22 December, 2024
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Un pronunciamento deciso e fermo delle commissioni Lavoro e Salute del Consiglio regionale per sospendere l’efficacia delle delibere dell’Ats che, a fare data dal 1 agosto 2019, revocano l’affidamento dei servizi alle imprese del Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc), società di progetto e gestore dell’ormai noto project di Nuoro, annullato in autotutela nel dicembre 2016 dall’allora commissario Asl, Mario Palermo, perché ritenuto illegittimo in quanto troppo esoso per la pubblica amministrazione. È questa, in sintesi, la principale richiesta degli imprenditori e dei tecnici avanzata, nel corso delle rispettive audizioni, alle commissioni Seconda e Sesta, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Domenico Gallus (Udc).

Gli ingegneri Bonaventura Meloni e Gianfranco Muggianu hanno illustrato il progetto strategico a suo tempo individuato per il rilancio della sanità nella Sardegna centrale ed hanno ribadito la regolarità delle procedure adottate insieme con l’efficacia del Project nuorese.

«Nel complesso – ha affermato l’ingegnere Gianfranco Muggianu – abbiamo realizzato il 61,50% del progetto che merita di avere un futuro nell’interesse dei cittadini e dell’intera Isola». Concetti ribaditi dal direttore del Pssc, Giuseppe Soddu, che ha ripercorso le tappe della delicata vicenda e ha ricordato i significativi interventi strutturali e nei servizi avviati e conclusi a partire dal 2007 («proprio in questi giorni attiveremo a Nuoro una nuova tac e una nuova centrale di sterilizzazione»).

«Non abbiamo mai ricevuto – ha spiegato Giuseppe Soddu – contestazioni per le opere pubbliche di nostra competenze ed è dunque difficile comprendere il perché del blocco dei lavori con la risoluzione del contratto.»

«Dal dicembre 2016 ad oggi – ha aggiunto il direttore – abbiamo continuato a ristrutturare immobili e ambulatori, così come abbiamo fatto con le guardie mediche in diversi centri della provincia ed invitiamo, dunque, la commissione Sanità a verificare, attraverso un apposito sopralluogo, ciò che abbiamo realizzato e ciò che resta da fare.»

Sui rischi per il futuro occupazionale dei circa 500 lavoratori impiegati dalle imprese che erogano i servizi nelle strutture sanitarie del nuorese sono intervenuti i titolari delle aziende che dal 1 agosto saranno formalmente esentate dalle prestazioni. Anna Giuntini, a nome della “Ph facility srl”, la società che si occupa delle pulizie, ha parlato di «piccole contestazioni senza però possibilità di contradditorio» da parte dell’allora Asl ed ha ricordato il credito di oltre due milioni di euro vantato dalla sua azienda («ci hanno decurtato una serie di fatture con contestazioni strumentali e mai l’Asl prima e l’Ats dopo hanno tenuto in considerazione il sensibile aumento di superfici da pulire, rispetto alle iniziali indicazioni»). Antonio Esposito per la “Aep Multiservizi” (servizi di portierato negli ospedali e negli uffici) ha già avviato le procedure per il licenziamento collettivo mentre la società subentrate, nel frattempo, ha già dichiarato esuberi e un taglio delle retribuzioni del 30%.

«Noi invece gli stipendi li abbiamo sempre pagati puntuali nonostante l’Ats debba ancora saldare fatture per circa cinque milioni di euro», ha affermato Giampaolo Di Festa che, con la “Consorzio nazionale servizi”, gestisce il servizio delle mense. «Abbiamo rinnovato a nostre spese macchinari e attrezzature per un investimento complessivo di un milione di euro – ha proseguito – ed è curioso scoprire che nel bando pubblicato dall’Ats per assegnare il servizio mensa non si consideri che i macchinari e le attrezzature sono ancora di nostra proprietà e non dell’Azienda della salute». Non è differente la situazione denunciata da Roberto Zedda (Arionline srl) per le forniture di software, hardware e gestione reti: «Oltre un terzo delle attrezzature è di nostra proprietà e non ho neppure ricevuto una comunicazione ufficiale che mi dica che dal 1 agosto dovrò cessare la fornitura di servizi essenziali per il funzionamento del sistema sanitario».

I consiglieri Talana (Fi), Cuccu (M5S), Caddeo (Progressisti), Stara (Progressisti),  Desiré Manca (M5S), Agus (Progressisti), Peru (Fi), Mula (Psd’Az) e Cocco (LeU) nel corso dei rispettivi e distinti interventi hanno concordato sulla necessità di interventi adatti a scongiurare “una così drammatica situazione”, almeno in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’annullamento del project nuorese. Auspici condivisi dai presidenti Alfonso Marras e Domenico Gallus che hanno mostrato favore anche per la proposta dell’apertura di un tavolo di confronto con le aziende cessanti e subentranti insieme con Ats e Regione.

A seguire le commissioni II e VI, sempre in seduta congiunta, hanno ascoltato i sindacati (Ugl e Fsi) ed i rappresentanti della società Secur, convocati per una serie di chiarimenti sulla ormai nota vertenza relativa al mancato completo assorbimento dei lavoratori ex Secur da parte degli aggiudicatari dei servizi di vigilanza armata e portierato nell’azienda ospedaliero universitaria (Aou) e nelle aree socio sanitarie locali (Assl) di Sassari.

Il confronto si è incentrato sull’attendibilità degli elenchi dei dipendenti ex Secur e sulla correttezza delle procedure adottate dagli aggiudicatari dell’appalto per il reclutamento del personale. Al termine di una serie di approfondimenti e di chiarimenti, sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri Cocco (LeU), Ganau (Pd), Desiré Manca (M5S), Peru (Fi), Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi), Piu (Progressisti) Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Oppi (Udc), i commissari dei parlamentini del Lavoro e della Salute hanno assunto come attendibile il dato confermato dal rappresentate Secur (Filippo Frisone) e dalla segretaria Ugl, Federica Bandinu, consistente in 145 lavoratori interessati dalle clausole di salvaguardia del cambio appalto e altri 30 addetti a tempo determinato impiegati nei servizi dell’antincendio.

«Ad oggi – ha affermato Federica Bandinu – risultano quindi 47 addetti al portierato non ancora assorbiti dalle aziende che si sono aggiudicate l’appalto per le forniture alla Aou e all’Ats.»

L’Ugl con Federica Bandinu e la Federazione dei sindacati indipendenti (Fsi) con Mariangela Campus hanno inoltre denunciato una serie di anomalie nel reclutamento del personale a discapito dei dipendenti ex Secur e, a questo proposito, hanno duramente contestato i parametri e i coefficienti utilizzati dalle ditte aggiudicatarie per giustificare la copertura dei turni di lavoro («non tengono conto di ferie e permessi, allo scopo di inserire surrettiziamente personale di nuova assunzione invece dei 47 lavoratori ex Secur»).

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incontro pigliaru paci pivetti

Nuova visita a Villa Devoto, questo pomeriggio, dei rappresentanti di Fondi di investimento governativo della Cina che già erano stati ricevuti in Presidenza della Regione lo scorso aprile. La delegazione, di cui facevano parte Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal Responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu.

Nell’incontro di oggi, nel quale è stato ribadito che il settore di maggiore interesse per il Fondo nel dialogo con la Sardegna è quello dell’industria turistica, i rappresentanti della Fondazione hanno spiegato di aver visitato diverse località dell’Isola, sempre con l’obiettivo di strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.

«È un mercato turistico di qualità, imponente e in continua espansione – ha detto al termine dell’incontro il presidente Francesco Pigliaru – e per la Sardegna sarebbe un’ottima opportunità diventare una tappa nei tour italiani, da visitare subito dopo le città d’arte. Se poi ci fosse la possibilità di collegamenti diretti, tutto diventerebbe più semplice. Ci interessa accelerare questa connessione tra Sardegna e Cina e per questo abbiamo ascoltato con attenzione l’ipotesi di inserire l’Isola nelle crociere di lungo periodo che i cinesi fanno abitualmente, così come quella di lavorare sulla possibilità di una linea aerea diretta. Per quanto riguarda eventuali investimenti infrastrutturali, abbiamo gradito molto sentire l’enfasi sul riutilizzo delle cubature esistenti, senza alcun interesse alla costruzione di nuove. Naturalmente – ha concluso Francesco Pigliaru, sottolineando che la riunione di oggi rientra negli incontri che la Giunta fa regolarmente con quanti, dall’estero, siano interessati ad investire in Sardegna – qualunque opzione su questo fronte passerà per bando pubblico.»

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pigliaru delegazione cinese

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha ricevuto questo pomeriggio, nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto, i rappresentanti della Fondazione cinese WCCO: Irene Pivetti, (AD Only Italia e membro del Direttivo della Fondazione), Chaney Cheng (AD Fondo di Investimento Governativo) e Alberto Farci (segreteria Only Italia e Responsabile progetti di sviluppo), accompagnati dal responsabile tecnico di progetti di sviluppo Bonaventura Meloni e dall’avvocato Giuseppe Luigi Cucca.
I rappresentanti di WCCO hanno illustrato al presidente Pigliaru le attività della Fondazione, che ha cinque sedi in Cina e opera in Italia attraverso Only Italy, che si occupa in particolare di internazionalizzazione.
Nel corso della presentazione è stato sottolineato che il settore di maggiore interesse per WCCO nel dialogo con la Sardegna è quello dell’industria turistica: obiettivo è strutturare un costante flusso turistico dalla Cina mirato a target specifici, interessati ad ambiente, qualità della vita, longevità e agroalimentare d’eccellenza.