14 November, 2024
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I radar della Sardegna, della Corsica e della Toscana saranno parte di una stessa rete con il fine di mettere a sistema la potenza degli strumenti di monitoraggio delle avversità meteorologiche attivi a cavallo della frontiera marittima italo-francese. Questo l’accordo tra gli esperti di radarmeteorologia di Italia a Francia che si sono incontrati ieri e oggi, a Sassari, per la costruzione del “Composito” radarmeteorologico transfrontaliero Italia-Francia Marittimo (la Mosaïque in francese).

«Il Composito è un passo assai significativo per ottenere, specialmente in momenti di crisi, informazioni utili nella previsione a brevissimo termine degli eventi meteorologici intensi, cioè nel cosiddetto nowcasting», ha affermato l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, la quale auspica adesso che l’aspetto tecnico sia concluso e operativo per la stagione autunnale 2017-2018.

Esprime soddisfazione Giuseppe Bianco, direttore del Dipartimento Meteoclimatico dell’Arpas, l’agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna, che ha organizzato il vertice nell’Isola: «Siamo riusciti a mettere cinque soggetti diversi e con storie differenti attorno allo stesso tavolo. È un successo importante perché ogni radar è una tessera preziosa avendo una portata utile di 200 chilometri che si sommerà alle portate degli altri radar».

Il “Composito” sarà formato da sei postazioni di misura della precipitazione intensa operativi, o in via di installazione, in Sardegna a Monte Armidda (della Protezione civile), Monte Rasu (dell’Arpa), Capo Caccia (dell’Aeronautica militare), in Corsica ad Aleria e ad Ajaccio (dove è in costruzione) e in Toscana a Cima di Monte, sull’Isola d’Elba (del Consorzio LaMMA, Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile, il consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche). Dato il raggio di copertura, gli strumenti sono in grado di fornire misure non solo sul proprio territorio regionale ma anche su quello delle regioni vicine e, quindi, “mosaicare” i dati contigui. Il risultato ottenuto affonda le basi nel Progetto RESMAR, finanziato grazie al Programma Operativo Italia-Francia Marittimo, mirato alla creazione di uno strumento operativo di monitoraggio da mettere a disposizione dei meteorologi delle tre regioni, oltre che degli enti nazionali attivi in ambito meteorologico.

Presenti agli incontri in Sardegna, oltre che Giuseppe Bianco, il direttore della Protezione civile regionale Graziano Nudda, Bernard Urban di Météo France, Paolo Capizzi del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica militare, Andrea Antonini Consorzio LaMMA della Regione Toscana e Gianfranco Vulpiani del Dipartimento nazionale di Protezione civile.