27 December, 2024
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Domenica sera, alle 21.30, in Piazza Satta, a Nuxis, andrà in scena “Sa donna e su schisòrgiu”, progetto volto alla divulgazione della conoscenza di leggende e storie del territorio di Nuxis. Il suo titolo iniziale era “S’omu de sa Donna”, tra storia e leggenda. Tra gli obiettivi che si prefiggeva c’erano l’intento di portare a conoscenza le nuove generazioni di storie e leggende del paese e soprattutto la leggenda del fantasma di una nobildonna del medioevo vissuta in località Sa Turri, avvicinare i bambini alla lingua sarda; insegnare ai bambini l’importanza della collaborazione e dell’impegno per il raggiungimento di un obiettivo comune; stimolare e sviluppare espressività corporea attraverso forme comunicative alternative quali il teatro; stimolare la creatività dei bambini attraverso la realizzazione di lavori collegati al tema del progetto, cartelloni, video divulgativi ecc.

Gli utenti, bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni residenti nel comune di Nuxis.

Tra le attività del progetto sono state inserite, escursioni nei luoghi dove si narra vivesse la nobildonna. In quelle occasioni è stata raccontata la storia/leggenda della marchesa Benedetta di Massa. Sono state scattate foto del sito e i bambini più grandi hanno riportato ciò che è stato loro raccontato. In seguito sono stati realizzati dei disegni che hanno prodotto un piccolo calendario con la leggenda rielaborata dai bambini poi venduto durante un mercatino di Natale, il ricavato è stato investito per l’acquisto di materiale in uso nella ludoteca.

Molte le persone che hanno collaborato gratuitamente alla realizzazione di ogni parte del progetto, tra questi professor Roberto Curreli, per il racconto della storia della marchesa Benedetta di Massa. Roberto Pinna per la realizzazione del calendario in sardo e per il video di pubblicità che è stato divulgato tramite Fb. Guido Cadoni, scrittore e regista della commedia in sardo che verrà rappresentata domenica 19. Non solo i bambini hanno potuto sperimentare l’importanza della collaborazione, anche tutti gli operatori, le educatrici, i genitori hanno constatato che volendo attraverso “s’agiudu torrau” o “aiuto reciproco”, ri-attualizzato dallo psicologo della coop Adest Giancarlo Labate e messo in pratica dagli operatori in ludoteca, si può fare davvero tanto e con maggior soddisfazione. La commedia verrà rappresentata anche negli altri centri del sulcis dove opera la cooperativa sociale Adest e presto si arricchirà di una nuova iniziativa, un fotoromanzo in lingua sarda. Nel tempo il progetto ha compreso nuove idee e nuovi collaboratori. Ormai è considerato un progetto in divenire. L’attesa ora è rivolta alla serata del 19, in quella sede, dopo la rappresentazione e a cura degli esperti di lingua sarda Guido Cadoni, Roberto Pinna  e Luca Sarriu, nella piazza Satta si parlerà in sardo con il pubblico. Lo stesso potrà raccontare contus e leggende che verranno raccolte e, si spera, in un secondo momento pubblicate. La Portovesme srl ha contribuito alla realizzazione del progetto e sono tante le persone che in varie forme hanno collaborato nelle varie fasi de Sa Donna e su Schisòrgiu.