22 November, 2024
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Paesaggio urbano e naturalistico, cultura, arte, tradizioni, enogastronomia di qualità: è la ricetta di “Sardegna_2017 – Primavera nei borghi di eccellenza”, manifestazione che dal 5 maggio al 18 giugno coinvolgerà gli otto Comuni sardi che dal 2009 partecipano al progetto Borghi di eccellenza. L’ha presentata ieri mattina, a Sassari, l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, insieme ai sindaci e ai rappresentanti di città e paesi coinvolti: Castelsardo, Aggius, Bosa, Galtellì, Gavoi, Laconi, Oliena e Sardara.
«Questa prima edizione della Primavera nei borghi di eccellenza – ha detto Barbara Argiolas – inserito nel progetto Borgo Italiano nell’Anno nazionale dei Borghi lanciato dal Mibact nasce dalla collaborazione tra Regione e amministrazioni locali. L’obiettivo è contribuire a consolidare un segmento legato ad una domanda di turismo culturale e esperienziale.»

L’occasione è importante, ha evidenziato l’esponente della Giunta: «La valorizzazione dei borghi rappresenta per la Regione una strategia per uno sviluppo turistico sostenibile e uno strumento contro lo spopolamento delle zone interne: sono progetti culturali di comunità che coniugano paesaggio urbano e naturalistico, storia, cultura e enogastronomia. Ancillari nei mesi estivi al turismo balneare, ad eccezione dei borghi marinari, se accompagnati da una buona programmazione possono contribuire ad accrescere una domanda di vacanza legata alla qualità della vita capace di attrarre nuovi flussi anche nei mesi di spalla».

Per otto weekend dal 5 maggio al 18 giugno, “Sardegna_2017 – Primavera nei borghi di eccellenza” proporrà iniziative e percorsi legati alle produzioni tipiche, alle attività all’aria aperta, alla riscoperta del patrimonio culturale e architettonico. Questo il calendario: si parte con Bosa (dal 5 al 7 maggio), poi toccherà a Galtellì e Laconi (12-14 maggio); nella seconda metà del mese si fa tappa nel cuore dell’isola con Gavoi (19-21 maggio) e Oliena (26-28 maggio); poi puntata al nord con Aggius (2-4 giugno) e a sud con Sardara (9-11 giugno). Chiusura a Castelsardo nel fine settimana dal 16 al 18 giugno.
«Questi progetti – ha detto ancora Barbara Argiolas – nascono dall’impegno delle amministrazioni locali che la Regione coordina e mette in rete per supportare l’allungamento della stagione. La Regione vuole aumentare le presenze nell’isola nei mesi di aprile, maggio e ottobre attraverso iniziative che come questa, puntano sulla qualità della vita, la sostenibilità e il rapporto con le comunità. Per il 2017 l’evento è rivolto prevalentemente al un mercato interno, sardi e turisti già presenti nell’isola, ma già dopo l’estate vogliamo iniziare a lavorare sul prossimo anno, dialogando con le associazioni degli albergatori, gli aeroporti e i porti per presentare una offerta chiara e programmata che possa essere di interesse per i mercati nazionale e internazionale.» 
Gli amministratori locali presenti alla partecipazione hanno presentato i ricchissimi calendari di eventi dei propri territori. Tutti concordi: in primavera i borghi sardi offrono il meglio di sé.

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E’ stato presentato stamane a Cagliari il 100° Giro d’Italia, al via venerdì da Alghero.
«La partenza del Giro d’Italia è un’occasione straordinaria per mostrare al grande pubblico la bellezza della Sardegna più nota, ma anche l’enorme fascino di quella meno conosciuta». Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato la grande partenza del Giro 100 dalla Sardegna, presentata oggi a Cagliari dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas e dai rappresentanti delle città tappa.
Saranno tre le tappe nell’isola per le 22 squadre partecipanti: la prima, il 5 maggio, da Alghero a Olbia; la seconda, il 6, da Olbia a Tortolì; infine la gara dalla città ogliastrina a Cagliari, il 7 maggio. «L’imponente copertura mediatica porterà le immagini del Giro nelle case degli appassionati di sport di 190 Paesi, che mentre seguono la gara potranno ammirare la ricchezza del nostro ambiente. Il cicloturismo ha grandi potenzialità e stiamo investendo molto in questo settore, sapendo bene che i percorsi della bicicletta permettono uno sguardo privilegiato sul paesaggio. Come ho già avuto modo di dire – conclude Francesco Pigliaru -, mi piace pensare che i ciclisti di tante parti del mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino della Sardegna e abbiano voglia di scoprirla pedalando».
«Un investimento a lunga gittata – secondo Barbara Argiolas – il più importante evento ospitato in Sardegna e può tracciare la strada futura nell’ambito del turismo che vogliamo sviluppare in Sardegna e del coinvolgimento delle comunità locali. È un investimento importante, visto che la Regione sta spendendo circa 4,5 milioni di euro ma che garantisce una visibilità senza precedenti all’Isola: basti pensare alle 150 ore di diretta Rai sui vari canali e ai circa 300 giornalisti accreditati. E il rientro di questo investimento, che non è pensato per un evento spot ma è simbolo di un nuovo approccio culturale al turismo in Sardegna, non verrà valutato solo nei 4 giorni in cui la corsa rosa attraverserà l’isola da nord a sud ma nella sua coda lunga, negli effetti futuri a medio-lungo periodo e nelle sue capacità propulsive che monitoreremo.»
«Manifestazioni di questo genere – ha detto ancora l’assessore Argiolas – rientrano in un piano d’azione strategico e articolato, in linea con il modello regionale di sviluppo sostenibile, di tutela del paesaggio, di qualità della vita in Sardegna, di valorizzazione di nuovi temi vacanza alternativi e complementari al marino-balneare. La mobilità sostenibile e le ciclovie sono parte integrante di questo approccio, che la Giunta ritiene assolutamente strategico: sono stati stanziati 15 milioni di euro per rinnovare e ampliare la rete ciclabile regionale, ma questo è solo parte del lavoro che va completato con una nuova attività di marketing e promozione per il turismo lento, di esperienza, col quale possiamo allungare la stagione in Sardegna ai mesi spalla.»
Sinergia con istituzioni e enti locali. Dall’esponente della Giunta, un plauso alla collaborazione tra Regione, Comuni e istituzioni coinvolte: «Portare il Giro in Sardegna è stata una sfida per la Regione, ma lo è stata anche per i Comuni coinvolti, sia dal punto di vista finanziario sia da quello delle risorse umane. Ma questo Giro in Sardegna parte dal basso, parte dalle comunità locali che si sono mobilitate per presentarsi al meglio e dagli studenti, che parteciperanno in massa alle iniziative legate al Giro grazie al coinvolgimento delle scuole. Questo aspetto è particolarmente importante: invitiamo le nuove generazioni a impossessarsi degli spazi pubblici». Infine, un saluto a Fabio Aru, assente dalla competizione: «Siamo dispiaciuti per l’assenza di Aru e addolorati per l’enorme tragedia che ha colpito la sua squadra, ma sono sicura che i tifosi sardi non faranno mancare il calore nei confronti della squadra di un atleta simbolo della Sardegna». 
Il coinvolgimento dei territori. La parte sportiva delle tre tappe è stata illustrata da Roberto Salamini e Giusy Virreli di RCS Sport, in videocollegamento da Alghero. Ai rappresentanti dei Comuni tappa il compito invece di presentare il ricco calendario di eventi messo in piedi per accompagnare il viaggio della carovana del Giro d’Italia. Il sindaco di Alghero Mario Bruno ha messo l’accento sulla «fortissima attesa della città e sulla grande partecipazione della cittadinanza all’accoglienza della corsa rosa: tanti i volontari coinvolti per l’inaugurazione ideata dallo stilista Antonio Marras». Per l’assessore del Turismo del comune di Olbia Marco Balata, «l’elemento da sottolineare è la sinergia con gli altri sindaci e l’unità di intenti al di là dei colori politici per dare un’immagine vincente della Sardegna». Infine, l’assessore dello Sport del comune di Cagliari Yuri Marcialis ha evidenziato come «l’arrivo a Cagliari della terza tappa è il coronamento del lavoro fatto in questi anni, incentrato sulla vivibilità e ciclabilità della città, che porterà ricadute non solo sportiva e di immagine ma anche di sensibilizzazione dei più giovani».

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Le launeddas entrano tra le materie di studio del Conservatorio di Cagliari che, primo in Italia, apre un percorso accademico dedicato a questo antichissimo strumento.

Il 26 aprile l’istituzione musicale cagliaritana ha aperto le iscrizioni al Corso propedeutico di launeddas e dal prossimo anno accademico (ma potrebbe succedere anche prima, se il numero di iscritti lo permetterà) sarà attivato un corso triennale in musiche tradizionali, indirizzo launeddas.

A guidare le classi sarà il maestro Luigi Lai, erede della tradizione di launeddas del Sarrabus e considerato il miglior suonatore di questo strumento in Sardegna ancora in attività.

L’importante traguardo, illustrato questa mattina in un’affollata conferenza stampa tenutasi negli spazi del Conservatorio, è frutto di anni di sforzi e di confronti con il Miur, il Ministero dell’istruzione, che ha finalmente dato il suo lasciapassare all’istituzione di un insegnamento così prezioso per salvaguardare una tradizione che rischierebbe altrimenti di scomparire.

Attraverso le lezioni impartite nel corso propedeutico, gli studenti (compresi quelli dei corsi pre-accademici) potranno acquisire le conoscenze e gli strumenti base per avvicinarsi al suono delle launeddas. Quelle del Corso triennale permetteranno, invece, di affinare le proprie competenze e di avere così un bagaglio capace di farsi custodi di uno strumento dalle origini antichissime.

«Il nuovo corso viene proposto dal Conservatorio con l’obiettivo di dare a una tradizione millenaria una dignità artistico-culturale, non più relegata a una ristretta cerchia di cultori ed appassionati – ha affermato la direttrice del Conservatorio, Elisabetta Porrà – Solo in sede accademica, infatti, si può cominciare a ridare autorità a questo strumento, che già da tempo ha varcato i confini dell’Isola

«Lo sforzo di attivare il corso di launeddas nel nostro Conservatorio ci è costato due anni di duro lavoro e si è potuto concretizzare grazie alla fattiva collaborazione di tutto il nostro corpo docente, di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche – ha spiegato il presidente dell’istituzione musicale, Gianluca Floris –. Un’occasione storica per la cultura sarda della quale sono particolarmente orgoglioso.»

Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche da Luigi Lai: «E’ da quando avevo 28 anni che aspettavo questo momento – ha raccontato – Le launeddas sono uno strumento di non facile apprendimento: per questo è importante studiare, e studiare tanto. C’era bisogno di un percorso di studio come quello proposto dal Conservatorio«.

Alla conferenza stampa di stamattina hanno partecipato anche gli assessori alla Cultura e alla Pubblica istruzione del comune di Cagliari, Paolo Frau e Yuri Marcialis. Erano presenti anche l’assessora al Turismo della Regione, Barbara Argiolas e i consiglieri regionali Annamaria Busia, Edoardo Tocco e Paolo Zedda.

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E’ stata presentata questa mattina, nella Sala Conferenze della Biblioteca regionale a Cagliari, la XXI edizione di Monumenti Aperti, la manifestazione nata nel 1997 a Cagliari grazie ad un’intuizione dell’Associazione Ipogeo e per iniziativa dell’associazionismo civile e culturale con il sostegno di diverse Istituzioni, in primis dell’Amministrazione comunale del Comune capoluogo a cui dopo alcuni anni si è unito anche quello della Regione Autonoma della Sardegna. La manifestazione è organizzata dall’Associazione Imago Mundi Onlus, con la collaborazione ed il contributo dell’assessorato della Cultura del comune di Cagliari, dell’assessorato del Turismo e dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna, nonché del supporto organizzativo fondamentale del Consorzio Camù che riunisce al suo interno i Centri Comunali d’arte e Cultura del sistema museale cagliaritano. La manifestazione è coordinata da un Comitato Tecnico Promotore composto da istituzioni e associazioni culturali.
Gli assessori della Cultura e Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena e del Turismo e Artigianato Barbara Argiolas hanno partecipato questa mattina alla conferenza stampa di presentazione, presenti anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali che partecipano all’evento.
Monumenti Aperti quest’anno si svolgerà dal 29 aprile al 28 maggio in 57 comuni dell’isola con 17mila volontari coinvolti nelle visite guidate di oltre 700 monumenti aperti.
«L’edizione di quest’anno ha come tema il paesaggio – ha detto l’assessore del Turismo Barbara Argiolas – in tutte le sue declinazioni: culturale, come rappresentazione delle comunità che lo vivono, riprodotto in chiave letteraria e con i monumenti che abitano i luoghi. Da vent’anni Monumenti Aperti rappresenta un modello di fruizione di cultura e beni culturali da seguire: la partecipazione dei tanti soggetti e operatori coinvolti, lo studio e i mesi di lavoro preparatorio hanno reso la manifestazione un modello ormai internazionale. Quest’anno poi si esce dai confini isolani e approda a Ferrara. La sfida è quella di riuscire a migliorare la programmazione e avere il calendario dei singoli appuntamenti un anno prima, in modo da rendere il progetto Monumenti aperti un motivo di viaggio in Sardegna.»
L’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena ha evidenziato l’importante ruolo che la manifestazione ha avuto in questi anni nel coinvolgimento delle scuole e dei giovani studenti, impegnati come volontari nelle visite guidate dei monumenti nei 57 comuni della Sardegna coinvolti. «Monumenti Aperti contribuisce in maniera significativa al lavoro che la Regione sta facendo nel coinvolgimento degli studenti nel mondo della cultura in tutte le sue forme. Monumenti Aperti si avvale di 17mila volontari, dei quali 11mila sono appunto studenti, questo dato restituisce il valore di una isola che si muove e investe sulla memoria storica dei propri giovani: il futuro della nostra terra. Con i laboratori di Tutti a Iscol@ facciamo lo stesso lavoro, cercando di arginare il fenomeno della dispersione scolastica, e dunque ben vengano manifestazioni come questa che coinvolgono gli istituti d’istruzione. L’obiettivo è sempre quello di migliorare l’offerta culturale e far crescere i dati del turismo e dell’occupazione».

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Dal 22 aprile al 25 giugno 2017 ritornano i consueti appuntamenti che, nel corso dei dieci week end di questi mesi accompagneranno la stagione primaverile nell’Isola.

«Rispetto alle precedenti edizioni vanno registrate alcune importanti novità – ha dichiarato il presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalò -. Cambia innanzitutto il nome della manifestazione, da quest’anno “Primavera nel Cuore della Sardegna”, in modo da rappresentare una realtà territoriale più ampia e completa all’interno del circuito. Un’altra importante novità è rappresentata dalla crescita del numero dei paesi che entrano a far parte del circuito stesso: sono ben 23 i Comuni che hanno aderito alla manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dalla sua azienda speciale ASPEN, a testimonianza del notevole sviluppo di un evento che ha oramai catalizzato su di sé le attenzioni di un panorama sempre maggiore. Nel calendario della Primavera si aggiungono quest’anno i centri di Orosei, Torpè, Gairo e Galtellì.»

«La Regione – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – crede in questi progetti di comunità, che nascono dal basso, dai Comuni e dalle imprese col supporto della Camera di commercio, e trasmettono ai visitatori quello che è il valore più autentico dei nostri territori: cibo, cultura, accoglienza. I progetti integrati di destinazione sono la ricetta fondamentale per essere di supporto il turismo balneare e permettere a chi viene a visitare la Sardegna di vivere la nostra esperienza di comunità. Il passo successivo è mettere a sistema queste iniziative all’interno di una strategia regionale che dia continuità e prospettiva, avvii una collaborazione con la costa e con gli aeroporti in modo che progetti come Primavera nel Cuore della Sardegna e gli altri nati sul territorio possano diventare un motivo per venire in Sardegna anche fuori dai mesi estivi.»

«La Primavera nel Cuore della Sardegna sarà anche quest’anno un percorso nel quale i paesi partecipanti saranno pronti ad accogliere curiosi e visitatori con le loro bellezze naturali e paesaggistiche – ha proseguito Cicalò – con le loro antiche tradizioni, la loro cultura identitaria e con il ricco patrimonio enogastronomico che caratterizza il nostro territorio.»

Ancora una volta il viaggio nel Cuore della Sardegna, tra gli elementi di una natura che in Primavera si mostra in tutto il suo fascino, sarà un’esperienza indelebile, capace di attrarre turisti ai quali verranno svelati i segreti e i costumi di questa terra unica. L’evento sarà inoltre reso ancor più suggestivo dal concomitante Giro d’Italia che, nel week end del 6-7 maggio, attraverserà l’incontaminato territorio ogliastrino proprio nei giorni in cui la manifestazione andrà in scena nel centro di Urzulei.

L’attività di comunicazione promossa dall’Aspen e dalla Camera di Commercio si articola in strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione (www.cuoredellasardegna.it) i canali social (Facebook, Twitter, Instagram e Google Plus “Primavera nel Cuore della Sardegna”) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione.

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Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e Cultura Giuseppe Dessena, la Giunta regionale ha approvato le linee guida per l’attribuzione dei contributi a favore delle scuole dell’infanzia non statali paritarie, per le spese di gestione e funzionamento.
Una delibera approvata su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, prevede il consolidamento del posizionamento della Sardegna in ambito turistico attraverso la promozione delle produzioni dell’artigianato artistico isolano e degli attrattori culturali come le statue di Mont’e Prama, utilizzando campagne pubblicitarie sui canali di comunicazione delle società sportive professionistiche nella stagione 2017-2018. L’individuazione delle società sportive con elevata potenzialità di diffusione del messaggio pubblicitario sarà effettuata attraverso una richiesta di manifestazione di interesse.

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Anche quest’anno l’Aspen, Azienda Speciale della Camera di commercio di Nuoro, propone ventitre importanti appuntamenti con l’evento Primavera nel Cuore della Sardegna, con tante novità rispetto alle edizioni passate. Nei mesi di aprile, maggio e giugno, ogni fine settimana, i nostri paesi apriranno le porte ai visitatori, mostrando gli aspetti della propria quotidianità, ancora custode di cultura, tradizioni e saperi di grande fascino. 

Cavolavori unici, tutti da scoprire.

Presenteranno ufficialmente il calendario e il programma della manifestazione, nel corso di una conferenza stampa che si terrà il 20 aprile, alle 10.00, presso la Camera di Commercio di Nuoro, in via Papandrea 8, l’assessore del Turismo, artigianato e commercio Barbara Argiolas, il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò e il presidente ASPEN Vincenzo Cannas, insieme ad alcuni rappresentanti delle Amministrazioni comunali coinvolte.

 

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Tremila visitatori nel primo giorno di apertura, oltre duemila nella giornata di ieri e mille registrati fino al primo pomeriggio di oggi: è il lusinghiero primo bilancio della mostra “Past future – Percorsi nel craft design”, in corso alla Triennale di Milano fino al 9 aprile grazie alla collaborazione tra la Regione e la prestigiosa istituzione milanese.
«È il segno di una curiosità viva verso la Sardegna e le sue espressioni – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas -. In un mondo culturalmente sempre più omogeneo, questa esposizione nella culla del design italiano esalta l’unicità delle creazioni dei nostri artigiani, in equilibrio tra tradizione e sguardo contemporaneo. Molte le richieste pervenute al desk informazioni su dove e come poter acquistare i pezzi in esposizione, a dimostrazione che i progetti culturali sono sempre più capaci di essere motore di sviluppo. Questo ci conferma la bontà della strategia di promozione e valorizzazione intrapresa dalla Regione per l’artigianato artistico: cultura e piattaforme digitali capaci di superare le barriere geografiche e consentire di presentare, valorizzare e vendere le nostre produzioni artistiche d’eccellenza in tutto il mondo.» 
«La Triennale – aggiunge una delle curatrici della mostra, Roberta Morittu – è uno spazio prestigioso e nei giorni della Design Week è uno dei luoghi dove converge tutto il mondo del design internazionale, ma siamo rimasti ugualmente sorpresi dall’affluenza, non solo di stampa e addetti ai lavori, ma anche di visitatori. La domanda ricorrente da parte di chi viene alla mostra è dove si possono trovare e acquistare le produzioni sarde. Da questo punto di vista, lo strumento rappresentato da sardegnaartigianato.com, la vetrina online dell’artigianato promossa dalla Regione, si è rivelato fondamentale.»
L’altra curatrice, Giuliana Altea, invece sottolinea: «Molto interesse riscuotono la tessitura, da sempre il punto di forza dell’artigianato sardo, ma anche produzioni apparentemente più di nicchia come i coltelli. E una vera sorpresa sono stati, per il pubblico e i giornalisti internazionali, gli oggetti della collezione Domo, realizzati in occasione della mostra omonima premiata nel 2011 col Compasso d’Oro. Fuori della Sardegna pochissimi li conoscevano; tutti sono rimasti colpiti dalla qualità dei progetti e dell’esecuzione, ma anche dalla profonda sintonia con l’atmosfera culturale del resto della mostra, insomma dalla capacità di interpretare in termini contemporanei la tradizione dell’isola».”
Nata dalla collaborazione tra Regione e Triennale, la mostra rientra tra le azioni del progetto regionale di valorizzazione dell’artigianato quale elemento costitutivo del patrimonio culturale della Sardegna e declinazione del prodotto turistico territoriale. “Past future” presenta pezzi della collezione storica ex ISOLA, oggetti della collezione DOMO vincitrice del Compasso d’oro 2011 e installazioni multimediali sulle produzione contemporanee e sulla storia dell’artigianato sardo. Sarà visitabile fino al 9 aprile nella sede della Triennale (viale Alemagna 6, Milano).

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Il 2017 si preannuncia positivo per il turismo della Sardegna, ma per fare un salto di qualità duraturo occorre programmare un’offerta più ampia, che sappia sfruttare i mesi di spalla alla stagione estiva e offra al viaggiatore il meglio dell’esperienza di vita in Sardegna. Lo ha ribadito ieri, a Milano, l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas nel corso dei tanti incontri con gli operatori alla Borsa internazionale del turismo di Milano (Bit), che si conclude oggi.
«Abbiamo rilevato un grande interesse per il prodotto Sardegna – ha spiegato Barbara Argiolas – e non solo per quanto riguarda il turismo balneare. Con quello andiamo praticamente sul sicuro, come dice anche la classifica sulle spiagge italiane pubblicata oggi da Skyscanner. Ma l’isola adesso è diventata appetibile anche per altre attività ed esperienze, non confinate ai mesi estivi ma utili per rafforzare i flussi nei mesi di spalla: l’enogastronomia, le attività outdoor e sportive, la cultura. E ci sono nuove agenzie e nuovi tour operator che vogliono puntare sulla Sardegna e su quanto può offrire ai viaggiatori.»
La formula rinnovata della Bit e il suo spostamento da febbraio ad aprile impongono un cambiamento di paradigma a Regione e operatori. «La Fiera – ha aggiunto l’assessore del turismo – si svolge con la stagione praticamente ai blocchi di partenza: questo ci suggerisce di lavorare già sulla programmazione per il 2018 e negli incontri che ho avuto oggi con gli operatori italiani e stranieri, ma anche con i gestori degli aeroporti sardi ospitati nello stand della Regione, abbiamo ragionato di co-pianificazione proiettata sul prossimo anno». L’apertura al pubblico nella prima giornata della Bit e non più nell’ultima, quando gran parte degli operatori è già sulla via del ritorno, ha mandato un ulteriore segnale dell’attrattività della destinazione Sardegna: «Il nostro stand – ha sottolineato ancora Barbara Argiolas – è stato preso d’assalto dai visitatori, grazie anche ad eventi come l’imminente Grande Partenza del Giro d’Italia del Centenario: la Sardegna rimane una meta di vacanza che affascina e, mediante un forte coordinamento con gli operatori e con porti e aeroporti, vogliamo renderla una opzione sempre più raggiungibile».Il ruolo della Regione è, dunque, quello di facilitare, tramite l’attività di promozione della Sardegna in Italia e all’estero, il lavoro degli operatori sui mercati obiettivo, «in un’ottica di collaborazione che permetta l’incremento dei flussi e il consolidamento di quelli esistenti. Ma il nostro lavoro – ha affermato l’assessore regionale del Turismo – non può essere rivolto solo all’esterno, deve facilitare l’estensione della stagione di chi fa turismo in Sardegna. Per questo, nelle prossime settimane presenteremo il bando per la destagionalizzazione al quale si sommano le misure messe in campo con la collaborazione dell’assessorato del Lavoro».

L’importanza dell’esperienza enogastronomica in Sardegna è stata ieri al centro dello showcooking dello chef Roberto Carcangiu, ospitato nel percorso tematico dedicato alle cucine regionali italiane dell’area A Bit of Taste. Carcangiu, presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI) davanti a una sala ha rivisitato un piatto simbolo della cucina sarda: la fregola, proposta con carciofi, bottarga, vongole e limone. Domani invece toccherà al capitano di un altro ambasciatore della Sardegna nel mondo: il capitano del Cagliari Calcio Daniele Dessena, infatti, visiterà alle 18.00 lo stand della Regione.

La settimana milanese della Sardegna non si chiude però con la fine dell’edizione 2017 della Bit. Domani pomeriggio, infatti, nell’ambito della Design week 2017 organizzata dalla Triennale, si terrà l’inaugurazione della mostra “Past future – Percorsi nel craft design in Sardegna”, un percorso nell’eccellenza dell’artigianato sardo nella tessitura, nell’oreficeria e nella ceramica voluto dalla Regione a 60 anni dalla prima presentazione dell’artigianato isolano nella prestigiosa cornice della Triennale. La mostra sarà visitabile fino al 9 aprile nella sede della Triennale, in via Alemagna 6.

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E’ in programma da domenica 2 a martedì 4 aprile, a Milano, la 37esima Borsa internazionale del turismo. La Sardegna si presenta all’atteso appuntamento, con l’obiettivo di rafforzare il trend di crescita e sostenere la diversificazione dei prodotti turistici.

«La Bit inaugura la stagione turistica e servirà per far conoscere meglio i tanti attrattori dell’Isola grazie al lavoro degli operatori presenti, che sono i veri protagonisti della Borsa – dice l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas -. La Regione farà da supporto e da cabina di regia all’attività degli operatori sardi, che, oltre all’affermato prodotto marino-balneare, propongono un’ampia e strutturata offerta, composta da bellezze naturalistiche e sostenibilità ambientale, storia ed archeologia, cultura e autenticità, wellness ed enogastronomia. Puntiamo a rafforzare i riscontri degli ultimi anni – aggiunge Barbara Argiolas – con un’innovativa strategia di promozione e commercializzazione del prodotto Sardegna e l’accento posto sulla sostenibilità e sui valori autentici dell’accoglienza isolana».
La Bit in versione 2017 torna in città, come in origine. La rassegna, rinnovata sotto vari aspetti, si svolgerà tra Fieramilanocity al Portello e l’attiguo Mi.Co. Per la più prestigiosa fiera di settore in Italia, una delle maggiori al mondo, l’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio ha accreditato 66 aziende isolane, di cui circa 40 di varie categorie del comparto ricettivo (hotel e catene alberghiere, camping e residence) e altri operatori compresi fra tour operator e agenzie di viaggio, società di servizi e di trasporto, consorzi turistici e un centro commerciale naturale. Delle aziende accreditate, 14 sono inserite nel ‘catalogo wedding’, una delle novità tematiche di quest’anno, insieme all’enogastronomia, che si aggiungono alle quattro aree tradizionali leisure, luxury, mice e sport. È prevista una fitta agenda di incontri commerciali con buyer italiani e stranieri all’interno dei 600 metri quadri dello stand Sardegna Endless Island: un business center, dove la domanda nazionale e internazionale entrerà a contatto con l’offerta ricettiva e la proposta di prodotti tematici isolani.
«La Bit cambia formula e periodo rispetto agli anni scorsi e valuteremo le ricadute di questi cambiamenti. La Regione Sardegna – dice ancora Barbara Argiolas – punta al miglioramento costante del proprio prodotto turistico, che passa per l’aumento della qualità dei servizi turistici e la professionalizzazione di tutti gli operatori della filiera». L’obiettivo della Regione rimane quello dell’ampliamento della stagione turistica, che non sia più limitata ai mesi estivi ma attragga flussi anche nei mesi di spalla. «Stiamo lavorando – spiega l’assessore del Turismo – ad un piano di destagionalizzazione 2017-2018 per avere una stagione estesa da aprile a novembre. Un piano nel quale rientrano i bandi per l’internazionalizzazione e le misure come ‘Più turismo, più lavoro’ realizzata con l’assessorato del Lavoro, collaborazioni con sistema aeroportuale e Autorità portuali, strutturazione di prodotti e offerte per target mirati. Inoltre, la Borsa di Milano sarà trampolino di lancio per la promozione di eventi, tra cui spiccano, in primavera, la Grande Partenza della centesima edizione del Giro d’Italia».
Per arrivare all’ampliamento della stagione turistica, pur mantenendo la centralità del prodotto marino-balneare, la Regione sta strutturando una serie di prodotti complementari, legati a eccellenze e peculiarità dell’Isola, capaci di creare nuove motivazioni di viaggio e diversificare i flussi nel corso dell’anno e su tutto il territorio regionale. Prima di tutto dunque quelli collegati ad ambiente e natura, con la valorizzazione degli itinerari nelle aree protette dell’Isola; alla cultura, con turismo nei borghi, Cammini di Sardegna, archeologia e cartellone di eventi; alla qualità dei prodotti agroalimentari e cibo, con una serie di percorsi enogastronomici (tra cui quelli della qualità della vita in Ogliastra e le Strade del vino); al turismo attivo: la Sardegna è una piattaforma perfetta per le attività sportive outdoor (in particolare il cicloturismo) e per gli sport del mare.
Per il 2017, l’evento principale sarà La Grande Partenza del centesimo Giro d’Italia, fiore all’occhiello del cartellone di manifestazioni regionali di quest’anno. Le tre tappe, dal 5 al 7 maggio, che attraverseranno l’Isola da nord a sud con una visibilità internazionale senza precedenti (200 Paesi collegati in tv) saranno promosse con varie attività a Milano. La promozione della Sardegna si dipana attraverso canali ‘tradizionali’ (stampa periodica e riviste di vettori aerei e navali), canali web e social e con una campagna fieristica internazionale. Otto tappe dall’inizio dell’anno, con la partecipazione agli appuntamenti in Germania, nettamente il primo mercato per la Sardegna (un milione e 700mila presenze nel 2016), a Stoccarda, Dusseldorf, Monaco di Baviera e Berlino (cui si aggiungerà l’Imex di Francoforte a maggio) e ad altre fiere in tour per l’Europa: Utrecht, Zurigo, Bruxelles e Mosca.