22 November, 2024
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12milioni e 800mila euro, nel 2019, saranno a disposizione delle imprese artigiane della Sardegna per crescere, rafforzarsi e uscire dalla crisi.

Lo stanziamento, proposto dall’assessore regionale all’Artigianato, Barbara Argiolas, rifinanzierà la storica legge regionale 51 che, dal 1993, ha incentivato la nascita delle imprese artigiane sarde e ne ha consentito lo sviluppo.

Confartigianato Imprese Sardegna, circa 2 mesi fa, scrisse pubblicamente ai consiglieri regionali per rimarcare il reale valore, non solo economico ma anche sociale, dell’Artigianato della Sardegna, e per tornare alla “politica dei settori” chiedendo loro un interessamento concreto, sotto forma di un congruo finanziamento, per un tessuto imprenditoriale non distante da una attesa ripartenza post crisi.

«Siamo molto contenti di questo risultato, per questo il nostro plauso va alla tenacia e alla perseveranza dell’assessore Argiolas, con la quale abbiamo lavorato in modo proficuo – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e va anche ai Consiglieri Regionali con i quali ci siamo confrontati in modo franco, leale e, talvolta, anche duro ma sempre nel rispetto dei ruoli e sempre ispirati da un obiettivo comune: dare sostegno e speranze al sistema artigiano.»

La legge, che promuove la qualificazione e lo sviluppo dell’artigianato sardo, ha come obiettivo il potenziamento delle imprese, in particolare quelle operanti nel comparto manifatturiero, l’adeguamento della dimensione aziendale, l’innovazione di processo e di prodotto, la promozione della commercializzazione e dell’esportazione, privilegiando le imprese che utilizzano nei processi produttivi risorse locali. Attraverso il finanziamento a fondo perduto e con l’abbattimento degli interessi sul credito, vengono incentivati, tra gli altri, l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento l’automazione e l’ammodernamento delle imprese artigiane, l’acquisto di macchinari e di attrezzature, il credito alla promozione commerciale ed all’esportazione.

«Abbiamo chiesto fatti concreti e questa volta sono arrivati – aggiunge Antonio Matzutzi – ovviamente il finanziamento, purtroppo, non basterà a coprire le esigenze di tutte le 35mila imprese sarde ma rappresenta un importante segno di attenzione per le piccole e medie realtà che da tanto tempo aspettavano risposte e per le quali la nostra Associazione si è battuta

Gli ultimi dati sulle imprese artigiane della Sardegna parlano chiaro; nell’Isola il saldo delle piccole realtà manifatturiere degli ultimi 9 mesi, tra aperture e chiusure, segna un -298, passando dalle 35.562 realtà del 1 gennaio 2018 per arrivare alle 35.264 del 30 settembre 2018, ultima rilevazione disponibile.

La situazione del terzo trimestre 2018 si registra, tutto sommato, stabile con una perdita di solo 7 unità, in parte dovuta anche a Oristano. L’Albo di questa città, da 2 anni, non riesce a registrare le imprese artigiane e quindi i dati finali risultano falsati.

In leggera decrescita la provincia di Cagliari (163 aperture contro le 164 chiusure, per un totale di 13.405 aziende) mentre un sensibile balzo in avanti lo si registra a Nuoro +15 (113 aperture e 98 chiusure per un totale di 6.452) Sassari-Gallura con +8 (163 aperture e 155 chiusure, per un totale di 12.623. Come anticipato, particolare è la condizione che continua a registrarsi a Oristano (0 aperture e 30 chiusure per un totale di 2.784) che continua a falsare il dato finale.

«Negli ultimi anni la Legge non era stata rifinanziata pensando che le risorse del POR FESR, erogate attraverso alcuni specifici bandi, potessero sostituirla – sottolinea il Presidente – strumenti che nel loro effetto pratico, hanno creato scoraggiamento e timore fra gli imprenditori e si sono dimostrati poco vicini alle esigenze delle piccole aziende, sia in merito ai bandi regionali che a quelli territorializzati.»

«Per le oltre 35mila imprese artigiane, che offrono lavoro a oltre 100mila persone e rappresentano il 22% dell’economia della Sardegna – conclude il presidente di Confartigianato – i 13 milioni di euro stanziati non sono sussidi, tantomeno assistenzialismo, ma incentivi concreti per rafforzarsi, investire in tecnologia e formazione, creare nuova economia e assumere. Questo supporto non potrà che andare a incidere positivamente su tanti aspetti cruciali della nostra vita economica e sociale

 

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“24mila occupati in più rispetto al terzo trimestre del 2017, 76mila se guardiamo lo stesso periodo del 2014. Il tasso di disoccupazione per gli stessi mesi del 2014 era circa il 19%, il 15% l’anno scorso e oggi l’11%, che ci porta a un soffio dalla media italiana e ben distanti dai numeri del Mezzogiorno. Questi i dati, oggettivi e incontrovertibili, come è incontrovertibile che oggi dopo 9 anni di crisi abbiamo un livello di occupati che ha finalmente raggiunto e superato il dato del 2008, dopo anni di una crisi che ha distrutto decine di migliaia di posti di lavoro. E la freddezza dei numeri si traduce, nella realtà del quotidiano, in persone che lavorano, famiglie alle quali arriva uno stipendio, soldi che possono essere spesi, che si mettono in circolo, fanno girare l’economia. Non siamo qui per dire che ora in Sardegna va tutto bene, ma certamente che le cose vanno meglio, decisamente meglio”.Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, questa mattina, aprendo l’illustrazione alla stampa dei dati ISTAT sul lavoro nel terzo trimestre dell’anno e che per la Sardegna certifica una variazione nettamente più positiva rispetto al passato.

“Sono tanti gli elementi che hanno concorso al raggiungimento di questo risultato, che consolida con forza il miglioramento graduale registrato in questi anni”, ha proseguito il presidente Francsco Pigliaru nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte gli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci insieme al direttore dell’Aspal Massimo Temussi e al direttore generale dell’assessorato dal Lavoro, Luca Galassi. “Vuol dire che le persone stanno riprendendo fiducia, che trovano finalmente risposte e orientamento nei Centri per l’Impiego riformati – ha sottolineato -, ma vuol dire che anche le imprese stanno ritrovando il coraggio di assumere, di investire per crescere. Sono le imprese che creano l’occupazione e abbiamo lavorato con convinzione per sostenerle, dai bonus fino all’internazionalizzazione. C’è ancora molto da fare – ha concluso Francesco Pigliaru – ma questo risultato ci dice che siamo andati nella direzione giusta”.

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, questa mattina, aprendo l’illustrazione alla stampa dei dati ISTAT sul lavoro nel terzo trimestre dell’anno e che per la Sardegna certifica una variazione nettamente più positiva rispetto al passato.

“Sono tanti gli elementi che hanno concorso al raggiungimento di questo risultato, che consolida con forza il miglioramento graduale registrato in questi anni”, ha proseguito il presidente Francsco Pigliaru nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte gli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci insieme al direttore dell’Aspal Massimo Temussi e al direttore generale dell’assessorato dal Lavoro, Luca Galassi. “Vuol dire che le persone stanno riprendendo fiducia, che trovano finalmente risposte e orientamento nei Centri per l’Impiego riformati – ha sottolineato -, ma vuol dire che anche le imprese stanno ritrovando il coraggio di assumere, di investire per crescere. Sono le imprese che creano l’occupazione e abbiamo lavorato con convinzione per sostenerle, dai bonus fino all’internazionalizzazione. C’è ancora molto da fare – ha concluso Francesco Pigliaru – ma questo risultato ci dice che siamo andati nella direzione giusta”.

“Siamo molto soddisfatti di questi risultati, dati importanti che sono l’effetto delle nostre politiche e che faranno da stimolo per la tanto attesa ripresa in tutti i diversi comparti”, ha dichiarato l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci. “Abbiamo investito molto, siamo intervenuti da subito con un piano per le infrastrutture da centinaia di milioni per smuovere l’economia e allo stesso tempo abbiamo messo in campo tutte le politiche utili alle imprese, che hanno ripreso a credere nel futuro. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma questi sono dati solidi, che seguono quelli sul Pil cresciuto dell’1,2% all’anno nell’ultimo triennio e i tanti altri positivi registrati in particolare negli ultimi mesi. Ora bisogna continuare a lavorare con grande impegno, proseguendo sulla strada tracciata per amplificare questi risultati e permettere alla Sardegna di lasciarsi definitivamente la crisi alle spalle”.

«Dall’insediamento della Giunta, abbiamo lavorato duramente – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura – . Nei primi anni abbiamo scorto dei piccoli miglioramenti, ora raccogliamo i frutti del nostro impegno. Non solo l’insieme delle misure realizzate fondamentalmente attraverso le risorse del Fondo Sociale Europeo, ma soprattutto l’innesco di un clima di fiducia da parte delle imprese e dei disoccupati verso istituzioni che funzionano ci permettono di parlare di importanti risultati: i riorganizzati Centri per l’Impiego, in grado di dare risposte utili e servizi omogenei ai cittadini, il calo di quasi dieci punti nell’ultimo anno della disoccupazione giovanile e i traguardi, oggetto dell’incontro odierno. In particolare, sono molto orgogliosa del dato sulla disoccupazione femminile, finalmente inferiore a quella nazionale, a dimostrazione dell’impatto importante delle misure di welfare per le donne lavoratrici. Tuttavia, anche se manca poco alla fine della legislatura, non dobbiamo abbassare la guardia. Stiamo lavorando per realizzare, in questa fase, la parte attiva del REIS, in modo da far uscire dalla condizione di povertà le troppe famiglie sarde”.

«In un quadro del mercato del lavoro in ripresa e con andamento positivo, l’aumento del 4,4% degli occupati nei settori alberghiero, ristorativo e commerciale per il terzo trimestre del 2018 è un dato da accogliere con grande soddisfazione – ha dichiarato l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas – . Se inquadrata, infatti, con i dati parziali relativi alle presenze turistiche di quest’anno, con i numeri dei trimestri precedenti e con quelli analoghi degli anni scorsi, la crescita rilevata dall’Istat indica che stiamo andando nella giusta direzione: il turismo in Sardegna continua a crescere e arrivano segnali positivi sempre più forti per quello che riguarda l’allungamento della stagione turistica e il consolidamento dell’attrattività della destinazione Sardegna anche al di fuori dei mesi estivi. Le politiche che stiamo mettendo in campo per la diversificazione dell’offerta turistica e la costruzione di nuove stagionalità, messe a sistema per il prossimo triennio grazie al nuovo Piano strategico approvato dalla giunta regionale nei giorni scorsi, rafforzeranno lo sviluppo economico e occupazionale del comparto turistico, strategico per una crescita sostenibile della nostra isola”.

Il direttore generale dell’assessorato Luca Galassi ha tracciato un quadro delle risorse impegnate nell’ultimo anno dalla Giunta per le misure a sostegno del lavoro: “169 milioni di euro provengono dal Fondo Sociale Europeo. Oltre 2 milioni sono stati spesi per l’aggiornamento professionale degli operatori dei Centri per l’Impiego, che già dal primo anno di insediamento della Giunta hanno sperimentato l’avvicinamento degli under 29 ai servizi per il lavoro, attraverso il programma Garanzia Giovani”.

“Il trend occupazionale è il frutto del passaggio dalle politiche passive a quelle attive – ha sottolineato il direttore dell’Agenzia Sarda per il Lavoro, Massimo Temussi -. L’Aspal è al centro di questa svolta, come dimostrano i numeri delle prestazioni erogate dai Centri per l’impiego: dal 2017 abbiamo preso in carico 110.000 persone, registrando un aumento di oltre il 400%, e i servizi erogati sono aumentati del 100%. Ci siamo inoltre rafforzati in tutto il territorio regionale con i CPI e abbiamo cercato di ribaltare la percezione da parte di cittadini e soprattutto delle imprese e di recuperare la fiducia. Per questo abbiamo istituito i Job account, i nuovi professionisti a supporto delle imprese, che nel loro primo mese di attività, in vista del Sardinian Job Day, hanno contattato 1.500 aziende che hanno già richiesto 1.800 profili professionali. Questi risultati ci incoraggiano a migliorare ulteriormente la nostra performance e a dare un servizio ancora più efficiente e di qualità”.

Si passa dal 14,6% del 2017 all’11,2% del 2018. Si tratta di un calo davvero sostanzioso: -3,4 punti percentuali in appena un anno. Oltretutto, il dato positivo della Sardegna è molto più marcato sia rispetto al Mezzogiorno (-1,4 punti percentuali) sia rispetto all’Italia (-1,3 punti percentuali). Grazie a questo trend molto favorevole, il tasso di disoccupazione della Sardegna è oggi molto più vicino alla media nazionale (9,3%) che a quella del Mezzogiorno (16,5%), mentre in passato era l’opposto. La disoccupazione è, al terzo trimestre dell’anno in corso, quasi a livelli pre-crisi: 11,2 punti percentuali, mentre nel 2008 si attestava al 10,9%. Rispetto al 2014, anno di inizio legislatura, quando il tasso di disoccupazione si attestava al 19,1%, vi è stato un calo di 7,9 punti percentuali. Anche il tasso di disoccupazione femminile sardo, nel III trimestre 2018, è del 9,7%: più basso di quello maschile regionale (12,3%), di quello femminile del Mezzogiorno (19,3%) e perfino più basso di quello femminile nazionale (10,4%). Nel terzo trimestre 2018 risultano 78.900 disoccupati, 23.700 unità in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Sono ben 50.900 i disoccupati in meno rispetto all’anno di inizio legislatura (2014) e appena 4.300 in più rispetto al 2008 (anno pre-crisi).

In Sardegna, nel terzo trimestre 2018 il tasso di occupazione si attesta al 56,5%, con un incremento rispetto al 2017 di +2,4 punti percentuali, mentre nel Mezzogiorno e in Italia l’occupazione cresce rispettivamente del +0,3% e del +0,5%. Si tratta di un dato ormai quasi allineato con quello nazionale (pari al 58,9%) e molto superiore a quello del Mezzogiorno (45,1%). Il tasso di occupazione regionale del terzo trimestre 2018 è superiore di oltre 3 punti percentuali rispetto a quello del periodo pre-crisi (2008) e di quasi 8 punti percentuali rispetto al 2014, quando si attestava ad appena il 48,7%. In termini assoluti gli occupati in Sardegna sono aumentati di 25.000 unità rispetto al 2017, di ben 76.400 unità rispetto al 2014 e di 15.000 unità rispetto al periodo pre-crisi (2008).

Il dato complessivo si attesta ad un +4,2%). I settori che maggiormente hanno contribuito alla crescita dell’occupazione sono il commercio, alberghi e ristoranti (+4,4%) e, in minor misura, l’industria escluse costruzioni (+0,4%) e l’agricoltura (+0,3%).

Sull’indicatore degli occupati, sommati alle persone in cerca di occupazione, rispetto al 2017 nel 2018 si segnala un leggero incremento (+0,2% da 703.500 a 704.800 unità). L’incremento è invece molto netto sia rispetto all’anno di inizio legislatura (2014), +25.500 unità, sia rispetto all’anno pre-crisi fissato nel 2008, +19.300 unità. L’incremento delle forze di lavoro indica che la fiducia nella possibilità di trovare un’occupazione è in aumento. D’altra parte, i dati sull’incremento del tasso di occupazione e sul decremento di quello di disoccupazione mostrano che tale fiducia comincia a venir ripagata in modo significativo dal mercato del lavoro isolano.

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Operatori e giornalisti specializzati per due giorni in Sardegna alla scoperta di paesaggi, cultura ed enogastronomia nella prospettiva di sperimentare itinerari destinati al turismo crocieristico-tematico. È l’attività di promozione organizzata dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con la collaborazione dell’Autorità di sistema portuale della Sardegna, nell’ambito del progetto ItinERA.

«Con questa ed altre azioni attivate negli ultimi mesi – dice l’assessore Barbara Argiolas – promuoviamo uno sviluppo turistico sostenibile, diversificato, esperienziale e di alta qualità, legato alla strutturazione di una destinazione multiprodotto e multi target. Una nuova offerta, nella quale rientrano ambiente, paesaggio, identità, tradizioni, qualità della vita e cibo, con la quale l’Isola intende attrarre i flussi delle crociere tematiche, un target ‘di nicchia’ in termini quantitativi, ma interessanti sotto il profilo economico, composto da viaggiatori che cercano esperienze di viaggio differenti.»

ItinERA – Itinerari Ecoturistici in Rete, progetto di cooperazione che fa parte del programma Interreg Marittimo Italia-Francia 2014/2020, mira a individuare qualificati itinerari esperienziali ‘a terra’ per le crociere ‘di nicchia’ e a favorire lo sviluppo economico delle piccole e medie imprese del settore ecoturistico attraverso azioni innovative di valorizzazione turistica in chiave sostenibile. Sono coinvolte cinque regioni europee (oltre alla Sardegna, Toscana e Liguria per l’Italia, Corsica e PACA per la Francia) e vari partner: la Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Cagliari, soggetto capofila; la Camera di Commercio e d’Industria del Var; la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno; Camera di Commercio, d’Industria e Artigianato di Genova; Camera di Commercio e d’Industria di Bastia e dell’Alta-Corsica e infine GIP FIPAN di Nizza e Centralabs di Cagliari.

L’attività di sviluppo, promozione e incentivo attivata dall’Assessorato nell’ambito di ItinERA coinvolge, insieme ai partner del progetto e a tour operator specializzati nelle ‘crociere di nicchia’, un gruppo di giornalisti e blogger dei settori cruise, travel, food&wine. Tra gli altri, ci sono ‘firme’ di Sole24ore, Ansa, Gambero Rosso, Repubblica, Reporter Gourmet, Guida Viaggi, Askanews, Il Golosario e seguitissimi blog settoriali. I partecipanti sperimenteranno dal vivo lo stato di avanzamento del progetto, già presentato ieri a Cagliari con un focus, oltre che sugli itinerari isolani, anche sulle escursioni in tutte le regioni transfrontaliere. Oggi e domani sono previste tappe a Oristano, Tharros e Cabras nel Sinis, Santu Lussurgiu nel Montiferru, Nuoro e Mamoiada in Barbagia e Baunei in Ogliastra, con visite guidate a musei e realtà produttive e degustazioni delle eccellenze enogastronomiche. Previsti anche due laboratori esperienziali dedicati alla produzione di paste e dolci tradizionali.

La proposta di itinerario esclusivo è principalmente rivolta allo sviluppo di nuove ipotesi di desegmentazione tematica dell’offerta turistica della Sardegna nell’ambito del turismo culturale, ambientale, dei borghi e dell’enoturismo. L’obiettivo è coinvolgere, soprattutto, crocevia poco conosciuti sul territorio regionale per cogliere le potenzialità della crocieristica ‘di nicchia’. Gli itinerari andranno incontro alle esigenze del particolare target di mercato: muovendosi dai punti di attracco ‘crocieristico’ dell’Isola verso l’interno, nelle ore (o giorni) di sosta, i croceristi potranno vivere molteplici escursioni, improntate ad esperienze autentiche, accompagnate da racconti in loco, e volte al massimo coinvolgimento, in cui l’ospite, sia protagonista attivo dell’escursione.

 

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Una campagna di comunicazione nei media tradizionali e sui social, laboratori di educazione alimentare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, un’esposizione al Ghetto degli Ebrei di Cagliari e una mostra itinerante nelle città capoluogo: sono le quattro azioni della campagna di comunicazione dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio per la diffusione del nuovo contrassegno regionale del Pane fresco e la promozione del consumo di questo alimento tra i cittadini sardi.

«Diamo attuazione – spiega l’assessore Barbara Argiolas – alla legge regionale del 2016, una delle prime in Italia per la tutela del pane fresco e dei prodotti da forno. In Sardegna, sono quasi mille le aziende panificatrici e danno lavoro a circa 4mila addetti: svolgono un ruolo importante, non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo sociale perché panifici e rivendite sono un presidio del territorio, soprattutto nelle zone interne. Con la legge abbiamo voluto tutelare il loro lavoro quotidiano dall’abusivismo e valorizzare il consumo di pane fresco rispetto a quello congelato o prelavorato che si trova con sempre maggiore frequenza in commercio. Il contrassegno regionale del Pane fresco, di cui già si fregia circa il 10% delle aziende e che può essere richiesto con un iter molto semplice al SUAPE, vuole anche aiutare i consumatori a individuare con facilità chi produce e vende un prodotto sano, di qualità e sempre gustoso, a pieno diritto parte della dieta mediterranea e di un’alimentazione corretta.»

La campagna di comunicazione ha l’obiettivo primario di far conoscere l’esistenza del nuovo marchio regionale e spingere panificatori e rivenditori a richiederlo. «Questo – dice Barbara Argiolas – è un periodo dell’anno in cui è massima l’attenzione verso il cibo e lo sfruttiamo per avviare un’imponente attività di comunicazione che tocca media tradizionali e social: parte proprio in questi giorni e si concluderà a febbraio del 2019». Sono previsti, infatti, spot video e radio sulle emittenti regionali, affissioni, volantini, servizi e publiredazionali su quotidiani sardi, nazionali e su periodici specializzati, attività di comunicazione social con testimonial l’ex calciatore del Cagliari Andrea Cossu, corner informativi nei centri commerciali e la distribuzione dei kit ai negozianti (con volantini, bollini, grembiuli, vetrofanie col marchio del pane fresco).

L’iniziativa dell’Assessorato «dà anche particolare importanza all’educazione alimentare delle nuove generazioni, perché il pane è un elemento importante del nostro patrimonio culturale che abbiamo il dovere di far conoscere ai giovani». Da gennaio 2019, dunque, partirà un progetto pilota che coinvolgerà tre istituti primari e secondari di primo grado del territorio regionale e prevede azioni di monitoraggio successive per valutarne l’efficacia. I bambini più piccoli saranno protagonisti di un laboratorio teatrale realizzato dalla compagnia Lucidosottile e incentrato su un fumetto che verrà distribuito in classe, dedicato alle avventure di Peter Pane e dei suoi pittoreschi comprimari. Il panettiere chef Stefano Pibi proporrà poi un laboratorio sensoriale che vuole illustrare agli alunni il ciclo del pane e le varianti di forma e di gusto che si possono creare. I ragazzi delle “medie” invece verranno coinvolti in un laboratorio sugli open data: realizzeranno videointerviste ai panificatori già in possesso del marchio per la creazione di un database che servirà per la creazione di infografiche.

Infine, dal 18 dicembre, al Ghetto degli Ebrei di Cagliari aprirà un’esposizione in cui troveranno spazio le 65 proposte grafiche presentate nel concorso di idee bandito lo scorso anno dall’Assessorato per avere il nuovo marchio del pane. Invece, nei giorni 18, 19, 20 e 21 dicembre, rispettivamente a Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, una speciale Ape attrezzata sarà il fulcro della mostra itinerante “Pane fresco in piazza”, che prevede distribuzione di pane e materiale informativo ai cittadini.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa hanno partecipato, oltre all’assessore Barbara Argiolas, dirigenti e funzionari del Servizio Gestione offerta del territorio, rappresentanti dei panificatori e delle associazioni di categoria Confartigianato e Cna.

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La Giunta regionale ha approvato la ripartizione del contributo per il 2018 di 100mila euro alle federazioni delle associazioni che operano in Sardegna nel campo delle persone con disabilità: 70mila euro andranno alla Fish Sardegna Onlus (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e 30mila euro alla FAND (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità), che comprende cinque associazioni storiche: l’ANMIC, Associazione nazionale mutilati e invalidi civili; l’ANMIL, Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro; l’ENS, Ente nazionale sordi; l’UIC, Unione italiana ciechi e ipovedenti; e l’UNMS, Unione nazionale mutilati per servizio. L’Esecutivo ha deciso inoltre, sempre su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, di programmare le risorse del Fondo politiche della famiglia attribuite alla Regione Sardegna per l’anno 2018, pari a 131mila euro, per attività di competenza regionale e degli enti locali per finanziare interventi volti al potenziamento dei centri per la famiglia nonché, relativamente alle attività di carattere sociale, dei consultori familiari. La delibera impegna la Regione a cofinanziare i progetti e/o le attività nella misura almeno del 20% del valore complessivo delle risorse assegnate, anche attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi messi a disposizione per la realizzazione delle attività. Sempre in materia di sanità, via libera alla ripartizione del Fondo regionale per il sistema integrato dei servizi alla persona, nell’ambito dei PLUS (Piani locali unitari dei servizi alla persona). L’assegnazione integrativa per l’anno 2018 prevede la suddivisione di una parte delle economie rilevate nel corso del 2017 in alcuni Ambiti PLUS (in tutto 660mila euro): all’Ambito PLUS di Nuoro andrà un’integrazione pari a 219mila euro, mentre 240mila euro sono stati attribuiti all’Istituto dei ciechi della Sardegna ‘Maurizio Falqui’. Altri 200mila euro sono stati utilizzati per l’attuazione del programma concernente la promozione e la diffusione di buone prassi in materia di politiche per la famiglia di cui al Protocollo d’intesa tra la Regione Sardegna e la Provincia Autonoma di Trento. Approvati, per l’anno 2017, i criteri di riparto tra le Aziende sanitarie dei rimborsi del Ministero della Salute per le prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali erogate a stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno: il 41% andrà all’ATS, il 31% all’AOU di Cagliari, il 16% all’AO Brotzu e il 12% all’AOU di Sassari. La Giunta infine ha individuato tre aree tematiche prioritarie cui indirizzare le attività di comunicazione istituzionale e di promozione dell’immagine del Servizio sanitario regionale, da realizzare con il supporto e la collaborazione delle Aziende sanitarie per un complessivo importo di 100mila euro.

Via libera dalla Giunta ai progetti di programmazione territoriale Fenici (12 milioni) e Barigadu-Guilcer (20 milioni), firmati dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci venerdì scorso e ieri nei rispettivi territori. Con l’approvazione da parte dell’Esecutivo comincia l’iter vero e proprio dei progetti, che devono essere realizzati al massimo entro 36 mesi, pena la perdita dei finanziamenti. Con questi ultimi, sono 13 i progetti già firmati, altri 6 ne saranno firmati entro la fine della legislatura e per quelli avviati che non si riuscirà a chiudere è comunque garantita la copertura finanziaria. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione per la programmazione territoriale che coinvolge il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni e 295 Comuni. Il quadro delle politiche di sviluppo locale in Sardegna è completato dai 3 Iti da 15 milioni ciascuno (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro. Approvata anche la seconda riprogrammazione delle risorse del Piano d’Azione Coesione per il 2018.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato il Progetto esecutivo per la “Caratterizzazione pedo–paesaggistica di aree marginali adiacenti ai poli industriali del Basso Sulcis e proposte metodologiche per il recupero delle vocazioni agricole pre-industriali”. Il progetto sperimentale si propone di recuperare, laddove possibile, l’originario valore agricolo di ambiti pre-industriali e si pone come obiettivo la caratterizzazione, attraverso uno studio articolato secondo una lettura pedo-paesaggistica del territorio, di alcune aree marginali ad antica vocazione agricola, che costituisca un modello per la riqualificazione e lo sviluppo rurale di aree degradate dalla presenza di insediamenti industriali. L’area oggetto dell’attività di ricerca è concentrata attorno alle zone industriali del Basso Sulcis. Per l’attuazione del progetto, con riferimento all’annualità 2018, sono stati assegnati all’Agenzia regionale Agris Sardegna 250mila euro. Sempre su proposta dell’assessore Caria, l’Esecutivo ha licenziato la 16esima variazione del bilancio di previsione 2018-2020 dell’Agenzia Agris Sardegna. La Giunta ha inoltre approvato una delibera che prevede un atto di indirizzo dove i Consorzi di bonifica della Sardegna sono tenuti al rispetto del D.Lgs. n. 118/2011.

L’assessore Edoardo Balzarini parteciperà in rappresentanza della Regione all’assemblea degli azionisti di Abbanoa Spa fissata per il 13 dicembre in prima convocazione e per il 14 dicembre in seconda convocazione. La Giunta, nella seduta odierna, ha deliberato di delegare l’assessore alla presa d’atto dell’informativa dell’Amministratore Unico sul finanziamento richiesto alla Banca Europea per gli Investimenti, destinato al sostegno finanziario del Piano investimenti della società. L’assessore dei Lavori pubblici è stato inoltre delegato a rappresentare in Assemblea la necessità che la società operi con maggiore sforzo e incisività nella realizzazione delle opere previste dal Piano investimenti e si impegni a fornire, in occasione della prossima assemblea, una informativa sui risultati raggiunti. Infine, la Giunta ha dato mandato all’assessore di avviare le procedure per la riduzione della quota azionaria della Regione in Abbanoa, sino al raggiungimento di una partecipazione pari al 20%, come previsto dalla Legge n. 4 del 2015.

La Giunta, su proposta dell’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, ha approvato il testo definitivo del piano strategico di sviluppo e marketing turistico “Destinazione Sardegna 2018-2021”. Il documento verrà presentato la prossima settimana in una conferenza stampa alla quale parteciperà anche il coordinatore del Piano Josep Ejarque.

Su proposta dell’assessora Donatella Spano, è stato prorogato al 30 aprile 2019 il termine ultimo per impegnare le risorse dei contributi per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo a favore dei Comuni.

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Domani, mercoledì 12 dicembre 2018, alle ore 10.00 nella sala conferenze al sesto piano dell’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste 105 a Cagliari, l’assessore Barbara Argiolas presenterà alla stampa le iniziative di comunicazione e promozione a favore del consumo di pane fresco.

Parteciperanno anche Donatella Capelli, dirigente del servizio Gestione Offerta del Territorio dell’Assessorato ed i rappresentanti delle associazioni di categoria.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare ai giornalisti la mostra dedicata alle proposte grafiche presentate nel concorso di idee da cui è scaturito il nuovo contrassegno regionale del Pane Fresco, in programma al Ghetto degli Ebrei di Cagliari da martedì 18 dicembre.

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Saranno presentati venerdì 7 dicembre ad Alghero tre itinerari all’interno del parco regionale di Porto Conte che rappresentano il modello ciclo-escursionistico della Sardegna nell’ambito del progetto transfrontaliero INTENSE-Itinerari turistici sostenibili, inserito nel Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 e finanziato con fondi FESR. L’appuntamento per Istituzioni regionali e locali e per gli stakeholder interessati al progetto è a partire dalle 9.30 nella sede del parco, a Casa Gioiosa in località Tramariglio, dove, nel corso dell’evento ‘Realizzazione degli itinerari ciclo-escursionistici e funzionalità del primo HUB nel Parco Naturale Regionale di Porto Conte-Alghero’. 

Qui, alla presentazione dei tre sentieri ciclo-escursionistici, si discuterà dello stato di avanzamento dei lavori e delle finalità del progetto, che coinvolge oltre alla Sardegna, rappresentata da assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Agenzia Forestas, CRS4 e CIREM-Università di Cagliari, anche Toscana, Liguria, Corsica e PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra). Nell’occasione saranno inaugurati l’hub ciclo-escursionistico di Casa Gioiosa, che fungerà da area di accoglienza, servizi, sosta ed esposizione, e uno degli itinerari con una breve escursione a piedi o in bici lungo il percorso, destinata ai partecipanti all’evento.

«Sostenibilità ambientale ed economica, mobilità dolce e intermodalità, valorizzazione delle aree protette associate a beni culturali e archeologici: sono i punti qualificanti del progetto INTENSE – dice l’assessore Barbara Argiolas – che è in armonia con il modello di sviluppo stabilito dalla legge regionale sul turismo approvata nel 2017) e dalle linee del Piano strategico del turismo: passare dalla tutela dell’ambiente alla sua valorizzazione sostenibile in chiave turistica, creando nuove opportunità di crescita socio-economica per i territori, specie quelli dell’interno. A Porto Conte presentiamo il primo hub cicloescursionistico, punto di contatto tra le ciclovie ed i sentieri escursionistici e puntiamo a interconnettere e integrare questi percorsi con la Rete escursionistica regionale, coi cammini e itinerari, con gli attrattori archeologici, culturali, ambientali presenti sul territorio.»

Attraverso INTENSE, l’assessorato intende sensibilizzare e coinvolgere amministrazioni e comunità locali, piccole e medie imprese verso una rinnovata offerta turistica integrata, all’interno di un ampio disegno di valorizzazione incentrato su sostenibilità, rispetto dell’ambiente e mobilità dolce, da adottare nel tempo libero e come abitudini nella vita quotidiana. Gli obiettivi specifici sono integrazione dell’offerta turistica e intermodale, generazione di reti di impresa territoriali e transfrontaliere, coinvolgimento di comunità e turisti nell’individuazione di nuovi percorsi con condivisione tramite strumenti tecnologici e garantire informazioni su percorsi in bici e a piedi.

Il parco di Porto Conte rappresenta il modello cicloescursionistico della Sardegna nell’ambito di INTENSE. I percorsi cicloescursionistici si snodano lungo i tre principali comprensori del parco (Capo Caccia, Punta Giglio e Monte Doglia-Arenosu), garantiscono valori naturalistici e culturali, sicurezza, accessibilità attraverso la rete viaria, interconnessione fra tracciati e interfaccia con i tracciati previsti dal piano della Rete ciclabile della Sardegna. Assessorato regionale del Turismo e azienda speciale del parco di Porto Conte hanno condiviso un piano per interventi di ripristino e miglioramento su percorsi già esistenti e sulla segnaletica. È stata completata l’analisi del contesto, dell’accessibilità e della fruizione del parco; individuati porte d’accesso, centri, poli di fruizione e aree di fruizione integrata.

 

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«L’Artigiano in Fiera si conferma una delle principali vetrine per il nostro artigianato: in questo primo weekend della manifestazione, lo stand della Regione e quelli degli altri espositori sardi hanno registrato un grande afflusso di pubblico, anche grazie al ricco programma di eventi e all’esposizione della mostra “Il Rosso e il Blu”, gli oggetti artigiani dedicati al Cagliari Calcio.» Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas commentando i primi due giorni della rassegna internazionale del settore, in programma alla Fieramilano di Rho fino al prossimo 9 dicembre.

Giunta all’edizione 23, ‘L’Artigiano in Fiera’ vede la partecipazione di espositori da oltre 100 paesi – con oltre 150mila tipologie di prodotti – ripartiti in 3.000 spazi espositivi che occupano 340mila metri quadrati su nove padiglioni. La Sardegna è presente anche quest’anno con un’ingente rappresentativa dell’artigianato artistico e tradizionale nel padiglione 2: 106 aziende in uno spazio espositivo complessivo di quasi 1.800 mq. Nello stand dell’assessorato del Turismo, che copre 860 mq, trovano spazio 39 artigiani (21 dei quali appartenenti alla vetrina online Sardegnaartigianato) appartenenti alle seguenti categorie: abbigliamento tradizionale, ceramica, coltelleria, corallo e metalli preziosi, cuoio e pelle, legno e sughero, tessitura e ricamo, vetro e  pietra, intreccio e cosmesi. Nel padiglione 2 sono presenti anche la collettiva dell’ASPEN (Azienda speciale Camera di Commercio di Nuoro) con 21 imprese, poi, al di fuori degli spazi collettivi, partecipano, altre 42 imprese dell’agroalimentare e un ristorante.

«L’isola ed il suo saper fare – dice ancora Barbara Argiolas – si presentano a Milano nelle tante declinazioni possibili del nostro manufatturiero, fatto di piccole e medie imprese, che creano prodotti originali, di qualità e contemporanei, anche se con un occhio sempre attento alla nostra tradizione. La Regione sta portando avanti una strategia complessiva di valorizzazione e promozione dell’artigianato attraverso, solo per citare le azioni principali, gli spazi ISOLA negli aeroporti, la vetrina online Sardegnaartigianato, la partnership con il Cagliari Calcio, la presenza su Amazon: la salute del comparto è strategica per la Sardegna non solo dal punto di vista economico ma anche da quello sociale, visto che tante di queste PMI operano nelle zone dell’interno, e deve puntare sempre sempre più alla produzione d’eccellenza.»

E, proprio il Cagliari Calcio, che nei giorni scorsi ha annunciato insieme all’Assessorato di includere oggetti di artigianato nel proprio merchandising ufficiale, è presente nello stand della Regione grazie all’esposizione di oggetti ispirati al club del capoluogo intitolata “Il rosso e il blu / La passione e l’ingegno”, che ha traslocato momentaneamente dalla Sardegna Arena alla FieraMilano e si presenta ai visitatori quasi raddoppiata nel numero dei pezzi presenti. La mostra infatti copre 72 mq e propone i pezzi di oltre 80 artigiani iscritti della vetrina online, che hanno declinato con creatività e maestria i colori rossoblu nelle loro opere. L’esposizione, che ha già avuto un grande successo di pubblico durante la sua permanenza nello stadio del Cagliari, sta ottenendo una forte attenzione anche dai visitatori di Milano.

Infine, coerentemente con la strategia della Regione, che punta a integrare il sistema turistico ed i settori dell’artigianato e del commercio in reti che sappiano creare sviluppo, all’interno dello stand dell’Assessorato è presente un info point della destinazione Sardegna che distribuisce materiale informativo ed è animato ogni giorno da musica e attività legate agli abiti e alle tradizioni dell’isola. A fare gli onori di casa, quotidianamente, sono Peppino Bande all’organetto diatonico e Roberto Tangianu alle launeddas, di volta in volta accompagnati da grandi nomi della musica e del ballo isolani come Benito Urgu, Maria Luisa Congiu, Maria Giovanna Cherchi, Gian Battista Longu e tanti altri.

La campagna di conquista per la Coppa America di vela partirà da Cagliari. Si svolgerà, infatti, nelle acque del Golfo degli Angeli la tappa inaugurale delle America’s Cup World Series, che metteranno in palio la Prada Cup e selezioneranno, nel corso di diverse tappe tra il 2019 e il 2020, la barca che sfiderà il defender New Zealand nel 2021.

L’annuncio è stato dato stasera allo Yacht Club di Monaco, durante l’evento di presentazione della competizione organizzata dal team Luna Rossa Challenge, alla presenza dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, di Mauro Cadoni, direttore generale dell’assessorato, di Tommaso Giulini e Mario Passetti, presidente e direttore generale del Cagliari Calcio, e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, in rappresentanza del mondo dello sport isolano. “La Sardegna ancora una volta dimostra di avere tutte le carte in regola per organizzare e ospitare eventi di levatura internazionale. Accogliere nella nostra regione la prima fase di una competizione sportiva così antica e prestigiosa, in grado di garantire ampia visibilità nternazionale, è certamente motivo di soddisfazione – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come sempre quando ci troviamo davanti a simili opportunità, anche in questo caso abbiamo fatto la nostra parte per coglierla al meglio, investendo energie e risorse e portando avanti una proficua collaborazione con tutti gli attori coinvolti. Grazie al lavoro di tutti, oggi abbiamo raggiunto il risultato che abbiamo fortemente voluto e sostenuto: dalla Sardegna riparte la campagna per la conquista della Coppa America di vela e saranno proprio le nostre coste a fare da scenario a una delle sfide preliminari. La nostra Isola è terra ideale per moltissimi sport, ma discipline come la vela e le attività a essa connesse, sportive, professionali, turistiche, sono ancora più benvenute – ha concluso il presidente Pigliaru -, perché rientrano nel progetto di sviluppo sostenibile che la Regione ha perseguito in questi anni.”L’arrivo dell’ACWS – ha detto Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio intervistata sul palco dalla presentatrice dell’evento Charlie Webster – è il culmine di un lavoro che, negli anni ha visto la Regione impegnata a ospitare e supportare eventi sportivi sempre più importanti. Penso ai tanti eventi mondiali di vela, alle varie tappe dei campionati di rally, alla centesima edizione del Giro d’Italia di Ciclismo. Abbiamo le condizioni ideali per ospitare un appuntamento della più importante manifestazione di vela del mondo: mare con vento costante, infrastrutture sempre migliori, professionalità di altissimo livello, grandi capacità organizzative e l’entusiasmo dei sardi per una manifestazione di questo livello. Per chi non la conosce, la Sardegna sarà una grande – e spero bellissima – sorpresa”.“Come amministrazione regionale – ha aggiunto l’assessore – in questi anni abbiamo investito molto su manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che siano in armonia con la natura più autentica della nostra isola, all’insegna del contatto con la natura e col paesaggio, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Vogliamo che, grazie a ACWS e alla collaborazione con Luna Rossa Challenge, la Sardegna e le sue bellezze diventino ancora più note a livello mondiale: l’auspicio è che chi vedrà le regate alla televisione poi abbia il desiderio di visitare e conoscere la nostra isola, meta privilegiata per il turismo lento ed esperienziale”.Soddisfazione è stata espressa anche del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Ancora una volta – ha detto – Cagliari sarà protagonista con la grande vela e con un evento di livello mondiale che siamo orgogliosi di ospitare in città e nel Golfo degli angeli. La Prada Cup sarà una nuova e importante vetrina per il nostro mare e per tutto il territorio, il pubblico isolano saprà sostenere con entusiasmo il team di Luna Rossa, che ha scelto la nostra città come base per preparare le tappe di avvicinamento alla Coppa America del 2021. Ma il buon vento non basta, per questo siamo al lavoro per la riqualificazione della zona di Marina Piccola e del porto storico a sostegno della vela e della nautica di Cagliari, che hanno una grande tradizione. Sarà fondamentale per un nuovo e importante slancio alle attività e agli sport di mare, allo sviluppo e alla creazione di posti di lavoro”.

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La Quinta Commissione permanente del Consiglio regionale ha approvato le direttive di attuazione sui bed&breakfast, disciplinati dall’articolo 16 della legge n.16 2017 “Norme in materia di Turismo”.

Le direttive, contenute in una delibera di Giunta approvata lo scorso 13 novembre sono state illustrate alla Commissione dall’assessora al Turismo Barbara Argiolas. «La delibera nel ribadire che l’attività di B&B viene esercitata in forma occasionale e non imprenditoriale individua caratteristiche e requisiti delle strutture – ha spiegato Barbara Argiolas – la maggiore novità è rappresentata dalla classificazione dei bed&breakfast in base ai requisiti posseduti. La norma prevede una classificazione da 1 a 3 stelle in armonia con la normativa comunitaria e nazionale».

Le direttive, condensate in 18 articoli, individuano i soggetti abilitati a esercitare l’attività (proprietario, conduttore o locatore dell’immobile), le strutture (casa di residenza), il tipo di servizi offerti (solo prima colazione), le dimensioni delle camere, il numero massimo dei posti letto.

«L’assegnazione delle stelle dipenderà dalla qualità dei servizi offerti e dalla categoria e dallo stato di conservazione e manutenzione  della struttura – ha aggiunto Barbara Argiolas – tra i requisiti richiesti per ottenere le tre stelle sarà indispensabile la presenza di un bagno con relativi accessori in tutte le camere, il cambio bisettimanale della biancheria nei bagni e nelle stanze, il riscaldamento e l’aria condizionata.»

«Si tratta di un ulteriore passo verso la piena attuazione della nuova normativa regionale sul turismo – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto – una legge che ha l’obiettivo di dare sviluppo al settore ricettivo extralberghiero con regole certe e rendere sempre più efficienti i servizi per i vacanzieri.»