22 December, 2024
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Terza serata per il 38° festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, in corso a Sant’Anna Arresi fino al 2 settembre, organizzato dall’associazione culturale Punta Giara, sotto l’ insegna “Tra Musica e Musica – (B-side)”, volta all’autenticità e l’originalità del “B-side” a cui si ispira il ricco e eterogeneo cartellone.

La musica inizia come sempre alle 21.00 in Piazza del Nuraghe, con un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe. Aprono questa terza serata Andrea Grossi Blend 3 & Beatrice Arrigoni.

Sul palco insieme ad Andrea Grossi (contrabbasso, composizioni) e Beatrice Arrigoni (voce), Manuel Caliumi (sax contralto) e Michele Bonifati (chitarra elettrica).

Secondo set alle 21,30 con Clairvoyancetrio guidato da Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù (contrabbasso) e Gianni Mimmo (sax soprano).

Chiusura di serata alle 22.00 con Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), Luciano Biondini e Patrice Heral (batteria, percussioni), che portano in scena L’Ultima Mattanza” opera consegnata alle tracce dell’omonimo album nel 2014 (Quinton Records), ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.

Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra “Note a Margine” di Luciano Rossetti, fotografo bergamasco classe 1959.

 

Al via domani, 29 agosto, il trentottesimo festival “Ai Confini tra Sardegna e jazz”, organizzato dall’associazione culturale Punta Giara. Sul palco di Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi dal 29 agosto al 2 settembre, si avvicendano nomi come The Heliocentrics, Binker & Moses, Luciano Biondini e Patrice Heral in trio con Gavino Murgia, Paolo Angeli in duo con Marco Mezquida, Nino Locatelli, Silvia Corda, Gabriele Mitelli.

“Tra Musica e Musica – (B-side)” è il titolo di questa edizione, che si ispira, ancora una volta, all’approccio del compositore e pioniere dell’avanguardia europea, Luciano Berio, che chiedeva “Che cos’è la musica?”: sperimentazioni elettroniche, energie, pulsioni, intrecci, opera lirica, estasi, improvvisazione, azzardi, istinto, linguaggio, cultura e molto altro, avvicinano così il pubblico a chi fa la musica, a chi la compone e a chi la esegue, facendola diventare qualcosa di vivo e mutevole e, soprattutto, analizzando il rapporto con la società in cui viene creata o fruita. In questa edizione si vuole dare spazio anche al “B- side”, il lato B” dei dischi 33 e 45 giri che permetteva agli artisti di sperimentare, concedendosi di andare oltre le logiche commerciali.

Taglio del nastro il 29 agosto e, fino al 2 settembre, dalle 21.00, 15 concerti all’insegna della sperimentazione e dell’incontro tra diverse sonorità.

Inaugura questa trentottesima edizione il pianista Alberto Braida, classe 1966, da sempre dedito all’ improvvisazione musicale, in duo con il clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli (clarinetto in sib, clarinetto contralto): un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe.

A seguire, sarà la volta della formazione sarda Freak Motel, con Matteo Sedda (tromba, elettronica), Andrea Sanna (fender rhodes, synth), Andrea Parodo (basso elettrico), Nicola Vacca (batteria).

Alle 22.00, il clou della serata vedrà in scena la formazione londinese The Heliocentrics, che porta in dote un sapiente e raffinato mix tra colorate sonorità funk, con influssi ethio-jazz e afrobeat dal sapore onirico e psichedelico, affidate a Dan Smith (chitarra, elettronica), Danny Keane (violoncello, elettronica), Chris Williams (sax, flauto), Sylvia Hallet (serengi, hurdy gurdy), Barbora Patkova (voce), Jake Ferguson (basso), Malcolm Catto (batteria).

Seconda serata ricca di musica mercoledì 30 agosto, con in apertura il clarinetto contralto e l’elettronica di Paolo Gaiba Riva, altro artista della scuderia We Insist!, seguito dal progetto Nur Bisu, guidato dal contrabbassista Matteo Muntoni, ispirato alla Sardegna nuragica, all’identità storica e a i riti ancestrali che si rispecchiano nel flusso sonoro: ad accompagnarlo in questo percorso Federica Muscas (voce), Elisa Zedda (voce), Raffaele Pilia (chitarra classica, acustica ed elettrica), Antonio Pinna (batteria e percussioni), Matteo Muntoni (chitarra acustica, basso e composizioni).

 A chiudere, il duo che vede in scena l’eclettico e originalissimo talento del gallurese Paolo Angeli, con la sua celebre chitarra preparata, insieme a Marco Mezquida, pianista originario di Minorca: due isolani che si tuffano a esplorare le profondità sonore del Mediterraneo per comporre qualcosa di totalmente nuovo e originale.

La serata centrale del festival, giovedì 31 agosto si apre con un nuovo progetto targato We Insist!. A calcare la scena il contrabbassista e compositore Andrea Grossi con il suo trio Blend 3 (con Manuel Caliumi al sax contralto e Michele Bonifati alla chitarra elettrica), che si unisce alla voce di Beatrice Arrigoni per trovare la sua personale dimensione dalla fusione tra la musica improvvisata e il jazz europeo, passando per la musica contemporanea fino ad arrivare ad echi di rock progressivo, noise ed ambient.

Un altro trio, e altre sonorità, sono quelle del concerto seguente, che vede in scena la pianista Silvia Corda (piano, toy-piano), con Adriano Orrù al contrabbasso e Gianni Mimmo al sax soprano, uniti per dare vita al progetto Clairvoyance, che unisce i comuni intenti degli artisti nell’esplorazione di comuni territori sonori, sempre all’ insegna della grande libertà espressiva.

Ultimo trio a illuminare la serata, quello dell’eclettico sassofonista Gavino Murgia (sax soprano, alto, baritono, voce, launeddas), con  Luciano Biondini e Patrice Heral, che portano in scena “L’Ultima Mattanza” opera ispirata alle vicende e alle suggestioni delle tonnare di Carloforte e al rischio della fine definitiva di questa tradizione.

Il fine settimana si apre, venerdì 1 settembre con il solo del musicista e performer bresciano Gabriele Mitelli, che, armato di cornetta, sax soprano, tromba preparata, elettronica, porta in scena “The World Behind The Skin”, non un concerto o una performance, ma l’occupazione di uno spazio fisico ed emotivo, il tentativo di ricreare la propria intimità e raccontare la propria storia tramite il suono.

Gabriele Mitelli tornerà poi in scena nell’atto conclusivo della serata, intorno alle 22.00, con l’ensemble “Pipeline 8” del clarinettista Giancarlo “Nino” Locatelli, che, con il suo album “Kakuan Suite”, inciso per la We Insist!, è stato inserito nell’annuale sondaggio di Musica Jazz in due categorie del Top Jazz 2021: tra i migliori gruppi e dischi dell’anno. Una formazione la cui musica, come dice il suo stesso nome (“Pipeline”, in inglese “tubatura”), parte da un punto certo per poi diramarsi senza un tracciato predefinito. Con loro, saranno in scena Sebi Tramontana (trombone), Alberto Braida (piano, moog), Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto alto, carillon), Luca Tilli (violoncello), Andrea Grossi (contrabbasso), Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni).

A inframezzare i due concerti, il progetto ARSE – Andrea Ruggeri Small Ensemble, in cui Andrea Ruggeri, percussionista e compositore, sperimentatore tra jazz, libera improvvisazione e world music, guida il suo gruppo composto da Elsa Martin (voce, live electronics), Simone Soro (violino, elettronica), Elia Casu (chitarra elettrica, live electronics), Andrea Ruggeri (batteria, live electronics, composizione), verso “Musiche Invisibili”, un viaggio sonoro ispirato al libro “Le Città Invisibili” di Italo Calvino.

La serata conclusiva, sabato 2 settembre, prende il via con l’incontro tra l’estro di Steve Beresford (pianista, polistrumentista, compositore, produttore) e il duo di musica improvvisata composto da Luca Tilli (violoncello), Sebi Tramontana (trombone), che danno vita un mix multiforme di sonorità profonde e allo stesso tempo originali.

A seguire, ancora un progetto all’ insegna della sperimentazione vede protagonisti Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono)e Cristiano Calcagnile (batteria), stavolta con il loro progetto The Elephant.

Alle 22.00, ultimo atto del festival, e della serata, con il duo londinese Binker & Moses, ossia Golding Binker al sax e Boyd Moses alla batteria, alfieri britannici della nuova musica improvvisata, a cui si unisce Max Luthert all’elettronica. Ed è proprio sull’ interazione tra jazz e sonorità elettroniche che si basa il loro sound, sempre caratterizzato da una ricerca che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti e prestigiose collaborazioni.

Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra “Note a Margine” di Luciano Rossetti, fotografo bergamasco classe 1959.

Biglietti e abbonamenti:

Per le 5 serate del festival Ai confini tra Sardegna e Jazz – “Tra Musica e Musica (B- Side)” in Piazza del Nuraghe a Sant’ Anna Arresi, dal 29 agosto al 2 settembre:

  • 15 euro il biglietto intero per ogni singola serata, 12 euro il ridotto (over 65 – under 14)
  • 50 euro è il prezzo dell’abbonamento interoalle cinque serate, 35 euro l’abbonamento ridotto (over 65 – under 14)

Le prevendite dei biglietti del festival sono acquistabili sul Circuito Box Office.