatini (Pd), per gli adempimenti ex art. 22 della legge n. 5/2015 (istituzione di un gruppo di lavoro sulla zona franca e zona ad economia speciale).

La Terza Commissione proseguirà poi i lavori con l’audizione dell’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e del direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca, sullo stato di attuazione degli interventi contenuti nella Missione 12 del bilancio regionale (diritti sociali, politiche sociali e famiglia).

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Davide Marcello è il nuovo presidente della Confesercenti della provincia di Cagliari. Lo ha eletto l’assemblea elettiva riunitasi ieri a Cagliari per il rinnovo delle cariche statutarie. Nel corso dei lavori è stato fatto il punto sulla situazione dei comparti del commercio, del turismo e dei servizi in questo periodo economico così difficile, alla presenza dell’assessore regionale. Hanno partecipato alla discussione i rappresentanti dei diversi settori merceologici e delle diverse federazioni aderenti alla Confesercenti e il comune denominatore è stato la crisi che il nostro sistema economico sta attraversando.

Il presidente uscente Roberto Bolognese ha ricordato i passi che la Confesercenti provinciale di Cagliari ha fatto in questi ultimi otto anni, con la sua presenza in tutte le principali testate, con i suoi servizi, da quelli classici a quelli innovativi, con la sua crescita che, in quattro anni, è stata quasi del 70%, in controtendenza rispetto a tutte le associazioni di categoria. Roberto Bolognese ha ringraziato tutti coloro che in ogni modo hanno dato un aiuto allo sviluppo dell’associazione, permettendo di raggiungere risultati così importanti, arrivando a quasi 3.000 associati nella sola provincia di Cagliari.

L’assemblea ha poi proceduto allo svolgimento degli aspetti istituzionali ed ha votato all’unanimità dei presenti la fiducia a Davide Marcello, 51 anni, cagliaritano, titolare di una storica attività al dettaglio di abbigliamento, che guiderà la Confesercenti provinciale per i prossimi quattro anni. Davide Marcello ha poi presentato la lista della sua presidenza che, allo stesso modo, è stata votata all’unanimità. La nuova squadra è così composta: Francesco Angius, Paolo Angius, Gianluca Boi, Roberto Bolognese, Riccardo Cappai, Alessandro Cogoni, Mauro De Sanctis, Cinzia Frongia, Emanuele Frongia, Fabrizio Frongia, Roberto Iorio, Marco Medda, Alberto Melis, Gianluigi Molinari, Gianluca Mureddu, Nicola Murru, Maurizio Orgiana, Antonello Pili, Alberto Piludu, Cesare Pintus, Davide Pisano, Giuliano Pistis, Brunella Porceddu, Francesca Spissu, Giuseppe Vargiu e Milena Zara.

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Domenica 14 maggio 2017, alle ore 10.00, presso la sala conferenze dell’Hostel Marina, Scalette Santo Sepolcro, a Cagliari, si terrà l’assemblea elettiva della Confesercenti provinciale di Cagliari, che avrà il compito di rinnovare gli organismi dirigenti dell’associazione, come da Statuto.

All’assemblea partecipano gli ottanta delegati dell’organizzazione provinciale della Confesercenti, in rappresentanza degli operatori dei vari settori merceologici, in proporzione al numero degli iscritti. Inoltre saranno graditi ospiti l’assessore Regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, ed il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.

Sarà una occasione importante per fare il punto sia sulla situazione economica sarda e provinciale, sia sui risultati e sugli apporti che fino ad oggi la nostra associazione ha dato per fornire un aiuto importante per le categorie da noi rappresentate.

La Confesercenti di Cagliari rappresenta il 40% dell’intero panorama associativo della confederazione in Sardegna e ha sedi distribuite nelle tre province di Cagliari, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano.

La sfida che i dirigenti dovranno raccogliere sarà improntata tutta sulla necessità di avviare una nuova stagione di confronto con la politica, al fine di definire le strade che si devono percorrere per portare fuori dalla crisi le migliaia di micro e piccole imprese che in Sardegna ormai soffrono in modo tremendo.

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Si è chiusa con un bagno di folla nella via Roma di Cagliari la tranche sarda del Giro d’Italia di ciclismo del centenario. Un’edizione speciale, per il festeggiamento dei 100 anni, che ha ottenuto grande successo di pubblico e tra gli addetti ai lavori. Un grande avvio, quello che la Sardegna ha dato alla kermesse rosa grazie alle tre tappe che hanno toccato Alghero, Olbia, Tortolì e Cagliari, oltre a tutte le città e i paesi attraversati dai corridori. Il forte maestrale di oggi non ha guastato la festa dei migliaia di appassionati accorsi sul fronte mare di Cagliari per salutare i campioni del ciclismo, giunti in Sardegna grazie all’attivo impegno della Regione. E a rappresentare la Regione c’erano il presidente Francesco Pigliaru, che ha consegnato la maglia rosa al nuovo leader della classifica Fernando Gaviria, anche vincitore sull’arrivo di Cagliari, e l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, che ha premiato invece il leader della classifica a punti e maglia ciclamino André Greipel.
«È andata oltre le più rosee aspettative – ha detto il presidente Pigliaru -, abbiamo visto tutti una grandissima partecipazione e l’enorme entusiasmo dei nostri cittadini in tutte le località attraversate dalla carovana rosa. Abbiamo fatto la cosa giusta nel portare una manifestazione così bella e di grande visibilità internazionale per far conoscere la Sardegna nel mondo.»
Parole di ringraziamento anche per la collaborazione tra la Regione, i Comuni, le istituzioni e tutti gli enti e le associazioni coinvolte a vari livelli nell’organizzazione delle tre tappe rosa in Sardegna. «Il successo del Giro d’Italia, tornato in Sardegna dopo dieci anni – ha aggiunto il presidente della Regione -, è il risultato del lavoro di tantissime persone e della mobilitazione di tutta un’isola: l’organizzazione di Rcs in primis, la Regione mediante il lavoro dell’assessorato del Turismo ma anche i Comuni che hanno lavorato come una grande squadra. L’approccio collaborativo è il più fruttuoso e va ripetuto continuamente, in futuro. Dobbiamo ringraziare i cittadini sardi che hanno reso indimenticabile e suggestivo il passaggio della corsa nella nostra regione: grazie al loro entusiasmo e alle iniziative che, ai momenti di ironia e festa, hanno voluto aggiungere il ricordo del compianto Michele Scarponi. Con lo sforzo congiunto di tutti, abbiamo mostrato le bellezze non solo costiere della Sardegna, e la nostra faccia migliore·»
Oltre ai grandi eventi che vedranno protagonista la Sardegna nei prossimi mesi, dopo la grande vetrina del Giro, ora il lavoro della Regione prosegue sulla promozione del turismo slow e della destinazione Sardegna come meta ideale per cicloturisti e sul rafforzamento degli arrivi nei mesi di spalla.

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La Sardegna conferma le 11 Bandiere blu del 2016 anche nell’edizione 2017 del premio assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Anche quest’anno il riconoscimento va alle spiagge dei comuni di Badesi, Castelsardo, La Maddalena, Oristano, Palau, Quartu Sant’Elena, Santa Teresa di Gallura, Sassari, Sorso, Teulada e Tortolì.

«È un risultato che accogliamo con grande soddisfazione – commenta l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – che conferma quanto di buono fatto in Sardegna sotto il profilo dei servizi alla balneazione e della sostenibilità ambientale. Il trend di questi anni è positivo: rispetto al 2014, le Bandiere blu assegnate alle località costiere sarde sono raddoppiate. In questi ultimi anni, le amministrazioni locali e gli operatori balneari hanno capito che il mare non può essere l’unico valore sul quale puntare per attrarre i turisti e stanno investendo su tutela del paesaggio costiero e dei sistemi dunali, assistenza alla balneazione, vigilanza, accessibilità dei litorali, offerta culturale e attività complementari. Questa è la strada da seguire per consolidare il nostro primato come destinazione balneare più desiderata e, in questa direzione, la Regione non farà mancare il suo supporto per migliorare e ampliare l’offerta di servizi nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.»

Alle Bandiere blu per le spiagge, si aggiungono quelle per gli approdi turistici. In Sardegna sono state premiate Marina di Capitana (Quartu S.E.), Marina di Santa Maria Navarrese, Cala Gavetta (La Maddalena), il porto turistico di Palau, Marina di Portorotondo e Marina di Portisco (Olbia), Porto Cervo Marina (Arzachena), Marina di Santa Teresa di Gallura, il porto turistico di Castelsardo.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro dello Sport Luca Lotti, in una spettacolare cornice di pubblico, hanno dato il via, ad Alghero, al Giro d’Italia 100. Dopo la tappa inaugurale che arriverà a Olbia nel pomeriggio di oggi, saranno due le frazioni della gara rosa che si svolgeranno in Sardegna: domani, da Olbia a Tortolì e domenica, dalla città ogliastrina a Cagliari.

Dopo dieci anni di assenza, la corsa rosa è tornata nell’isola grazie all’impegno della Regione, che ha voluto cogliere la grande occasione di promozione e immagine garantita da un evento sportivo di livello mondiale, trasmesso in 194 paesi e seguito da milioni di appassionati. «Abbiamo voluto con determinazione la Grande partenza del Giro numero 100, una coincidenza che per noi, che siamo l’isola dei centenari, assume un significato particolare – ha detto il presidente Pigliaru ai giornalisti -. La Sardegna è una destinazione fantastica in tutte le stagioni dell’anno e il ciclismo, che è lo sport che meglio permette di mostrare il paesaggio, è un veicolo ideale per far passare questo messaggio».”

Promuovere, dunque, un modello turistico diverso, grazie anche agli ingenti investimenti in infrastrutture decisi dalla Giunta. Ha spiegato Francesco Pigliaru: «Stiamo puntando molto sulla rete di ciclovie, duemila chilometri su cui abbiamo già investito 15 milioni. Vogliamo che diventi un percorso tra i più interessanti d’Europa, un attrattore soprattutto nei mesi in cui non ci si ferma solo sulle spiagge e ci si può immergere nella bellezza del nostro scenario naturale, soprattutto nelle zone interne, viaggiando lentamente e in modo sostenibile».

Sul palco del Giro, pochi istanti prima di dare il via alla corsa, Francesco Pigliaru ha ribadito in diretta televisiva e davanti alle migliaia di tifosi accorsi ad Alghero che «la Sardegna è paesaggio meraviglioso, ma è anche cultura, archeologia, eccellenze agroalimentari prodotte in un ambiente di qualità assoluta. Scoprire le nostre ricchezze pedalando è il modo più salutare e più bello».

Con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Turismo Barbara Argiolas, impegnata in prima persona fin dai primi giorni del suo mandato nell’organizzazione del passaggio in Sardegna della corsa rosa, grazie al supporto degli uffici dell’Assessorato, e l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria. Barbara Argiolas ha sottolineato come la Sardegna si sia dimostrata pronta ad accogliere una manifestazione sportiva tra le più importanti al mondo. «Stiamo dando prova – ha detto – che la Sardegna è una terra accogliente, capace di organizzare grandi eventi e di supportarli al meglio in ogni fase della preparazione e dello svolgimento. Grazie al Giro poi stiamo proponendo la nostra idea di Sardegna e di sviluppo sostenibile che portiamo avanti, legata anche alle zone interne e a una fruizione diversa ed esperienziale del nostro paesaggio e dei nostri territori. È una scommessa che la Regione ha fatto con la collaborazione dei Comuni coinvolti e delle istituzioni che hanno cooperato alla preparazione del Giro. Abbiamo riscontrato sui media e tra gli operatori un grande interesse verso la Sardegna in questi giorni di avvicinamento all’evento e monitoreremo con attenzione la ricaduta del nostro investimento sul medio e lungo periodo».

Alla partenza della lunga carovana dei corridori per la passerella tra le strade di Alghero che ha anticipato lo start della gara, il presidente Pigliaru è partito per Olbia dove premierà la prima maglia rosa del Giro 100.

La prima tappa è stata vinta, a Olbia, dall’austriaco 25enne Lukas Postlberger che entra nella storia del suo paese, come il primo austriaco ad aver vinto e quindi ad aver indossato la maglia rosa al Giro d’Italia.

La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di cinque corridori – inizialmente sei e poi diventati quattro nel finale – durata ben 201 km e neutralizzata a circa tre km e mezzo dal traguardo. Lukas Postlberger è scattato a sorpresa, i corridori delle squadre dei velocisti favoriti per la vittoria hanno tardato a reagire e quando lo hanno fatto era ormai troppo tardi.

Domani è in programma la seconda tappa, con partenza da Olbia alle 11.50 ed arrivo a Tortolì, in via monsignor Virgilio, dopo 208 km. E’ una tappa insidiosa, con alcune salite di media difficoltà e due gran premi della montagna a Nuoro e Genna Silana, che probabilmente si concluderà ancora con uno sprint di gruppo.