22 November, 2024
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La consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha diffuso una nota nella quale esprime il proprio apprezzamento per l’azione dell’assessore regionale del Turismo e dell’Artigianato, Barbara Argiolas, che ha impresso, proprio in questi giorni, una forte accelerata all’attuazione della legge regionale n. 4 del 2016 che detta “Disposizioni in materia di tutela della Panificazione e delle tipologie da forno tipiche della Sardegna”.

«Due fatti importanti hanno segnato in questi giorni l’attività della Regione Sardegna, Assessorato del Turismo e dell’Artigianato, sul fronte dell’attuazione della Legge Regionale sulla Panificazione – dice Daniela Forma – : il primo riguarda la pubblicazione della gara per la campagna promozionale del contrassegno regionale che attesta la vendita del pane fresco, il secondo l’approvazione di un primo elenco di operatori economici che potranno iniziare ad utilizzare il suddetto contrassegno.

«Ora – conclude Daniela Forma – nel complimentarmi per il lavoro che sta portando avanti, ho chiesto all’assessore regionale del Turismo e dell’Artigianato, Barbara Argiolas, di vigilare affinché i tempi ristretti da qui al termine dell’anno non pregiudichino l’ottenimento dei risultati che il Consiglio e la Giunta regionale si sono dati per l’attuazione di una legge che ha messo tutti d’accordo intorno alle richieste del mondo della panificazione regionale.»

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Le vedi in tv e ti fanno venire voglia di passarci le vacanze. Dietro il grande successo della prima stagione della fiction Lux Vide “L’Isola di Pietro” trasmessa da Canale 5, non c’è soltanto l’inossidabile popolarità di Gianni Morandi ma anche il fascino delle ambientazioni che fanno da sfondo alla storia: Carloforte e l’isola di San Pietro, insieme alla Sardegna, vedono salire le proprie quotazioni come destinazioni turistiche proprio grazie alla serie. Lo certifica una ricerca – svolta da Ergo Research e commissionata dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio e dalla Fondazione Sardegna Film Commission – sull’impatto della fiction nell’immaginario dei turisti italiani, presentata stamattina a Cagliari durante una conferenza stampa.

A raccontare i risultati dello studio – realizzato da Michele Casula per Ergo Research – Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, la direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission Nevina Satta, Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide, Umberto Gnoli, sceneggiatore della fiction, Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide e Giacomo Centola, organizzatore generale della serie.

L’indagine quantitativa si è svolta attraverso 2.000 interviste, somministrate in modalità CAWI (Computer Aided Web Interviewing, sostanzialmente i questionari on line) alla fine di luglio del 2018 tra gli iscritti a un online access panel, cioè un campione di rispondenti potenziali che dichiarano la propria disponibilità a sottoporsi a sondaggi e ricerche. Il target era quello degli utilizzatori di internet, con età compresa tra i 18 e i 64 anni, residenti sul territorio nazionale (Sardegna esclusa), che nell’ultimo anno abbiano trascorso vacanze con più di 5 pernottamenti fuori casa e/o abbiano seguito almeno una serie tv italiana: un target rappresentativo di circa 27,5 milioni di persone. Il questionario era articolato in due sezioni: una sul pregresso turistico 2017 e sulle intenzioni di viaggio per il 2018, l’altra più focalizzata sulla fiction, con un approfondimento sull’isola di San Pietro e il sud ovest della Sardegna come possibili destinazioni turistiche.

Passando ai risultati, i primi elementi da rilevare sono la visibilità e il gradimento del serial con Gianni Morandi. Il 9% del campione (pari a 2,5 milioni di persone) la segue regolarmente, mentre un altro 14% (pari a circa 3,8 milioni) si dichiara spettatore occasionale. “L’isola di Pietro” è comunque nota al 40% degli intervistati, corrispondenti a poco più di 11 milioni di persone: un elemento di grande valore per un prodotto televisivo in cui il titolo corrisponde in pratica alla location principale. Proprio le ambientazioni sono apprezzate in modo quasi unanime dal pubblico: il voto medio assegnato è di 8,5/10, con un punteggio alto assegnato dal 93% degli spettatori regolari e dal 73% di quelli occasionali. Inoltre, il 60% degli spettatori regolari sa correttamente indicare la Sardegna e l’isola di San Pietro come lo scenario delle avventure del pediatra Pietro Sereni. Il giudizio ampiamente positivo sulla fiction è correlato a quello sulle location, come se queste ultime fossero quasi un elemento importante del cast.

Ancora più interessanti le risposte sulla relazione tra la serie Lux Vide e la considerabilità della Sardegna come meta turistica. L’indagine rileva un pregresso turistico solido e recente: il 7% degli intervistati è stato più volte in vacanza nell’isola negli ultimi 4 anni, e questa percentuale sale al 15% tra chi segue la serie e si innalza al 34% se consideriamo chi c’è stato una sola volta. Inoltre, gli spettatori della fiction, sia occasionali che regolari, mostrano una più alta propensione a indicare la Sardegna come possibile destinazione di vacanza per l’estate/autunno 2018 rispetto al campione totale (12,7% contro 8,5%). E se soltanto l’11% del campione indicava il sud ovest sardo come meta per un viaggio negli anni scorsi (dato più o meno identico anche per gli spettatori della serie), dopo la prima stagione de “L’isola di Pietro” questa zona viene adesso indicata dal 20% di chi ha scelto la Sardegna come destinazione di un viaggio per quest’anno, dato che sale rispettivamente al 32% e al24% tra gli spettatori regolari e occasionali.

Il giudizio sulla fiction e le sue location mette in luce un altro aspetto importante: “L’isola di Pietro” si colloca al terzo posto tra le serie tv italiane nella valutazione sull’ambientazione, subito dietro due “veterani” del gradimento tv come “Il comissario Montalbano” e “Don Matteo”. Se già questo è un risultato straordinario per uno sceneggiato che in questi giorni sta andando in onda con la seconda stagione, va anche tenuto in considerazione che la valutazione sulle location supera del 10% quello sulla serie. La serie LuxVide dunque contribuisce in modo decisivo all’appetibilità turistica delle sue location, soprattutto, rispetto ad altri prodotti seriali che hanno riportato un identico punteggio qualitativo (“L’ispettore Coliandro” o “Provaci ancora Prof”, valutati come poco influenti sulle intenzioni turistiche).

La ricerca pertanto evidenzia la creazione di “circoli virtuosi”. La propensione a considerare la Sardegna come possibile destinazione di viaggio 2018 è più alta tra quanti hanno seguito regolarmente la fiction (molti dei quali non avevano un pregresso turistico). A questo elemento si aggiunge il fatto che nelle risposte degli intervistati crescono i riferimenti alle località del sud ovesta dell’isola come possibili mete di un soggiorno o di una visita, e questo vale in maniera più accentuata tra gli spettatori regolari della serie (32% contro il 20% del campione totale). Con la seconda stagione de “L’isola di Pietro” in onda in questi giorni, sono chiari anche i prossimi passi della valutazione sul suo impatto nella promozione turistica della Sardegna: sono previsti un nuovo sondaggio all’inizio del 2019, a breve distanza da messa in onda dei nuovi episodi ed è stata avviata una attività di web monitoring delle conversazioni social inerenti la Sardegna, Carloforte e l’isola di San Pietro.

«I risultati di questa ricerca – commenta Barbara Argiolas, assessora del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna – indicano che stiamo andando nella direzione giusta. Le produzioni cinematografiche e televisive hanno il potere di dare grande notorietà alle location, imprimendole nell’immaginario degli spettatori. L’Assessorato, in questi anni, ha scelto di utilizzare questi media come veicolo di promozione territoriale: riteniamo, infatti, che la moderna industria dell’intrattenimento costituisca un motore di sviluppo per la nostra isola che ha ampi margini di crescita e può generare un incremento dei flussi turistici e dell’indotto occupazionale. I passi compiuti finora grazie all’accordo tra Assessorato e Sardegna Film Commission per l’attuazione di politiche di promozione del territorio, l’attrazione di investimenti, la crescita della filiera e delle maestranze locali puntano quindi a rendere la Sardegna una destinazione sempre più competitiva e attraente per le piccole e grandi produzioni. E come dimostra questo progetto pensato per il mercato italiano, i risultati si vedono.»

«La serie prodotta da Lux Vide – dice Antonello Grimaldi, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission – conferma l’importanza dell’investimento nella filiera audiovisiva con capacità inclusiva anche della serialità televisiva, che stabilizza l’indotto diretto di cui beneficiano anche filiere parallele alle nostre: quella ricettivo turistica, i servizi dei trasporti ed altre importanti catene produttive territoriali. É importante perchè la serialità attiva un fattore di rafforzamento delle capacità delle forze lavoro locali, diventando vera e propria palestra professionale per i giovani collaboratori del territorio. Confidiamo che le prossime stagioni, che ci auguriamo numerose e di successo, possano espandere la rappresentazione della Sardegna non solo come location ma con un incremento di autenticità nel racconto delle storie dell’isola e della sua straordinarie comunità.»

 

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«Cultura, attività all’aria aperta, tradizioni e sapori: la Sardegna alla WTM di Londra punta sul turismo esperienziale per affiancare e completare l’offerta su ambiente e paesaggio. ‘Ideas arrive here’, le idee arrivano qui, dice il claim dell’edizione di quest’anno della fiera: grazie alla presenza degli operatori turistici sardi e dell’assessorato del Turismo, sono tante le idee di viaggio che l’isola propone a Londra.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas nella capitale britannica, dove è in corso fino a domani la 18ª edizione del World Travel Market, uno dei principali eventi mondiali dell’industria turistica.

«La manifestazione – spiega Barbara Argiolas -, si svolge nel complesso fieristico Excel London, sulle rive del Tamigi, e raduna anche quest’anno oltre 5mila espositori da 38 settori dell’industria turistica, ai quali si aggiungono più di 11mila professionisti e addetti ai lavori accreditati e circa 50mila visitatori, per un giro d’affari di circa 3,5 miliardi di euro. Presentiamo gli importanti progetti che stiamo realizzando, in collaborazione con enti locali e imprese, porti e aeroporti, per la nascente Rete escursionistica della Sardegna, le ciclovie, quelli sul turismo culturale e archeologico, i Giardini storici, i borghi, i cammini minerari e gli itinerari religiosi, i percorsi enogastronomici nei territori: il mare resta centrale nella nostra offerta turistica ma è sempre più fondamentale che al balneare si affianchino e consolidino altri segmenti capaci di diventare attrattori di vacanza.»

L’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio è presente con uno stand di 203 mq nel padiglione Europe, all’interno del quale sono presenti in qualità di co-espositori 30 operatori dell’offerta turistica isolana, appartenenti alle seguenti categorie: strutture ricettive, agenzie di viaggio, tour operator incoming, catene alberghiere, gestioni alberghiere, consorzi e reti d’imprese turistici, bus operator.

«WTM – dice Barbara Argiolas – ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra operatori specializzati e visitatori del mercato turistico internazionale. Per la Regione è dunque un’occasione di primaria importanza per dare ai nostri operatori turistici la possibilità di realizzare incontri, prendere accordi con i buyers internazionali e farsi conoscere dai principali player mondiali.»

Nello stand della Sardegna, inoltre, è a disposizione dei visitatori una postazione multimediale con touch screen grazie alla quale, per mezzo di rilievi aerei e modelli 3D ad altissima definizione, sarà possibile fare un tour aereo virtuale di diversi territori dell’isola.

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Venerdì 9 novembre, alle ore 11.15, nella Sala Lilliu della Biblioteca Regionale, in viale Trieste 137, a Cagliari, verranno presentati i risultati della ricerca “L’impatto della visione della fiction «L’isola di Pietro» sulla promozione turistica della Sardegna”.

Interverranno:

Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio,

Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission,

Michele Casula, partner Ergo Reasearch e responsabile della ricerca,

Daniele Passani, responsabile attività produttive Lux Vide,

Umberto Gnoli, sceneggiatore e responsabile di progetto “L’isola di Pietro”,

Marco Rosi, responsabile comunicazione e business development Lux Vide,

Giacomo Centola, organizzatore generale “L’isola di Pietro”.

 

 

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«L’edizione 2019 dell’Italian Cruise Day si terrà a Cagliari e sarà una grande occasione di promozione e visibilità per la città e, più in generale, per la destinazione Sardegna»: lo dice Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.

«All’appuntamento parteciperanno i gestori dei porti italiani, gli armatori delle compagnie ed un selezionato gruppo di ospiti internazionali del settore crocieristico e del tour operating – aggiunge Barbara Argiolas -. Il turismo crocieristico, in questi anni, è cresciuto in maniera considerevole soprattutto a Cagliari, Olbia e Porto Torres, grazie anche al lavoro che è stato fatto nei nostri porti sotto il profilo delle infrastrutture e dei servizi e dai territori nell’accoglienza. L’arrivo del Forum italiano di crocieristica nel prossimo autunno sarà l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e suggella dunque un percorso iniziato oramai da alcuni anni e che, tra l’altro, ha lanciato Cagliari tra le prime 10 destinazioni crocieristiche italiane.»

«Come assessorato del Turismo – dice Barbara Argiolas – abbiamo fortemente voluto questo evento in Sardegna, lo finanzieremo e lo organizzeremo in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna, il Comune di Cagliari e Cagliari Cruise Port perché il consolidamento e la crescita del turismo crocieristico rientra tra gli obiettivi per la diversificazione dell’offerta turistica della Sardegna. Infatti si tratta di un segmento turistico che risponde a strategie di medio e lungo periodo, dove la qualità dei servizi offerti dai porti, dai concessionari e dal territorio diventa discriminante nella scelta degli armatori, in un mercato molto globalizzato e competitivo.»

«Per questo – spiega l’assessore regionale del Turismo – stiamo lavorando per rendere l’isola e i suoi porti attrattivi non solo come tappa nell’ambito di un viaggio, ma home port, cioè base di partenza per nuove rotte mediterranee, grazie alla sinergia tra le società di gestione degli aeroporti sardi e l’Autorità di Sistema Portuale. A questo si aggiunge lo sviluppo di nuove proposte culturali ed escursioni capaci di incontrare la soddisfazione degli armatori e dei croceristi.»

«Non va dimenticato inoltre – conclude Barbara Argiolas – che i crocieristi sono anche uno strumento di promozione dell’Isola. I feedback ricevuti finora indicano che chi scopre l’Isola grazie a una crociera, poi ci vuole tornare in vacanza. Dobbiamo dunque investire molto in formazione e qualità affinché possiamo offrire ai viaggiatori che fanno una tappa di poche ore o pochi giorni nei nostri porti la migliore esperienza possibile, che lasci loro il desiderio di tornare per esplorare e conoscere meglio ciò che la Sardegna ha da offrire in ogni momento dell’anno.»

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Si rafforza la spinta promozionale della destinazione Sardegna e ritornano i collegamenti aerei con Tel Aviv, Israele. Una nuova iniziativa di promozione dell’offerta turistica sarda – organizzata martedì scorso nell’ambito dell’accordo triennale con UnionCamere Sardegna – ha portato un gruppo di operatori sardi a incontrare i buyers israeliani interessati alla Sardegna. A margine del workshop, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle società di gestione degli aeroporti di Cagliari e Olbia, un’importante conferma: anche per la stagione estiva 2019, riprende il volo diretto tra il capoluogo sardo e la città mediorientale.

«Torniamo in Israele – spiega Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio – dopo l’evento organizzato la scorsa primavera, che ci ha permesso di aprire un canale con un mercato che merita particolare attenzione, in virtù delle sue potenzialità e dei grandi margini di crescita. Il format di queste iniziative è ormai collaudato grazie al calendario di eventi promozionali previsti dall’accordo stipulato con UnionCamere Sardegna: in questi mesi, abbiamo fatto conoscere la Sardegna e i suoi prodotti nei nostri mercati di riferimento e in quelli emergenti con eventi a Amsterdam, Berlino, Monaco, Budapest. La collaborazione con Unioncamere si sta rivelando particolarmente importante e permette di proporre azioni di comunicazione mirate e integrate di grande efficacia, alle quali affianchiamo educational e press tour con operatori e giornalisti specializzati. Nelle prossime settimane proseguiremo le attività in Spagna e negli altri paesi europei.»

Il workshop si è tenuto nella giornata di martedì, dalle 10.00 alle 16.00 di oggi, nella sala Hadarim dell’Hotel Setai della città istraeliana: i sei operatori sardi partecipanti, appartenenti alle categorie strutture ricettive e servizi turisti, hanno potuto presentarsi a dieci buyers tra tour operator e agenzie di viaggio. È stata preparata anche una  una scheda (“Company Profile”) per ogni seller e consegnata ai buyers, mentre ai sellers è stata offerta una scheda con i dettagli commerciali di ciascun buyer. «Pur con numeri molto limitati su base generale, nel 2017 le presenze da Israele hanno avuto una crescita esponenziale grazie al consolidamento delle rotte aeree dirette: quello israeliano infatti è un pubblico colto, curioso e propenso alla spesa, che oltre all’ambiente e al paesaggio della Sardegna, può trovare motivi di viaggio nella nostra storia, nelle tradizioni, nella cultura e nell’enogastronomia».

E, infatti, a confermare l’attenzione per i collegamenti aerei fondamentali per la crescita delle presenze di turisti israeliani, al workshop hanno partecipato anche i rappresentanti delle società di gestione degli aeroporti di Cagliari e Olbia: anche per questa summer, sul capoluogo riprende il volo diretto con Tel Aviv da giugno 2019. Alberto Scanu, amministratore delegato di SOGAER, sottolinea: «Siamo estremamente soddisfatti di aver arricchito il nostro network internazionale con l’inserimento, anche per la prossima stagione estiva, della rotta Cagliari-Tel Aviv. Questo collegamento di linea testimonia lo sforzo sinergico messo in campo dal gestore dell’Aeroporto di Cagliari e la Regione Autonoma della Sardegna, attraverso strategie condivise per promuovere l’isola nei nuovi mercati. La decisione della compagnia aerea di aprire il collegamento con Cagliari conferma l’attrattività della nostra destinazione e rafforza il trend positivo di traffico internazionale dello scalo».

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La Quinta Commissione del Consiglio regionale prosegue l’esame della proposta di legge per un intervento urgente a favore delle imprese artigiane e commerciali scaturita dall’attività della Commissione speciale sulla crisi del settore presieduta da Roberto Deriu.

Nel pomeriggio, l’organismo consiliare guidato da Luigi Lotto ha sentito l’assessore al Turismo, artigianato e commercio, Barbara Argiolas. L’esponente dell’esecutivo regionale ha dato una valutazione positiva sull’impianto complessivo del provvedimento che arriva proprio nel momento in cui la Giunta si appresta a presentare alcune modifiche alla legge 23 del 1998: «Vi trasmetteremo in tempi rapidi le nostre proposte che potrebbero costituire un elemento utile a rafforzare la proposta della Commissione speciale. La vecchia legge sul commercio è ormai obsoleta, per questo abbiamo pensato di intervenire con la legge di semplificazione 2018 – ha spiegato Barbara Argiolas – l’importante è evitare sovrapposizioni».

Barbara Argiolas è poi entrata nel merito della proposta di legge all’esame della Quinta Commissione. In particolare, Argiolas ha invitato a chiarire meglio il ruolo dei distretti territoriali e dei centri commerciali naturali in modo da non entrare in conflitto con le previsioni della legge n. 5/98.

L’assessore infine ha espresso qualche perplessità sul contenuto dell’articolo 7 che prevede contributi per le ristrutturazioni edilizie. «Queste agevolazioni potrebbero sparire dal prossimo anno – ha detto Barbara Argiolas – questo sembra essere l’orientamento del governo nazionale. Anche in questo caso sarebbe opportuno capire come muoversi, magari prevedendo una forma di incentivo regionale».

Il presidente della Commissione Luigi Lotto ha accolto con favore la proposta di esaminare il disegno di legge di semplificazione della Giunta in materia di Commercio: «Potremmo pensare a un Testo unico con una norma più forte a favore del settore». Martedì prossimo sarà sentito l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci.

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Questa sera, alle 18.00, si inaugura a Gergei, nella Chiesa di Santa Barbara, la mostra “tracce di colore forme e diSEgni” dedicata al pittore, scultore e incisore Mario Cesare, a cura della storica dell’arte Michela Buttu. La prima grande antologica che ripercorre sedici anni di opere dedicata all’artista gergeese (1925-2012), alla scoperta di una personalità umana e artistica complessa e ancora poco conosciuta, il cui percorso rappresenta un caso unico nel panorama artistico isolano.

L’esposizione, visitabile fino al 10 novembre 2018, vede per la prima volta riunito un corpus di opere selezionate, provenienti da diverse collezioni private: un itinerario che parte dai dipinti, passa per le sculture in pietra e in legno, per arrivare alle sperimentazioni in campo grafico, fino a culminare nel tema sacro. La mostra si inserisce all’interno della manifestazione “MaCé – autumn in Gergei con l’arte di Mario Cesare”.

Presenteranno la mostra Giulia Lai, presidente dell’associazione culturale Mario Cesare, e Michela Buttu, curatrice. Interverrà Barbara Argiolas, assessore del Turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna. La mostra si inserisce all’interno della manifestazione “MaCé – autumn in Gergei con l’arte di Mario Cesare”.

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Domani, sabato 13 ottobre, alle 18.00, verrà inaugurata a Gergei, nella chiesa di Santa Barbara, la mostra “tracce di colore forme e diSEgni” dedicata al pittore, scultore e incisore Mario Cesare, a cura della storica dell’arte Michela Buttu. La prima grande antologica che ripercorre sedici anni di opere dedicata all’artista gergeese (1925-2012), alla scoperta di una personalità umana e artistica complessa e ancora poco conosciuta, il cui percorso rappresenta un caso unico nel panorama artistico isolano.

L’esposizione, visitabile fino al 10 novembre 2018, vede per la prima volta riunito un corpus di opere selezionate, provenienti da diverse collezioni private: un itinerario che parte dai dipinti, passa per le sculture in pietra e in legno, per arrivare alle sperimentazioni in campo grafico, fino a culminare nel tema sacro. La mostra si inserisce all’interno della manifestazione “MaCé – autumn in Gergei con l’arte di Mario Cesare”.

Presenteranno la mostra Giulia Lai, presidente Associazione Culturale Mario Cesare, e Michela Buttu, curatrice. Interverrà Barbara Argiolas, assessore del Turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna. La mostra si inserisce all’interno della manifestazione “MaCé – autumn in Gergei con l’arte di Mario Cesare”.

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«Stiamo finalmente facendo un grande passo avanti, dalla tutela passiamo alla messa a valore del paesaggio: se rispettato e regolato, il paesaggio è una risorsa economica straordinaria per i territori costieri e interni della Sardegna.»

Lo ha detto Barbara Argiolas, assessora regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’intervento che ha chiuso ieri, alla Fiera di Cagliari, la tavola rotonda “La valorizzazione del paesaggio (anche costiero) attraverso le nuove direttive tecniche regionali in materia di sentieri (ciclo)escursionistici e ippovie”, organizzata dall’agenzia Forestas nell’ambito delle iniziative ospitate dal Turisport 2018.

L’incontro, molto partecipato, ha riunito funzionari di Forestas, docenti universitari, esperti del Club Albino Italiano, operatori turistici, rappresentanti delle Guide ambientali escursionistiche, con lo scopo di presentare i punti salienti delle Linee guida per la nascita della Rete escursionistica della Sardegna (RES), approvate pochi giorni fa dalla Giunta regionale: la RES, istituita formalmente con la legge regionale 16 del luglio 2017, nasce con circa 1.000 km di percorsi censiti e due obiettivi: accatastare nei prossimi anni all’interno del sistema SIRA dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente i 4.000 km stimati di sentieri esistenti e includere nella rete tutti gli attrattori archeologici, culturali, ambientali presenti sul territorio regionale. Inoltre, grazie al progetto INTENSE, cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, si arricchirà la RES connettendola al circuito della vie del cicloturismo su strada grazie ai cosiddetti “hub ciclo-escursionistici”, punti di contatto tra le ciclovie ed i sentieri escursionistici.

Con la delibera approvata dalla giunta, ha sottolineato la titolare del Turismo, «continuiamo a dare gambe alla legge sul turismo del 2017 e portiamo avanti il lavoro su tutti quei segmenti funzionali allo sviluppo di un turismo lento e attivo in Sardegna che si affianchi a un balneare forte e sempre più di qualità. Oltre alla nascita della RES – ha spiegato Barbara Argiolas – abbiamo progetti importanti sulle ciclovie, sul circuito dei Giardini storici, sui borghi, sui cammini minerari e gli itinerari religiosi, oppure legati al turismo enogastronomico, coi quali vogliamo creare nuove stagionalità che amplino il richiamo turistico della destinazione Sardegna oltre i mesi estivi e generino sviluppo col ruolo fondamentale delle imprese, il coinvolgimento attivo delle comunità e la valorizzazione delle loro peculiarità».

«Sulle linee guida – ha continuato Barbara Argiolas – c’è ancora da lavorare e qualche aspetto avrà bisogno di una successiva messa a punto. Ma oggi dobbiamo sentirci soddisfatti perché, nei due livelli di coordinamento regionale e locale, abbiamo dato un ruolo a tutti gli attori coinvolti. Crediamo, infatti, che il ruolo della politica sia quello di infrastrutturare i progetti e creare le condizioni perché le imprese possano operare, ma soprattutto riteniamo che il sistema turismo possa funzionare soltanto attraverso il coinvolgimento, la corresponsabilità e la suddivisione dei ruoli e dei compiti tra tutti i soggetti coinvolti, in una visione unica e sostenibile che superi l’individualismo e sappia mettere a valore la nostra unicità sotto il profilo ambientale e culturale.»

La tavola rotonda si è articolata in due sessioni nelle quali sono state discusse la strategia della Regione e i compiti di Forestas (cui è demandata la gestione operativa della RES), il ruolo delle associazioni e delle guide ambientali escursioniste, la collaborazione con gli operatori turistici e la possibile estensione dei percorsi marini come ampliamento della RES sulle coste, col coordinamento di Alessio Saba dell’Ufficio comunicazione di Forestas. Nella prima si sono confrontati i “tecnici”: PierFrancesco Boy, presidente CAI di Cagliari, Giorgio Argiolas, coordinatore regionale dell’Organo Tecnico CAI escursionismo; Dionigi Secci e Andrea Murgia, funzionari del Servizio Tecnico – DG Forestas; Marco Marrosu, guida escursionistica e dottore naturalista; Italo Meloni, docente del Dipartimento di Ingegneria dei trasporti, Università di Cagliari. Nella seconda, orientata sulla nuova visione turistica e sostenibile della Sardegna, prima delle conclusioni dell’assessore Barbara Argiolas, sono intervenuti Davide Sanna, Club della Vela a Porto Conte; Paolo Insolera, operatore turistico nel trasporto via mare a Cala Gonone e componente tecnico commissione ambiente del Comune di Dorgali; Alessandro Abis, coordinatore regionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); Matteo Cara, geografo ed scrittore; Giuseppe Pulina, Amministratore Unico dell’Agenzia Forestas.

Proprio Giuseppe Pulina, dopo aver portato i saluti dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha sottolineato «il lungo percorso, quasi ventennale, compiuto per arrivare oggi alla RES, che nasce anche grazie all’esperienza dell’Ente Foreste della Sardegna portata oggi avanti da Forestas, che gestisce 150 compendi e una superficie di 220mila ettari. La legge del turismo del 2017 ha compiuto, grazie al grande lavoro degli assessorati del Turismo e della Difesa dell’Ambiente, il passo decisivo, quello di dare uno standard unico alla risorsa costituita da sentieri e percorsi e mettere insieme esigenze che finora era parcellizzate. Ma il difficile – ha puntualizzato Giuseppe Pulina – viene adesso: abbiamo finalmente la legge e l’atto di indirizzo, sarà ora necessario fare il salto culturale per rendere questa infrastruttura un’autentica opportunità per tutti i territori».