18 December, 2024
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Balli, tradizione, condivisione. Questi sono stati i tre ingredienti del successo della rassegna “International Folk Fest”, andata in scena per una settimana nel Parco comunale “Efisio Marcis” di Sestu. La kermesse, organizzata dall’associazione Gruppo Folk “I Nuraghi”, giunta alla 14ª edizione, con il patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo, artigianato e commercio e del comune di Sestu, ha visto alternarsi sul palco undici gruppi con il loro repertorio di danze e canti popolari. Un crogiuolo di culture unico nel suo insieme. Dall’Argentina la Compania de danzas “Petrolero Argentino” all’Ucraina con la Folk dance ensemble “Podyllya”, sino al Messico rappresentato dal Ballet Folklorico “Tapatio” e a Taiwan con “Taipei folk Orchestra”. E ancora: Paraguay (Elenco artistico “Mita Rory”), dalla Serbia la Folk dance ensemble “Zora” e dalla Colombia la Fundacion cultural “Aires de Pubenza”, il Folk Group “Plomiene” per la Polonia, la formazione “Kresala Basque dance group” dai Paesi Baschi, dall’Armenia Dance group “Mush Lerneciner” ed i padroni di casa de “I Nuraghi” a portare alto il vessillo dei Quattro mori. Dalla Sardegna anche i gruppi “Janas” di Monastir, “La Trinitai” di Trinità d’Agultu e Sos Canarios di Bobore Nuvoli da Nuoro.

Nella splendida cornice dell’oasi ambientale di via Fiume, al centro della cittadina, i figuranti dei diversi gruppi folk hanno animato le serate con le coreografie dei loro Paesi. Non solo folclore, ma anche arte e artigianato all’interno del parco, con gli stand dei diversi gruppi che hanno messo in risalto le eccellenze delle loro terre. Gli spettacoli hanno incantato il pubblico di Sestu e non solo, che ha fatto segnare il tutto esaurito durante il festival. Entusiasti gli organizzatori dell’associazione gruppo folk “I Nuraghi”: «Abbiamo ritenuto giusto coinvolgere i cittadini in questo magico universo delle tradizioni e delle culture popolari provenienti da tutto il mondo – sottolinea Pierpaolo Angioni, presidente della formazione -. Un successo che scaturisce dalla sinergia con i sodalizi isolani coinvolti nella rassegna. Sono state giornate intense, che hanno consentito ai gruppi esteri di conoscere la Sardegna attraverso dei tour nelle spiagge e nei monumenti culturali dell’Isola».