22 November, 2024
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Il Suicidio, comportamento violento sulla persona e disturbo psichico: aspetti psichiatrici e forensi” sarà il tema del convegno che si aprirà il 22 novembre, alle ore 16.00, nell’aula magna dell’Università degli Studi di Sassari.

L’appuntamento, organizzato dalla Clinica psichiatrica dell’Aou di Sassari, sarà l’occasione per sottolineare come il suicidio ed il comportamento violento sulla persona siano alcuni tra i fenomeni più complessi che concernono la salute e l’ordine pubblico.

Nelle intenzioni degli organizzatori, il convegno ha lo scopo di presentare le ultime acquisizioni scientifiche in tema di suicidio, comportamento violento sulla persona e disturbo psichico.

Gli argomenti saranno affrontati sia da un punto di vista clinico-scientifico, per la beneficialità del paziente, sia psichiatrico-forense, in tema di responsabilità professionale, secondo le più aggiornate buone pratiche cliniche assistenziali in Psichiatria forense, approvate dalla Società Italiana di Psichiatria e dalla Società italiana di Psichiatria forense.

A partecipare saranno docenti universitari, giudici, avvocati e medici. Dopo i saluti delle autorità, a partire dalle 16.00, il convegno sarà moderato dal presidente ordine degli avvocati Giuseppe Conti e dal past president ordine degli avvocati Mariano Mameli. Tra i relatori saranno presenti Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di Psichiatria e direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl Torino 3, quindi Bernardo Carpiniello, past president della Società italiana di Psichiatria e professore ordinario e direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Cagliari. Inoltre, parteciperanno Gilberto Ganassi procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e Maria Cristina Ornano, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cagliari.

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Il tema delicato del linguaggio giornalistico quando affronta i temi della salute mentale verrà sviluppato martedì prossimo, 28 novembre, a Cagliari nel corso di un seminario dal titolo “Le parole della psichiatria nella cronaca giornalistica”. L’incontro avrà inizio alle 9.30, presso l’aula della Clinica Psichiatrica dell’Università, in via Liguria 13 e si concluderà alle 14.30.

Il programma, curato dalla SIP ((Società Italiana di Psichiatria), in collaborazione con UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione), prevede un’intera mattinata di interazione tra giornalisti e specialisti della salute mentale

Dopo l’introduzione di Carlo Buffoli, Capo ufficio stampa SIP e di Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, interverranno

Bernardo Carpiniello (professore ordinario di psichiatria all’Università di Cagliari, direttore Struttura Complessa di Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, residente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) sul tema “Le parole della psichiatria, i numeri delle malattie mentali, l’algoritmo narrativo e le fonti”.

Liliana Lorettu (professore associato di psichiatria all’Università di Sassari, direttore Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari e presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense) sul tema: “Disturbi mentali e devianza: evidenze, controversie, pregiudizi, timori, problemi. Il Rapporto tra psichiatria e giustizia”.

Federica Pinna (professore associato di psichiatria, Università di Cagliari, dirigente medico della Struttura Complessa di Clinica Psichiatrica, Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, Segretario Regionale Sardegna, Società Italiana di Psichiatria) sul tema: “Lo stigma e la salute mentale. Comportamenti e linguaggi contro l’isolamento e lo stigma del paziente”.

La partecipazione darà diritto a 5 crediti formativi per i giornalisti.

 

E’ un fenomeno che fa paura: l’anno scorso le vittime di femminicidio nel nostro Paese sono state 120. Si calcola inoltre che, in Italia, almeno sette milioni di donne abbiano subito qualche forma di violenza nel corso della loro vita. Nonostante la cultura generale si stia evolvendo la situazione continua ad essere molto grave.

Quali sono gli stereotipi che continuano a resistere? Quale è la percezione della violenza di genere? Quale il ruolo che ha svolto e continua a svolgere l’informazione?  Se ne parlerà a Sassari, mercoledì 29 novembre, in un seminario dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna dal titolo: “Narrazione della violenza e del femminicidio, standard e stereotipi”.

Si svolgerà presso l’Auditorium del Carmelo, Viale Umberto I° – Piazza Colonnello Gavino Serra, 9, dalle 14.00 alle 17.00.

Introdurrà i lavori Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna). Interverranno quindi Francesca Garbarino (criminologa e responsabile del Cipm (Centro per la mediazione sociale e penale del Comune di Milano), Marisa Cantaluppi (psicologa e psicoterapeutica) e Nicoletta Malesa (presidente del Centro ascolto uomini maltrattanti nord Sardegna)

Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati 5 crediti formativi.

 

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“Salute mentale e salute pubblica: la crisi della medicina e le nuove prospettive agli albori del III millennio”: è il titolo del meeting che si terrà domani, lunedì 12 giugno, nell’Aula Magna Boscolo della Cittadella Universitaria di Monserrato. Il  meeting, organizzato dal Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, è dedicato alla figura della ricercatrice sarda recentemente scomparsa Nereide Rudas.

Durante i lavori (a cui interverranno il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, e il rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo) verrà affrontato il tema della crisi della medicina e della psichiatria mettendo a confronto la prospettiva della gente comune, degli utenti  e degli operatori. Ovvero ci si interrogherà su come la gente percepisca le cure mediche e psichiatriche e se sia possibile una diverso dialogo fra gli attori.

Si parla di “crisi” in relazione a fenomeni recenti quali,  per esempio, la messa in discussione dei vaccini da parte di una porzione non trascurabile della società e il caso stamina con le polemiche che questa vicenda ha comportato su cosa sia lecito erogare gratuitamente da parte di un sistema sanitario pubblico e su quali canoni debbano essere adottati per definire un trattamento efficace e sicuro. Questi fenomeni non solo pongono in discussione la pubblica accettazione del sapere medico e sembrano suggerire il bisogno di una visione meno restrittiva della medicina, più aperta a una visione olistica della sofferenza che tenga conto del malato nella sua complessità oltre che della malattia e a un ruolo attivo dell’utente nella gestione dei trattamenti, ma impongono anche la necessità di riflettere sulla informazione medica. 

La seduta della mattina vedrà alcuni interventi di assoluto rilievo nel panorama internazionale (con traduzione simultanea) insieme a quelli di alcuni ricercatori sardi (medici, storici e filosofi della scienza) che affronteranno il tema da prospettive multidisciplinari. La sessione sarà diretta dai tre organizzatori, docenti  del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, che si alterneranno (Ernesto D’Aloja, medico legale; Luigi Minerba, biostatisico ed epidemiologo; Mauro Giovanni Carta, medico traslazionalista e psichiatra) coadiuvati dal professor Mario Maj, psichiatra dell’Università Vanvitelli di Napoli, direttore della prestigiosa rivista World Psychiatry e già presidente della World Psychiatric Association. Sono previsti in questa sessione interventi di: Matthias Angermeyer (Gosim am Wagram, Austria) “Atteggiamenti pubblici verso la psichiatria e il trattamento psichiatrico all’inizio del XXI secolo”; Bruce Link (Columbia University, US) “Lo stigma come determinante non riconosciuto della salute della popolazione: ricerca e implicazioni politiche”; Mauro G. Carta (UNICA, I) “Il ruolo degli utenti e la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità: il progetto WHO-QualityRights”; Jo Phelan (UC Riverside, US) “La rivoluzione genetica e le credenze sulle differenze razziali essenziali: un backdoor all’eugenetica?”; Silvano Tagliagambe (Cagliari) “Quale strategia dell’informazione per la medicina del XXI secolo”; Bernardo Carpiniello (UNICA, I) “Recovery da gravi disturbi mentali: oltre la remissione dei sintomi e i trattamenti farmacologici”; Eugenia Tognotti (UNISS, Italia) “Il corpo femminile nella storia della medicina occidentale: concezioni, saperi, pratiche”.

La sessione pomeridiana presieduta da Maria Petronilla Penna e Fulvia Putzolu (rispettivamente Psicologa e Antropologa dell’Università di Cagliari) vedrà una serie di interventi che fotograferanno lo stato della ricerca biopsicosociale in Sardegna, in una ideale continuità con le ricerche iniziate da Nereide Rudas, con interventi di Federica Sancassiani e Gioia Mura (L’attività fisica nella terapia dei disturbi dell’umore); Alessandro Coni (L’esperienza del trekking nella riabilitazione del paziente grave); Giampaolo Pintor, Irene Maxia e Matteo Papoff (La psichiatria forense in Sardegna: stato e prospettive); Anna Pisano, Francesco Tuligi e Giulia Cossu (La valutazione dei servizi in salute mentale: l’esperienza di una ricerca valutativa in Sardegna); Antonello Preti (I rifugiati nell’area mediterranea un problema di sanità pubblica); Germano Orrù, Silvia D’Oca, Alessandra Perra, e Michela Atzeni (Lo studio dell’emigrazione sarda e il contributo ai disturbi dell’umore: contesto e temperamento; Alberto Bocchetta (il suicidio nel disturbo bipolare in Sardegna).

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L’asma colpisce circa trecento milioni di persone al mondo e la sua prevalenza è in crescita. In Italia la prevalenza si aggira intorno al 5 per cento: la Sardegna rientra nella stessa statistica e sono circa ottantamila i sardi che ne soffrono. Nei Paesi anglosassoni si rileva la maggior prevalenza mondiale, con percentuali che vanno dal 10 in Gran Bretagna e arrivano al 15 per cento in Nuova Zelanda. Ovvero, una problematica che richiama da sempre l’attenzione del Governo locale, delle associazioni scientifiche e dei pazienti.

Il New Zealand Respiratory Conference 2016 (NZRC 2016) si è tenuto ad Auckland dal 24 al 25 novembre scorso. Stefano Del Giacco – docente di allergologia e immunologia clinica – è stato invitato dalla Asthma and Respiratory Foundation NZ per presentare i risultati delle ricerche “The Role of Allergy in Severe Asthma” e “Psychological and Social effects of Asthma”. “NZRC2016” è il principale evento neozelandese in cui si discute di asma. La due giorni ha prodotto un dibattito e un confronto interattivo tra docenti, esperti, pazienti ed educatori provenienti dai cinque continenti.

“The Role of Allergy in Severe Asthma” è un documento coordinato e pubblicato dal professor Del Giacco per conto di una task force della Eaaci (European Academy of Allergy and Clinical Immunology, Accademia europea di allergologia e immunologia clinica). Lo specialista – con vari incarichi nelle scuole di specializzazione di medicina dell’ateneo di Cagliari – fa parte della Società scientifica leader mondiale nel settore, dal 1998. La task force è formata dai più accreditati esperti europei e mondiali di asma. «Il documento investiga sul ruolo della sensibilizzazione allergica nell’asma, e in particolare, essendo una “position paper”, detta le raccomandazioni sulla gestione del paziente allergico e asmatico. Il documento evidenzia come l’allergia nell’infanzia sia un fattore di rischio per l’asma in età adulta, e in ogni caso come l’asma allergico meriti un’attenzione particolare a tutte le età» spiega lo specialista cagliaritano. “Psychological and Social effects of Asthma” è una ricerca frutto della collaborazione tra il nostro gruppo e quello del professor Bernardo Carpiniello. «Uno studio clinico, in cui si è dimostrata una correlazione fra ansia e asma, e viceversa. Non è invece emersa associazione tra asma e depressione, al contrario di quanto dimostrato da altri lavori scientifici. Sottolinea l’importanza della valutazione psicologica e psichiatrica per i pazienti asmatici. La metodologia adottata, impiegata per la prima volta in questo tipo di studi, ha permesso – conclude Stefano Del Giacco – di ottenere dei dati incontrovertibili».

Al Policlinico Universitario “Duilio Casula”, Stefano Del Giacco – già Visiting professor all’Imperial College di Londra – è responsabile dell’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria allergologica, uno dei centri di riferimento nazionale per l’asma grave (Sani Network Italy). Oltre alle attività cliniche, il Centro è una delle sedi mondiali in cui è in corso uno studio per la sperimentazione di un nuovo farmaco per l’asma grave.

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Lunedì 10 e martedì 11 ottobre, dalle 14.30, l’aula Thun dell’ospedale Microcitemico, in via Jenner, a Cagliari, ospita il seminario “International views in child & adolescent psychopathology”. L’evento è organizzato nell’ambito dell’attività didattica della  Scuola di specializzazione  in Neuropsichiatria infantile e del dottorato in Neuroscienze del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università del capoluogo.

Tra i temi affrontati dagli specialisti si va da neurobiologia dell’autismo a rapporto con gli altri disturbi del neuro-sviluppo, labilità emotiva, evoluzione dei disturbi in età adulta, stato dell’arte dell’uso di farmaci e modalità innovative per lo studio dei farmaci in età evolutiva. Al seminario vengono presentati per la prima volta i risultati di uno studio europeo coordinato dall’ateneo cagliaritano (circa  1200 bambini e adolescenti seguiti per due anni in quattro paesi europei) sulla sicurezza dei farmaci stimolanti.

Il seminario è frutto della pluriennale collaborazione della clinica di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza diretta da Alessandro Zuddas, con le strutture di Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza delle Università di Heidelberg, Complutense di Madrid, Melbourne (Australia), King College University (Londra), New York University  e National institute of mental health (Bethesda, Usa). Un’intesa che negli ultimi dieci anni ha permesso la partecipazione dell’Università di Cagliari a quattro progetti europei del settimo Programma quadro e a numerosi studi registrativi internazionali di farmaci per patologie psichiatriche  in età evolutiva.

Tobias Banascewski (presidente Società tedesca psichiatria infanzia e adolescenza) a Carmen Moreno (vice chairman Child&adolescent neuropsychopharmacology – European college of neuropsychopharmacology), Joseph Sergeant (Free University, Amsterdam; visiting professor, Cagliari), Bernardo Carpiniello, Walter Fratta e Marco Pistis (ateneo  di Cagliari), e Stefano Sotgiu (Università Sassari) compongono il bouquet di specialisti universitari che prendono parte all’appuntamento.

Il seminario è evento satellite del XXVII congresso nazionale della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza che si tiene ad Alghero da domani, venerdì 7, a domenica 9 ottobre. I lavori – al centro dell’evento autismo, Adhd, disturbi umore e condotta in età evolutiva, malattie neurologiche del neonato, malattie metaboliche, epilessia, malattie neuropsichiatriche rare, disturbi sonno, apprendimento e linguaggio, organizzazione servizi sanitari  e strategie diagnostiche e terapeutiche innovative – sono curati dai professori Sotgiu e Zuddas. L’ingresso è gratuito con iscrizione online obbligatoria.